Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Lonely Tales    27/08/2016    1 recensioni
Giorno per giorno illustrerò questo viaggio.
Chi incontrerò?
Cosa imparerò?
Non vedo l'ora di scoprirlo.
"Tu ne parles pas beaucoup toi. Il paraît que les gens tristes sont comme ça."
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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THE TRIP

 
Sono passati solo dieci minuti da quando è partito l’aereo e io e Namjoon non abbiamo fatto altro che parlare, senza fermarci. Gli piacciono i libri di filosofia, andare in bicicletta e mi ha confessato che scrive canzoni.
Combinazione interessante ho pensato.
“E a te cosa piace? Jazz a parte ovviamente…”
“Io..?” rifletto un attimo per pensare a qualcosa di interessante da dire.
“Mi piace il nuoto e poi… Ah si! Andare al cinema! Ci vado troppo spesso.”
Siamo così concentrati nella nostra conversazione che quasi non ci accorgiamo dell’hostess accanto a noi che ci chiede se preferiamo un panino o una bibita.
 
Passati quaranta minuti, ci accordiamo di fare una dormita entrambi. Più che metterci d’accordo in realtà lo costringo io. Ho sentito gli sguardi degli altri tutto il tempo e mi sento davvero a disagio.
“Va bene, solo a patto che mi fai ascoltare la musica che ti piace.”
 
Nonostante il viaggio sia lungo, le ore passano in fretta grazie alle mie nuove conoscenze. I ragazzi sono riusciti a farsi cedere i posti accanto a noi così possiamo stare tutti insieme.
Quando il pilota ci dice che stiamo per atterrare siamo presi alla sprovvista. Ognuno torna al suo posto per allacciarsi la cintura.
In questo attimo di silenzio Namjoon si volta verso di me.
“Io non sono mai stato in Francia, hai qualche consiglio?” mi chiede.
“Be’… ai francesi piace la carne cruda, sai? E poi… la pasta sarà scotta… molto.”
Lui sgrana gli occhi, sorpreso dalla mia risposta diretta. Scoppio a ridere.
“Non c’è niente di divertente!” E’ molto carino quando si arrabbia.
 
I ragazzi sono molto felici di essere qui. Hoseok non la smette di parlare e leggere i cartelli dell’aereoporto… in francese.
Decido di divertirmi anch’io.
“Ehi Jungkook!” grido in direzione del moro e mi avvicino.
“Prova a dire Charles de Gaulle.” Lui mi guarda spaventato ma poi si fa coraggio. Ma, come ci aspettavamo, la sua pronuncia ci fa ridere tutti.
“Siete proprio cattivi!” esclama frustrato.
“Dai ragazzi basta con le chiacchere! Andate a prendere le valige.”
 
Obbediamo e ci dirigiamo verso il lungo nastro nero.
Una volta che tutto il gruppo ha ognuno il proprio bagaglio seguiamo Charles fino all’autobus che ci aspetta fuori dall’aereoporto.
Sooji mi prende per il braccio e mi dice di sedersi vicino a lei.
“Siamo arrivati solo da un’ora e già ti sei trovata il ragazzo, eh?” mi sussurra all’orecchio una volta che ci siamo sedute.
Rido a quella domanda.
“Ma come ti viene in mente? Sono venuta qui per studiare il francese, non per amoreggiare…” rispondo a mia volta sussurrando.
“Non nego che Namjoon sia una persona interessante e la sua compagnia molto piacevole, ma perché un ragazzo ed una ragazza non possono avere una semplice amicizia?”
“Certo, certo.” Dice la mia amica non credendomi.
“Comunque, ricordati che dobbiamo dire di voler stare insieme in camera.”
Annuisco.
 
Dopo circa mezz’ora Sooji si addormenta appoggiata al finestrino, lasciando una povera disgraziata come me che non riesce a dormire in difficoltà.
Provo a chiudere gli occhi anch’io ma nel momento in cui lo faccio sento qualcosa toccarmi la spalla.
“Ehi, mi sono accorto di avere le tue cuffie, eccole.” Mi dice Namjoon porgendomi i miei auricolari.
“Oh grazie, non mi ero accorta di non averle!”
“Di nulla!”
Il ragazzo allunga lo sguardo e nota Sooji che dorme.
“Si è addormentata… se vuoi siediti lì così parliamo.” Dico indicando il posto opposto al mio, alla mia destra.
 
Semplice amicizia, basta.
 
Non appena si siede viene raggiunto dagli altri sei che adesso mi circondano.
Sono proprio un branco. Però non mi dispiace stare con loro.
Insieme parliamo del più e del meno.
 
“Tu da dove vieni Stacy?” mi chiede Jin.
“Sono nata e vissuta a Seoul ma mio padre è di Toronto, Canada.”
“Ecco perché non sembri coreana!”
“Be’ si dice che le figlie assomiglino di più al padre che alla madre.”
Continuiamo così per un paio di minuti finchè Sooji non si sveglia a causa nostra.
I ragazzi si scusano ma soffocano una risata dovuta all’aspetto spaesato della nostra amica.
“Ehi piantatela!”
 
Quando l’autobus si ferma davanti al nostro college c’è una confusione generale data l’eccitazione di tutti.
“Un po’ di entusiasmo Stacy, dai!” mi incita Hoseok mentre le mie cose nella borsa con molta calma.
Lo guardo e molto lentamente alzo le mani e le scuoto per prenderlo in giro.
“Ragazzi, scendete uno alla volta e prendete le valige. Mi raccomando… in ordine!”
Una volta scesa mi guardo intorno per osservare il college in cui alloggeremo, già a primo impatto lo adoro! Non vedo l’ora di vedere dove dormirò.
Charles ci dice di mettere i nostri bagagli nella sala principale e poi di metterci davanti a lui affinchè distribuisca le chiavi delle stanze.
 
“Allora, le stanze sono già divise. Se volete fare qualche cambiamento avvisatemi subito. E non perdete le chiavi altrimenti dovrete rigarle… intesi?” Un ‘si’ generale e molto stanco è la risposta che ottiene.
Io e Sooji ci troviamo in stanza insieme il che ci fa esultare ( in modo silenzioso ovviamente) di gioia.  Anche i nostri amici si ritrovano soddisfatti.
“Forse ho fatto qualcosa di speciale in una vita passata perché di solito non sono così fortunato” dice Taehyung.
Una volta distribuite tutte le chiavi, Charles rivuole la nostra attenzione. Ci spiega le regole generali del college ( o di qualsiasi scuola sulla faccia della Terra). Niente fumo, alcol, droghe etc etc… Dopo di che dice di dirigerci verso la mensa, che si trova nell’ala ovest del college.
Alla parola mensa il mio stomaco brontola.
 
La cena si rivela non essere granchè. Ma ho troppa fame per pensare a quello che metto sotto i denti. Almeno il cuoco che ci ha servito le porzione è simpatico.
Namjoon ha preso un pezzo di bistecca che si è rivelato essere abbastanza crudo e mi ha guardato come per dire ‘mi sa che avevi ragione’.
E’ stato divertente.
Gli incidenti col cibo non sono mancati. Jimin ha preso una porzione in più di dolce e la signora della mensa lo ha sgridato…in francese. Lui la guardava con una faccia confusa e sorpresa e non sapeva cosa fare. Allora è intervenuto Yoongi e ha preso la vaschetta di gelato in più nel suo vassoio (dato che lui non l’aveva presa) tutto dicendo “ça va, ça va”.
E’ poco dire che stavo morendo dalle risate. Spero che sia tutti i giorni così.
   
 
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