Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Giulz95    20/08/2016    2 recensioni
“Tu non sai un cazzo di me.” Sostengo il suo sguardo alzandomi sulle punte e abbasso la voce ad un sussurro. “Quello che è successo al CCM non mi rende automaticamente una tua responsabilità e non ti da il diritto di prendere le mie scelte.”
Daryl risponde con altrettanta rabbia.
“Credi che l’abbia fatto per te?!” Faccio un passo indietro per impedirgli di avvicinarsi. “Non l’ho fatto per te!”
“No, l’hai fatto per te stesso, perché sei un egoista bastardo, e non ti rendi conto di quello che mi hai tolto!” Lo spingo all’indietro, e devo controllarmi per non urlare.
“Stai dando a me dell’egoista quando eri quella che voleva abbandonarci tutti per farti saltare in aria! Non hai pensato a quello che avresti lasciato indietro?!”
“Non avrei lasciato indietro niente, perché voi non siete niente! Ti comporti come se stessimo giocando all’allegra famigliola in vacanza, quando queste sono le stesse persone che hanno fatto uccidere tuo fratello!”.
“Chi cazzo se ne frega di loro?! Me! Avresti lasciato indietro me!”

Seconda stagione e seguito di Tell it to the frohs
Enjoy!
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Devil's backbone'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Siamo in viaggio da circa due ore quando un clacson suona dietro di noi. Daryl ferma la moto, voltandosi indietro.
 
“È Rick.” Abbassa lo sguardo su di me e rimane per un secondo ad osservarmi. “Dovresti andare in macchina con loro. Sei esausta.”
 
“Mi riposerò quando ci fermeremo.” Se ci riesco.
 
Scendo dalla moto mentre Rick e gli altri ci raggiungono.
 
“Sei a secco?” L’arciere è rimasto sul suo mezzo.
 
“Neanche un goccio.”
 
“Non possiamo restare qui.”
 
“Non ci stiamo tutti in un’auto.”
 
“Domani andremo a cercare la benzina.” Rick cerca di mantenere la calma, ma questo gruppo di persone…
 
Vi siete abituati alla fattoria. Siete stati comodi finora.
 
“E passare la notte qui?”
 
Ora arriva il bello. Tu l’hai già visto succedere con me no?
 
“Sto gelando!”
 
Quanto tempo passerà prima che Rick dia fuori di matto?
 
Lo sceriffo si sfila la giacca posandola attorno alle spalle del figlio, e in quel momento le parole di Avi rimangono inascoltate.
 
Ama suo figlio. Ama sua moglie. Ci proteggerà.
 
Io posso proteggerti.
 
Tu non l’hai fatto.
 
“Accenderemo un fuoco, va bene?”
 
“Se andate a cercare la legna state vicini.” Daryl smonta dalla moto mettendosi in spalla la balestra. “Ho poche frecce. Tu come sei messa?”
 
“Peggio, forse.” Mi sono rimaste due frecce di legno, e sono vecchie.  Non so quanto reggeranno ancora. “Ci sono munizioni?”
 
“Non abbastanza.” Rick cammina avanti e indietro davanti a noi.
 
“Non possiamo stare qui con i culi al vento.”
 
“Bada a come parli.” Hershel riprende sua figlia Maggie. “Mantenete la calma e date retta a Rick.”
 
“Fisseremo un perimetro. Domani mattina andremo a cercare della benzina e qualche provvista. E poi proseguiremo.”
 
“Io e Glenn potremmo fare un giro adesso e cercarla.” Chiudo gli occhi cercando di non dare peso all’irritazione che la voce della ragazza mi sta provocando.
 
“No, no, non vorrei che succedesse qualcosa e gli altri rimanessero bloccati senza un’auto.”
 
“Rick.” Glenn fa un passo avanti. “Siamo già bloccati.”
 
“Lo so che la situazione è brutta, va bene? Tutto questo è stato un inferno ma almeno ci siamo ritrovati. Non ci speravo più, ma ce l’abbiamo fatta. Stiamo insieme adesso.” Un buon leader.
 
Crollerà. Devi solo dargli tempo.
 
“Troveremo rifugio da qualche parte, ne sono convinto.”
 
“Rick guardati intorno. È pieno di zombie, stanno migrando, o qualcosa del genere.”
 
“Ci deve essere un posto, un posto sicuro che non sia solo un rifugio, ma che possiamo fortificare. Per ricominciare, rimetterci in piedi, ricostruire una vita insieme, sono sicuro che c’è, dobbiamo solo trovarlo.”
 
Crollerà. Tutti crolliamo prima o poi.
 
Rick non è come te.
 
“Anche se trovassimo un posto sicuro non sapremmo per quanto lo sarebbe.” Ancora Maggie. “Guarda la fattoria: ci siamo illusi che fosse sicuro e adesso?”
 
“Non faremo quello sbaglio di nuovo!” Hershel la riprende nuovamente.
 
Rick si volta verso il guardrail indicando un complesso di muri in pietra che una volta doveva essere una vecchia strada di campagna, o qualcosa del genere.
 
“Stasera ci accamperemo lì e all’alba ci rimetteremo in cammino.”
 
“E se arrivassero degli zombie, o gente tipo gli amici di Randall?” La figlia minore di Hershel, Beth, si avvicina a Rick. È poco riparato, è vero. Ma non vedo alternativa migliore.
 
“Sai che ho trovato Randall, vero?” Daryl si rivolge a Rick. “Era uno zombie, ma non è stato morso.”
 
“Ma come è possibile?”
 
“Cosa è successo?”
 
Adesso basta.
 
“Shane ha ucciso Randall.” Gli occhi del gruppo su di me. “E’ stato lui a farlo uscire dal capanno e a chiudermici dentro. L’ha portato nel bosco e l’ha ucciso come voleva fare dall’inizio.”
 
“E uno zombie lo ha raggiunto?” Lori si rivolge a Rick, che però non risponde subito. Qualcosa nel suo sguardo manda un brivido lungo la mia schiena.
 
“Siamo tutti infetti.”
 
Te l’avevo detto che sarebbe crollato.
 
Mi manca il respiro. Daryl se ne accorge e posa una mano leggera attorno al mio braccio. Lo guardo scuotendo la testa. Sto bene.
 
Beh, a parte il virus mortale che mi trasformerà in uno di quei così.
 
“Gli occhi di Kirstin erano di un color ambra intenso. Gioiosi e pieni di vita. E in un soffio, in un attimo che a Julie era sembrato durare un’eternità, essi si erano chiusi per riaprirsi in un bianco candido. Avi e Kevin erano troppo impegnati ad urlarsi contro accanto a lei, per accorgersi della ragazza ai loro piedi. Kirstie, così dolce e premurosa. Kirstin e i pomeriggi di shopping, i pigiama parti nel suo appartamento. Kirstin e i suoi capelli, le sue Louboutin, i suoi vestiti. Kirstin e il suo husky bianco, Olaf, arrivato a casa il giorno di prima che Julie si trasferisse a Los Angeles, dal pelo morbido e gli occhi azzurri, accoccolato alla sua padrona. Kirstie e tutte quelle notti passate a parlare e ridere e guardare film dell’orrore.
Quella Kirstin, Julie non l’avrebbe dimenticata mai. Ma l’essere seduto dall’altra parte della sua arma non era lei. Non più ormai. Fu un secondo, in realtà, nulla di più semplice. Un rumore sordo, un urlo spaventosamente quasi ancora umano, sangue, e il tonfo di un altro, l’ennesimo cadavere a terra. Kirstin Maldonado era diventata un altro fantasma, e Julie si sentì in colpa per aver lasciato che si trasformasse. Anche solo per così poco tempo. ‘Non voglio diventare così’ aveva giurato a se stessa. ‘Non lasciatemi diventare così’.”
 
“Al centro malattie, Jenner me l’ha detto… Qualsiasi cosa sia, ci ha contagiati tutti.”
 
“E non ci hai detto niente?” Carol sembra sdegnata e preoccupata.
 
“Non pensavo avrebbe fatto la differenza.”
 
“E tu lo hai sempre saputo?” E anche Glenn, in effetti.
 
“Come potevo, lo hai visto, è stato un momento…”
 
“Non spettava a te deciderlo! Quando io ho scoperto gli zombie nel fienile l’ho detto, per il bene di tutti!”
 
“Ho pensato che fosse meglio che non lo sapeste.” Rick osserva i nostri visi prima di girarsi e allontanarsi seguito da Lori.
 
Daryl prepara la balestra prima di guardarmi. “Vado a rimediare qualcosa da mangiare. Vieni?”
 
Qualsiasi cosa per allontanarmi da qui.
 
“Sì.” Raccolgo l’arco, seppur inutile, e lo seguo.
 

 
Daryl cammina davanti a me in silenzio. Siamo a caccia, è giusto che sia così, ma in questo momento non è quello di cui ho bisogno.
 
Quello di cui hai bisogno è che ti attacchi ad un tronco, no?
 
Mi fermo per un secondo, scioccata dalla voce di Avi.
 
No.
 
Oh sì, invece. È per quello che sei ancora con queste persone no?
 
Smettila.
 
Altrimenti saresti in strada, staresti venendo a cercarmi. Ma invece no. Dio, sei come una ragazzina.
 
“Basta!”
 
Daryl si volta di scatto verso di me, lo sguardo a metà tra il confuso e il preoccupato.
 
“Che cazzo urli?!”
 
“Scusami…” Sento le guance andare a fuoco. Già, ci siamo dimenticate di dirgli che parlo con il mio ragazzo disperso nella mia testa e che ho sognato (o visto?) il mio migliore amico morto. “Scusami. Non volevo.”
 
L’uomo mi guarda per un secondo.
 
“Stai bene?”
 
“Sì. Sì, sono solo… Scossa, credo. È stata una giornata lunga.”
 
“Per quello che ha detto Rick?” Cammina davanti a me.
 
“Anche, sì” Lo seguo rimanendo dietro di lui. “Tu non lo sei?”
 
Alza le spalle, ma so che questa è una notizia che neanche lui poteva aspettarsi.
 
“Ha fatto bene a non dirlo.” Continuo. “Quella gente… Loro non sono pronti.”
 
“Hai paura?” Mi chiede fermandosi all’improvviso continuando a guardare davanti a sé.
 
Annuisco leggermente. “Non voglio diventare uno di quei così.”
 
“Non succederà.” Daryl punta la balestra in avanti prima di prendere un respiro e scoccare il dardo, che va a impalare un piccolo procione alle radici di un albero. “Non finché ci sarò io.”
 
Sorrido leggermente guardandolo, ma lui va a prendere la sua preda prima di voltarsi verso di me.
 
“Quando ti ho trovata stavi parlando nel sonno.“ Sostengo il suo sguardo. “Con Mitch. Parlavi con lui di Avi. È uno del tuo gruppo?”
 
Annuisco. “Era il mio migliore amico. È morto al Motel.”
 
Daryl pare accettare la mia risposta continuando a camminare davanti a me.
 
Hai intenzione di dirglielo?
 
Dirgli cosa?
 
Che stai diventando matta.
 

 
È così dunque. Sto impazzendo.
 
Tu come lo chiameresti questo, mmh? Parlare da soli, vedere i morti, i flashback, gli incubi… pensi che ti vorranno quando lo scopriranno?
 
Non è questo il momento.
 
No, questo è il momento di stare seduti a modellare frecce e guardare il fuoco, con il terrore di essere divorati.
 
Smettila di parlare.
 
Non posso, sei tu che mi fa parlare, amore.
 
Abbasso la testa premendomi le tempie e sento lo sguardo di Daryl su di me. Devo dirglielo. Non stasera, ma devo dirglielo.
 
Un rumore improvviso.
 
“Cosa è stato?”
 
“Potrebbe essere di tutto.” Daryl si alza. “Un procione, un opossum.”
 
“Uno zombie.”
 
“Dobbiamo andarcene di qui.”
 
“Che cosa stiamo aspettando?!”
 
“Da che parte?”
 
“Veniva da laggiù.”
 
Tutti sono in piedi. Cosa pensano di fare?
 
“L’ultima cosa che ci serve è metterci a correre nell’oscurità” Rick li guarda uno ad uno, voce calma ma sguardo infuocato. Conosco quell’espressione. L’ho già vista.
 
L’hai già vista su di me, vero? Sai che è il momento. È durato meno di quanto pensassi.
 
“Non abbiamo veicoli e non possiamo andare a piedi.” La mia voce è bassa, ma mi hanno sentito.
 
“Io non starò qui ad aspettare che passi un’altra mandria.” Maggie, Cristo Santo.
“Dobbiamo muoverci subito.”
 
“Nessuno va da nessuna parte.” Rick le ruggisce contro.
 
“Fa qualcosa!” Carol sta tremando. È evidente come non si fidi di Rick. Non dopo Sophia, non dopo quello che ha detto Jenner. Mi sembra strano che si fidi ancora di me, nonostante nel bosco con sua figlia e Rick ci fossi anche io.
 
Chi ti ha detto che si fida?
 
Lei…
 
Sssh, lo spettacolo sta iniziando.
 
“Sto facendo qualcosa!” Rick è sul punto di scoppiare. “Sto tenendo questo gruppo unito e in vita, lo sto facendo fin dall’inizio! Lo sto facendo fin dall’inizio ad ogni costo, non l’ho voluto io questo!”
 
Questa è la parte migliore.
 
“Ho ucciso il mio migliore amico per voi, per l’amor di Dio!!”
 
Il tempo pare essersi fermato di nuovo. L’unica a non fissare Rick è sua moglie, immagino la sapesse già. Carl, nelle sue braccia, guarda suo padre con un’espressione capace di distruggere ogni cosa, prima di piangere sulla spalla di Lori.
Rick ha ucciso Shane, e improvvisamente tutto sembra incastrarsi. Shane che finge di essere stato attaccato nei boschi da Randall, che attira Rick per… Ucciderlo. Per avere Lori, e Carl. Rick deve essersi difeso, e deve aver sparato a Shane. Lo sparo dei nove minuti, quel maledetto sparo e i mille scenari possibili nella mia mente, tutti terribili ma questo… Non questo.
 
“Avete visto cosa faceva…” Rick sembra voler giustificarsi. “Come mi provocava. Come ci ha compromessi tutti. Si è inventato la storia di Randall, mi ha attirato per spararmi alle spalle, non mi ha dato altra scelta! Era il mio migliore amico, ma mi ha attaccato! Le mie mani sono pulite.” Si guarda intorno per un attimo prima di parlare di nuovo con tono accondiscendente. “Magari stareste meglio senza di me. Andate pure. Io dico che c’è un posto per noi, ma magari è un’altra pia illusione. Magari ci sto sperando in vano. Perché non ve ne andate per i fatti vostri, adesso? Mandatemi una cartolina.”
 
Crollano tutti prima o poi, Julie. Crolliamo tutti. Poi qualcosa cambia. Diventi più duro, più vuoto… È così.
 
“Quella è la porta. Potete andarvene. Vediamo quanto andate lontano.”
 
Questo mondo. Tenere le persone vive, questa responsabilità, distrugge le persone. Ha distrutto me.
 
“Nessuno? Bene. Ma mettiamo le cose in chiaro.”
 
Distruggerà lui.
 
“Se restate, questa non sarà più una democrazia.”
 
E distruggerà tutti voi.

 


Ebbene, siamo giunti alla fine della seconda stagione! Non temete, la terza è già in fase di scrittura ma voglio avere materiale sufficiente prima di iniziare a postare. Ciò significa che, senza dare scadenze troppo precise, la terza stagione non verrà pubblicata almeno fino a dopo settembre.

Ho bisogno di voi!

Come avrete notato, i titoli delle storie sono i titoli delle mie puntate preferite per ogni stagione. Vorrei coinvolgervi in qualche modo, quindi che ne dite di lasciare una recensione con il titolo della vostra puntata della terza stagione preferita? Solo un'idea, è chiaro, non sentitevi obbligati :)

Buonaserata e buon proseguimento estivo!! 

Giulz.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Giulz95