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Autore: MissMisteryy    21/08/2016    1 recensioni
Kazemaru stufo di vedere i suoi amici sposati o con dei figli decide di adottare una ragazza ma colei che sceglierà non sarà una semplice ragazza di dodici anni, ma una ragazza che in passato è stata vittima da parte di alcuni scienziati americani che l'hanno sottoposta ad una puntura che le ha conferito poteri disumani che, per paura del mondo che la circonda, nasconde dietro ad una maschera di dolce ragazza indifesa.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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POV KIRINO

Sto salendo le scale per andare al piano di sopra, precisamente alla camera di Nives. I miei genitori e Kazemaru lavorano insieme e non hanno molto tempo libero, oggi è uno dei classici giorni in cui partono la mattina presto per poi tornare la sera, infatti per oggi il turchese mi ha chiesto di "badare" a Nives. Busso leggermente alla porta, senza però ricevere alcun risposta così entro lentamente e trovo la ragazza a terra concentrata a fare qualcosa, mi avvicino maggiormente a lei per vedere cosa sta facendo e quando sono a quasi due passi da lei, si volta. Ha uno sguardo che potrebbe far invidia alla persona più fredda di questo mondo, mi vengono i brividi, più la guardo più mi accorgo che ho talmente tanto da scoprire su di lei che non mi basterebbe una vita intera. Senza parlare mi fa vedere un quadro che stava dipingendo, ci sono schizzi qua e là con accenni a lunghe strisce colorate.

"Astrattismo?", le chiedo in tono pacato e abbozzando un piccolo sorriso.

"Esatto.",dice lei senza alcun minimo sentimento, non voglio avvicinarmi troppo a lei, così inizio a vagare con lo sguardo per osservare meglio la camera. Lo stile di arredamento è in Cottage ma lei lo ha rimodernato mettendo dei teloni con dei soli disegnati sopra, mentre vicino al comodino c'è un mobiletto con delle pietre colorate. Mi avvicino maggiormente per guardarle meglio.

"A cosa servono?.", non ci capisco niente di questa roba, che stile è?

"Cristalloterapia.", mi dice lei sempre in tono rigido.

"Crista che??", che parolone ha tirato fuori? Ora anche lei parla con parole in aramaico? Sembra mia cugina quando impreca contro di me. Nives si alza e viene nella mia direzione, ecco che ora mi mena, prima o poi dovrò farmi spiegare da qualcuno come sopravvivere a lungo con una donna.

"E' una pratica terapeutica che utilizza i cristalli per curare gli squilibri del campo energetico delle persone, armonizzare e mantenere il benessere fisico."

"E fammi capire tu te li mani e poi ti senti bene con te stesso?", la ragazza accanto a me scoppia a ridere, una risata che si differenzia da tutte quelle che ho dovuto sentire per anni, c'è qualcosa di diverso in lei, di nuovo.

"No, ad esempio se vuoi curare l'insonnia devi mettere una di queste pietre sotto al cuscino, se vuoi curare l'anima devi metterlo vicino al cuore e se vuoi purificare l'ambiente deve prendere grandi pezzi di pietra e sistemarli nella stanza dove preferisci."

"E quale tra queste usi di più?", chiedo osservando uno ad uno tutti quei sassolini colorati.

"Per ora l'azzurrite.", tra tutti gli spazi etichettati c'è un solo buco vuoto, c'è scritto Ametista, chissà perché non c'è. Forse non è riuscita a completare la raccolta.

"Fammi indovinare, Kazemaru ti ha chiesto di passare del tempo con me in sua assenza?", la sua voce mi fa ritornare alla realtà.

"Più o meno.", non ho la più pallida idea di quando i miei genitori torneranno, potrebbero tornare all'ora di cena come potrebbero tornare a tarda notte, maledizione.

"Vuoi dipingere?", ci penso un attimo, effettivamente non abbiamo niente di meglio da fare, mi ritrovo ad annuire. Passiamo circa due ore a schizzare colori sulle tele e alla fine (non so come) sono ancora tutto intatto senza nessuna goccia di colore addosso. Finita "l'ora ricreativa" propongo di andare a fare un giro fuori, sono quasi le sei, non ci sono molte persone al parco vicino casa, strano. Non so esattamente cosa fare, nei primi giorni in cui ho conosciuto Nives sembrava disposta a parlare con chiunque, ma è passato un bel po' di tempo e sinceramente invece di andare avanti sembra che regredisce man mano, o forse sono io che non ci ho mai capito niente. La ragazza in questione è intenta ad osservare dei ragazzini giocare a palla nel campetto dinanzi a noi, ha gli occhi color acqua marina che contrastano perfettamente con i capelli blu notte, pelle bianca quanto quella di Tsurugi e sopracciglia così lunghe da far invidia ad una bambola. Stranamente mi ricorda la signorina Haruna, forse un giorno proverò a mettergli i suoi stessi occhiali. Nell'ultimo periodo ha avuto a che fare con la squadra...vi lascio immaginare la reazione degli alti ragazzi quando l'anno vista la prima volta, per non parlare delle pallonate che ho preso in faccia io tutte le volte che mi voltavo a guardarla. Per ora è vicina solo a me, Kyousuke, Shindou e Masaki, anche se in genere sono io quello che ha più a che fare con lei (un punto in più per me). Improvvisamente il mio telefono inizia a squillare, la chiamata è di mio padre, ascolto tutto quello che ha da dirmi per poi riagganciare.

"Vieni.", dico a Nives trascinandomela dietro, ricevendo sguardi misti tra timore e stupore, non so se è dato dal fatto che non le ho detto niente riguardo a dove ci stiamo dirigendo, o forse perché le sto tenendo la mano, ma sinceramente non mi dispiace affatto il contatto con la sua pelle fredda, fredda tanto quanto lei. Quella maledetta di...

POV NIVES

Dove diavolo stiamo andando e perché Kirino mi tiene la mano? Odio quando le persone mi toccano e il rosa non fa eccezione. Stiamo correndo in un quartiere fatto da case a schiera e a soli tre piani. Vedo il mio amico tirar fuori dalla tasca dei jeans un mazzo di chiavi, perciò questa deve essere la sua casa, per sbaglio alzo lo sguardo un attimo verso una delle finestre, percepisco del calore umano in casa, chi c'è nell'abitazione se noi siamo qui fuori e i genitori di Ranmaru sono a lavoro? Il ragazzo accanto a me si dirige a passo spedito verso il piano di sopra sbuffando sonoramente, lo seguo silenziosamente guardandomi intorno per squadrare meglio l'ambiente. Ci fermiamo davanti ad una porta in fondo al corridoio, era qui che percepivo la presenza di quelle persone.

POV KIRINO

Apro la porta facendola sbattere sonoramente al muro, mia cugina e la sua cerchia di amiche si sono sistemate tutte sul mio letto a chiacchierare e mangiare popcorn sporcandomi il letto!

"Tu, sottospecie di nana malefica!"

"Ma senti chi parla! Non ti stiamo mica distruggendo la camera, e poi tu eri in giro quindi ho approfittato sia del fatto che tu eri fuori, sia del fatto che i miei zii non ci sono.", dice mia cugina con tono sarcastico.

"Mi prendi per il culo? Stai sporcando tutte le lenzuola, per non parlare di tutto il resto della camera!"

"Ranmaru calmati, sono solo ragazze.", la voce di Nives alle mie spalle mi distoglie dalla situazione come un fischietto, un fischietto candido e gentile.

"A..aspetta t..tu sei Nives!", ma perché quel verme non chiude mai la bocca?

"Sì è lei, torniamo a noi.", ma non vengo minimamente calcolato, le ragazze intente prima a fissarmi con disappunto, ora fissano la ragazza accanto a me come fosse un trofeo luccicante.

"Si noi andiamo al piano di sopra, e bada a voi che se trovo anche solo qualcosa fuori posto domani vi strangolo una ad una!", cerco di finire la frase ma il "trofeo" mi spinge lontano dalla porta, forse è meglio così, se avessi continuato a dare addosso a mia cugina probabilmente ora si sarebbe creata una lite assai accesa. Mi dirigo al piano di sopra, l'unico rifugio che ho in questa casa.

"Questa è la mia seconda camera, sarà meglio sistemarci qui prima che succeda qualcosa di brutto di sotto."

"Come sarebbe a dire che ci dobbiamo sistemare qua?", chiede Nives abbastanza stralunata.

"Purtroppo Kazemaru e i miei genitori dovranno fare il turno di notte e dato che Kaito non c'è, il tuo nuovo tutore mi ha chiesto di poterti far dormire qui, ovviamente dormirai sul mio letto da sola."

"E tu?", chiede lei.

"Sul divano o a terra se riesco a ritrovare il mio sacco a pelo."

Dato che questa camera ha il ripiano cottura decido di cucinare qui, non ho intenzione di condividere ulteriormente il mio spazio con le pazze al piano di sotto.

"Chi era quella ragazza al piano di sotto?", chiede ad un tratto Nives.

"Mia cugina.", le rispondo sorridendo anche se non può vedermi bene, lei è davanti alla tv a schermo piatto nel salottino ed è nel senso opposto al mio.

"Come si chiama?"

"Harumi."

"Come fa a conoscermi?" come mai questa sera tutte queste domande? Non abbiamo mai parlato così tanto insieme senza che lei finisse sempre per rimanere in silenzio.

"Teoricamente sei il suo idolo. Ti adora. Ogni volta che viene qui mi parla sempre di te, di come vorrebbe avere i tuoi capelli, cerca sempre di assomigliare a te, capelli, trucco, vestiti e tanta altra roba. Ora che ti ho portato qui temo che non avrai più pace."... e purtroppo mia cugina non è la sola ad adorare tutto di lei...

   
 
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