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Autore: Silvio Shine    26/08/2016    2 recensioni
L'affetto è qualcosa che meritiamo, oppure è qualcosa che ci guadagnamo in base a quello che il fato ci ha donato? È qualcosa che possiamo ottenere senza dover versare lacrime? È qualcosa che esiste realmente, oppure solo una chimera?
Quattro amici si confrontano come meglio possono o credono, fini a capire se l'affetto verso una persona sarà parte o meno del loro destino.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Pornodivi! Come ve la passate? »

« Mmh, non mi lamento. »

« Allora, oggi che fate? »

« Call of Duty. »

« Call of Duty. »

« Idem. »

« Che palle, oh. Vabeh, un po’ di Call, allora. »

« Allora mettetevi al piano di sotto, che vi attivo la LAN. »

« Grazie. »

« Ragazzi, vedete che non sto tanto io, eh. »

« E perché? »

« Devo vedermi con Sara tra un’oretta, al Duomo. »

« Heh, non avevo dubbi! »

« Andrea, l’hai attivata la LAN?! »

« SEH!! »

« Okay, faccio io la partita, aspettate… »

« Grazie, Pippo… »

« Scusate un attimo. Pronto? Dimmi, amore… Sei già…? Okay, arrivo. »

« Te ne vai già? »

« Eh, sì. Ci sono dei problemi, devo andare. Scusa, Silvio. »

« Vai, vai, divertiti. »

 

 

« Te lo dico io, quello sta diventando Fava-man Secondo. »

« Ma dai, povero Paolo, su! »

« Confermo. »

« Ah, te ce metti pure te? »

« Si vede da un miglio che sta cambiando: perfino Felix se n’è accorto! E tu no? »

« Beh, a differenza nostra, lui almeno è riuscito a mettersi con una. »

« Perché, non la senti più, quella lì? »

« Quella chi? »

« Eh! Come si chiamava? Lisa? »

« Elisa. E no, la maledetta si è messa insieme con un altro prima che riuscissi a compiere nulla. Oh, headshot, bitch! »

« Ti faccio vedere io l’headshot, ti faccio… »

« E tu, Fili? Sei riuscito a fare niente con quella Pecorella, come la chiami su Whatsapp? »

« Cos’è, stai andando in overdose di cazzi altrui? »

« Sono curioso anch’io, a dire il vero. »

« Vaffanculo, Felix. »

« Ah, ti è andata male? »

« Fottiti, Silvio… »

« Hehehe. »

« Chi prende questo colpo paga la Gamezone! Boom! »

« Vabeh, dovevo pagare io comunque, no? »

« Perspicace, Shine. »

« Carmine può venire online? »

« Che ore sono…? Sì, a quest’ora dovrebbe essere già a nerdare a Warframe. »

« Raggiungiamolo, allora. Andrea! Cambiaci la LAN al piano di sopra! »

« Fatto! »

 

 

« Silvio. »

« Comandi! »

« Vado a prendermi il caffè, tu intanto gestiscimi qua. »

« Subito. »

« Voi volete qualcosa? »

« No, siamo a posto. »

« Tornando al discorso di prima, Silviuccio: è ironico da parte tua parlarmi di donne, tu che ti sei beccato la maniaca personale. »

« Troia sconosciuta, prego, e comunque l’ho bannata da tutte le chat possibili e immaginabili due giorni dopo che l’ho conosciuta. »

« E perché? »

« No comment, stronzo! »

« Ma perché, dai? Era una scopata facile! »

 

 

« You can feel that this love was never real… »

« Ancora co’ ‘ste canzoni d’amore sei? »

« Scusa, ma c’era solo questa, nel jukebox! »

« Divertente… »

« Oh, e la Valentina? Non dovevi uscire con lei? »

« Mi ha dato buca anche lei. Con questa sono venti in dieci anni. »

« Minchia. »

« Sapessi! Mai avuto la fortuna di incontrare una singola persona che mi volesse bene, figuriamoci amarmi. Ha! »

« Tua madre non ti vuole bene? »

« Non mi riferivo a quel tipo di affetto, imbecille. Beh, probabilmente tutta questa sfiga è legata al fatto che non sono biondo, i miei occhi non sono blu, e tutto quello che so fare sul serio è scrivere e programmare, e non giocare a calcio. Oltre al portafogli pieno di falene. »

« Non il tipo di ali che vorresti ti infastidisse, eh? »

« Ti mollo una capocciata così potente da farti finire in culo al mondo! »

« Ci siamo già in culo al mondo! »

« Ma dai, era per dire! »

« Con una cinquantina di euro a queste cose non ci pensi più! »

« Ma allora sei stronzo! »

« Hahaha. »

« Ma comunque, ormai penso di rinunciare alla ricerca del vero amore, o dell’affetto minimo. Avrei fatto meglio a non crederci proprio, in primo luogo. »

« Esagerato. »

« Dici? Anch’io credevo di essere un po’ troppo radicale, riguardo queste cose, ma, maledetto l’Olimpo, ho capito di essere nel torto quando il ragazzo di una durante le medie mi ha malmenato, assieme a due complici, o magari compagni di cova, per quanto ne so. »

« Ah, ricordo che eri depresso durante quel periodo. »

« Fidati, tre anni di depressione sono peggio della carta igienica vetrata. »

« Eppure fai ridere, no? »

« Non sono molte le donne che apprezzano questa “qualità”. Non qui. »

« Boh, fai come ti pare. »

 

 

« Porca troia, ho pagato per quattro persone ed eravamo tre, alla fine! »

« Non avevi detto di credere in Dio? »

« Okay, Felix, la domanda sorge spontanea: che cribbio c’entra, in questo momento? »

« Beh, se sei credente, allora credi anche nei miracoli, no? Allora non hai bisogno di preoccuparti. »

« Naturalmente. Ma ho atteso troppo, affinché questo miracolo accadesse nella mia vita. E finché questo miracolo non accade, la parte più oscura di me è la speranza. »

« La speranza di non rimanere solo. »

   
 
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