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Autore: hayley99    17/08/2016    2 recensioni
Nome: Sabaku No Akane
Età: 17
Paese: Vento
Villaggio: Suna
Tipo ninja: ex-jounin
Livello: traditore di rango S
Elementi : Fuoco, vento, fulmine, terra e acqua
Abilità innate/speciali : abilità innata sconosciuta che permette di usare ogni tipo di chakra e può inbobilizzare l'avversario arrivando ad ucciderlo
NINJA MEMBRO DELL'AKATSUKI
Taglia : 190.000.000 ¥
...ecco...questo è quello che tutti sanno di me, il mio nome e la mia taglia...ma nessuno sa davvero niente di me...nessuno mi consoce...nessuno tranne due persone che anche commettendo errori si sono presi cura di me. Itachi e Sasuke Uchiha. Il mio vero nome è Akane Kiryu, ultima superstite del mio clan, portatrice degli occhi maledetti...e questa, è la mia storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Team 7
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 7
 
COVO DI OROCHIMARU

-Sasuke corri!- io ed una bambina stavamo scappando da un negoziante inferocito. Quella piccola peste con i capelli bianchi, come la neve in inverno, aveva rubato dei dolci dal suo banco al mercato del villaggio. Mi fermai davanti ad una vetrina e vidi che il mio corpo era tornato quello di un bambino. -Sasuke!- mi voltai e vidi che la bambina stava tornando indietro. Era molto arrabbiata e quando arrivò vicino a me mi prese per l'orecchio costringendomi a seguirla. Corremmo ancora e alla fine arrivammo ad un piccolo laghetto che si trovava li a Konoha. Ci sedemmo sul pontile, i nostri piedi non toccavano l'acqua per via della nostra piccola altezza. La bambina mi fissò e mi porse un dolcetto che accettai di buon grado. Strano, io odiavo i dolci. Li mangiammo tutti e prima che lei si alzasse parlai senza volerlo realmente. -Yuuki, questo é per te...- le porsi una piccola bustina. Lei mi guardò e poi la prese tra le mani e iniziò ad aprirla. All'interno si trovava un nastro blu, che si intonava perfettamente con gli occhi azzurri della bambina. -É per il tuo compleanno, visto che me ne ero dimenticato. Ho pensato che così mi avresti perdonato...- la bambina mi guardò e poi si gettò su di me abbracciandomi. -Ti ho già perdonato, baka!-. Sorrisi e le mie guance presero fuoco. Quella bambina mi ricordava tanto una persona che conoscevo, ma chi? -Yuuki! Sasuke!- ci staccammo e vidi che una ragazzo dai capelli ribelli e neri come la pece si avvicinava a noi. -Fratellone!- la bambina si gettò addosso al ragazzo abbracciandolo e facendolo cadere all'indietro. -Guarda cosa mi ha regalato Sasuke!- gli fece vedere il nastro. Il ragazzo sorrise e prese il nastro legando i capelli della bimba in una sottospecie di coda di cavallo. -Ah, Shisui! Tu non sei capace!- la bambina si alzò da sopra il fratello e sciogliendo la coda che lui aveva fatto si legò saldamente i capelli in una treccia bianca. -Ecco, così si fa Shisui!-. Il ragazzo si alzò e ridendo afferrò la sorellina e se la posizionò a caavlcioni sulle sue spalle. Poi mi guardò e sorridente mi fece segno di seguirlo.
***
Mi svegliai di soprassalto tornando alla realtà. Ora ricordavo quella bambina. Era la bambina del mio sogno, era Akane...
***
COVO DELL'AKATSUKI_VILLAGGIO DELLA PIOGGIA

Mi trovavo nella mia stanza e ripensavo a tutto quello che mi aveva detto Itachi. Il mio vero nome era Yuuki Kiryu, ero l'ultima superstite del mio clan che venne distrutto poco prima della mia "miracolosa" nascita. Il padre di Shisui, colui che avevo sempre considerato un fratello, mi aveva trovata, dopo aver eliminato il nemico, e mi aveva portata con se a Konoha, lì il Terzo Hokage aveva dato il permesso, all'uomo che sarebbe divenuto mio padre, di tenermi con se. Così ero divenuta Yuuki Uchiha. Avevo vissuto la mia infanzia assieme a Shisui e avevo conosciuto Itachi e Sasuke, il mio migliore amico. Il mio potere era già abbastanza sviluppato già all'età di tre anni, e solo Itachi, Shisui e altre persone molto influenti del villaggio, come il Terzo, sapevano di me. La mia vita era tutto sommato molto felice a Konoha, ma non durò a lungo. Shisui venne ucciso da Danzo ed io non avevo più un motivo per andare avanti, mio fratello era morto. L'unico che mi stette vicino era Sasuke, ma anche con lui la mia felicità durò poco. Pochi giorni dopo Itachi fu costretto a stermiare il clan Uchiha, ma risparmiò solo il fratellino e me. Cancellò la mia memoria e fece dimenticare a Sasuke della mia esistenza. Era tutta colpa di Konoha, era tutta colpa di quei bastardi. Shisui era morto per colpa loro! Sasuke e Itachi avevano sofferto per colpa loro! Dovevano morire, dovevano morire tutti! Lacrime di rabbia scesero sul mio volto mentre con un kunai incidevo una profonda linea orizzontale sul mio coprifronte. Il simbolo della sabbia era stato per sempre segnato dal mio dolore. Mi guardai allo specchio e vidi una ragazza segnata profondamente dal dolore. Ora indossavo la divisa dell'organizzazione e il coprifronte era legato alla mia testa, ma ancora qualcosa non andava. Presi un kunai e con una mossa decisa tranciai i miei lunghi capelli bianchi come la neve. D'un tratto sembrò quasi che all'interno della stanza fosse caduta la neve, i miei capelli erano sparsi dappertutto e la mia sofferenza si stava tramutando in ira, e l'ira in vendetta. Mi guardai nuovamente allo specchio e i miei occhi diventarono rossi, rossi come il sangue, rossi come la vendetta che si sarebbe abbattuta su chiunque avesse osato intromettersi nel suo scorrere. Ora ero divenuta a tutti gli effetti un membro di Akatsuki. Ora ero Akane, Akane Kiryu.
***
Qualcuno bussò alla porta es andai ad aprire. Davanti a me si trovava Itachi. -Vieni, il capo ha indetto una riunione.-. Seguii Itachi per quei corridoi bui e infiniti. Finché camminavo ripercorrevo ancora il mio passato e istintivamente portai la mano sinistra sul polso della mano destra dove si trovava un nastro blu. "Sasuke...". Itachi si fermò e io andai subito a suo fianco riportando le braccia alla loro originale posizione. Lui mi guardò e attivò lo sharingan entrando nella stanza. I miei occhi erano già rossi da qualche minuto prima, e avevo l'impressione che non si sarebbero mai più spenti tanto facilmente. Il rosso aveva preso il sopravvento sull'azzurro ed ora il nastro sul mio polso non si intonava più con i miei occhi. Entrammo nella stanza che si rivelò non essere una stanza. Quando Itachi aprì la porta davanti a noi trovammo delle scale che scendevano in profondità. Itachi cominciò a scendere ed io lo seguii senza dubitare di lui nemmeno un attimo. Mi fidavo di lui, e sapevo che lui teneva a me, anche se lo mascherava molto bene. Le scale erano molte e potevo capire che stavamo scendendo molto in profondità. D'un tratto le pareti attorno a noi fecero spazio ad una caverna immensa. Al centro esatto si trovava una strana statua dalle grandi dimensioni. Aveva in totale dieci occhi ma non tutti erano aperti. Sulle dita delle sue mani si trovavano gli altri membri di Akatsuki, alcuni in ologrammi, altri in carne ed ossa come Kisame, l'uomo pesce che stava in squadra con Itachi, Konan, una donna molto bella dai capelli blu e gli occhi gialli, e Pain, il capo. Io e Itachi ci dirigemmo su alcuni dei posti liberi eseguendo il suo esempio formai dei sigilli per permettere agli altri membri non presenti si vederci. 
-Bene, ora ci siamo tutti.- Pain mi guardò impassibile mentre io con i mei occhi rossi fissavo i suoi con il rinnegan sempre presente. -Ma come? Manca Sasori!- quello che parlò era Hidan, da quanto mi aveva detto Itachi, il compagno di squadra di Kakuzu l'uomo che stava affianco a lui. -Sasori é stato sconfitto dalla vecchia di Suna e la ragazzina di Konoha, Sakura Haruno, la compagna di team del jinchuuriki della volpe a nove code.- disse Deidara, il compagno di team del deceduto Sasori. Quei nomi risvegliarono in me dolorosi ricordi, e il mio sguardo si rabbuiò. -Inoltre- continuò Zetsu, una specie di pianta umana. -la vecchia é riuscita a riportare in vita il jinchuuriki del demone monocoda, il Kazekage di Suna, Gaara.-. I miei occhi si dilatarono per la sorpresa, mio fratello era vivo! No, non mio fratello. Un'amara consapevolezza si fece largo dentro di me, non sarei più potuta tornare a Suna. -Bene, se abbiamo finito con i rapporti della missione...- cominciò Pain interrompendo gli altri. -Come avrete visto abbiamo due nuovi membri. Tobi e Akane.-. Lo strano tipo.con la maschera arancione si sbracciò per farsi notare da tutti i presenti. -Io sono Tobi!- disse con enfasi. -Lo abbiamo capito!- Deidara sembrava su di giri per la morte del compagno. Io alzai lo sguardo su gli altri presenti che dopo la scenata di Tobi puntarono il loro sguardo su di me, e in particolare suo miei occhi. -Oh no! Un'altra Uchiha!- Deidara sembrava incazzato con il fato ma io lo feci subito calmare. -No. Non sono un Uchiha. Il mio nome é Akane Kiryu. Faccio parte appunto del clan Kiryu che venne sterminato quando naqui. Il mio potere non ha niente a che vedere con lo sharingan.-. -Se fossu in te non ne sarei così sicura, Akane. Vedi il tuo potere deriva dallo sharingan, e quindi non é altro che un'evoluzione di esso.- concluse Pain. Io lo guardai rassegnata a questa realtà e continuai a seguire la riunione. -Tobi farà squadra con Deidara visto che non ha più un compagno, e quindi prenderà l'anello di Sasori. Mentre tu, Akane, per ora starai nella squadra di Itachi e Kisame. Non abbiamo ancora anelli a disposizione, quindi dovrai aspettare. Bene, la riunione é finita, andate.-. Pain sciolse la tecnica e uno dopo l'altro tutti i membri se ne andarono tranne io, Itachi e Kisame. -Bene, ragazzina, da oggi sarai nella nostra squadra e dovrai essere alla nostra altezza. Porteremo le tue capacità a livelli molto alti. Benvenuta nella nostra squadra, ragazzina!.-.

   
 
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