Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Nerd_Girl_97    27/08/2016    1 recensioni
Kion e Vitani non potrebbero essere più diversi: lui il principe delle Terre del Branco e capo della nuova Guardia del Leone, mentre lei una leonessa esiliata e relegata nelle Terre di Nessuno. Tra due esseri così diversi, non può certo nascere qualcosa, o si?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2 Delitto e castigo
 

Nelle aride Terre di Nessuno, dove ovunque vi erano solamente rocce, alberi secchi o morti e persino ossa di animali, il figlio maggiore di Zira, Nuka, stava cercando incessantemente sua sorella Vitani: aveva guardato tra le rocce, dentro le caverne (finendo, addirittura, ad essere punto da uno scorpione) e persino al fiume, ma in nessuno di quei posti era riuscito a trovare almeno una traccia di lei. Se non fosse riuscito a trovarla prima del tramonto, sua madre si sarebbe MOLTO arrabbiata... e sua madre in queste situazioni diventava più spaventosa di un bufalo che ti da la carica!
“Uff, sono così ARCISTUFO di ricevere sempre compiti così mediocri dalla mamma!” Aveva iniziato a dire fra se e se, pieno di frustrazione nei confronti del genitore. “ 'Nuka, bada al fratellino prediletto!', 'Nuka, bada alla sorellina rompiscatole!', 'Nuka, sta attento che i topi non arraffino il nostro cibo!'… Grr!! E’ solo perché Scar non mi ha scelto come suo erede, che mi tratta come un essere inferiore! Ma un giorno gli e lo dimostrerò: le dimostrerò che io sono degno di essere l’essere di Scar e non quella pulce insignificante di Kovu!! Tra me e lui non c’è proprio paragone: lui è solo un mocciosetto viziato, mentre io sono forte, intelligente e soprattutto coraggioso!!!”
In quel preciso istante, sentì un leggero fruscio proveniente da un cespuglio di rovi, li vicino. A quel punto, pensando che fosse sua madre che stava venendo da lui per avere notizie di Vitani, si buttò a terra, tutto tremante, piagnucolando frasi del tipo:
“Ti prego, mamma! Non farmi del male!! O - ok, lo ammetto, ho perso di vista Vitani, ecco l’ho detto! M - ma ora, ti prego, non mi picchiare, per favore!!! Ti giuro che non riaccadrà mai più - uhuhuh...”
Ma al posto della madre, apparve Vitani, la quale si mise a ridere a più non posso alla vista del fratello in quello stato.
“Ahahahah! Piantala di piagnucolare, Nuka, sono io! La tua amata sorellina Vitani!” Disse, ancora ridendo sotto i baffi.
Appena la vide, Nuka si ricompose all’istante e lanciò uno sguardo furioso, e allo stesso tempo imbarazzato, alla sorella, dicendo:
“Ah, ma guarda che l’avevo capito che eri tu, piccola peste! Stavo solo fingendo di essere spaventato per prenderti un po' in giro, tutto qui.”
Vitani non gli aveva creduto neanche un po’, poi Nuka, per cambiare discorso, le disse:
“Senti, ma dove diavolo ti eri cacciata!?! E’ tutto il giorno che ti cerco, se la mamma avesse scoperto che eri sparita... Brrr, non oso nemmeno pensarci!”:
“Tranquillo, mio ingenuo fratellone, ora sono qui e non diremo assolutamente nulla alla mamma. Va bene?”:
“D’accordo!”:
“Bene. Ora andiamo da lei, stupidino!”
Se c’era una cosa che Nuka detestava della sorella erano le sue battutine taglienti, infatti, in quel momento le avrebbe mollato volentieri una bella zampata, ma preferì trattenersi dal farlo, non perché aveva paura di farle male: più che altro, non voleva che poi Vitani, in preda alla rabbia, andasse a spifferare il suo piccolo segreto alla mamma!
“Allora... almeno potresti dirmi dove sei stata?” Chiese, pieno di curiosità:
“Ecco, ero affamata e perciò... sono andata a cacciare nelle Terre del Branco.” Rispose Vitani:
“Nelle Terre del Branco?!?” Aveva esclamato Nuka, abbastanza shockato:
“Parla piano, Nuka! Vuoi che la mamma, o qualcun altro, ti senta?”:
“Scusa! Comunque, come ti è saltato in mente di andare li? E se ti avessero scoperta?”:
“Te l’ho detto, avevo molta fame! E poi, io, a differenza tua, non ho paura di correre il rischio!” Disse Vitani, con aria superiore:
“Ok.” Disse Nuka, facendo finta di non aver sentito l’ultima frase. “Ma ti hanno scoperta, vero?”
Vitani, colta alla sprovvista da quella domanda, deglutì nervosamente, ma cercò di non darlo a vedere e disse:
“Scoperta io? Ma figurati! Cosa te lo fa pensare?”:
“Non lo so, forse i segni di graffi che hai sulla pelliccia?”
La leoncina si guardò il corpo e notò i segni che li avevano lasciato gli artigli di Kion, durante la lotta. A quel punto, capì che continuare a fingere ormai era inutile e sputò il rospo.
“E va bene, lo ammetto: sono stata scoperta mentre cercavo di cacciare una zebra e me ne sono dovuta andare. E tutto per colpa del principe Kion e della sua stupida Guardia del Leone!!”:
“Uo – uo – uo, frena un attimo, sorella!” Disse Nuka, sempre più interessato alla storia. “Ho sentito bene? Hai per caso detto “principe Kion” e “Guardia del Leone”?!?”:
“Siii! L’ho detto, Nuka!” Disse Vitani, a dir poco seccata nel ricordare la cosa. “Lui e la sua Guardia del Leone mi aveva scoperta e mi aveva persino messo con le spalle al muro, ma per fortuna, ho approfittato di un loro attimo di distrazione per filarmela e tornare a casa. Ma quell’ostinato del principe Kion mi ha inseguita e mi ha impedito di attraversare il fiume, inchiodandomi a terra. A quel punto, ho ingaggiato una lotta con lui e penso tu possa immaginare come sia andata a finire.”:
“Ehm... ha vinto lui?”:
“No, stupido! Io, essendo più grande e più forte di quel mociosetto reale, l’ho battuto e me ne sono andata dalle Terre del Branco.”:
“Da come sei ridotta, sembra quasi che ad avere la meglio sia stato lui.”:
“Ti sbagli, caro fratellone: gli ho lasciato come ricordo un bel segno sulla guancia, che quando l’ho lasciato, buttava sangue a fiotti!”:
“Caspita, sei davvero molto forte, sorellina! Saresti una perfetta erede per Scar, peccato che tu sia una femmina! Ahahahah!!!”
Vitani avrebbe tanto voluto mollare una potente zampata al fratello, ma si trattenne dal farlo, non perché avesse paura di farli male: ma perché in quel momento avevano trovato la loro madre.
Zira era impegnata a dare lezioni al piccolo Kovu su come essere un leone forte e spietato, facendoli cacciare una libellula che svolazzava in mezzo a loro. Appena la libellula si posò finalmente su una roccia, Kovu si mise in posizione d’attacco e dopo due secondi, fece un balzo e afferrò al volo l’insetto tra le zampe anteriori. Dopo un po’ le aprì, permettendo alla libellula di volare via.
“Kovu!” Gridò Zira, evidentemente furiosa della cosa. “Non devi lasciarla andare!”
E dicendo così, appena ebbe l’insetto a tiro, lo schiacciò brutalmente con una zampa, lasciando un liquido a dir poco vischioso e schifoso a terra. Dopodiché, si avvicinò furibonda al figlio, dicendoli:
“Che cosa ti avevo detto, poco fa? Non devi mai, e dico MAI, avere pietà di chi è più debole di te: quante volte ti ho detto che gli esseri inferiori devono solo essere abbattuti?!?”:
“Ma mamma, non aveva fatto nulla di male!” Protestò Kovu, cercando di farsi capire dalla madre. “E poi era così bella...”:
“Non mi interessa se era bella oppure no, Kovu! Tu dovevi abbatterla e basta! Quando capirai che devi obbedirmi senza discutere?!?”
In quel momento, a Nuka scappò da ridere. Zira se ne accorse e, dimenticando quello che voleva insegnare a Kovu, si avvicinò lentamente e minacciosamente verso il figlio maggiore e gli disse, con tono a dir poco furioso:
“Lo trovi divertente, Nuka?”
A quel punto, Nuka tacque del tutto, molto intimidito dallo sguardo arrabbiato di sua madre e sfoggiando un sorriso innocente, le disse:
“No, no, assolutamente, mamma! Anzi, ammiro molto quello che fai per Kovu, dico davvero!”
Il giovane leone non era molto convincente, per fortuna lo sguardo di Zira si spostò subito dopo sulla sua unica figlia femmina. Dopodiché, sul suo viso si formò un sorriso e disse, con molta dolcezza:
“Vitani, piccola mia! Dato che sei molto esperta, ti dispiacerebbe mostrare a tuo fratello come bisogna comportarsi con i più deboli?”
Vitani gonfiò il petto, piena di orgoglio e disse:
“Certo, mamma!”
Nuka, di nascosto da tutti, fece una smorfia di disgusto.
La leoncina si avvicinò a un minuscolo topolino che passava di li, per caso, in cerca di cibo; lei lo puntò e dopo essersi trovata un punto sicuro per non essere vista, assunse la posizione d’attacco e dopo due secondi, balzò e lo afferrò con le zanne. Dopodiché, cominciò a scuoterlo forte per qualche minuto, poi lo sputò a terra e cominciò a graffiarlo con entrambe le zampe anteriori, facendo in tal modo sgorgare fiumi di sangue.
Vitani portò trionfante il corpicino ormai senza vita della bestiola e lo gettò a terra, ai piedi di sua madre, la quale le lanciò un sorriso compiaciuto e disse:
“Bravissima, Vitani! Sei talmente forte e piena di grinta che praticamente tutti ti dovrebbero temere, persino Simba e i suoi disgustosi figlioletti!”
A quella frase, Nuka era scoppiato a ridere, e stavolta più forte di prima.
“Nuka, stai ridendo, per caso?” Disse Zira, abbastanza scocciata:
“Si, rido mamma! Perché sappi che hai detto una grossa sciocchezza, riguardo a Vitani, ahahahah!” Rispose Nuka, ridendo ancora di più:
“Ma che diavolo stai dicendo?!?”
Vitani aveva capito subito che Nuka stava per rivelare il loro segreto e cercò di far capire al fratello di smetterla subito di parlare con dei gesti, che, ovviamente lui non riuscì a comprendere.
“E’ semplice: Vitani ha avuto uno scontro col principe Kion e lui l’ha ridotta proprio male! Ops...”
Solo in quel momento, Nuka si era reso conto di averla combinata grossa! Infatti, Zira lo guardò con occhi pieni di rabbia ed esclamò:
“Che cosa?!? Vitani ha lottato col principe Kion?”
A quel punto, Vitani pensò che era meglio svignarsela al più presto e così cominciò a indietreggiare in silenzio, per scappare a nascondersi da qualche parte. Ma sua madre la batté sul tempo, dicendole:
“Vitani, che cos’è questa storia?”
La leoncina si guardò bene dal raccontare una menzogna a sua madre: ormai il segreto era stato scoperto e una bugia avrebbe solo peggiorato ancora di più le cose.
“Ecco... la verità è che... sono stata a cacciare nelle Terre del Branco!” Disse, non riuscendo a guardare dritta negli occhi sua madre per la paura:
“Tu cosa?!?”:
“Avevo molta fame e ho cercato di cacciare una zebra, ma il principe Kion e la sua Guardia del Leone me lo ha impedito e sono dovuta scappare via, tutto qui!”:
“Vitani, non mi mentire, Nuka mi ha detto che ti sei anche addirittura scontrata con il principe Kion, è vero?”:
“Si, è la verità.”
A quel punto, Zira le dette una sonora e potente zampata sulla faccia, talmente forte che la fece cadere a terra, alzando un bel polverone. Dopo poco, Vitani si rialzò a fatica dal suolo e si premette la parte lesa con una delle zampe anteriori, inoltre cercò di nascondere una lacrima che gli stava scivolando lungo il viso.
“Sei una stupida, Vitani!!” Gridò Zira, con tutta la rabbia che aveva in corpo. “Come ti sei permessa di sgattaiolare nelle Terre del Branco?!? Lo sai che a noi esiliati ci è assolutamente proibito di stare la!”
Poi si voltò, in direzione di Nuka.
“E quanto a te, ti avevo detto di badare a tua sorella, mentre io cercavo di addestrare tuo fratello a essere un grande leone, ma non l'hai fatto!”
E nel dire così, aveva alzato la zampa e stava quasi per colpire il figlio, quando Vitani la fermò, dicendo con una voce quasi rotta dal pianto:
“Ma almeno ho vinto lo scontro con il principe Kion!”
La zampa si era bloccata a mezz’aria, rimase così per un po’ poi l’abbassò pian piano e a quel punto la leonessa tornò a rivolgersi alla figlia.
“E così, tu avresti vinto lo scontro col principe Kion, eh?” Disse, non molto felice della cosa:
“Si, mamma! L’ho battuto!” Disse lei, con una fitta di orgoglio nella voce.
Zira la guardò così per un po’, poi le dette un’altra zampata, stavolta dalla parte opposta.
“Non avresti dovuto limitarti solo a batterlo, avresti dovuto ANNIENTARLO! Distruggerlo! Renderlo così in fin di vita da poterlo tranquillamente uccidere!!!”
Non appena Vitani si fu ripresa da quella seconda zampata ed ebbe ascoltato per bene quelle parole, rimase a dir poco sbalordita, oltre che affranta: come poteva pretendere sua madre che avrebbe potuto uccidere Kion, un leone della sua stessa età? Non aveva ancora la forza sufficiente per farlo e poi, ad essere sincera, le aveva fatto talmente pena ridotto a quel modo che, anche se avesse potuto, non se la sarebbe sentita lo stesso di finirlo! Ma non osò rivelare questo piccolo particolare alla madre.
“Mi sono sbagliata su di te, Vitani. Sei una rammollita, ancora peggio di tuo fratello, Kovu!” Disse Zira, senza alcuna remora.
Dopo aver detto quelle parole, si diresse verso alcune leonesse cacciatrici, per vedere quello che erano riuscite a prendere.
Non appena sua madre si fu allontanata, Kovu, che aveva assistito all’intera scena, si avvicinò alla sorella per confortarla.
“Ehi, Vitani! Non te la prendere per quello che ti ha detto la mamma. Se ti fa stare meglio, sappi che tu per me sei una leonessa molto forte e piena di grinta!” Disse Kovu, abbozzando un sorriso:
“No, Kovu, ha ragione lei: io non sono affatto forte e piena di grinta. Non ancora!” Disse Vitani, per nulla rincuorata dalle parole del fratello.
Nuka si avvicinò alla sorellina e le disse:
“Vitani... ehm... volevo solo dirti... ecco... che ho apprezzato tanto il fatto che tu abbia impedito alla mamma di picchiarmi! Davvero, sei stata davvero gentile! Se vuoi, posso mettere una buona parola per t...”
Ma non finì in tempo la frase, che Vitani gli tappò al volo la bocca con la zampa.
“No, grazie! Ormai ho deciso di impegnarmi a fondo e di diventare appieno una vera e propria leonessa forte e piena di grinta!!”
E dicendo così, si allontanò dai suoi fratelli e andò a stendersi sopra una roccia abbastanza distante da loro che riusciva a dare uno scorcio delle Terre del Branco e si mise ad ammirare il sole che stava pian piano per volgere al tramonto. Poi, pensò fra se e se, guardando in direzione delle terre dei suoi nemici con aria di sfida:
“Lo prometto: diventerò abbastanza forte da poter sopraffare qualunque leone! Perciò stai bene attento, principe Kion: questa volta ti ho voluto risparmiare, ma la prossima volta che ci rivedremo (se mai accadrà), ti prometto che farò di tutto per annientarti!!!”

Nota: ecco qua un nuovo capitolo!!! In questa parte mi sono voluta incentrare su Vitani e su quello che le è accaduto al suo rientro nelle Terre di Nessuno. Il prossimo capitolo, invece, si incentrerà su Kion. A presto!!! 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Nerd_Girl_97