Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: tylersanchor    28/08/2016    3 recensioni
Stiles Stilinski aveva sempre saputo di avere delle priorità sbagliate sin da quando, in terza elementare, aveva deciso che sposare Lydia Martin era più importante che imparare a fare le divisioni, cosa che gli era costata un votaccio. E le cose, quando ormai Stiles aveva raggiunto la veneranda età di diciassette anni, non erano affatto cambiate. Infatti per quale altra ragione che delle priorità sbagliate in mezzo a suo padre che usciva con la madre di Lydia, la sua media che affondava come il Titanic accompagnata da tutte le sue amicizie il suo problema più grande era perché diamine Derek Hale non si era mai innamorato pazzamente di lui?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Cora Hale, Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


stf


 
La speranza divampa e il disagio non è da meno 






*




 
Cora, Stiles non sapeva neanche come siccome aveva passato più tempo a lamentarsi che altro, era riuscita a fare tutti i compiti per ben sette giorni di fila. I professori erano rimasti così allibiti dalla cosa che alcuni avevano creduto lei li avesse copiati, poi si erano resi conto che erano fatti così male che soltanto lei avrebbe potuto esserne l’artefice.
Quindi Stiles, mano nella mano con Derek, quel pomeriggio dopo la scuola si era avviato da Deaton. Cora aveva ricevuto il divieto di venire, di seguirli o di fare qualunque cosa di diverso dal chiudersi in camera a studiare e stranamente aveva accettato senza riserve.
Derek era un fascio di nervi. Si era chiuso le dita nella portiera della macchina e anziché bestemmiare come al solito si era limitato a emettere un verso di sofferenza, poi quando si erano avviati era quasi inciampato nei suoi stessi piedi rischiando di sfracellarsi a terra. Stiles non lo aveva mai visto così e, dopo averlo preso per mano per evitare che rischiasse ancora di cadere, si era stretto a lui un po’ timoroso. Derek era raramente sbadato, siccome la natura era fondamentalmente ingiusta e non solo gli aveva donato bellezza e intelligenza in tutto ciò che non coinvolgesse i numeri, ma era anche coordinato e aveva un certo fascino quando si muoveva. Stiles, accanto a lui, aveva la dolorosa sensazione di sembrare un minion troppo cresciuto e troppo poco giallo. Tuttavia quel giorno o la grazia divina aveva deciso che era il momento di far girare il karma e trasformare Derek nella versione barbuta di Bella Swan o Derek era in ansia. E se lui era in ansia Stiles era letteralmente in panico. Una parte di lui, quella che emergeva sempre quando meno era propizia e gli ricordava di quanto facesse schifo stava già praticamente preparando il terreno per quando Derek, a detta sua, avrebbe ritrovato i suoi poteri e sarebbe scappato con l’ennesima tizia dalle tette spropositate, mentre ‘altra parte ovvero il suo Derek mentale, questa volta rigorosamente vestito, gli faceva gli occhi da cucciolo ferito, della serie “con tutte le cose che dico e le promesse che ti faccio hai ancora paura?”. Stiles era sicuro che prima o poi la sua mente sarebbe esplosa a causa di tutte quelle sensazioni e cercava di concentrarsi sul presente, ovvero su un Derek ansioso che non sapeva come calmare perché aveva ancora più ansia di lui. Giusto un’altra cosa da aggiungere alla lista di ragioni secondo le quali faceva schifo come fidanzato.
Deaton li accolse tutti e quattro – Stiles, Derek e le reciproche ansie – nello studio deserto. Derek gli aveva già parlato al telefono di cosa era successo quindi dopo i soliti convenevoli passò direttamente a quella che sembrò quasi una visita medica: gli auscultò il cuore, controllò il respiro e fece reagire qualche goccia del suo sangue con varie sostanze, osservandola al microscopio. Derek se ne stava lì, senza maglia, e per la prima volta a vederlo così gli ormoni di Stiles non impazzirono, ma rimasero tranquilli, mentre lui riusciva solo a pensare a quanto Derek sembrasse piccolo e indifeso e preoccupato. Gli ci vollero quasi cinque minuti di lotta con se stesso per convincersi ad alzarsi e andare da lui e prenderlo per mano. Derek lo guardò pieno di apprensione e Stiles non poté far altro che accarezzargli la mano con il pollice.
Deaton si schiarì la voce e entrambi sobbalzarono, Stiles fece per lasciare la mano di Derek ma quello non glielo lasciò fare, nonostante Deaton li stesse scrutando in modo decisamente fastidioso.
- Beh, penso tu abbia dimenticato una cosa fondamentale da dirmi, Derek, - disse alla fine, sempre fissandoli.
- Se pensi sia tipo una malattia non posso averla presa da Stiles, era vergine.
Stiles si sentì avvampare, maledicendo Derek per aver sbandierato in quel modo la sua vita sessuale. Il suo Derek mentale gli ricordò che senza il suo sosia reale Stiles avrebbe avuto ben poca vita sessuale di cui vantarsi, quindi di lasciarglielo fare. Anche se comunque la cosa della verginità poteva benissimo risparmiarsela.
- No, intendevo, siete innamorati, no? Ed eravate insieme, dico bene?
Stiles annuì: - Cioè, ehm, ci siamo messi insieme dopo ma se intendi se eravamo insieme quando il lupo ci ha attaccati, sì.
Deaton annuì, prese un respiro e iniziò a parlare: - Per quanto riguarda la licantropia, è difficile spiegarla dal punto di vista medico. Non ci sono ricerche ma, da ciò che ho capito, non è una mutazione genetica quanto un fattore di enzimi e ormoni. Diciamo che un licantropo si distingue da un essere umano normale perché produce alcuni tipi di ormoni che permettono al suo corpo di cambiare velocemente. Per esempio, per quanto riguarda la guarigione, questi ormoni tagliano una proteina che è un enzima, attivandolo e questo enzima rende la coagulazione e il costituirsi del tessuto connettivo sotto il coagulo estremamente più rapido. Non è ancora chiaro per me come questo si trasmetta attraverso un morso, certo, ciò che sto dicendo è al novanta per cento supposizioni, tuttavia se è così ho una spiegazione scientifica a ciò che ti è accaduto, Derek. Il sistema endocrino regola praticamente tutto all’interno del nostro corpo ed è collegato a tutto. Ora non conosco bene la situazione, ma so che hai avuto un periodo abbastanza brutto, con tutto ciò che è successo con Kate. Questo ha portato a un forte stress che è sfociato in uno squilibrio ormonale. E ora che lo stress si attenua, le cose stanno tornando al loro posto.
- Ma prima non ero stressato, - replicò Derek, lo sono molto di più ora sapendo che c’è qualcosa che vuole uccidere me e Stiles.
Deaton sembrò in difficoltà: - Uh, beh, non stress nel senso di paura, nel senso di …
- Non eri felice, - lo aiutò Stiles, guardando Derek, - stavi praticamente cercando di dimenticare di essere una persona vera.
Derek non replicò, limitandosi a stringergli forte la mano.
- Insomma, fatto sta che stai lentamente tornando a esser quello di una volta, - riprese Deaton, - e quando ti sei trovato in pericolo, quando Stiles si è trovato in pericolo, il tuo corpo ha reagito cercando di attivarsi il più possibile.
- Cosa c’entro io? – replicò Stiles, senza capire.
- Non è infrequente che per proteggere qualcuno che si ama si vada al di là del limite delle proprie forze. Succede spesso per gli animali, specie per la madre e il cucciolo. Gli vuoi molto bene, no? Volevi proteggerlo ed era più importante di qualunque altra cosa provassi. Anche della tristezza che ti impediva di fare cose semplici come prenderti cura di te.
Derek rimase ancora in silenzio, sempre con la mano stretta a quella di Stiles che si era fatto color pervinca e non sapeva cosa dire. Ci fu qualche secondo in cui nessuno dei tre disse una parola, poi Derek si alzò, lasciando un po’ riluttante la mano di Stiles, per andare a rimettersi la maglietta e Deaton, che probabilmente non aveva saputo che pesci pigliare dopo la sua uscita di prima, trovò finalmente un motivo di conversazione.
- Penso i tuoi poteri torneranno, Derek. Prova a prendere queste, - disse passandogli un sacchetto di quelle che sembravano foglie di tè, - dovrebbero aiutarti.
Derek mormorò qualcosa di simile a un grazie guardando più Stiles che Deaton. Stiles, dal canto suo, non sapeva cosa provare. Era vero ciò che diceva Deaton? Se sì, quindi i poteri di Derek erano tornati anche a causa sua? E sarebbero davvero tornati? Cosa provava Derek? Era così confuso che si perse completamente qualunque cosa Deaton stesse dicendo a Derek e qualunque risposta questo gli diede. Che cosa poteva pensare di ciò che stava succedendo? Era solo confusione che si aggiungeva ad altra confusione e non sapeva se sentirsi felice, se pensare che era assurdo che Derek provasse per lui ciò ch diceva Deaton, preoccuparsi, rassegnarsi ad essere presto mollato o cosa. Persino il su Derek mentale e la vocina cattiva si erano silenziati, lasciando i suoi pensieri fluire tanto silenziosi quanto copiosi. Stiles non avrebbe mai pensato che gli sarebbero mancati.
 
 
 
*
 

 
 
Quando finalmente avevano salutato Deaton, Derek aveva iniziato a comportarsi in un modo stranissimo, tanto che Stiles per poco non ne era morto. Se ci fosse stata ancora la vocina malvagia quella gli avrebbe probabilmente detto che era perché voleva mollarlo, ma Stiles era così in ansia e confuso da non avere le forze neanche di far parlare le voci nel suo cervello. Lo aveva seguito alla macchina, paralizzandosi letteralmente quando però Derek non era entrato ma si era fermato e aveva tirato fuori una cosa dalla tasca, prendendo una mano di Stiles e appoggiandogliela nel palmo, letteralmente paonazzo.
- Ti ho preso questo. Uh.
Uh? Che accidenti voleva dire?
Stiles abbassò lo sguardo sul suo palmo che conteneva una catenina d’argento con un ciondolo che conosceva fin troppo bene. Lo aveva visto nel suo film preferito almeno un centinaio di volte. Era la Stella del Vespro, la collana che Arwen regalava ad Aragorn. Cercò di frenare il suo entusiasmo, cercando di convincersi che no, Derek non sapeva che cosa nel film questa significasse e che era solo un regalo senza tutto quel significato dietro, ma quando ci fu quasi riuscito Derek parlò.
- Uhm, beh, lei gliela regala perché rinuncia alla vita immortale per lui, no? Cioè, non è che io rinuncerò ai miei poteri, non so come si fa, ma uhm, insomma, non rinuncerò a te, okay? In realtà quello che mi ha detto Deaton un po’ lo sapevo già, mentre tu e Cora eravate a scuola ho fatto ricerche e possono tornarmi tutti i poteri del mondo ma non cambierà ciò che provo per te.
A Stiles non importava che tutto quel discorso fosse stato borbottato anziché pronunciato, che Derek non avesse guardato lui ma l’asfalto con uno sguardo particolarmente sofferente per giunta. Punto primo, Derek aveva scelto una cosa tratta da quello che per Stiles era la Bibbia, in accordo coi suoi gusti nerd senza neanche sindacare su quanto fosse disagiato a diciassette anni emozionarsi per una saga fantasy, punto secondo, non si era fatto problemi a fare nei suoi confronti un gesto d’amore così significativo, per quanto per lui fosse difficile. Aveva scelto una cosa che Stiles amava e l’aveva usata per dirgli che lo amava e Stiles non poteva quasi crederci. Era Derek, quello era Derek che faceva tutte quelle cose per lui.
Non riusciva a dire niente, quindi si limitò ad avvicinarsi e a dargli un bacio sulle labbra. Derek gli cinse la vita con un braccio e rimasero un po’ stretti a darsi baci, finché Stiles non si appoggiò alla sua spalla.
- Grazie, uhm, per tutto. Lo so che non è facile per te.
- Non lo è neanche per te, - replicò Derek, - e non c’è niente di male a dimostrare un po’ di affetto.
- Te l’ha detto Cora, vero? – disse Stiles, stringendolo.
- Ho fatto l’errore madornale di portarla con me a prendere la Stella del Vespro e mi ha seccato per giorni e giorni.
Stiles cercò di non mettersi a dire idiozie come “che cosa adorabile” ma l’idea di un Derek particolarmente imbarazzato con Cora al seguito che le chiedeva un parere su cosa comprare per lui – lui che era il suo ragazzo per intenderci. Di Derek Hale. Quello bello. – ma non poté trattenersi dal fare un sorrisino che gli costò un’occhiata omicida in pieno stile Hale.
- Non la smetterai mai con le occhiatacce e le tue sopracciglia inquietanti, vero?
Derek, appunto, alzò le sopracciglia.
- Dovresti amarmi come sono anziché voler cambiarmi.
- Ma infatti amo che tu ti finga cattivo e antipatico quando in realtà hai la personalità di un Orsetto del cuore.
Derek gli diede un colpetto sulla nuca, ma non replicò.
 
 
 
  
 
*
 

 
 
Le ore di scuola erano diventate per Stiles una tortura. L’unico momento in cui aveva un po’ di serenità era quando stava con Derek, ma quando si trovava seduto al suo banco ad aspettare l’ennesimo pessimo risultato a un test era come se tutto gli crollasse addosso. E così in quel momento si stava convincendo che no, non era una buona idea saltare dalla finestra solo perché il professore stava consegnando il compito di fisica. Fisica che era, oltretutto, la materia di cui Derek non sapeva assolutamente nulla e che quindi aveva studiato da solo – ovvero, Derek ascoltava le sue spiegazioni pressoché fallimentari e non capiva assolutamente niente – quindi non era andata male, di più. Con tutto il casino che aveva in testa, senza contare che aveva recuperato centinaia di pagine di programma in due pomeriggi, sarebbe stato tanto prendere una D.
Quando il compito gli arrivò sul banco valutò seriamente se usare le lenti degli occhiali di Jared e la luce solare per dargli fuoco così da non vedere mai il risultato probabilmente desolante. Per quanto gli fosse sembrato di impegnarsi, probabilmente aveva fatto uno schifo. Del resto, la cosa gli succedeva con tutto ciò che faceva, con l’eccezione di Derek, ultimamente. Stava giusto pensando a come l’emigrare in Groenlandia a pescare salmone fosse ormai l’unica sua prospettiva di carriera quando gli cadde l’occhio sul voto.
Per poco la mascella non gli cadde. Okay, bene, oltre all’incapacità di vivere aveva pure le allucinazioni.
Si stropicciò gli occhi, ma il voto rimase quello. Li chiuse, contò fino a dieci, ma ancora nessun cambiamento. Si diede un pizzicotto, controllò il nome sul compito, che era proprio il suo, controllò la grafia, anche quella proprio sua e rimase a fissarlo immobile così a lungo che il professore lo riprese.
- Stilinski, qualcosa non va col tuo compito?
- Ma è davvero il mio? – riuscì a malapena a dire, - sempre con gli occhi fissi sul foglio.
- Sì, sorprendentemente sembra che tu stia tornando capace di ragionamento logico e razionale. Ora, se non ti dispiace, potresti seguire la lezione?
Stiles annuì, ancora incredulo.
Aveva preso B +. Certo, non era un voto altissimo, ma considerando che aveva dovuto recuperare tutto e da solo, perché appunto Derek proprio non le capiva quelle cose, era riuscito a fare qualcosa di decente.
Il suo Derek mentale, che durante le lezioni dormiva per lasciare spazio in genere alla vocina che Stiles aveva ribattezzato Nogitsune siccome gli succhiava ogni singolo grammo di gioia, si risvegliò e iniziò prontamente a elencare i modi con cui lui e Derek avrebbero potuto festeggiare il risultato che involvevano, man mano che proponeva alternative, una quantità sempre minore di vestiti. Stava giusto cercando di non macchiare il compito di bava e di recuperare la sua dignità che era letteralmente scesa agli inferi quando vide Lydia, due banchi avanti al suo, picchiettare nervosamente con la biro sul banco.
Stiles si allungò per sbirciare il suo voto e per poco non si strozzò con la saliva vedendo una C – scritta in rosso. Cercò di tirarsi su dalla posizione precaria nella quale si era trovato per poter spiarla e stava giusto per crollare a terra con la sedia quando vide Lydia scrivere un messaggio a Peter chiedendogli se potevano vedersi dopo. Lo shock fu così tanto che in qualche modo bilanciò il suo equilibrio prossimo a annullarsi e fece in modo che, per qualche ragione sconosciuta, anziché spiaccicarsi di faccia sul pavimento, Stiles riuscisse a tornare composto al suo banco sotto lo sguardo stranito di Scott.
- Che stai facendo? – gli domandò quello, - e che hai al collo?
- Se avessi visto Il Signore degli Anelli, ovvero la Bibbia, lo sapresti, - gli notificò Stiles, - ma non ti sei mai disturbato a venire a vederlo da me. E comunque ho perso l’equilibrio.
- Ultimamente sei strano. Mi tratti male.
Stiles non aveva davvero voglia di notificare a Scott tutte le sue mancanze, punto primo perché gli sarebbe costato una punizione, siccome aveva una gran voglia di prenderlo a pugni, punto secondo perché Lydia aveva bisogno di aiuto. Non l’aveva mai vista così giù come in quel periodo, e alla fine Lydia era sempre il suo punto debole – insieme a Derek nudo, del quale il suo Derek mentale gli mandò prontamente un flash con come colonna sonora vari epiteti poco lusinghieri a Lydia e elogi di parti anatomiche di Derek a cui non era il caso Stiles pensasse in quel momento – e quindi doveva aiutarla. In più essere impegnato in una così importante missione umanitaria gli avrebbe dato una scusa socialmente accettabile per ignorare lo tsunami di problemi che stava per travolgerlo un altro po’, siccome a forza di far vedere Il Signore degli Anelli a Derek questo aveva iniziato ad accusare strategici mal di testa o a infilargli la mano nei jeans all’inizio della Compagnia dell’Anello. Ed era davvero difficile seguire il film e quello che faceva Derek – Stiles aveva litigato a lungo con il Derek che viveva nella sua mente su questo argomento, perché Derek Hale era Derek Hale ma non prestare attenzione al Signore degli Anelli era un crimine contro l’umanità. Il suo Derek mentale gli aveva notificato che non dare al suo equivalente reale il cento per cento dell’attenzione era un crimine contro l’umanità ma poi il Derek vero lo aveva baciato e il cervello di Stiles si era liquefatto – senza contare che gli effetti terapeutici del film stavano lentamente svanendo. Quindi cosa c’era di meglio che ignorare l’elefante nella stanza che la stava distruggendo e mettersi a lucidare l’argenteria. L’argenteria non sua, oltretutto, ma che gli avevano pure prestato, ma in fondo era una nobile causa, no? Era volontariato, praticamente. Tipo una missione umanitaria, medici senza frontiere senza i malati.
Quindi, dopo aver scritto a Derek del suo risultato e averlo inondato di cuoricini multicolori, si sporse verso Scott che stava addirittura prendendo appunti … ah no, stava scrivendo “S + K = LOVE”, Stiles si sentì un deficiente anche solo per aver immaginato che Scott potesse fare qualcosa di intelligente.
- Scott? – lo chiamò, e quello si girò dalla parte sbagliata.
- Scott cavolo sei un licantropo!
Finalmente quello riuscì a girarsi dalla parte giusta e, già dimentico della conversazione precedente, rispose con un: - Sì?
- Lo hai il numero di Jackson?
- Eh? E che ci vuoi fare?
Stiles sospirò: - Lydia ha uhm, dei problemi e in fondo Jackson è quello che la conosceva meglio di tutti quindi pensavo di chiedergli un parere.
- Ma Lydia sembra stare benissimo, - replicò Scott, - insomma, ultimamente non ci siamo parlati davvero molto ma …
Stiles tagliò corto, siccome non era il momento di spiegare le cose a Scott e aveva l’impressione che se lo avesse fatto Lydia lo avrebbe ucciso e sarebbe tranquillamente riuscita a farlo passare per un incidente, - Dai Scott, fidati di me, - disse supplicante, - lo hai o no?
- Io no, ma lo ha Cora.
Stiles per poco non cadde dalla sedia.
- Cosa?!
- Beh, l’ho scoperto da un po’ sai che messaggia spesso lei no? Parla con lui, ma dice sono solo amici. Ho letto qualche messaggio ed erano tutti sull’iscriversi a un certo college che non mi ricordo, boh, chiedi a lei.
Stiles era giusto leggermente allibito dal fatto che Cora avesse passato tutto quel tempo a scrivere a Jackson senza che nessuno lo notasse. Insomma, era quasi sicuro che se Lydia l’avesse saputo avrebbe ucciso entrambi fra atroci sofferenze e Derek si sarebbe preso un infarto perché aveva recentemente scoperto che era convinto che a Cora piacessero le ragazze e in particolare Malia, cosa che era abbastanza lontana dalla realtà a quanto pareva.
Il vibrare del suo telefono però lo distrasse da tutti i suoi pensieri e trovò un messaggio di Derek, molto lapidario come al solito, che gli aveva risposto “bravo.” con tanto di punto alla fine. Stiles gli mandò una valanga di altri cuoricini, tanto per dimostrargli che era felice lui esistesse – aveva temuto per un po’ che Derek lo trovasse fastidioso, tuttavia quando aveva scritto il suo primo sms senza cuoricini quando si erano rivisti Derek gli aveva chiesto come mai non li avesse messi e se qualcosa non andasse con un tono che tradiva fin troppo la sua peoccupazione e quindi adesso ne faceva un uso abbondante e spensierato – e poi cercò di catturare l’attenzione di Cora.
Dopo qualche tentativo a vuoto per fortuna la campanella suonò, così potè avvicinarsi a lei senza problemi e prenderla in disparte per chiederle il numero di Jackson.
- Come lo sai? – domandò lei, un po’ infastidita.
- Me lo ha detto Scott, ma ti prego, è questione di vita o di morte, - disse supplicante, - è per Lydia. Sai stavano insieme e …
- Lo so, me lo ha detto lui, - lo interruppe Cora, - sai siamo amici. Anche se parliamo per la maggior part di università. Lo sai che è ad Harvard? Si è diplomato in anticipo.
- E tu vuoi andare ad Harvard? – domandò Stiles, un po’ scettico vista la disastrosa media che Cora portava avanti con orgoglio.
- No, scemo, UCLA, ma devo prendere una borsa di studio e Jackson, che ne ha una, mi sta spiegando come fare, anche se io la voglio prendere per lo sport.
- Oh, ehm, okay, quindi puoi darmi il numero?
Cora annuì e condivise il contatto su iMessage.
- Non so esattamente cosa tu voglia fare, ma Jackson ci ha impiegato un sacco a dimenticare Lydia, non dire che te l’ho detto, e non gli farebbe bene ripensarci, specie se gli parli di lei e un altro.
Stiles stava per rispondere, quando ricordò una cosa. C’era stato un tempo in cui esisteva un’Agenzia Matrimoniale Hale che aveva cercato, con esiti stranamente positivi, di fare accoppiare lui e Derek. E anche se non pensava che Jackson e Lydia sarebbero potuti tornare insieme, magari sì, ma non era di un ragazzo che Lydia aveva bisogno quanto di qualcuno che la conoscesse bene e la aiutasse a riprendersi da quell’orrendo circolo vizioso nel quale si trovava, si rese conto di avere fra le mani un grosso, anzi enorme, potenziale.
- Lydia ha bisogno di capire che vale qualcosa anche senza un uomo. Ma io non la conosco abbastanza per aiutarla davvero. Jackson sì e può darci una mano. Possiamo farli tornare amici.
Qualcosa scintillò negli occhi di Cora.
- Amici? Guarda, sono convintissima che a Jackson lei piaccia ancora, perlomeno da quanto ascolta Clean di Taylor Swift.
- No, senti, Lydia non ha bisogno di un ragazzo ora, sarebbe peggio se si appoggiasse totalmente su Jackson come faceva prima. Tu non sai com’erano ma non si facevano del bene e deve riuscire a bastarsi da sola.
- Ma questo non durerà per sempre, dico bene?
Stiles aveva l’impressione di essersi cacciato in un grosso impiccio e aver sottovalutato la tendenza di Cora a elaborare piani matrimoniali assolutamente non richiesti. Insomma, con lui e Derek poteva ancora capire siccome in presenza del suddetto lasciava scie di bava degne di una lumaca, ma Jackson e Lydia? Cora probabilmente si annoiava troppo ora che lui e Derek stavano insieme. Ma in fondo, lui a Jackson non era mai andato a genio e se avesse dovuto parlargli, sarebbe stato meglio farlo con qualcuno che a lui piaceva. Insomma, se lo avesse fatto da solo probabilmente sarebbe stato liquidato in due secondi nella migliore delle ipotesi e nella peggiore si sarebbe beccato una valanga di insulti e bullismo via sms. In fondo, distogliere Cora dai suoi progetti matrimoniali non era impossibile. O no?




 

________________________________________________________________________________
Salve micini meravigliosi! Per prima cosa, prima di spiegarvi cose sul capitolo, chiedervi opinioni necessarie e raccontarvi un po' della mia vita, voglio dirvi un ENORME GRAZIE. Letteralmente ogni volta che apro efp o ho delle recensioni o qualcuno ha aggiunto la storia a preferite/seguite/ricordate. I'M WONDERSTRUCK BLUSHING ALL THE WAY HOME. Siete dei micini stupendi e vi amo tantissimo, perché meriterei solo badilate siccome ho trascurato per tanto tempo questa storia. 
Allora, prima che dimentichi, vi devo spiegare un po' cosa sia ciò che Derek ha regalato a Stiles se non avete mai visto Il Signore degli Anelli (vedetelo. Lo so che è lungo, ma è una storia bellissima di speranza e di come chi sembra apparentemente debole in realtà è più forte di tutti. Potrei parlarvene per ore ma sappiate che ogni volta che sono demotivata ne vedo dei pezzi perché è meraviglioso). Il ciondolo, ovvero l'Elessar, è una peculiarità del film, nel libro è tutta una storia diversa. Nel film, tuttavia, Arwen, un'elfa immortale, regala questo ciondolo al suo innamorato, Aragorn, che è mortale, scegliendo di stare con lui e una vita mortale e questa collana è simbolo del loro amore e della promessa che lei sarebbe rimasta con lui nonostante le loro differenze, ovvero lei figa e immortale e lui mortale. Mi piaceva tantissimo che Derek regalasse un simbolo del genere a Stiles, sia per il significato che questo ha per lui, essendo della sua saga preferita, sia proprio per ciò che rappresenta. PLUS ricordate che per Derek Stiles è l'Aragorn della situazione, quindi diciamo che ha grandi speranze per lui, siccome anche il nostro amico Aragorn tende a buttarsi giù - VEDETE IL FILM CON LE SCENE ESTESE - ogni tanto ma alla fine va avanti e diventa uno dei personaggi che per la sottoscritta è di più grande ispirazione. Sappiate solo che nonostante gli avessero fatto credere di aver perso tutto non si è messo a piangere disperato ma è andato a combattere da eroe e non si è mai arreso e niente, smetto o vi faccio un tema. Vi anticipo però, siccome mi avete sopportata sclerare su di lui, che ho in serbo ancora una cosa secondo me davvero dolce per gli sterek, una canzone per essere precisa e spero di poterla inserire presto. Sembra davvero scritta per loro e non vedo l'ora di condividerla con voi! 
Per quanto riguarda le opinioni necessarie, volevo sollevare qualche questione di natura tecnica:
1. Vi vanno bene gli aggiornamenti così, ovvero irregolari ma quando ho pronto un capitolo lo pubblico e addio o preferite che diventino sicuramente più diradati ma regolari? 
2. Ho notato che la storia da cellulare si legge male per via dell'impaginazione che secondo me se la vedi da pc o iPad è fighissima: avete dei problemi a leggere così? Volete che la cambi? Fatemi sapere. 
3. Aggiungetemi sul fake! Non ho mai scritto nulla sulle mie storie ma metto il link quando aggiorno e magari anticiperò quando riuscirò a pubblicare un altro capitolo o boh cose. Mi chiamo Ron C. Kaylor e non vedo l'ora di avervi tutti fra gli amici
Ora che probabilmente vi siete rotti di leggere me che svariono, vi volevo raccontare una cosa. Come sapete sono nel bel mezzo dello sclero pre test, ho problemi con tantissime mie amiche, coi miei genitori e con la vita in generale e ho avuto una serata davvero davvero brutta e non vedevo l'ora di tornare a casa. Sono tornata a casa e ho trovato un messaggio bellissimo di una ragazza che neanche conoscevo moltissimo che cercava di tirarmi su il morale e niente, se mi sono chiesta spesso negli ultimi tempi se davvero valesse la pena vivere come vivo io, ovvero pensando sempre che qualcosa di bello sta per capitare, siccome di cose belle non me ne capitano da giugno, oggi ho avuto una mini conferma che non importa quanto le cose si fanno difficili, c'è sempre una mini scintilla di speranza. E le cose brutte, permettetemi di quotare ancora il Signore degli Anelli, finiscono e il sole sorgerà e sarà ancora più luminoso. Quindi se anche voi mai avrete un brutto periodo e state leggendo queste cose, ricordatevi che c'è sempre qualcosa di buono nel mondo e che vale la pena. Non fatevi abbattere, non guardate cosa fanno gli altri perché in genere fanno cazzate - se Gandalf avesse preso esempio da Saruman ci pensate dove saremmo ora? - e vogliatevi bene. Le cose belle arriveranno per chi lotta per esse. E dopo queste cose melense e innecessarie vi saluto e vi mando un abbraccio forte forte <3
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: tylersanchor