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Autore: crazy640    30/04/2009    13 recensioni
Salve a tutti! Questa ff è nata sulle orme di "Io e te per sempre" ed è basata sulla coppia George/Luna ke tanto ha entusiasmato i lettori...Spero vi piaccia! Luna Lovegood fissò lo sguardo sullo specchio a figura intera che era di fronte al letto,seguendo le mosse dell'uomo che si muoveva nella stanza. Stava facendo le valigie,se ne stava andando. La stava lasciando... Le aveva promesso amore eterno,una vita insieme...e invece tutto quello che aveva avuto era stato una lunga serie di tradimenti culminata in quell'addio.
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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svegliarsi

 

 

Quanto può sopportare il nostro cuore prima di morire?
Quanti dolori,delusioni e rimpianti può contenere prima di definirsi pieno?
E quando questo accade,una parte di noi muore.
Inevitabilmente,senza che noi riusciamo a far niente per cambiare le cose.
Forse è quella parte che crede nel grande amore,o quella che credeva nell'amore a prima vista... o quella che credeva nell'amore per tutta la vita.
Niente è per sempre.
Ormai lo sapeva bene.
Si era interrogato tutta la notte,fissando le mura della sua stanza mentre si rigirava nel letto vuoto,cercando una spiegazione,una soluzione per quello che era successo.
Quando li aveva visti dinanzi a sè,mano nella mano,aveva continuato a non voler vedere l'evidenza dei fatti,a negare quello che stava succedendo.
Lo sguardo desolato negli occhi di Luna,il modo saldo in cui Weasley le cingeva la vita per evitarle di avvicinarsi a lui.
-Mi dispiace Neville,avrei fatto qualunque cosa per evitarti questo dolore...-gli aveva detto.
Avrebbe dovuto restare con lui!
Era l'unica cosa che poteva fare,se veramente non voleva farlo soffrire.
Aveva gridato,le aveva urlato contro quando i ragionamenti si erano rivelati vani e aveva capito che l'avrebbe persa.
Le aveva detto che non le interessava più niente di lei,che poteva anche andarsene al diavolo!
Ma naturalmente,vederla andare via con Weasley lo aveva distrutto.
Era accaduto tutto davanti ai suoi occhi!
Come aveva fatto a non accorgersi che la donna che amava,a cui era pronto a legarsi per tutta la vita,amava un altro?
Come era potuto essere così cieco davanti ai tanti segnali?
Ora,con il senno di poi e la conoscenza,era facile riconoscerli,metterli uno in fila all'altro e formare gli eventi:a cominciare da quella telefonata,proprio,quella che li aveva riavvicinati.
Il tono di scusa,tormentato,che aveva sentito nella sua voce,e che lui aveva scambiato per tormento data la situazione che stava affrontando.
"Non avrei voluto chiamarti,ma non ho potuto fare altrimenti"
Quella frase ora gli rimbombava nel cervello...Che significava?
Perchè non aveva chiamato Weasley invece di disturbare lui?
Che motivo aveva di farlo rientrare nella sua vita se non voleva più avere nessun contatto con lui?
-Quello era un periodo difficile...io ero confusa...-
Questa era stata tutta la spiegazione che lei era riuscita a dargli quando poche ore prima le aveva fatto la stessa domanda.
Come si può essere confusa sui propri sentimenti?
Ok,forse può succedere,aveva sentito talmente tanti discorsi del genere dai suoi colleghi da poter anche credere che in momento di crisi fra lei e Weasley,Luna avesse deciso di chiedere il suo aiuto.
Ma perchè non aveva messo subito le cose in chiaro?
Poteva benissimo dirglielo che stava con un altro,che non aveva nessun'interesse per lui e che lo aveva chiamato soltanto per un discorso di utilità!
Non gli sarebbe piaciuto,questo era certo,ma sarebbe stato meglio di quell'illusione continuata e quel dolore che sembrava essersi impadronito di lui dalla sera precedente.
Lasciare che si riavvicinasse a lei,che le dimostrasse di nuovo il suo amore e riaccendesse la speranza di poter stare ancora con lei era stata la cosa più crudele che gli aveva mai fatto!
Luna non aveva mai smesso di pensare e di amare Weasley,ora lo sapeva...
Lo odiava così tanto?
Forse.
Ma in parte era anche colpa sua.
Era stato lui che aveva volutamente evitato di vedere,di farsi domande:aveva chiuso gli occhi davanti al suo sguardo triste e lontano,alla poca passione dei suoi baci e alla sua ritrosia nel farsi toccare.
Quale donna innamorata si sarebbe comportata così?
Lui aveva deciso di credere che quella ritrosia e quella tristezza fossero legate alla morte di Xenophillus,che il dolore per la sua morte non si fosse ancora attenuato in lei,tanto da rendere minime anche la gioia per il fidanzamento e per i preparativi delle nozze.
Già,le nozze...
Con un solo gesto della testa sul cuscino,alzò lo sguardo sul comodino verso la sveglia:non erano neanche le otto.
Se tutto fosse andato come previsto a quell'ora sicuramente sarebbe stato sotto la doccia,lo spirito e l'umore a mille per quello che lo aspettava,i postumi della sbronza che gli avrebbero ricordato le troppe bevute fatte alla sua salute insieme a Draco.
Poi sarebbe uscito dalla doccia e avrebbe iniziato a vestirsi,controllando ancora una volta i suoi voti nuziali,sicuramente aggiungendo un'ultima riga per rendere il tutto perfetto.
All'arrivo di Draco avrebbe dato un'occhiata alle fedi e avrebbe sorriso quando il suo migliore amico e testimone gli avrebbe messo una mano sulla spalla e gli avrebbe detto che era un uomo fortunato,forse schermendosi leggermente per non peccare di superbia.
Infine sarebbero andati in chiesa,dove avrebbe atteso la sua sposa,la donna della sua vita...
Ma niente di quello sarebbe successo quel giorno ed il suo unico obbiettivo era dormire.
Dormire e dimenticare che l'unica donna che avesse amato nella sua vita ora,e da quel momento in poi,si sarebbe svegliata fra le braccia di un altro.


La radiosveglia suonò e nella stanza silenziosa si diffusero le note di "Wonderwall".

"There are many things that
I'd like to say to you
but I don't know how
"

Disturbato dal suono di una radiosveglia che non ricordava di avere e che aveva interrotto il suo sonno,George Weasley si mosse nel letto mugugnando e sospirando,prima di allungare il braccio verso il comodino accanto alla sua testa.
Ma la sua mente ancora annebbiata dal sonno registrò il contatto della mano con il legno liscio e freddo del comodino:niente radiosveglia.
Ma allora da dove veniva quella musica?
-Oh dannazione...-si lamentò a mezza bocca.
Avrebbe potuta zittirla con un incantesimo non verbale,ma sapeva benissimo che non sarebbe stato capace di far nulla prima di un abbondante caffè nero...e magari di un altro paio di ore di sonno.
Improvvisamente la musica nella stanza cessò.
Gli dei avevano ascoltato la sua preghiera silente,pensò sistemandosi meglio sotto le lenzuola preparandosi per un secondo riposo.
Poi qualcosa,o meglio qualcuno,attirò la sua attenzione:una persona stava facendo le sue stesse identiche mosse,sistemandosi le coperte attorno al corpo e rigirandosi sul materasso.
Una persona che aveva la testa posata sul suo braccio e si stava avvicinando al suo torace, accarezzandogli ritmicamente la pelle nuda del petto con il suo respiro freddo.
Un braccio era abbandonato contro il suo ventre e le gambe snelle e lunghe si intrecciavano alle sue muscolose.
Ora che il silenzio era tornato nella stanza poteva anche sentire i piccoli lamenti che le uscivano dalle labbra.
Quei rumori che tanto amava...
Mosse la testa verso destra,posando il mento su dei soffici capelli e,nonostante il suo bisogno disperato di altre ore di sonno,aprì gli occhi,lentamente,soltanto per incontrare il volto sotto di sè.
Richiuse di scatto le palpebre,ferite dalla luce e si lamentò,per poi provare a riaprirle di nuovo; alla sua destra,poco sotto il suo mento,Luna dormiva pacifica.
Quasi non avesse alcun pensiero nella mente.
Sbattè le palpebre un paio di volte per svegliarsi e istintivo sulla sua faccia apparve un sorriso: lei era lì.
Aveva scelto lui,nonostante tutto fosse contro di loro e le loro aspettative non fossero al momento rosee.
Era accoccolata fra le sue braccia come se non ci fosse nessun'altro posto al mondo dove volesse essere.
Quando la sera prima le aveva fatto quello strampalato discorso,aveva avuto paura per un lunghissimo attimo di vederla voltarsi e tornare da Neville,pronta per compiere i suoi doveri di futura sposa,completamente indifferente a quello che lui aveva da dirle.
Ma così non era stato:era rimasta con lui e,cosa che ancora adesso lo sorprendeva,gli aveva detto di amarlo.
Certo,glielo aveva già detto varie volte,ma sentirselo dire credendoci pienamente era qualcosa che lui non aveva mai provato,non con Luna...Era una sensazione fantastica,forse meglio di volare contro il vento su una scopa.
Gli occhi fissi sul volto della donna,continuava a meravigliarsi della stranezza della vita:da quando i cattivi trionfano?
Nelle favole che leggeva sempre sua sorella,il vincitore,quello che conquistava la ragazza era sempre il principe,il bravo ragazzo...Quando avevano cambiato le regole?
Come era possibile che un disastro umano come lui potesse farsi amare da una meraviglia del genere?
La sentì muoversi fra le sue braccia e si riscosse dai suoi pensieri,osservando le varie fasi del risveglio di Luna.
Lei si mosse ancora un pò fra le sue braccia,prima di alzare il braccio destro e strofinarsi un occhio,mugugnando scontenta.
Poi aprì gli occhi,fissando per alcuni istanti il soffitto sopra di loro,silenziosa, finchè non voltò leggermente la testa e non incontrò il suo sguardo.
-Ciao...-lo salutò con voce soffiata ancora piena di sonno.
George sorrise.
-Ciao...Ti ho svegliato?-le domandò a bassa voce,nel caso lei volesse tornare a dormire.
Luna scosse leggermente la testa e tornò a stropicciarsi il volto,per poi girarsi e nascondere il viso nel suo collo,lasciandosi andare a dei piccoli mugolii che lo fecero ridere e stringere la presa attorno al corpo esile della donna.
Sentì un braccio scivolargli attorno ai fianchi e scivolò nel letto portando il viso all'altezza di quello di Luna e le posò un bacio sulla spalla destra leggermente scoperta.
-Saranno così tutti i risvegli?Perchè in caso ci metto la firma subito-disse lei sempre nascosta nella sua spalla.
George rise e le posò un bacio nell'incavo fra il collo e la spalla.
-Beh non posso prometterlo a scatola chiusa ma diciamo che farò il possibile-commentò lui.
Luna rise facendogli il solletico sulla pelle del collo,e stringendosi ancora di più contro di lui.
Per qualche istante il silenzio scese nella stanza e,anche senza bisogno di domande,George seppe cosa stava passando in quel momento nella testa di Luna:ripensava a Neville.
A lui e al matrimonio che aveva mandato a monte.
Era giusto che ci pensasse,che rubasse un pò di tempo alla loro felicità per ripensare a cosa si erano lasciati dietro.
Come sarebbe stato trovarsi nei panni di Neville?
Orribile.Terrificante.
Sapere che la tua donna ha amato per tutto il tempo un altro uomo deve essere la sensazione più destabilizzante del mondo...Forse lui non si sarebbe mai ripreso.
Fortunatamente Neville era più forte,e soprattutto non era stato provato dalla vita tante volte quanto era toccato a lui.
Riflettè per qualche istante su quel pensiero,stupendosi di come stranamente tutto l'odio che aveva provato verso Neville sembrava magicamente sparito nel giro di una sola notte.
-Vuoi fare colazione?-gli domandò lei,continuando a nascondersi al suo sguardo.
Era tentato,doveva ammetterlo,ma alzarsi da quel letto significava staccarsi da Luna e per il momento era l'ultima cosa che voleva fare.
-Dipende:tu cosa vuoi?-chiese lui ravviandogli una corta ciocca di capelli biondi.
Luna alzò il viso e finalmente incontrò lo sguardo di George,guardandolo per qualche istante in silenzio.
-Voglio te...Non mi serve altro-gli disse poi con voce tranquilla e controllata.
Colpito da quelle parole,George abbozzò un sorriso,sfiorandole una guancia con la punta delle dita della mano destra.
-Allora non abbiamo bisogno di nient'altro-disse semplicemente.
I loro sguardi si incontrarono per qualche secondo,prima che lui avvicinasse il viso a quello di Luna e sfiorasse con delicatezza la sua bocca una volta.
Quando provò a staccarsi sentì le labbra di lei venirgli incontro così tornò a baciarla,questa volta approfondendo il bacio e dischiudendo le labbra trovando subito la risposta di Luna.
Una mano di Luna affondò nel mare ramato dei suoi capelli,accarezzandoli e tirandoli leggermente, sicura che i suoi gesti sarebbero stati apprezzati,mentre sfiorava con la punta della lingua il palato di George.
Senza staccare le loro labbra,George le fece scivolare una mano sul fianco sinistro e,fatta la stessa cosa con il fianco destro,la sollevò dal materasso portandola a sdraiarsi sopra di sè, incurante delle coperte che si attorcigliavano attorno alle loro gambe.
A quel gesto Luna riaprì gli occhi e staccò le labbra dalle sue,affondando lo sguardo negli occhi verdi dell'uomo:non c'era niente che amava più di quell'uomo,ora ne era certa.
-Ti amo-gli bisbigliò certa che lui l'avesse sentita lo stesso.
George,infatti,sorrise e le accarezzò di nuovo i capelli.
-Non sai quanto mi piace sentirtelo dire...Te lo farei ripetere all'infinito-le disse serio.
Quasi ne avesse un bisogno fisico,George tornò a posare le labbra su quelle di Luna,accarezzandole l'intera schiena con il palmo delle mani,portando con sè anche la maglia dei Cannoni,scoprendo gli slip neri che lei indossava.
Sollevò la testa dal cuscino per andare incontro alla sua bocca e sorrise quando Luna gli morse il labbro inferiore in modo giocoso.
-Veramente anche a me farebbe piacere sentirmelo dire,sai?-lo beccò lei dandogli un lieve morso sul mento.
George sorrise e,con un deciso colpo di reni,invertì le posizioni portando Luna con la schiena al materasso e coprendola con il proprio corpo.
Le braccia piegate ai lati del suo viso,avvicinò ancora una volta le labbra alle sue per poi ritrarsi subito quando la vide venirgli incontro.
-Si me l'avevo immaginata una cosa del genere...Vediamo un pò cosa riesco a fare-le disse avvicinando il viso al suo.
Le sfiorò il collo con la bocca mordendole la scapola destra,e sorrise sentendo i suoi brividi.
Fece scivolare le mani fino a raggiungere entrambi i fianchi e dopo averla attirata contro di sè,  fece incontrare la sua eccitazione e l'intimità di Luna con un movimento deciso del bacino.
Lei aprì la bocca e si lasciò andare ad un muto gemito,la testa più reclinata all'indietro sul cuscino.
-Ti amo-le disse George chinandosi leggermente su di lei perchè i loro volti fossero vicini.
Un'altra spinta sicura e le gambe di Luna si allacciarono attorno ai fianchi di George,assecondando i suoi movimenti,mentre i denti affondavano nel labbro inferiore.
-Ti amo-le ripetè.
Facendo forza su un gomito,Luna si sollevò a sedere portandosi sulle ginocchia di George e allacciandogli le braccia al collo cercando di annullare la distanza fra loro;avvicinò il viso al suo e bramosa cercò le sue labbra,felice per la reazione immediata che ottenne dall'uomo.
Erano mesi che non stavano insieme.
Mesi che non sentiva il suo odore,che non si perdeva nella sua dolcezza e nel suo calore...Troppo tempo.
La desiderava in maniera quasi disperata...
Fece scivolare le mani sotto la maglia dei Cannoni e iniziò a farla risalire sul corpo esile della donna,staccandosi dalle sue labbra il tempo necessario per sfilargliela dalla testa.
La lanciò sul pavimento senza neanche guardare e lasciò che lei lo spogliasse della t-shirt bianca che indossava.
Abbassò la testa e tracciò una scia di umidi baci sul torace di lei,scendendo lungo il solco fra i seni e stringendo un seno nella mano destra,stuzzicandone il capezzolo con il pollice finchè non lo circondò con le labbra:strinse,succhiò e morse accompagnato dai sospiri mozzati di Luna,dalle sue mani che gli premevano il viso contro il petto e dai movimenti involontari del bacino contro il suo che,ad ogni movimento,stuzzicavano la sua erezione.
Tornò a rialzare la testa,ed un sorriso soddisfatto apparve sul suo viso non appena vide le guance arrossate di Luna e sentì il suo respiro corto.
I loro occhi tornarono poi ad incontrarsi e per qualche istante rimasero immobili,nel più completo silenzio,avvicinando i volti lentamente,sfiorando le reciproche guance con la punta del naso,gli sguardi uniti neanche due calamite.
-Ti amo...-sussurrò ancora George.
Luna sorrise,bellissima nonostante l'aria sconvolta ed il viso accaldato,e gli accarezzò una guancia con una mano.
-Lo so-disse semplicemente.
Ora finalmente lo sapeva.
Le braccia strette attorno alle sue spalle,Luna ricominciò a baciarlo,trascinandolo con sè sul letto.
Erano talmente concentrati sull'altro e sulla loro riappacificazione che non avevano sentito i lievi rumori che già da un pò avevano cominciato a sentirsi dall'altra parte della porta.
Avevano dimenticato tutto:dov'erano,che giorno era,soprattutto Luna aveva dimenticato cosa ci si aspettava da lei quella mattina.
-Allora sei pronta per...OH CIELO!OH CIELO!OH CIELO!-
La porta si richiuse tanto in fretta e con talmente tanta forza,da impedirgli di cogliere nient'altro oltre ad un turbinio di capelli rossi,stranamente perfettamente in accordo con il colore del viso.


Nonostante non avesse visto nient'altro oltre alla schiena nuda di George,Ginny aveva richiuso la porta della stanza con fragore,facendola quasi tremare dal suo asse.
Si era portata le mani al viso,stranamente bollente e aveva iniziato a girare per la stanza,cercando una spiegazione razionale:era colpa dell'alcool che Luna aveva bevuto la sera prima alla festa?
Era una specie di ultima botta di libertà prima del matrimonio?
George!
Accidenti a lui!Sapeva che Luna stava per sposarsi,sì doveva pur averlo sentito da qualche parte, perchè allora era ancora nel suo letto la mattina delle nozze?
Di solito queste cose non finivano prima dell'alba?Una bella scarica di ormoni e niente più... Giusto per dimenticare il grande impegno l'attendeva quella mattina.
Lanciò uno sguardo alla porta,ancora ostinatamente chiusa dietro di loro e si chiese che cosa stava succedendo ora lì dentro:avevano ripreso come se niente fosse?La sua interruzione non era stata altro che una postilla fastidiosa di cui si erano dimenticati l'attimo dopo?
PERCHè LUNA NON USCIVA DA QUELLA STANZA FINGENDO DI ESSERE ALMENO LEGGERMENTE MORTIFICATA PER QUELLO CHE ERA APPENA SUCCESSO?
Poi un pensiero volante le attraversò la mente,lasciandola perplessa.
George non c'era la sera prima alla festa...Non era stato invitato.
Allora come diavolo era finito nel letto di Luna?
Il campanello della porta suonò e,ancora con le mani su entrambe le guance,Ginny andò ad aprire.
Hermione era già vestita nel suo abito da damigella e non appena entrò nell'appartamento fu chiaro che era di umore nero,ma Ginny non ebbe il tempo nè il bisogno di chiedere spiegazioni:capì tutto quando dopo di lei Ron entrò in casa con indosso un paio di jeans ed una camicia a maniche corte.
-Hai intenzione di venire così al matrimonio?-gli domandò chiudendo la porta e voltandosi verso il fratello.
-BRAVA CHIEDIGLIELO ANCHE TU!Ho provato in tutti i modi a fargli indossare il completo grigio,ma non c'è stato verso!-esplose Hermione neanche avesse aspettato altro che la sua battuta d'apertura.
-Non credi di essere troppo sportivo per una cerimonia simile?-chiese ancora Ginny cercando di apparire più calma rispetto ad Hermione.
Ron alzò le spalle ed andò a sedersi sul divano,poi iniziò a fissare la sorella con attenzione.
-Tu non ti sei accorta di niente?-le domandò curioso.
Ginny lo guardò senza capire per qualche istante,poi spalancò gli occhi:possibile che lui sapesse il motivo per cui George era nella camera da letto di Luna seminudo?
-Tu lo sai!-gli disse puntandogli il dito contro.
Ron sorrise visibilmente divertito e tornò a voltarsi.
-Sa cosa?-chiese Hermione confusa.
Ginny non le rispose e,aggirato il divano,si portò di fronte a Ron,che con le braccia incrociate sul petto,la osservava cercando di trattenere le risate.
Era lampante che le nascondeva qualcosa:faceva così fin da quando erano ragazzi!
-Ron!-
-Cosa?-fece lui cercando di mantenere quell'aria angelica.
-Tu sai quello che so io,vero?-gli domandò senza preoccuparsi di apparire confusa.
Ron alzò di nuovo le spalle e lanciò un'occhiata veloce verso la porta ancora chiusa della camera di Luna,dissepando così definitivamente ogni dubbio della sorella.
Doveva sapere cosa stava succedendo,e sapeva anche come far parlare Ron!
-Continuerò a farti domande finchè non mi risponderai,lo sai questo?-gli chiese per avvisarlo di quello che lo aspettava.
L'altro annuì.
-Lo avevo immaginato!Ma comunque non risolverai niente sorellina...Non voglio perdermi lo spettacolo della tua faccia quando...-
-Lo hai già perso!Almeno se è quello che penso io-lo interruppe lei secca.
Ron rise ancora più divertito e,pochi istanti dopo,scosse la testa.
-Credimi sono ancora in tempo-la contraddisse a sua volta.
-Ma si può sapere di che state parlando?
E dov'è Luna?Se non comincia a prepararsi arriverà in ritardo!-si intromise Hermione lasciando da parte la rabbia per il marito e portando l'attenzione sulla sposa e su quello che c'era da fare per rendere tutto perfetto.
-Caspita quanta gente...-
All'unisono Ron,Ginny ed Hermione si voltarono verso la porta della camera di Luna,sulla cui soglia,la suddetta osservava i tre Weasley bisticciare.
-Eccoti finalmente!Sai quante cose dobbiamo sistemare prima di andare in chiesa?Bisognà che tu faccia una doccia,che ti depili le gambe,e non dimentichiamo i capelli ed il trucco...-cominciò Hermione,subito pronta e scattante nel suo ruolo di damigella d'onore.
Luna,con indosso un paio di shorts neri e la maglia dei Cannoni, si ravviò una ciocca di capelli e si lasciò andare ad uno sbadiglio.
-Ho bisogno di un caffè...Qualcuno di voi lo vuole?-domandò dirigendosi poi verso la cucina.
-Notte insonne?-domandò Ron,alzandosi dal divano e seguendola in cucina insieme alle due donne,un sorriso ironico e malizioso sulle labbra.
Lei ricambiò lo sguardo e scosse la testa.
-No,anzi ho dormito benissimo,grazie dell'interessamento Ron.
Mi sono solo svegliata troppo presto-aggiunse preparando la macchina per il caffè.
-Luna davvero non abbiamo tutto questo tempo se...-ricominciò Hermione.
-Herm sta calma!Respira lentamente e smettila di agitarti.
Perchè non ti siedi?-le propose la bionda voltandosi poi a prendere le tazze sopra il lavello.
Hermione la fissò incredula:era davvero la sposa più anomala che avesse mai visto.
Tutte le sue amiche,e lei stessa,si erano concesse un'attimo di panico prima del "grande momento",ma Luna sembrava completamente rilassata,quasi non ricordasse che quello era il giorno delle sue nozze.
La vide voltarsi verso Ginny e sorridere affettuosamente.
-Va tutto bene Gin?-le chiese poi.
-Ad essere sinceri,sono un pò confusa...Non so spiegarmi quello che ho visto-le rispose sincera l'amica.
Luna sorrise e lanciò uno sguardo alla sua camera da letto,prima di tornare a guardare la rossa.
-Capirai fra un'attimo,però prima c'è una cosa che devo dirvi...
Non ci sarà nessun matrimonio oggi-disse con voce chiara e serena.
Hermione e Ginny la fissarono incredule,gli occhi spalancati per la sorpresa,al contrario di Ron che continuava a ridere sotto i baffi,divertendosi come un pazzo.
-Dici sul serio?-chiese la rossa senza staccare gli occhi dall'amica.
Luna annuì.
-E...E come farai con i fiori,il ricevimento...-domandò Hermione preoccupandosi per tutti quegli impegni andati a monte.
Era davvero una cosa inconcepibile!
-Ho già lasciato un messaggio nel camino del catering e del fiorista,avvertendoli che il matrimonio era annullato ma che sarebbero stati pagati ugualmente;l'unica che credo ancora non ha ricevuto la smentita è la chiesa,ma me ne occupo più tardi,subito dopo il caffè...
Non posso permettere che lo faccia Neville-aggiunse a voce più bassa.
Ron la fissò qualche istante,ricordando lo scoppio di rabbia dell'uomo della sera prima.
-Si è fatto sentire dopo ieri sera?-le domandò con voce controllata,attirando su di sè l'attenzione della moglie e della sorella.
Luna scosse la testa.
-Tu lo faresti se fossi al posto suo?-chiese la bionda di rimando.
Ron fu costretto a scuotere la testa in segno di diniego:se fosse capitato a lui,avrebbe cercato il posto più buio e profondo dove nascondersi per evitare di soffrire ulteriormente.
Luna iniziò a versare il caffè nelle tazze e solo allora Hermione si accorse della tazza in più posata sul tavolo.
-Per chi è quella tazza?-domandò guardando la bionda.
-Oh,ecco è per...-
-Buongiorno!-
Come al solito arrivava al momento giusto per salvarla da una situazione spinosa...
Le mani nelle tasche dei jeans,George ricambiava lo sguardo della sorella e della cognata, con una certa sorpresa sul volto,quasi come se non si rendesse conto di quanto la situazione poteva sembrare strana ai loro occhi.
Luna osservò la confusione sul volto di Ginny,l'incredulità che appariva su quello di Hermione e il puro divertimento che invece traspariva sul volto di Ron e non potè evitare di sorridere.
-Siete tutti così mattinieri oppure è un'occasione speciale?-domandò George aggirando i tre e andando accanto a Luna.
-Certo che sei veramente impossibile!-si lasciò andare Ron.
Il fratello lo guardò qualche istante senza capire poi alzò le spalle e si voltò a guardare Luna,che gli stava tendendo una tazza di caffè.
-Tieni-
-Grazie tesoro...-
-George hai un'aspetto incantevole per uno che ha passato la notte in bianco...-lo punzecchiò il fratello curioso di sapere cosa era successo dopo che era tornato a casa.
-Chi ti ha detto che ho passato la notte in bianco?Mi sono addormentato non appena ho toccato il cuscino!-rispose deciso George prima di bere un lungo sorso dalla sua tazza.
-Veramente?-chiese Ron leggermente deluso.
Tutta quella fatica,tutto lo scandalo che avrebbe sollevato quella fuga e alla fine avevano solo dormito?
Lui non si sarebbe mai lasciato scappare un'occasione del genere!
George annuì convinto.
-Erano mesi che non dormivo così bene...-aggiunse lanciando uno sguardo veloce a Luna che sorrise timida.
Ron ricordò alcune frasi dette la sera precedente dal fratello e cominciò a capire:il solo essere di nuovo accanto a Luna,anche solo dormire l'uno accanto all'altra,era un regalo.
Qualcosa che si erano negati per troppo tempo e che ora volevano riscoprire...
-Io non ci sto capendo più niente!-s'intromise Hermione guardando ora suo marito ora George e Luna.
-Invece io credo di aver capito...
E' per colpa di George che il matrimonio è stato annullato,vero?-domandò Ginny cercando lo sguardo dell'amica.
Luna si morse l'interno del labbro inferiore e guardò l'amica di sottocchi.
Cosa avrebbe pensato di lei quando le avrebbe raccontato la storia fra lei e George,tutto quello che per mesi le aveva nascosto e per cui alle volte le chiedeva consigli senza far nessun'accenno al suo corteggiatore.
-In parte è per colpa sua,ma...-iniziò Luna stentando a trovare le parole giuste.
-Ma le cose sono molto più complicate di come sembrano-le venne in soccorso George.
Luna si accorse che le era più vicino,ora poteva sfiore il suo avambraccio con il proprio e quella vicinanza le diede la sicurezza che le era mancata finora.
-Ecco...E' una storia interessante...Ti ricordi quando ci si è allagato l'appartamento per colpa del tubo rotto?-domandò Luna guardando Ginny.
La rossa restò in silenzio,senza muovere neanche un muscolo facciale,cercando di capire qualcosa da quella marea di parole e dall'atteggiamento strano che avevano assunto suo fratello e Luna.
-Sì credo di sì;comunque,dopo quella volta io e George ci siamo visti un paio di volte,all' inizio per caso e senza alcuna premeditazione...-continuò la bionda.
-Poi visto che la reciproca compagnia ci piaceva,abbiamo passato sempre più tempo insieme...- disse George al posto suo.
Luna annuì,guardando ora Ginny ora Hermione cercando qualcosa nei loro sguardi che le facesse capire che avevano iniziato a capire il senso di quel discorso.
Ma,forse per colpa di quella strana situazione,su entrambi i volti si leggevano chiaramente confusione e sbigottimento.
Guardò allora George e lo vide alzare le spalle...Era venuto il momento di dire tutta la verità.
-Insomma,alla fine,dopo aver passato tanto tempo insieme e aver imparato a conoscerci... abbiamo capito di essere innamorati-disse Luna,priva all'improvviso di tutta la dialettica e della sicurezza che finora l'aveva accompagnata.
Sentì la mano sinistra di George stringere la sua e intrecciare le dita con le proprie,quasi a voler con quel solo gesto, rafforzare il significato di quelle parole e mostrarle il suo appoggio per quello che sarebbe successo da lì in poi.
Nella stanza ci fu silenzio per qualche minuto,mentre le due donne facevano vagare incredule lo sguardo dalle mani unite di George e Luna ai loro volti leggermente tesi,ricevendo in cambio lo sguardo della coppia.
L'unico tranquillo in quella situazione era Ron,che per tutto il tempo aveva osservato la scena neanche uno spettatore privilegiato e aveva bevuto tranquillamente il suo caffè.
E fu proprio su di lui che cadde l'attenzione della moglie.
-Tu lo sapevi!Ecco perchè non hai voluto vestirti questa mattina!-lo accusò Hermione,abbassando lo sguardo su di lui.
Ron annuì lentamente,posando la tazza sul tavolo prima di guardare la moglie.
-Te l'avevo detto che era inutile vestirsi eleganti,ma tu non hai voluto ascoltarmi!-replicò poi.
-Non potevi semplicemente dirmi che il matrimonio era annullato?-chiese ancora la donna.
Ron scosse la testa,lanciando un'occhiata a George e Luna.
-Se l'avessi fatto,poi avrei dovuto dirti anche il motivo per cui era stato cancellato,ed io avevo promesso di mantenere il segreto-le spiegò.
Luna vide Hermione scuotere la testa spazientita prima di iniziare a togliersi le forcine che controllavano i suoi ricci in uno chignon.
-Neville lo sa?-chiese Ginny facendo riportare l'attenzione di tutti su di sè.
Luna annuì,mentre istantanea le tornava alla mente l'espressione di Neville quando aveva scoperto di lei e George.
-Come l'ha presa?-domandò Hermione scuotendo i capelli per controllare che non fosse rimasta nessuna forcina.
Sentì le braccia di George avvolgerla,quasi volesse proteggerla da quei pensieri negativi e sorrise,lasciandosi andare all'indietro contro il suo torace.
-Non tanto bene...-rispose poi George al suo posto,il mento posato sulla sua spalla destra.
Il silenzio accompagnò quelle parole e quando rialzò lo sguardo sui tre amici vide che Hermione e Ron stavano annuendo.
-Del resto è comprensibile-commentò Hermione con il suo solito tono pratico.
Luna sorrise per poi fissare lo sguardo su Ginny,in attesa di una sua reazione:il fatto che non si fosse ancora arrabbiata,che non avesse ancora detto nulla era un buon segno?O era il contrario?
-Scusa se non te ne ho mai parlato-le disse.
Ginny scosse la testa.
-In parte lo hai fatto...Era lui l'ammiratore segreto,vero?-domandò ancora leggermente titubante.
Luna annuì.
La rossa cercò lo sguardo di George e gli sorrise.
-Certo che non ci sai proprio fare con le donne!-lo prese amabilmente in giro.
-Ehi!Se avessi visto la mia ragazza non parlesti così-scherzò lui staccandosi dall'abbraccio di Luna.
Ginny rise e scosse la testa divertita prima di fare i pochi passi che la dividevano da lui e abbracciarlo.
L'uomo la strinse a sè,dandole un piccolo bacio fra i capelli e quando tornarono a staccarsi,le sorrise.
-E' stata colpa mia se lei non te ne ha mai parlato:avevo paura che riponeste troppe aspettative in questa storia e non volevo che rimaneste delusi-le spiegò fissando gli occhi marroni della sorella.
Lei sospirò.
-Beh,visto come sono andate le cose forse è stata una mossa azzeccata...Mamma non avrebbe smesso un'attimo di lamentarsi davanti ad una situazione simile-commentò.
George rise e annuì:il ritratto della loro madre calzava alla perfezione.
Diede un'ultimo bacio alla sorella prima di staccarsi da Luna e di uscire dalla cucina con passi veloci.
-E ora dove vai?-domandò Ron voltandosi per seguirlo con lo sguardo.
Luna ne approfittò per bere un sorso dalla propria tazza,quando si accorse dello sguardo curioso di Hermione su di sè.
-Quindi sei stata tu a spedirgli quel pacchetto al suo compleanno?-le chiese curiosa.
-Giusto il regalo!Me ne ero dimenticata!-convenne Ginny,curiosa quasi quanto la cognata.
La bionda sorrise e alzò le spalle,sperando di convincere entrambe che non aveva la minima idea di cosa stavano parlando e,fortunatamente ancora una volta,George le venne in aiuto ritornando in cucina e fermandosi accanto a lei.
-Cosa?-domandò alzando lo sguardo su di lui.
-Ho dimenticato di ridarti una cosa ieri sera-le disse,un sorriso a trentadue denti che gli incorniciava il viso.
Alzò la mano destra chiusa a pugno davanti al suo viso e l'aprì facendo penzolare davanti al suo sguardo la catenina d'argento con il ciondolo a forma di falce.
-Non posso crederci!Sei stato tu a regalarle quel ciondolo?-esclamò incredula Ginny.
Luna sorrise e annuì,senza staccare lo sguardo da quello di George.
-Voltati-
Lei fece come le aveva ordinato e ripensò alla notte di Natale,quando gli aveva chiesto di aiutarla ad indossarla,alla prima volta che aveva sentito il tocco delle sue dita sul proprio collo.
Quanto tempo era passato e quante cose erano successe da allora!
Sentì il ciondolo ricadere sul suo petto e voltandosi di nuovo gli lanciò uno sguardo prima di cercare gli occhi di George e alzarsi in punta di piedi per dargli un bacio di ringraziamento, allacciandogli le braccia al collo.
Le braccia di George si strinsero attorno alla sua vita e l'attirarono contro di sè,completamente indifferente allo sguardo curioso e anche un pò fastidioso di Ginny ed Hermione.
-Davvero romantico...Ma lo sai qual'è il passo successivo,vero?-domandò Ron portando i due amanti a separarsi.
George si voltò verso il fratello,senza staccarsi da Luna, e scosse la testa.
-Illuminami-lo prese bonariamente in giro.
Ron sorrise,già pregustando l'espressione che avrebbe fatto suo fratello dopo le sue parole.
-Dirlo alla mamma-
Un brivido freddo scese inaspettato lungo la schiena di George:avrebbe preferito avere a che fare con una serra di piante carnivore piuttosto che dirlo a sua madre!

   
 
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