Quanto può sopportare il nostro cuore prima
di morire?
Quanti dolori,delusioni e rimpianti può contenere prima di
definirsi pieno?
E quando questo accade,una parte di noi
muore.
Inevitabilmente,senza che noi riusciamo a far niente per cambiare le
cose.
Forse è quella parte che crede nel grande amore,o quella che credeva
nell'amore a prima vista... o quella che credeva nell'amore per tutta la
vita.
Niente è per sempre.
Ormai lo sapeva bene.
Si era interrogato
tutta la notte,fissando le mura della sua stanza mentre si rigirava nel letto
vuoto,cercando una spiegazione,una soluzione per quello che era
successo.
Quando li aveva visti dinanzi a sè,mano nella mano,aveva continuato
a non voler vedere l'evidenza dei fatti,a negare quello che stava
succedendo.
Lo sguardo desolato negli occhi di Luna,il modo saldo in cui
Weasley le cingeva la vita per evitarle di avvicinarsi a lui.
-Mi dispiace
Neville,avrei fatto qualunque cosa per evitarti questo dolore...-gli aveva
detto.
Avrebbe dovuto restare con lui!
Era l'unica cosa che poteva fare,se
veramente non voleva farlo soffrire.
Aveva gridato,le aveva urlato contro
quando i ragionamenti si erano rivelati vani e aveva capito che l'avrebbe
persa.
Le aveva detto che non le interessava più niente di lei,che poteva
anche andarsene al diavolo!
Ma naturalmente,vederla andare via con Weasley lo
aveva distrutto.
Era accaduto tutto davanti ai suoi occhi!
Come aveva
fatto a non accorgersi che la donna che amava,a cui era pronto a legarsi per
tutta la vita,amava un altro?
Come era potuto essere così cieco davanti ai
tanti segnali?
Ora,con il senno di poi e la conoscenza,era facile
riconoscerli,metterli uno in fila all'altro e formare gli eventi:a cominciare da
quella telefonata,proprio,quella che li aveva riavvicinati.
Il tono di
scusa,tormentato,che aveva sentito nella sua voce,e che lui aveva scambiato per
tormento data la situazione che stava affrontando.
"Non avrei voluto
chiamarti,ma non ho potuto fare altrimenti"
Quella frase ora gli rimbombava
nel cervello...Che significava?
Perchè non aveva chiamato Weasley invece di
disturbare lui?
Che motivo aveva di farlo rientrare nella sua vita se non
voleva più avere nessun contatto con lui?
-Quello era un periodo
difficile...io ero confusa...-
Questa era stata tutta la spiegazione che lei
era riuscita a dargli quando poche ore prima le aveva fatto la stessa
domanda.
Come si può essere confusa sui propri sentimenti?
Ok,forse può
succedere,aveva sentito talmente tanti discorsi del genere dai suoi colleghi da
poter anche credere che in momento di crisi fra lei e Weasley,Luna avesse deciso
di chiedere il suo aiuto.
Ma perchè non aveva messo subito le cose in
chiaro?
Poteva benissimo dirglielo che stava con un altro,che non aveva
nessun'interesse per lui e che lo aveva chiamato soltanto per un discorso di
utilità!
Non gli sarebbe piaciuto,questo era certo,ma sarebbe stato meglio di
quell'illusione continuata e quel dolore che sembrava essersi impadronito di lui
dalla sera precedente.
Lasciare che si riavvicinasse a lei,che le dimostrasse
di nuovo il suo amore e riaccendesse la speranza di poter stare ancora con lei
era stata la cosa più crudele che gli aveva mai fatto!
Luna non aveva mai
smesso di pensare e di amare Weasley,ora lo sapeva...
Lo odiava così
tanto?
Forse.
Ma in parte era anche colpa sua.
Era stato lui che aveva
volutamente evitato di vedere,di farsi domande:aveva chiuso gli occhi davanti al
suo sguardo triste e lontano,alla poca passione dei suoi baci e alla sua
ritrosia nel farsi toccare.
Quale donna innamorata si sarebbe comportata
così?
Lui aveva deciso di credere che quella ritrosia e quella tristezza
fossero legate alla morte di Xenophillus,che il dolore per la sua morte non si
fosse ancora attenuato in lei,tanto da rendere minime anche la gioia per il
fidanzamento e per i preparativi delle nozze.
Già,le nozze...
Con un solo
gesto della testa sul cuscino,alzò lo sguardo sul comodino verso la sveglia:non
erano neanche le otto.
Se tutto fosse andato come previsto a quell'ora
sicuramente sarebbe stato sotto la doccia,lo spirito e l'umore a mille per
quello che lo aspettava,i postumi della sbronza che gli avrebbero ricordato le
troppe bevute fatte alla sua salute insieme a Draco.
Poi sarebbe uscito dalla
doccia e avrebbe iniziato a vestirsi,controllando ancora una volta i suoi voti
nuziali,sicuramente aggiungendo un'ultima riga per rendere il tutto
perfetto.
All'arrivo di Draco avrebbe dato un'occhiata alle fedi e avrebbe
sorriso quando il suo migliore amico e testimone gli avrebbe messo una mano
sulla spalla e gli avrebbe detto che era un uomo fortunato,forse schermendosi
leggermente per non peccare di superbia.
Infine sarebbero andati in
chiesa,dove avrebbe atteso la sua sposa,la donna della sua vita...
Ma niente
di quello sarebbe successo quel giorno ed il suo unico obbiettivo era
dormire.
Dormire e dimenticare che l'unica donna che avesse amato nella sua
vita ora,e da quel momento in poi,si sarebbe svegliata fra le braccia di un
altro.
La radiosveglia suonò e nella stanza silenziosa si diffusero le
note di "Wonderwall".
"There are many things
that
I'd like to say to you
but I don't know
how"
Disturbato dal suono di una radiosveglia che non ricordava di avere e
che aveva interrotto il suo sonno,George Weasley si mosse nel letto mugugnando e
sospirando,prima di allungare il braccio verso il comodino accanto alla sua
testa.
Ma la sua mente ancora annebbiata dal sonno registrò il contatto della
mano con il legno liscio e freddo del comodino:niente radiosveglia.
Ma allora
da dove veniva quella musica?
-Oh dannazione...-si lamentò a mezza
bocca.
Avrebbe potuta zittirla con un incantesimo non verbale,ma sapeva
benissimo che non sarebbe stato capace di far nulla prima di un abbondante caffè
nero...e magari di un altro paio di ore di sonno.
Improvvisamente la musica
nella stanza cessò.
Gli dei avevano ascoltato la sua preghiera silente,pensò
sistemandosi meglio sotto le lenzuola preparandosi per un secondo riposo.
Poi
qualcosa,o meglio qualcuno,attirò la sua attenzione:una persona stava facendo le
sue stesse identiche mosse,sistemandosi le coperte attorno al corpo e
rigirandosi sul materasso.
Una persona che aveva la testa posata sul suo
braccio e si stava avvicinando al suo torace, accarezzandogli ritmicamente la
pelle nuda del petto con il suo respiro freddo.
Un braccio era abbandonato
contro il suo ventre e le gambe snelle e lunghe si intrecciavano alle sue
muscolose.
Ora che il silenzio era tornato nella stanza poteva anche sentire
i piccoli lamenti che le uscivano dalle labbra.
Quei rumori che tanto
amava...
Mosse la testa verso destra,posando il mento su dei soffici capelli
e,nonostante il suo bisogno disperato di altre ore di sonno,aprì gli
occhi,lentamente,soltanto per incontrare il volto sotto di sè.
Richiuse di
scatto le palpebre,ferite dalla luce e si lamentò,per poi provare a riaprirle di
nuovo; alla sua destra,poco sotto il suo mento,Luna dormiva pacifica.
Quasi
non avesse alcun pensiero nella mente.
Sbattè le palpebre un paio di volte
per svegliarsi e istintivo sulla sua faccia apparve un sorriso: lei era
lì.
Aveva scelto lui,nonostante tutto fosse contro di loro e le loro
aspettative non fossero al momento rosee.
Era accoccolata fra le sue braccia
come se non ci fosse nessun'altro posto al mondo dove volesse essere.
Quando
la sera prima le aveva fatto quello strampalato discorso,aveva avuto paura per
un lunghissimo attimo di vederla voltarsi e tornare da Neville,pronta per
compiere i suoi doveri di futura sposa,completamente indifferente a quello che
lui aveva da dirle.
Ma così non era stato:era rimasta con lui e,cosa che
ancora adesso lo sorprendeva,gli aveva detto di amarlo.
Certo,glielo aveva
già detto varie volte,ma sentirselo dire credendoci pienamente era qualcosa che
lui non aveva mai provato,non con Luna...Era una sensazione fantastica,forse
meglio di volare contro il vento su una scopa.
Gli occhi fissi sul volto
della donna,continuava a meravigliarsi della stranezza della vita:da quando i
cattivi trionfano?
Nelle favole che leggeva sempre sua sorella,il
vincitore,quello che conquistava la ragazza era sempre il principe,il bravo
ragazzo...Quando avevano cambiato le regole?
Come era possibile che un
disastro umano come lui potesse farsi amare da una meraviglia del genere?
La
sentì muoversi fra le sue braccia e si riscosse dai suoi pensieri,osservando le
varie fasi del risveglio di Luna.
Lei si mosse ancora un pò fra le sue
braccia,prima di alzare il braccio destro e strofinarsi un occhio,mugugnando
scontenta.
Poi aprì gli occhi,fissando per alcuni istanti il soffitto sopra
di loro,silenziosa, finchè non voltò leggermente la testa e non incontrò il suo
sguardo.
-Ciao...-lo salutò con voce soffiata ancora piena di
sonno.
George sorrise.
-Ciao...Ti ho svegliato?-le domandò a bassa
voce,nel caso lei volesse tornare a dormire.
Luna scosse leggermente la testa
e tornò a stropicciarsi il volto,per poi girarsi e nascondere il viso nel suo
collo,lasciandosi andare a dei piccoli mugolii che lo fecero ridere e stringere
la presa attorno al corpo esile della donna.
Sentì un braccio scivolargli
attorno ai fianchi e scivolò nel letto portando il viso all'altezza di quello di
Luna e le posò un bacio sulla spalla destra leggermente scoperta.
-Saranno
così tutti i risvegli?Perchè in caso ci metto la firma subito-disse lei sempre
nascosta nella sua spalla.
George rise e le posò un bacio nell'incavo fra il
collo e la spalla.
-Beh non posso prometterlo a scatola chiusa ma diciamo che
farò il possibile-commentò lui.
Luna rise facendogli il solletico sulla pelle
del collo,e stringendosi ancora di più contro di lui.
Per qualche istante il
silenzio scese nella stanza e,anche senza bisogno di domande,George seppe cosa
stava passando in quel momento nella testa di Luna:ripensava a Neville.
A lui
e al matrimonio che aveva mandato a monte.
Era giusto che ci pensasse,che
rubasse un pò di tempo alla loro felicità per ripensare a cosa si erano lasciati
dietro.
Come sarebbe stato trovarsi nei panni di
Neville?
Orribile.Terrificante.
Sapere che la tua donna ha amato per tutto
il tempo un altro uomo deve essere la sensazione più destabilizzante del
mondo...Forse lui non si sarebbe mai ripreso.
Fortunatamente Neville era più
forte,e soprattutto non era stato provato dalla vita tante volte quanto era
toccato a lui.
Riflettè per qualche istante su quel pensiero,stupendosi di
come stranamente tutto l'odio che aveva provato verso Neville sembrava
magicamente sparito nel giro di una sola notte.
-Vuoi fare colazione?-gli
domandò lei,continuando a nascondersi al suo sguardo.
Era tentato,doveva
ammetterlo,ma alzarsi da quel letto significava staccarsi da Luna e per il
momento era l'ultima cosa che voleva fare.
-Dipende:tu cosa vuoi?-chiese lui
ravviandogli una corta ciocca di capelli biondi.
Luna alzò il viso e
finalmente incontrò lo sguardo di George,guardandolo per qualche istante in
silenzio.
-Voglio te...Non mi serve altro-gli disse poi con voce tranquilla e
controllata.
Colpito da quelle parole,George abbozzò un sorriso,sfiorandole
una guancia con la punta delle dita della mano destra.
-Allora non abbiamo
bisogno di nient'altro-disse semplicemente.
I loro sguardi si incontrarono
per qualche secondo,prima che lui avvicinasse il viso a quello di Luna e
sfiorasse con delicatezza la sua bocca una volta.
Quando provò a staccarsi
sentì le labbra di lei venirgli incontro così tornò a baciarla,questa volta
approfondendo il bacio e dischiudendo le labbra trovando subito la risposta di
Luna.
Una mano di Luna affondò nel mare ramato dei suoi
capelli,accarezzandoli e tirandoli leggermente, sicura che i suoi gesti
sarebbero stati apprezzati,mentre sfiorava con la punta della lingua il palato
di George.
Senza staccare le loro labbra,George le fece scivolare una mano
sul fianco sinistro e,fatta la stessa cosa con il fianco destro,la sollevò dal
materasso portandola a sdraiarsi sopra di sè, incurante delle coperte che si
attorcigliavano attorno alle loro gambe.
A quel gesto Luna riaprì gli occhi e
staccò le labbra dalle sue,affondando lo sguardo negli occhi verdi dell'uomo:non
c'era niente che amava più di quell'uomo,ora ne era certa.
-Ti amo-gli
bisbigliò certa che lui l'avesse sentita lo stesso.
George,infatti,sorrise e
le accarezzò di nuovo i capelli.
-Non sai quanto mi piace sentirtelo
dire...Te lo farei ripetere all'infinito-le disse serio.
Quasi ne avesse un
bisogno fisico,George tornò a posare le labbra su quelle di Luna,accarezzandole
l'intera schiena con il palmo delle mani,portando con sè anche la maglia dei
Cannoni,scoprendo gli slip neri che lei indossava.
Sollevò la testa dal
cuscino per andare incontro alla sua bocca e sorrise quando Luna gli morse il
labbro inferiore in modo giocoso.
-Veramente anche a me farebbe piacere
sentirmelo dire,sai?-lo beccò lei dandogli un lieve morso sul mento.
George
sorrise e,con un deciso colpo di reni,invertì le posizioni portando Luna con la
schiena al materasso e coprendola con il proprio corpo.
Le braccia piegate ai
lati del suo viso,avvicinò ancora una volta le labbra alle sue per poi ritrarsi
subito quando la vide venirgli incontro.
-Si me l'avevo immaginata una cosa
del genere...Vediamo un pò cosa riesco a fare-le disse avvicinando il viso al
suo.
Le sfiorò il collo con la bocca mordendole la scapola destra,e sorrise
sentendo i suoi brividi.
Fece scivolare le mani fino a raggiungere entrambi i
fianchi e dopo averla attirata contro di sè, fece incontrare la sua
eccitazione e l'intimità di Luna con un movimento deciso del bacino.
Lei aprì
la bocca e si lasciò andare ad un muto gemito,la testa più reclinata
all'indietro sul cuscino.
-Ti amo-le disse George chinandosi leggermente su
di lei perchè i loro volti fossero vicini.
Un'altra spinta sicura e le gambe
di Luna si allacciarono attorno ai fianchi di George,assecondando i suoi
movimenti,mentre i denti affondavano nel labbro inferiore.
-Ti amo-le
ripetè.
Facendo forza su un gomito,Luna si sollevò a sedere portandosi sulle
ginocchia di George e allacciandogli le braccia al collo cercando di annullare
la distanza fra loro;avvicinò il viso al suo e bramosa cercò le sue
labbra,felice per la reazione immediata che ottenne dall'uomo.
Erano mesi che
non stavano insieme.
Mesi che non sentiva il suo odore,che non si perdeva
nella sua dolcezza e nel suo calore...Troppo tempo.
La desiderava in maniera
quasi disperata...
Fece scivolare le mani sotto la maglia dei Cannoni e
iniziò a farla risalire sul corpo esile della donna,staccandosi dalle sue labbra
il tempo necessario per sfilargliela dalla testa.
La lanciò sul pavimento
senza neanche guardare e lasciò che lei lo spogliasse della t-shirt bianca che
indossava.
Abbassò la testa e tracciò una scia di umidi baci sul torace di
lei,scendendo lungo il solco fra i seni e stringendo un seno nella mano
destra,stuzzicandone il capezzolo con il pollice finchè non lo circondò con le
labbra:strinse,succhiò e morse accompagnato dai sospiri mozzati di Luna,dalle
sue mani che gli premevano il viso contro il petto e dai movimenti involontari
del bacino contro il suo che,ad ogni movimento,stuzzicavano la sua
erezione.
Tornò a rialzare la testa,ed un sorriso soddisfatto apparve sul suo
viso non appena vide le guance arrossate di Luna e sentì il suo respiro
corto.
I loro occhi tornarono poi ad incontrarsi e per qualche istante
rimasero immobili,nel più completo silenzio,avvicinando i volti
lentamente,sfiorando le reciproche guance con la punta del naso,gli sguardi
uniti neanche due calamite.
-Ti amo...-sussurrò ancora George.
Luna
sorrise,bellissima nonostante l'aria sconvolta ed il viso accaldato,e gli
accarezzò una guancia con una mano.
-Lo so-disse semplicemente.
Ora
finalmente lo sapeva.
Le braccia strette attorno alle sue spalle,Luna
ricominciò a baciarlo,trascinandolo con sè sul letto.
Erano talmente
concentrati sull'altro e sulla loro riappacificazione che non avevano sentito i
lievi rumori che già da un pò avevano cominciato a sentirsi dall'altra parte
della porta.
Avevano dimenticato tutto:dov'erano,che giorno era,soprattutto
Luna aveva dimenticato cosa ci si aspettava da lei quella mattina.
-Allora
sei pronta per...OH CIELO!OH CIELO!OH CIELO!-
La porta si richiuse tanto in
fretta e con talmente tanta forza,da impedirgli di cogliere nient'altro oltre ad
un turbinio di capelli rossi,stranamente perfettamente in accordo con il colore
del viso.
Nonostante non avesse visto nient'altro oltre alla schiena nuda
di George,Ginny aveva richiuso la porta della stanza con fragore,facendola quasi
tremare dal suo asse.
Si era portata le mani al viso,stranamente bollente e
aveva iniziato a girare per la stanza,cercando una spiegazione razionale:era
colpa dell'alcool che Luna aveva bevuto la sera prima alla festa?
Era una
specie di ultima botta di libertà prima del matrimonio?
George!
Accidenti
a lui!Sapeva che Luna stava per sposarsi,sì doveva pur averlo sentito da qualche
parte, perchè allora era ancora nel suo letto la mattina delle nozze?
Di
solito queste cose non finivano prima dell'alba?Una bella scarica di ormoni e
niente più... Giusto per dimenticare il grande impegno l'attendeva quella
mattina.
Lanciò uno sguardo alla porta,ancora ostinatamente chiusa dietro di
loro e si chiese che cosa stava succedendo ora lì dentro:avevano ripreso come se
niente fosse?La sua interruzione non era stata altro che una postilla fastidiosa
di cui si erano dimenticati l'attimo dopo?
PERCHè LUNA NON USCIVA DA QUELLA
STANZA FINGENDO DI ESSERE ALMENO LEGGERMENTE MORTIFICATA PER QUELLO CHE ERA
APPENA SUCCESSO?
Poi un pensiero volante le attraversò la mente,lasciandola
perplessa.
George non c'era la sera prima alla festa...Non era stato
invitato.
Allora come diavolo era finito nel letto di Luna?
Il campanello
della porta suonò e,ancora con le mani su entrambe le guance,Ginny andò ad
aprire.
Hermione era già vestita nel suo abito da damigella e non appena
entrò nell'appartamento fu chiaro che era di umore nero,ma Ginny non ebbe il
tempo nè il bisogno di chiedere spiegazioni:capì tutto quando dopo di lei Ron
entrò in casa con indosso un paio di jeans ed una camicia a maniche
corte.
-Hai intenzione di venire così al matrimonio?-gli domandò chiudendo la
porta e voltandosi verso il fratello.
-BRAVA CHIEDIGLIELO ANCHE TU!Ho provato
in tutti i modi a fargli indossare il completo grigio,ma non c'è stato
verso!-esplose Hermione neanche avesse aspettato altro che la sua battuta
d'apertura.
-Non credi di essere troppo sportivo per una cerimonia
simile?-chiese ancora Ginny cercando di apparire più calma rispetto ad
Hermione.
Ron alzò le spalle ed andò a sedersi sul divano,poi iniziò a
fissare la sorella con attenzione.
-Tu non ti sei accorta di niente?-le
domandò curioso.
Ginny lo guardò senza capire per qualche istante,poi
spalancò gli occhi:possibile che lui sapesse il motivo per cui George era nella
camera da letto di Luna seminudo?
-Tu lo sai!-gli disse puntandogli il dito
contro.
Ron sorrise visibilmente divertito e tornò a voltarsi.
-Sa
cosa?-chiese Hermione confusa.
Ginny non le rispose e,aggirato il divano,si
portò di fronte a Ron,che con le braccia incrociate sul petto,la osservava
cercando di trattenere le risate.
Era lampante che le nascondeva
qualcosa:faceva così fin da quando erano ragazzi!
-Ron!-
-Cosa?-fece lui
cercando di mantenere quell'aria angelica.
-Tu sai quello che so io,vero?-gli
domandò senza preoccuparsi di apparire confusa.
Ron alzò di nuovo le spalle e
lanciò un'occhiata veloce verso la porta ancora chiusa della camera di
Luna,dissepando così definitivamente ogni dubbio della sorella.
Doveva sapere
cosa stava succedendo,e sapeva anche come far parlare Ron!
-Continuerò a
farti domande finchè non mi risponderai,lo sai questo?-gli chiese per avvisarlo
di quello che lo aspettava.
L'altro annuì.
-Lo avevo immaginato!Ma
comunque non risolverai niente sorellina...Non voglio perdermi lo spettacolo
della tua faccia quando...-
-Lo hai già perso!Almeno se è quello che penso
io-lo interruppe lei secca.
Ron rise ancora più divertito e,pochi istanti
dopo,scosse la testa.
-Credimi sono ancora in tempo-la contraddisse a sua
volta.
-Ma si può sapere di che state parlando?
E dov'è Luna?Se non
comincia a prepararsi arriverà in ritardo!-si intromise Hermione lasciando da
parte la rabbia per il marito e portando l'attenzione sulla sposa e su quello
che c'era da fare per rendere tutto perfetto.
-Caspita quanta
gente...-
All'unisono Ron,Ginny ed Hermione si voltarono verso la porta della
camera di Luna,sulla cui soglia,la suddetta osservava i tre Weasley
bisticciare.
-Eccoti finalmente!Sai quante cose dobbiamo sistemare prima di
andare in chiesa?Bisognà che tu faccia una doccia,che ti depili le gambe,e non
dimentichiamo i capelli ed il trucco...-cominciò Hermione,subito pronta e
scattante nel suo ruolo di damigella d'onore.
Luna,con indosso un paio di
shorts neri e la maglia dei Cannoni, si ravviò una ciocca di capelli e si lasciò
andare ad uno sbadiglio.
-Ho bisogno di un caffè...Qualcuno di voi lo
vuole?-domandò dirigendosi poi verso la cucina.
-Notte insonne?-domandò
Ron,alzandosi dal divano e seguendola in cucina insieme alle due donne,un
sorriso ironico e malizioso sulle labbra.
Lei ricambiò lo sguardo e scosse la
testa.
-No,anzi ho dormito benissimo,grazie dell'interessamento Ron.
Mi
sono solo svegliata troppo presto-aggiunse preparando la macchina per il
caffè.
-Luna davvero non abbiamo tutto questo tempo se...-ricominciò
Hermione.
-Herm sta calma!Respira lentamente e smettila di
agitarti.
Perchè non ti siedi?-le propose la bionda voltandosi poi a prendere
le tazze sopra il lavello.
Hermione la fissò incredula:era davvero la sposa
più anomala che avesse mai visto.
Tutte le sue amiche,e lei stessa,si erano
concesse un'attimo di panico prima del "grande momento",ma Luna sembrava
completamente rilassata,quasi non ricordasse che quello era il giorno delle sue
nozze.
La vide voltarsi verso Ginny e sorridere affettuosamente.
-Va tutto
bene Gin?-le chiese poi.
-Ad essere sinceri,sono un pò confusa...Non so
spiegarmi quello che ho visto-le rispose sincera l'amica.
Luna sorrise e
lanciò uno sguardo alla sua camera da letto,prima di tornare a guardare la
rossa.
-Capirai fra un'attimo,però prima c'è una cosa che devo
dirvi...
Non ci sarà nessun matrimonio oggi-disse con voce chiara e
serena.
Hermione e Ginny la fissarono incredule,gli occhi spalancati per la
sorpresa,al contrario di Ron che continuava a ridere sotto i baffi,divertendosi
come un pazzo.
-Dici sul serio?-chiese la rossa senza staccare gli occhi
dall'amica.
Luna annuì.
-E...E come farai con i fiori,il
ricevimento...-domandò Hermione preoccupandosi per tutti quegli impegni andati a
monte.
Era davvero una cosa inconcepibile!
-Ho già lasciato un messaggio
nel camino del catering e del fiorista,avvertendoli che il matrimonio era
annullato ma che sarebbero stati pagati ugualmente;l'unica che credo ancora non
ha ricevuto la smentita è la chiesa,ma me ne occupo più tardi,subito dopo il
caffè...
Non posso permettere che lo faccia Neville-aggiunse a voce più
bassa.
Ron la fissò qualche istante,ricordando lo scoppio di rabbia dell'uomo
della sera prima.
-Si è fatto sentire dopo ieri sera?-le domandò con voce
controllata,attirando su di sè l'attenzione della moglie e della
sorella.
Luna scosse la testa.
-Tu lo faresti se fossi al posto
suo?-chiese la bionda di rimando.
Ron fu costretto a scuotere la testa in
segno di diniego:se fosse capitato a lui,avrebbe cercato il posto più buio e
profondo dove nascondersi per evitare di soffrire ulteriormente.
Luna iniziò
a versare il caffè nelle tazze e solo allora Hermione si accorse della tazza in
più posata sul tavolo.
-Per chi è quella tazza?-domandò guardando la
bionda.
-Oh,ecco è per...-
-Buongiorno!-
Come al solito arrivava al
momento giusto per salvarla da una situazione spinosa...
Le mani nelle tasche
dei jeans,George ricambiava lo sguardo della sorella e della cognata, con una
certa sorpresa sul volto,quasi come se non si rendesse conto di quanto la
situazione poteva sembrare strana ai loro occhi.
Luna osservò la confusione
sul volto di Ginny,l'incredulità che appariva su quello di Hermione e il puro
divertimento che invece traspariva sul volto di Ron e non potè evitare di
sorridere.
-Siete tutti così mattinieri oppure è un'occasione
speciale?-domandò George aggirando i tre e andando accanto a Luna.
-Certo che
sei veramente impossibile!-si lasciò andare Ron.
Il fratello lo guardò
qualche istante senza capire poi alzò le spalle e si voltò a guardare Luna,che
gli stava tendendo una tazza di caffè.
-Tieni-
-Grazie
tesoro...-
-George hai un'aspetto incantevole per uno che ha passato la notte
in bianco...-lo punzecchiò il fratello curioso di sapere cosa era successo dopo
che era tornato a casa.
-Chi ti ha detto che ho passato la notte in bianco?Mi
sono addormentato non appena ho toccato il cuscino!-rispose deciso George prima
di bere un lungo sorso dalla sua tazza.
-Veramente?-chiese Ron leggermente
deluso.
Tutta quella fatica,tutto lo scandalo che avrebbe sollevato quella
fuga e alla fine avevano solo dormito?
Lui non si sarebbe mai lasciato
scappare un'occasione del genere!
George annuì convinto.
-Erano mesi che
non dormivo così bene...-aggiunse lanciando uno sguardo veloce a Luna che
sorrise timida.
Ron ricordò alcune frasi dette la sera precedente dal
fratello e cominciò a capire:il solo essere di nuovo accanto a Luna,anche solo
dormire l'uno accanto all'altra,era un regalo.
Qualcosa che si erano negati
per troppo tempo e che ora volevano riscoprire...
-Io non ci sto capendo più
niente!-s'intromise Hermione guardando ora suo marito ora George e
Luna.
-Invece io credo di aver capito...
E' per colpa di George che il
matrimonio è stato annullato,vero?-domandò Ginny cercando lo sguardo
dell'amica.
Luna si morse l'interno del labbro inferiore e guardò l'amica di
sottocchi.
Cosa avrebbe pensato di lei quando le avrebbe raccontato la storia
fra lei e George,tutto quello che per mesi le aveva nascosto e per cui alle
volte le chiedeva consigli senza far nessun'accenno al suo corteggiatore.
-In
parte è per colpa sua,ma...-iniziò Luna stentando a trovare le parole
giuste.
-Ma le cose sono molto più complicate di come sembrano-le venne in
soccorso George.
Luna si accorse che le era più vicino,ora poteva sfiore il
suo avambraccio con il proprio e quella vicinanza le diede la sicurezza che le
era mancata finora.
-Ecco...E' una storia interessante...Ti ricordi quando ci
si è allagato l'appartamento per colpa del tubo rotto?-domandò Luna guardando
Ginny.
La rossa restò in silenzio,senza muovere neanche un muscolo
facciale,cercando di capire qualcosa da quella marea di parole e
dall'atteggiamento strano che avevano assunto suo fratello e Luna.
-Sì credo
di sì;comunque,dopo quella volta io e George ci siamo visti un paio di
volte,all' inizio per caso e senza alcuna premeditazione...-continuò la
bionda.
-Poi visto che la reciproca compagnia ci piaceva,abbiamo passato
sempre più tempo insieme...- disse George al posto suo.
Luna annuì,guardando
ora Ginny ora Hermione cercando qualcosa nei loro sguardi che le facesse capire
che avevano iniziato a capire il senso di quel discorso.
Ma,forse per colpa
di quella strana situazione,su entrambi i volti si leggevano chiaramente
confusione e sbigottimento.
Guardò allora George e lo vide alzare le
spalle...Era venuto il momento di dire tutta la verità.
-Insomma,alla
fine,dopo aver passato tanto tempo insieme e aver imparato a conoscerci...
abbiamo capito di essere innamorati-disse Luna,priva all'improvviso di tutta la
dialettica e della sicurezza che finora l'aveva accompagnata.
Sentì la mano
sinistra di George stringere la sua e intrecciare le dita con le proprie,quasi a
voler con quel solo gesto, rafforzare il significato di quelle parole e
mostrarle il suo appoggio per quello che sarebbe successo da lì in poi.
Nella
stanza ci fu silenzio per qualche minuto,mentre le due donne facevano vagare
incredule lo sguardo dalle mani unite di George e Luna ai loro volti leggermente
tesi,ricevendo in cambio lo sguardo della coppia.
L'unico tranquillo in
quella situazione era Ron,che per tutto il tempo aveva osservato la scena
neanche uno spettatore privilegiato e aveva bevuto tranquillamente il suo
caffè.
E fu proprio su di lui che cadde l'attenzione della moglie.
-Tu lo
sapevi!Ecco perchè non hai voluto vestirti questa mattina!-lo accusò
Hermione,abbassando lo sguardo su di lui.
Ron annuì lentamente,posando la
tazza sul tavolo prima di guardare la moglie.
-Te l'avevo detto che era
inutile vestirsi eleganti,ma tu non hai voluto ascoltarmi!-replicò poi.
-Non
potevi semplicemente dirmi che il matrimonio era annullato?-chiese ancora la
donna.
Ron scosse la testa,lanciando un'occhiata a George e Luna.
-Se
l'avessi fatto,poi avrei dovuto dirti anche il motivo per cui era stato
cancellato,ed io avevo promesso di mantenere il segreto-le spiegò.
Luna vide
Hermione scuotere la testa spazientita prima di iniziare a togliersi le forcine
che controllavano i suoi ricci in uno chignon.
-Neville lo sa?-chiese Ginny
facendo riportare l'attenzione di tutti su di sè.
Luna annuì,mentre
istantanea le tornava alla mente l'espressione di Neville quando aveva scoperto
di lei e George.
-Come l'ha presa?-domandò Hermione scuotendo i capelli per
controllare che non fosse rimasta nessuna forcina.
Sentì le braccia di George
avvolgerla,quasi volesse proteggerla da quei pensieri negativi e
sorrise,lasciandosi andare all'indietro contro il suo torace.
-Non tanto
bene...-rispose poi George al suo posto,il mento posato sulla sua spalla
destra.
Il silenzio accompagnò quelle parole e quando rialzò lo sguardo sui
tre amici vide che Hermione e Ron stavano annuendo.
-Del resto è
comprensibile-commentò Hermione con il suo solito tono pratico.
Luna sorrise
per poi fissare lo sguardo su Ginny,in attesa di una sua reazione:il fatto che
non si fosse ancora arrabbiata,che non avesse ancora detto nulla era un buon
segno?O era il contrario?
-Scusa se non te ne ho mai parlato-le
disse.
Ginny scosse la testa.
-In parte lo hai fatto...Era lui
l'ammiratore segreto,vero?-domandò ancora leggermente titubante.
Luna
annuì.
La rossa cercò lo sguardo di George e gli sorrise.
-Certo che non
ci sai proprio fare con le donne!-lo prese amabilmente in giro.
-Ehi!Se
avessi visto la mia ragazza non parlesti così-scherzò lui staccandosi
dall'abbraccio di Luna.
Ginny rise e scosse la testa divertita prima di fare
i pochi passi che la dividevano da lui e abbracciarlo.
L'uomo la strinse a
sè,dandole un piccolo bacio fra i capelli e quando tornarono a staccarsi,le
sorrise.
-E' stata colpa mia se lei non te ne ha mai parlato:avevo paura che
riponeste troppe aspettative in questa storia e non volevo che rimaneste
delusi-le spiegò fissando gli occhi marroni della sorella.
Lei
sospirò.
-Beh,visto come sono andate le cose forse è stata una mossa
azzeccata...Mamma non avrebbe smesso un'attimo di lamentarsi davanti ad una
situazione simile-commentò.
George rise e annuì:il ritratto della loro madre
calzava alla perfezione.
Diede un'ultimo bacio alla sorella prima di
staccarsi da Luna e di uscire dalla cucina con passi veloci.
-E ora dove
vai?-domandò Ron voltandosi per seguirlo con lo sguardo.
Luna ne approfittò
per bere un sorso dalla propria tazza,quando si accorse dello sguardo curioso di
Hermione su di sè.
-Quindi sei stata tu a spedirgli quel pacchetto al suo
compleanno?-le chiese curiosa.
-Giusto il regalo!Me ne ero
dimenticata!-convenne Ginny,curiosa quasi quanto la cognata.
La bionda
sorrise e alzò le spalle,sperando di convincere entrambe che non aveva la minima
idea di cosa stavano parlando e,fortunatamente ancora una volta,George le venne
in aiuto ritornando in cucina e fermandosi accanto a lei.
-Cosa?-domandò
alzando lo sguardo su di lui.
-Ho dimenticato di ridarti una cosa ieri
sera-le disse,un sorriso a trentadue denti che gli incorniciava il viso.
Alzò
la mano destra chiusa a pugno davanti al suo viso e l'aprì facendo penzolare
davanti al suo sguardo la catenina d'argento con il ciondolo a forma di
falce.
-Non posso crederci!Sei stato tu a regalarle quel ciondolo?-esclamò
incredula Ginny.
Luna sorrise e annuì,senza staccare lo sguardo da quello di
George.
-Voltati-
Lei fece come le aveva ordinato e ripensò alla notte di
Natale,quando gli aveva chiesto di aiutarla ad indossarla,alla prima volta che
aveva sentito il tocco delle sue dita sul proprio collo.
Quanto tempo era
passato e quante cose erano successe da allora!
Sentì il ciondolo ricadere
sul suo petto e voltandosi di nuovo gli lanciò uno sguardo prima di cercare gli
occhi di George e alzarsi in punta di piedi per dargli un bacio di
ringraziamento, allacciandogli le braccia al collo.
Le braccia di George si
strinsero attorno alla sua vita e l'attirarono contro di sè,completamente
indifferente allo sguardo curioso e anche un pò fastidioso di Ginny ed
Hermione.
-Davvero romantico...Ma lo sai qual'è il passo
successivo,vero?-domandò Ron portando i due amanti a separarsi.
George si
voltò verso il fratello,senza staccarsi da Luna, e scosse la
testa.
-Illuminami-lo prese bonariamente in giro.
Ron sorrise,già
pregustando l'espressione che avrebbe fatto suo fratello dopo le sue
parole.
-Dirlo alla mamma-
Un brivido freddo scese inaspettato lungo la
schiena di George:avrebbe preferito avere a che fare con una serra di piante
carnivore piuttosto che dirlo a sua madre!