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Autore: animedoro    26/08/2016    1 recensioni
Continuo di "TI ASPETTERÒ NEKO"
Coppie: BokuAka, LevYaku, KuroKen, SuguKen e KuroOC
Da un anno e mezzo era nata quell'unione tanto bramata e il tempo scorre inesorabile a forzare questo legame, che adesso è giunto a condividere l'università.
Nuovo ambiente, nuove persone, nuovi sentimenti saranno presenti in questo nuovo e ignoto anno, l'amore riuscirà a sopravvivervi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6
 
 


All’ora di pranzo Kenma con tutta la combriccola si trovava a mangiare al solito tavolo appartato guardando Kuroo che invece si era seduto ad un altro tavolo solo con Maruii e rideva e scherzava con lei.
“Perché Kuroo è andato con lei?” chiese Yaku evidentemente scioccato per la scelta dell’amico.
“Perché Maruii voleva parlare da solo con lui di tutto quello che ha fatto nel periodo che non si erano visti” bofonchiò Bokuto mordendo in malo modo una coscia di carne.
“Poteva pure venire qui…” sospirò alla fine Yaku.
“Io la trovo geniale” affermò Akaashi, facendo quasi soffocare Bokuto.
“Akaashi come puoi dire questo!? Non ricordi che ci hai detto prima!?”
“Infatti non l’ho detto in senso positivo, penso che sia una ragazza molto furba, meglio starle alla larga” disse per poi guardare Kenma che ancora non aveva toccato cibo.
“Kenma non è detto che sia in effetti una cattiva ragazza, se Kuroo ci è amico un motivo c’è no!?” incoraggiò Yaku sorridendo a Kenma che dopo aver guardato tutti annuì e iniziò a mangiare in silenzio.
Finite le lezioni i quattro ragazzi iniziarono ad avviarsi verso casa, non prima di aver salutato Kuroo che sarebbe andato a lavorare.
Per strada nessuno propose di andare da qualche parte, dato che tutti avevano degli impegni di studio o già un impegno, così adesso Kenma si trovava solo in quella nuova e vuota casa.
Dopo essersi cambiato si avviò a mettere a bollire l’acqua per preparare un buon thè rilassante e  si incamminò a prendere la sua amata PSP, ma proprio sul corridoio trovò uno specchio, (specchio che aveva fatto mettere Kuroo, così nel caso andassero di fretta non c’era bisogno di andare un attimo in bagno per darsi un’ultima occhiata prima di uscire) e vi si fermò davanti.
Restò a guardarsi, soffermandosi a guardare principalmente gli occhi, ricordandosi le parole che Muraii quella mattina gli aveva detto, “Ma sembrano davvero così insignificanti, come quelli di un pesce morto per mancanza d’acqua”. Al solo ricordo di esse gli vennero i brividi tanto che poggiò  una mano vicino allo specchio, quasi a voler toccare il suo stesso riflesso.
A quel contatto freddo gli venne alla mente di quando Kuroo da piccolo, dentro alla sua stanzetta in una giornata gelida, gli aveva detto che aveva degli occhi dolci come  il miele, splendidi, pieni di luce, caldi come il sole.
Successivamente si ricordò come quella mattina Kuroo, vedendo che si portava nervosamente i capelli davanti al viso, gli disse: “Non preoccuparti, non potrei mai tradirti dopo questa bellissima notte passata insieme”, frase che gli fece arrossire tutto il viso e mandò subito in frantumi la paura di qualche attimo prima.
Proprio in quel momento sentì il fischio della vaporiera annunciare che l’acqua era pronta e subito si ridestò dai suoi pensieri per tornare in cucina, lasciando che quell’impronta di mano svanisse dallo specchio al contatto con la corrente fredda della casa.
 
Erano ormai le 21:00 passate e Kuroo ancora non era tornato dal lavoro, facendo preoccupare Kenma che l’aspettava per mangiare. Non aveva mai fatto così tanto ritardo e lui iniziava a pensare alle peggiori cose che potevano essergli accadute, ma proprio allora sentì il suono inequivocabile delle chiavi che aprivano la porta.
“Sono a casa!” urlò Kuroo una volta entrato intento a togliersi le scarpe.
Sentendolo Kenma gli corse subito in contro:
“B-Ben tornato…”
“Scusa se ho fatto ritardo ma quei manager proprio non volevano lasciare in pace. Maruii, aveva ragione, sono dei mostri!” disse Kuroo passando affianco ad un confuso Kenma per andare a posare la borsa.
“Maruii?” chiese quindi Kenma seguendolo in tutti i suoi spostamenti.
“Ah non ho avuto tempo per dirtelo, Maruii mi ha dato un lavoro che consiste nell’ accompagnarla agli eventi, compiere alcuni lavoretti per la sua agenzia e rispondere ai media ostili, insomma un’assistente se così si può dire.
Ha detto che se ci fossi stato io a parlare molti avrebbero creduto di più alle sue parole, dato che siamo in classe insieme” finì di dire dopo essersi cambiato ed esser andato in cucina a sedersi al tavolo per magiare del ramen.
“Ma l’altro lavoro?” chiese ancora più dubbioso Kenma sedendosi davanti a lui.
“Lo faccio lo stesso, quindi preparati a vedermi fare sempre più spesso quest’orario” disse per poi iniziare a magiare.
“Ma non sarà troppo faticoso? E lo studio?”
“Posso farlo benissimo all’ora di pranzo e poi Maruii mi ha assicurato che se un giorno non riuscissi mi giustificherà lei.
Purtroppo ci servono soldi, il mutuo e le bollette non si pagano da sole e con questi due lavori possiamo permetterci di saldarli e anzi avremo anche dei soldi in più per ogni nostro sfizio!”
“L’importante è che non sia troppo stancante per te e che questo non ti allontani dagli studi e che…” si bloccò Kenma non riuscendo a dire la cosa che gli faceva più male in tutta questa situazione:  Maruii che sarebbe stata con Kuroo ancora più tempo oltre la scuola e questo lo spaventava.
Kuroo non notando quest’ansia per Maruii di Kenma rispose contento che c’è l’avrebbe fatta per lui e per loro.
 
Il giorno seguente le lezioni si svolsero tranquille, anche il pranzo si svolse in tutta calma, tralasciando il fatto che Kuroo aveva incluso Maruii al loro tavolo e  aveva parlato tutto il tempo solo con lei, trascurando completamente gli altri, era andata tutto sommato bene o almeno così doveva essere vista la situazione.
Una volta usciti dall’edificio Kuroo come suo solito si recò a lavoro, mentre gli altri sulla via di casa stavano proponendo cosa fare quella sera.
“Mi dispiace ragazzi, ma oggi io salto” disse ad un tratto Kenma fermandosi.
“Perché? Non ti senti bene?” domandò subito Yaku.
“Nono… solo vorrei trovarmi un lavoro…” sussurrò Kenma facendo scioccare tutti.
“Perché proprio ora!? Kuroo può farcela benissimo!” brontolò Bokuto.
“Perché adesso ha due lavori, di cui uno consiste lavorare da Maruii e… penso che così si affatichi troppo, non voglio lasciare a lui tutto il lavoro, la casa è pure mia…”
“Da Maruii!?” urlò Bokuto non riuscendo a crederci.
“Cosa vorresti fare?” chiese Akaashi.
“Non lo so, volevo andare a cercarne uno”
“Allora vai, hai ragione, Kuroo potrebbe rimetterci la salute” acconsentì Akaashi.
“Giusto, ma cerca di non farne uno troppo pesante, non abbassarti tu adesso a fare tutto il lavoro eh!” fece l’occhiolino Yaku.
“Basta che sia contento tu!” annuì Bokuto.
“Grazie per la comprensione ragazzi” sorrise alla fine Kenma per poi salutarli e allontanarsi da loro.
“Secondo voi andrà bene il fatto di Maruii?” domandò Yaku una volta che Kenma sparì dalla loro vista.
“Per niente” sputò Bokuto.
“Io penso che Kenma non solo voglia trovare lavoro per il bene di Kuroo, ma anche per il loro di bene, quindi penso che anche Kenma inconsciamente sa che non è buono ciò a cui stanno andando incontro” disse Akaashi per poi continuare a camminare.
 
Kenma cercò per il lungo e il largo e solo verso le 18:00 tornò a casa, trovando Kuroo che l’aspettava in salotto intento a fare i compiti.
“E il lavoro di Maruii?” chiese Kenma confuso nel vederlo già lì.
“Oggi avevo da lavorare solo in panificio, tu invece dove sei stato fino ad esso?” domandò Kuroo alzandosi e raggiungendolo.
“Stavo cercando lavoro, dato che mi sembra troppo per te fare due lavori ho deciso di cercarmene uno pure io per aiutare con l’affitto.
Ho trovato un posto che mi sembra buono: commesso in un negozio di elettronica. La paga è buona e stavo pensando di-“
“Non se ne parla” lo bloccò Kuroo appoggiato davanti allo stipite della porta con braccia incrociate e con sguardo serio, facendo fermare Kenma nel posare lo zaino.
“Non lavorerai tu”
“P-Perché?”
“Perché tu hai un fisico e un tempo che non possono permettertelo adesso, inoltre comprometteresti il tuo rendimento a scuola”
“Ma io non sono malato”
“Non dico questo!” sospirò Kuroo per poi avvicinarsi a Kenma e prendergli la testa tra le mani:
“So che forse non vuoi dipendere da me e che sei preoccupato per la mia salute, ma io ce la faccio e sapere che stai a casa al sicuro e che quando tornerò ci sarai tu ad aspettarmi mi fa stare più che bene Kenma, quindi per favore preoccupati solo dell’università” concluse posando la fronte sulla fronte del compagno che annuì piano con la testa
“Dai andiamo a studiare così prima finiamo e prima saremo liberi! Vieni!” detto ciò Kuroo prese per mano Kenma e insieme si avviarono nel salotto.
 








 
 
 
Angolo autrice!

Il 6 capitolo è qui per voi ragazzi! TADANN!!
Mmhhh si iniziano a vedere nuvoli all’orizzonte! Nuvoloni neri!!
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere mi raccomando! ;))
A venerdì!
By animedoro
  
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