"Quindi, fammi capire..." disse Sadie, giocherellando con la cannuccia "Avete commesso un taboo e l'avete pagato con un corpo e una gamba. Dopodichè la tua anima è stata affissa a quest'armatura."

"M-mh. Non dirlo a nessuno."

"Non lo farò." rispose lei, bevendo un altro sorso "Ti puoi fidare. A parte che ho promesso, non ci guadagnerei nulla, no?"

Ridacchiò. "Ora tocca a me. La mia storia non è così eclatante: semplicemente, ho una malattia rara e i miei nervi si sono completamente deteriorati da qua in giù." disse, sfiorandosi il fondoschiena.

"Oh... quindi... hai mai camminato con le tue gambe?"

"No." rispose Sadie "Non che io ricordi."

"Mi dispiace."

"Tranquillo." gli sorrise "Siamo entrambi sfortunati, no?"

'No, non è vero.' pensò 'Tu sei sfortunata. Io avrei dovuto aspettarmelo. Io e mio fratello sapevamo che era rischioso, sapevamo che era un taboo.'

Non disse nulla, ad alta voce.

Guardò la ragazza, intenta a sorseggiare del succo d'arancia.

'Già, alcuni non si meritano affatto quello che gli succede...'

"A che pensi?"

"Huh? Niente, niente."

"Bugiiiaaa!!" sussurrò Sadie, strascicando le ultime due lettere in tono infantile.

"Niente di importante." si corresse Al.

"Meglio."

Lui la squadrò da capo a piedi. Erano seduti a un tavolo in bar di Central.

"Dunqueee... quando viene a prenderti Ethan?"

"Tra... 10 minuti credo."

"Okay."

Ci fu un lungo, imbarazzante momento di silenzio.

"Tu sei di Central?"

"Si."

Lungo silenzio imbarazzante n°2.

E poi, improvvisamente, Sadie scoppiò a ridere. "Oh bè, abbiamo finito gli argomenti, eh?"

"Già..."

"Beh, un'ultima cosa allora: non ti preoccupare di Ethan, è solo un po' geloso. In realtà è molto simpatico, è che ancora non si fida..."

"Oh, davvero?"

"M-mh." sorrise. Aveva un bel sorriso radiante.

"Sadie?" chiamò una voce maschile.

Apparteneva a un ragazzo sui quindici, i capelli castano scuro raccolti in un codino disordinato.

"Oh, ciao fratellone!!" Sadie si illuminò "Sei in anticipo..."

"Sono arrivato prima del previsto."

"Ah, Sadie?" Al si intromise "Tra pochi giorni io e mio fratello partiremo per Dublith. Vuoi che ci vediamo anche domani?"

"Oh.... Okay allora!!!"

"Bene... noi torniamo a casa... arrivederci Elric."

"Arrivederci."

Ethan afferrò le maniglie sul retro della sedia a rotelle e se ne andarono entrambi, mentre Sadie gli faceva un cenno di saluto.

"Quindi, Nii-san... penso di essermi trovato una ragazza!"

"Mh. Interessante. È la prima volta che esci con una ragazza?"

"Beh, no, però forse potrebbe diventare una relazione questa volta!!"

"Lo sai che tra un po' partiamo, vero?"

"Si, lo so Nii-san. Però non staremo via tanto!"

"Con Sensei non si sa mai. Ma sono felice per te."

"E io sono felice che approvi."

"Perchè non dovrei? Non avevo mire su di lei..." ridacchiò malizioso Ed.

"Nii-saaan!!" lo ammonì Al (arrossendo internamente).

Il maggiore scoppiò a ridere: "E dai, stai crescendo, fratellino!"

"Allora?"

"Ancora niente. Porta pazienza..."

*Angolino dell'autrice*

Mmmmh... allora, questo capitolo è corto e inutile :)

Però sappiamo tutti cosa succede quando i nostri protagonisti partono per Dublith ;-; piange

sigh Il prossimo sarà meglio, questo era un filler giusto per conoscere meglio la mia OC prende per le spalle Sadie :3

S: .... Uuuuhm...

Io: Va beeeene, ci vediamo la prossima volta.