25/08/2016
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Katherina's pov
Sono passati alcuni giorni da quando Harry é ritornato dopo aver parlato con la sua famiglia. Non abbiamo ancora detto nulla ai bambini, ma comincio a credere che una mezza idea su chi sia Harry se la siano fatta. Lo trattano proprio come un padre. Lui ne é molto contento, ma credo che gli dia fastidio quando lo chiamano "zio" e non "papà". Darebbe fastidio anche a me se fossi al suo posto, perciò, quando é leggermente scontroso e sembra avere il ciclo, non gli dico nulla.
Ora sono tranquillamente seduta sul letto con il mio computer sulle gambe e una tazza di succo di frutta alla mela sul mobiletto accanto a me. I gemelli stanno con Gemma e Harry, sono andati tutti insieme a comprare alcune cose che gli ho scritto. Mentre gli altri ragazzi credo che siano andati a farsi un giro e mi pare di aver sentito che Zayn parlava di andare a trovare i suoi genitori, oggi.
Hanna invece sta giocando alla Wii in salotto. Dalla musica che sento posso immaginare senza problemi che sia il gioco di ballo che ha comprato alle bambine qualche mese fa.
Scrivo per molto, forse un'ora e mezza, o due ore, con piccolissime pause solo per bere e per andare al bagno. Ho molta ispirazione oggi, in più, non c'é nessuno che mi stia interrompendo come al solito.
Appena mi sento soddisfatta di ciò che ho digitato sul portatile, scendo giù. Qualcuno deve pur cucinare qualcosa per pranzo.
Hanna é seduta sul divano e la vedo intenta ad osservare qualcosa sul telefono. Mi avvicino di soppiatto e osservo ciò che sta guardando tristemente lei. Sembra che abbia le lacrime agli occhi.
Sta guardando una foto dopo l'altra. Tutte con gli stessi soggetti. Lei e un ragazzo dai capelli neri e dalla corporatura robusta. -Che cos'è successo tra te e Gazille?- domando cogliendola di sorpresa.
La bionda cade rovinosamente per terra. Subito l'aiuto ad alzarsi. -K...Katherine!- la sua voce é incrinata, si sta trattenendo dal piangere e non credo che la caduta ne sia la causa.
-Hanna... Che é successo?- le domando, ancora. -Sapevo che era strano che venissi proprio in questo periodo... In genere vieni in piena estate o in Inverno. In più, ultimamente, prima di venire, non mi hai scritto neanche una volta e, in genere, mi racconti ogni cosa che ti succede.-
La mia amica volta lo sguardo dall'altra parte, é stata presa in fallo. -Mh... Mi ha lasciato due settimane fa- risponde.
Ne rimango sorpresa. Sono stati insieme per circa due anni e ormai credevo che lui le avrebbe chiesto di sposarla fra non poi molto. Invece... -Per quale motivo?-
Lei si siede sul tavolino del salotto e accavalla le gambe. -Ha trovato una ragazzina di diciannove anni molto bella e piena di curve e mi ha rimpiazzata. Ormai non sono più una ragazzina, ho quasi ventiquattro anni...- non sembra più tanto triste, ma é assolutamente irritata.
-Non sei vecchia. Sei semplicemente adulta- dico sinceramente. Io ho 23 anni e non mi sento affatto vecchia. Beh... se mi sentissi ora vecchia, come mi dovrei sentire a quaranta o cinquanta anni? O a sessanta o a settanta anni, se ci arriverò?
-Non avrei mai pensato che un giorno qualcuno mi avrebbe lasciata per una più giovane... Non riesco neanche a pensare di essere stata con un tale idiota!-
-Oh beh...- borbotto. -Sembrava un tipo... okay, si potrebbe dire.-
-Invece era solo un idiota tutto muscoli in cerca di bambine!- sputa velenosa la bionda.
-Eh già...- annuisco lievemente.
-Però...- grugnisce per poi fare una faccia che é un misto tra lo essere arrabbiata e disgustata. -Ho perso due anni stando con lui. Ho solo 24 anni e una ragazzina mi ha rubato il ragazzo!-
Spalanco gli occhi: mi ha colta di sorpresa. Sto zitta perché so che ha bisogno di sfogarsi, perciò é venuta a trovarmi.
-Io credevo che in futuro avremmo potuto prenderci un appartamento insieme e magari sposarci! E lui... Quel bastardo! Ha osato mollarmi per una poco più piccola di me!-
-Ti ha mollata per quella come se tu avessi più trent'anni- penso ad alta voce.
-Esattamente!- scatta Hanna. É un tipo che si innervosisce abbastanza facilmente, ma in genere non così tanto.
All'improvviso si lascia scivolare per terra e incrocia sia le mani che le gambe. -Uh...- sospira. -Che cosa dovrei fare ora?-
Le rispondo subito sedendomi anch'io come lei sul tappeto. -Dimenticalo.-
Lei mi guarda e tace, anche se ho notato che stava per dire qualcosa.
-Lo so benissimo che non é facile, ma certe volte é la cosa migliore.-
Lei cambia argomento. Sarà che non vuole parlare del suo ex. -E tu, sei riuscita a dimenticare Harry?-
Sussulto sorpresa. -Oh... beh...- farfuglio qualcosa anche se non ho la minima idea di che cosa ho appena detto.
Hanna sorride per questo mio momento di debolezza e confusione. Posso aver pur 23 anni, ma con questo mio comportamento sembro una ragazza del liceo alla sua prima cotta. -Potresti parlare come un essere umano?- sul suo volto spunta un leggero sorriso.
-Ehm... Credo di non essere mai riuscita a dimenticarlo- rispondo mentre cambio posizione. Metto le gambe contro il petto e poso la testa sulle mie ginocchia. -Non so se sia perché ho i gemelli a ricordarmelo, o perché provo qualcosa per lui. É come un pensiero fisso. Pensavo che gli anni avrebbero potuto aiutare, però non é cambiato nulla. Il mio cuore palpita sempre più velocemente ogni volta che lo vedo, ho lo stomaco in subbuglio e le gambe molli. Cavoli, mi sembra di avere ancora 18 anni- faccio un respiro profondo. -Sembro patetica, vero Han?-
La bionda mi osserva. -No, trovo solo che ciò che hai detto sia davvero bello- risponde sinceramente. -E che vuoi fare con lui?-
Prendo una ciocca di capelli, la divido in tre parti e comincio a fare una piccola treccina. É utile fare così. Mi tranquillizza. -Ora sono una madre, non ho il tempo per correre dietro a un ragazzo, anche se questo é il loro papà. Se le cose tra noi si evolveranno, bene, se no, non ho intenzione di fare nulla. Per me conta, prima di tutto, la salute dei gemelli.-
Hanna annuisce e poi si alza. -Dove vai?- le domando.
Lei ignora la mia domanda. -Sei davvero cresciuta, Katie- detto ciò se ne va lasciandomi da sola a pensare.