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Autore: lalluby    01/09/2016    1 recensioni
Tutto quello che ci serve è un incidente. Un incidente di qualsiasi tipo per cambiare il corso della nostra vita. Un incidente che ci potrebbe rovinare o romperci, o che ci possa far rialzare e cambiarci per il meglio, credo che tutto ciò dipenda dall'affetto che ha su di noi.
- - -
-Sai perchè mi piaci Luke?- Chiesi.
-Ti piaccio? Io non ti piaccio- Sostenne e non potei fare a meno di ridere.
-Si, non mi piaci. Volevo solo dire che mi piace il fatto che tu sia l'unica cosa costante nella mia vita...-
-Che diavolo vorresti dire?- Chiese, facendo suonare le sue parole come se fossero quasi un insulto.
-Significa che...le persone cambiano sempre, per nessuna buona ragione...ti amano e poi ti pugnalano... ti odiano, ma ti vogliono aiutare. Ma tu, Luke...sei sempre lo stesso. E mi piace. E' bello avere qualcosa di costante da mantenere, anche se questo significa chiamarmi ''strana'' per tutto il tempo... sono le cose costanti della vita che ti tengono capace di intendere. E tu non hai lasciato che l'incidente ti cambiasse...e credo che sia una cosa positiva-
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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0.3 Luke


Tre giorni prima...

 




Ero ancora una volta in ritardo per la lezione, come percorsi velocemente il corridoio principale della scuola. Infilai le mani nelle tasche, giocherellando con l'accendino nella tasca sinistra. Come avrei voluto andare a fumare una sigaretta o anche fare una sveltina proprio adesso.

Mentre stavo per passare il corridoio B, notai Sawyer Parker. La seconda bomba della scuola secondo il mio libro, era nel podio della mia lista. Se ne stava lì nel suo armadietto con un gruppo di suoi amici ridacchiando. In quel momento il suo sguardo incontrò il mio. Mormorò qualche scusa ai suoi amici, e si fece strada verso di me. Mostrandomi i suoi jeans stretti, merda. Quei jeans che aveva deciso di indossare oggi erano davvero qualcosa di fantastico. Ma non mi sarebbe importato, sarebbero finiti tra i sedili della mia rover. In realtà, mi sarebbe dispiaciuto. Perché la mia prima regola in assoluto era niente sesso in macchina.

-Hey Luke- Posò la sua mano sul mio petto -Mi sei mancato alla terza ieri-

Lei fece il broncio e non potei fare a meno di ghignare.

-Scommetto che era così, piccola, ma sono andata a prendere la mia ragazza- Risposi, come le tracciai il labbro inferiore con il dito. Sgranò gli occhi come le mie parole fluirono dalle mie labbra.

-Quale ragazza?- Respirò.

-La ragazza che ha questo, tesoro- Risi come feci cenno al mio cuore.

Lei mi guardò a bocca aperta, facendomi ridere maggiormente.

-Ripostiglio, quello accanto alla palestra, alla fine della terza- Dissi, cambiando argomento e tornando a quello che volevo.

-Dio, Luke non puoi aspettare fino alla fine della scuola, mia madre non sarà in casa- Sospirò -Inoltre dobbiamo stare attenti, l'ultima volta ci hanno quasi beccato- Mormorò con lo sguardo preoccupato.

-No- Dissi semplicemente, agitando la mano frustrato -Non ho intenzione di aspettare, posso trovare qualcun'altra per soddisfare le mie esigenze- Dissi senza mezzi termini. Mi stava già infastidendo.

-Ci sarò- Disse subito cercando di riconquistare la mia attenzione. Un sorriso giocò sulle mie labbra di nuovo e annuii, prima di spingermi oltre e sorpassando il corridoio B.

Ero sempre stato il primo ad avere in pugno la situazione, potendo così ottenere la maggior parte delle ragazze. Loro mi credevano e facevano tutto ciò che le chiedevo. Tutto era così semplice.

Naturalmente mi ritrovai per divertimento in questa linea infinita di sesso occasionale. Ma delle volte ero disgustato con me stesso. Naturalmente non era solo il sesso, perché non avrei potuto mentire, era l'unica cosa che mi piacesse della mia giornata. Ma in realtà la cosa che mi importava maggiormente era la parte principale. Continuavo ad interrogarmi se avrei mai trovato quella ragazza con cui avrei condiviso questo collegamento immediato e la connessione non era solamente il sesso. Ma sarebbe stata una connessione a livello emotivo, penso che potrei definirla così. Anche se in realtà le ragazze avrebbe giocato carte false con me per averla.

Perché non appena ottenevo ciò che volevo, il sesso, le buttavo fuori dal mio letto o me ne andavo. In realtà non c'era mai nulla da dire e non riuscivo a trovare una cosa per cui valesse la pena provar ad entrare in sintonia con qualche ragazza di McKinley.

Forse perché ancora non avevo trovato quella maledetta ragazza che avrei definito ''unica''. Come se io, in realtà, credessi a tutte queste stronzate.

Non mentivo quando dicevo questo, ma ero cresciuto in una casa amorevole, con una famiglia un po' perfetta. Mio padre era il primario dell'ospedale della città, la mamma di Ashton era la preside della scuola, mentre il mio fratellastro mi procurava i preservativi ogni volta che la mia scorta si stava esaurendo. I nostri genitori avevano sempre dimostrato l'uno per l'altro l'affetto che gli univa, anche se io ed Ashton ci lamentavamo quando si baciavano. Sembravano ancora innamorati, mentre io ancora non ci credevo nell'amore. Non sapevo nemmeno cosa fosse.

Ma, sicuramente, non lo avrei mai saputo. Non aveva senso per me, cosa sarebbe successo se mio padre quel giorno quando venni sbattuto in presidenza non si sarebbe reso conto che lui e la madre di Ashton non si potessero completare a vicenda. Questo a me non sarebbe mai successo, non lo avrei mai permesso.

Anche se il destino ha un modo tutto suo, perché in quale parte del mondo avrei trovato quella ragazza che mi avrebbe fatto perdere la testa? Non sarebbe mai accaduto.

Cazzo, delle volte ero davvero una ragazzina. Mi lamentai, roteando gli occhi alla mia stessa lamentela. Avevo bisogno di consigli.

I miei occhi vennero catturati da una porta alla mia sinistra, e un idea scintillante attraversò la mia mente. Mi voltai in fretta, cercando Sawyer che avevo appena incontrato all'inizio del corridoi B ed era dove l'avevo lasciato.

-Hey Sawyer!- La chiamai, ottenendo non sola la sua attenzione, ma anche quella delle sue amiche.

-Si?- Mi rispose, anche se la sua voce sembrava essere contaminata da un pizzico di nervosismo.

-Sgabuzzino dei bidelli, ora- Mormorai, non lo stavo chiedendo questa volta. Ero esigente.

Lei sorrise ampiamente, come salutò le sue amiche e sorrise avvicinandosi a me. Mi diressi subito verso la porta, assicurandomi che non fosse chiusa a chiave, scivolando dentro e trascinandola dietro con me.

Chiusi la porta a chiave dietro di me, iniziando a sbottonare i miei pantaloni.

Un sospiro sfuggì dalle mie labbra.

-Allora, cosa vuoi fare Luke?- Chiese, in quello che probabilmente fosse il suo modo per essere seducente. Sollevò un sopracciglio, le labbra formarono una linea retta.

-Non sono qui per farti piaceri, Sawyer- Mormorai senza mezzi termini e presto capì il suggerimento che dovesse mettersi in ginocchio.

-Dannazione Luke, giuro che questa è l'ultima volta che ti faccio un pompino in questo cazzo di sgabuzzino- Piagnucolò, strinsi i denti. Giuro se non avesse fatto quello che le avevo chiesto, avrei chiamato Hanna per fare il lavoro.

-Oh Sawyer, lo hai detto anche l'ultima volta- Ridacchiai, mettendo la mano sulla parte superiore della sua testa -Ora dacci un taglio e fai il tuo lavoro-

Entrai in classe con dieci minuti di ritardo, il che mi costò un ora di detenzione dopo la scuola. Ed ero sicuro come l'inferno che non mi sarei presentato. Il martedì avevo anatomia, il che significava  che fosse il giorno delle dissezioni.

-Benvenuto tra noi, Hemmings- Mr. Huston, un uomo di mezza età, insegnante di anatomia pronunciò quando mi presentai in classe.

-Lavorerai con Sanders. Dato che lei è quella rimasta da sola e gli altri sono già in coppia- Mormorò, alla menzione del suo nome, gemetti. Avevo completamente rimosso che la strana fosse nella classe di anatomia. stava probabilmente gioendo dato che gli psicopatici amano le cose dissezionate.

Trascinai i piedi verso il banco dove la strana con i capelli neri stava colpendo il pesce morto con il bisturi. Come avevo immaginato. Era una psicopatica. Tossii per mettere in chiaro la mia presenza come si irrigidì. I suoi occhi scrutarono al di sopra della mia spalla dandomi uno sguardo rapido, prima di tornare di nuovo al pesce morto nella vaschetta sul banco di fronte a lei.

-Hai intenzione di continuarlo a colpire con il bisturi tutto il cazzo di giorno?- Mormorai, prendendo il bisturi dalla sua mano. Non prestai nemmeno attenzione a come in realtà le sue mani fossero così fredde. Un sospiro sfuggì dalle sue labbra.

-No, stavo solamente cercando di fallire la dissezione di oggi- Affermò, per un attimo i suoi occhi spenti stabilirono un contatto visivo con me.

-Giuro che sei la ragazza più bizzarra che abbia mai incontrato- Mormorai.

-E tu il ragazzo più stronzo che abbia mai incontrato- Disse impassibile.

Anche se avrei voluto dire l'ultima parola, la ignorai e allontanai la vaschetta con il pesce lontano da lei. A quanto pare avrei fatto l'assegnazione senza di lei.

Anche se non mi importava molto, dato che era un pesce morto.

-Allora, cosa dovremmo fare in realtà con questa cazzo di cosa?- Chiesi in tutta serietà. Solo perché ero in coppia con una fottuta maniaca non significa che il mio voto dovesse abbassarsi a causa sua.

Si, lo so, Luke Hemmings si preoccupava per i suoi voti. E sì questo era vero. Anche se odiavo la scuola, avevo voti decenti e mi ritrovavo nella maggior parte delle classi a livello avanzato.

La strana si strinse nelle spalle, naturalmente, prima di rispondere.

-Dovremmo dissezionare il pesce per prelevare un campione di cellule procariote della pelle da esaminare- Mi disse.

-Ok, uh- Iniziai a dire, mentre spostò il microscopio verso di me. a quanto pare aveva fatto già l'assegnazione.

Il mio orgoglio non potette fare a meno di prendere la consegna, come guardai al microscopio e controllai il suo lavoro.

E la strana aveva ragione. Il campione era un perfetto esempio di cellule procariote.

Non chiedetemi perché la chiamassero strana.

-Ehm, si sono cellule procariote- Mormorai, mostrando il mio stupore.

E allora? Ci sarei potuto arrivare anch'io.

-Come avevo detto...- Mormorò la strana, in modo condiscendente facendomi irritare.

Quella cazzo di strana sarebbe andata e finita prima o poi.



 

SPACE AUTHOR


Hi, my beautiful people!!! So Im here again. YAAY
Allora, che ve ne pare? Come avevo promesso nel primo capitolo, il personaggio di Luke non è il solito cattivo ragazzo, ma un cattivo ragazzo a cui importa andare bene a scuola, ma non è solo questo. Arriverete a scoprirlo man mano che la storia prenderà avvio, I promise.
Però resta il fatto che tra Luke ed Aiden non scorra ancora buon sangue. Tant'è che i due si mettono a litigare nel laboratorio di scienze, perchè Luke è troppo orgolgioso per darle retta.
Ad ogni modo, ringrazio colore che hanno messo la storia tra. PREFERITI, SEGUITI e RICORDATI.
GRAZIE MILLE.

See ya soon & Stay tuned.

 
  
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