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Autore: kokorochan91    07/09/2016    0 recensioni
Premessa: Non è un romanzo o un libro, ma uno stile manga shoujo (romantico)-scolastico senza disegni ma con solo parole narranti.
Meru (protagonista) è una studentessa liceale di Tokyo molto timida ma spontanea, conosce un'amica grazie agli stessi gusti sul cibo, ha una sexy mamma lavorativa, un fratello poco presente e lavativo.
Uno sconosciuto ma ambiguo "ragazzo matita" o uno sfrontato e misterioso "delinquente", saranno forse loro a movimentare le giornate della protagonista? saranno forse rivali in amore?
Giorno per giorno si seguono le vicende di una storia d'amicizia, primo amore e segreti amorosi.
Tutto ruota attorno alla vita scolastica e non di Meru Sunda.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Giorno 11

 

Ritorno dalla stazione al parco, ma cosa ho fatto? Perché non ho resistito al tocco soffice e delicato delle dita della mano di Meru? E' una qualsiasi ragazza, quante di loro mi hanno già toccato?

Quante di loro hanno avuto dei rapporti con me? Eppure per la prima volta sono io a fare la prima mossa, sono io a interessarmi e sono io mettermi in gioco per lei. Che ti succede Keita??

Non sei più quello di una volta. Mi porto una mano sui capelli nel mentre le dita scorrono tra i ciuffi tirati indietro dal piccolo codino.

Non potrò mai scordarmi però lo sguardo impaurito e scioccato di Meru.

Cosa le ho fatto provare?! Non voglio che lei si immischi in un mondo che non è il suo nel quale lei fa una faccia come quella di oggi.

E come mi stringeva la maglietta dalla paura, sono una persona orribile, devo stargli alla larga per proteggerla.

<< Fuyuko! >> spalanco gli occhi, Fuyuko << Sparisci e ti ritrovo a picchiarti per quella mocciosa >> Keita << Perché parli così? Era solo impaurita >> Fuyuko << Cosa c'entri tu con lei? Perché sei andato tu? >> urla con gli occhi quasi del pianto.

Keita << Chi ci andava se non io? >> Fuyuko << Haru! Lui è il fratello, tu non sei nulla per lei! >>

Keita << Sai benissimo che Haru era andato a prenotare la saletta e non c'era in quel momento >>

Fuyuko << Ti interessa più lei di me? >>

Rimango senza parole, ci medito, è così? Ho un interesse maggiore che per la mia ragazza?

Fuyuko si avvicina e mi tira un pugno sul petto e mentre piange mi urla in faccia

<< Sei un meschino, usi solo le ragazze, ecco perché non ne trovi una fissa >>

mi scende una lacrima, reagisco d' impulso e la fermo, Fuyuko mi bacia e si calmano gli animi di rabbia per dare spazio a quelli passionali.

Prendo Fuyuko in braccio e lei accavalla le sue gambe sul mio bacino, ci spingiamo al muro lei mi abbraccia il collo e mi accarezza i capelli mentre le mie mani scendono lungo la schiena di Fuyuko.

Fuyuko << Keita io ti amo >> apro gli occhi. Non so cosa rispondere ma preso dal momento Keita << Anche io >> e ci abbracciamo anche se io sono incerto sui miei sentimenti.

Fuyuko non ha le stesse dolci mani di Meru sono più lunghe e più esperte. Meglio starle lontano anche per il bene di Fuyuko che è la mia ragazza.

<< Ayame dove sono Keita e Fuyuko? >> Ayame << Non sai cosa è successo? Ma dov'eri? >>

Haru << Sono andato a prenotare la saletta >> Ayame << Ecco, diciamo che c'era tua sorella >>

Haru << Mia sorella?? Cosa? >> Ayame << Keita si è picchiato per lei >> Haru << Cosa? >>

Ayame cerca di fermare Haru, ma prende a correre verso la stazione.

Vede Keita e Fuyuko camminare per mano. Haru si fionda su Keita << Dov'è Meru? >>

Keita << E' andata a casa >> Haru << E come sta? Perché era qui? >>

Fuyuko << Chiamala cosa ne sa Keita >> Haru << Non risponde, io me ne vado, la saletta è prenotata andate voi >> Haru si dirige sul binario e aspetta il treno per rientrare a casa.

Clunck. Haru sale le scale velocissimo, apre la porta di camera mia ma io ho le cuffie e sono sdraiata al buio.

Mi sento toccare la spalla, sobbalzo, è Haru che mi scuote ha una faccia arrabbiatissima.

Mi toglie subito le cuffie dalle orecchie << Ma cosa combini? >> Haru continua a scuotermi << Perché sei venuta? Crei anche problemi >> Meru << Ma- ma io.. >>

Haru << Tu cosa? Sei un' impicciona >> Meru << Volevo vedere cosa facevi >>

Haru << Ma che cosa vuoi da me? Perché ti interessi? Io e te siamo diversi mettitelo in testa >>

Meru << Ho capito, ma volevo vedere con i miei occhi >> Haru << Hai anche creato problemi a Keita >> Meru << Te l'ha detto lui? >> Haru << No, ma non è possibile che si è dovuto picchiare con quel deficiente di Goro per colpa tua >>

Meru << Quel Goro è colpa sua voleva approfittarsi di me >>

Haru << Ecco perché tu non devi venire, tu non c'entri nulla con me e Keita >>

Meru << Lo so benissimo, io non sono Fuyuko e ne tanto meno la sorella che desideri avere perché “siamo due mondi diversi “ >> Haru << Esatto, non impicciarti più >>

Meru << Esci dalla mia stanza, subito! >>

Prendo Haru e lo sbatto fuori, mi ha ferito, invece di preoccuparsi per me era tutto preso per i suoi amici del cavolo. Fuyuko, Keita. Basta non voglio avere niente a che fare con loro. Piango.

<< Buongiorno mamma >> mi strofino ancora gli occhi, Aoi << Vedo che ci alziamo presto >>

Meru << Si, non ho chiuso occhio, come mai sei qui? >> Aoi << Ho preso delle ferie >>

notavo infatti che stranamente era struccata e con il pigiama verde pistacchio con delle roselline.

Meru << Mamma puoi accompagnarmi tu a scuola? >>

Aoi << Come mai? Non ti divertivi in treno? >> Meru << Si, mamma quello prima, ti prego >>

Aoi << Va bene, fammi preparare e andiamo portiamo anche Haru >> Meru << No lui mi ha detto che preferisce il treno >> non voglio vedere neanche lui, Aoi << Ah, va bene >> Meru << Grazie >>

Aoi << mi raccomando comportati bene >> Meru << Si, mamma >> scendo dalla macchina.

Oggi ho evitato due problemi. Ma sarà giusto? Uffa non ne posso più.

Agli armadietti incontro Chiba-kun, << Buongiorno Sunda-chan >> sorrido, ecco qualcuno di positivo, << Buongiorno Chiba-kun >> cosa? Maki che risponde al posto mio? Ma era per me sia il sorriso che il buongiorno Meru << Buongiorno Maki, buongiorno Chiba-kun >> sorrido e abbasso la testa, Chiba-kun mi ferma per un braccio << Tutto a posto, Sunda-chan? >>

Maki parte all'attacco e si mette tra me e Chiba << Ma si, sta benissimo >> mi guarda e sorride e lancia uno sguardo come per dire di appoggiare la sua affermazione.

Meru << Si, sto bene >> camminiamo tutti e tre insieme, saliamo le scale insieme.

Maki mi sta addosso come una cozza, è proprio agguerrita cavolo.

Dopo le scale io e Chiba-kun ci dirigiamo in classe e salutiamo Maki. Tiro un respiro di sollievo.

Aki << Che succede? >> Meru << Ah, niente, niente >> divento rossa << Piuttosto ti chiedo scusa per ieri >> Aki << Ah di niente >> entriamo in classe.

Ah meno male. Non voglio più piangere, voglio coltivare questa cotta per Chiba-kun e se per Maki deve essere guerra, che guerra sia!

Dopo la prima ora, inizio a sentire i sintomi della nottataccia. Sbadiglio, mantengo la testa con le mani, cerco di ascoltare ma i miei occhi sono pesanti e boom sbatto la testa sul banco.

Chiba-kun ride mentre io mi controllo il naso ormai dolorante dal colpo.

Mi vibra il cellulare. Chi sarà?

Aki : - Torniamo insieme? -

Argh. Accidenti proprio oggi dovevo dire a mamma di venirmi a prendere.

Meru : - Purtroppo viene a prendermi mamma oggi -

Cavolo che sfiga. Non vorrei rifiutarlo.

Aki : - Allora facciamo questa domenica? -

E' un appuntamento oddio non ci credo è un appuntamento. Tiro un enorme sorriso davanti al telefono.

<< Signorina, Sunda >> alzo la testa e il professor Yamamoto è proprio di fronte a me che sogghigna. Meru << Si, mi dica professore >> nel frattempo cerco di mettere via il cellulare.

Yamamoto << Sa benissimo che è vietato l'uso dei cellulari in classe, me lo dia >>

Legge a voce alta il messaggio. Sono rossa paonazza non so dove guardare Yamamoto << Vediamo chi lo manda >> oh no è la fine che figuraccia e ci metto in mezzo anche Chiba-kun.

Aki << Professore anche se è vietato non è comunque educato leggere i messaggi privati >>

il professor Yamamoto mi fa un occhiolino e mi sequestra il cellulare.

<> ride tutta la classe. Chiba-kun afferra una matita e riprende a giocherellare come il giorno che l'ho visto per la prima volta.

Aki << Mi scusi ma non ascoltavo >> Yamamoto << Molto bene, dopo vi voglio entrambi nel mio ufficio >>.

Sembra che tutto sia tornato come prima. Le figuracce in classe e Chiba con la matita.

Quella che è cambiata sono io, che ho deciso di dar spazio alla mia felicità.


Giorno 12

 

In ufficio dal professore siamo Io e Chiba-kun, anche se per me è la seconda volta che faccio visita al professor Yamamoto.

<< Ragazzi, siete giovani e capisco che scoprire l'amore è una cosa bella, ma durante la mia lezione dovete fare attenzione, inoltre si avvicinano i primi Test, quindi, vedete voi >>

nel frattempo mi riconsegna il cellulare. Meru << Si professore, lei ha ragione, ma- >>

Aki << Ma non si tratta di amore, io e Sunda-chan siamo amici >>

Arrossisco abbasso il viso, dimenticavo che Chiba-kun è solo un amico e io e lui non stiamo assieme. Meru << Si professore, ci scusi >> Yamamoto << Andate pure >>

Usciamo dall'ufficio, Meru << Allora io vado a pranzare, ciao Chiba-kun >> lui sembra dispiaciuto accenna un gesto come volermi fermare e dirmi qualcosa, io cammino davanti a lui.

<< Sunda-chan ci vediamo domenica!! >> mi giro Chiba-kun che urla in corridoio mi fa un gesto di Ok con la mano con un sorriso dolcissimo, per un attimo ho immaginato Keita al posto suo sobbalzo e spalanco gli occhi, capisco subito che è un'illusione della mia testa, faccio solo un accenno con la testa.

Mentre salgo le scale per arrivare al tetto, realizzo che sono sola non ho un'amica o per lo meno siamo rivali in amore e perciò non posso raccontarle le mie sensazioni, quello che mi succede, come sto dentro. Uff. c'è un sole pazzesco oggi, si sente l'aria della primavera, mi tolgo la giaccia e la uso come cuscino per sedermi sopra.

Non ho fame. Nonostante io ami mangiare. Il cibo non ha più lo stesso sapore.

Mi arrotolo le maniche della camicia si sta proprio bene.

Raccolgo le mie gambe tra le mie braccia e poggio il mento sulle ginocchia.

Ah, mio fratello perché mi tratta così? Io voglio solo capire quello che fa e il perché non c'è quasi mai a casa. Mi scende qualche lacrima nascondo il visto sulle gambe. Tremo al ricordo di quel Goro che voleva mettermi le mani addosso e a come Keita non ha esitato a difendermi.

Non mi ero mai sentita così in difficoltà, guardo la mia mano e la stringo per ricordare come stringevo la maglietta di Keita.

Ora che ci ripenso lui mi ha anche baciato le dita, le guardo e lentamente le porto vicino alle mie labbra chiudo gli occhi come se stessi assaporando le sue labbra. Ah, ma che faccio? Ma sono pazza? Perché quando mi ha sorriso Chiba-kun ho pensato a lui? Sarà sicuramente gratitudine.

Intanto domenica mi vedrò con Chiba-kun. Anche se siamo solo amici. Cosa mi metto?!

Nel mentre che penso, sarà bene addentare il bento altrimenti finisce la pausa e io collasso.

In saletta.

Keita << Haru dove sei? >> Haru << Arrivo, subito dammi cinque minuti >> Keita << Muoviti io e Hiro siamo in saletta >> poggio il cellulare.

Keita << Hiro, Haru sta arrivando >> Hiro << Bene, nel frattempo, proviamo noi? >>

Keita << Si, facciamo chitarra voce e basso, quando arriva Haru metteremo anche la batteria >>

inizio a suonare con energia come le mie dita toccano le corde della chitarra sembrano attratte da un incantesimo energico e sinuoso, più le dita scorrono più la mia mente ricorda tutto quello che è successo ieri, come lei tremava, come lei mi stringeva le sue dolci mani sul mio viso i suoi grandi occhi che brillavano davanti ai miei, canto con energia un'altra cover (One Ok Rock Clock Strikes )

amo quel gruppo la loro energia, anche noi un giorno riusciremo a debuttare con una canzone tutta nostra.

Quando la musica finisce, mi rendo conto che tengo a Meru più di quanto penso e che l'unica cosa che posso fare è proteggerla ed evitare che si metta come dice Haru nel nostro mondo.

Hiro << Keita, oggi ti vedo piuttosto motivato è successo qualcosa? >> Keita << No niente >>

Hiro << Ma al tuo labbro cosa è successo? >> Keita << Ah, niente quel coglione di Goro.. >>

Hiro << Lo devi lasciar perdere, sai com'è imbecille e attacca brighe >> Keita << Già ma non accetto che approfitti di una ragazza come Meru >> Hiro << Meru? Chi è? >>

<< E' mia sorella >> Hiro << Ah Haru >> Haru << Che intendi con “ una ragazza come Meru” ? >>

rimango un po' senza parole oltre che sudato dallo sfogo appena fatto attraverso la musica,

Keita << Che è brava ragazza >> Haru << Sei sicuro che sia tutto qui? >> Keita << Certo, perché? >> Haru << No perché sembra che ti stia ispirando nella musica >>

Keita << E tu cosa ne sai? >> Haru << Vedo che da quando la conosci, le prove vanno meglio e tu finisci sempre inaspettatamente ad aiutarla >>

Rimango impietrito. Haru lascia cadere le sue bacchette mi spinge al muro e mi prende con i pugni la maglietta quasi a minacciarmi. Hiro << Haru calmati, ma che fai? >> Haru << Hiro non metterti in mezzo, piuttosto Keita, che intenzioni hai? >>

Keita << Io non ho nessuna intenzione, poi è tua sorella >> Haru << Ecco appunto, non ti azzardare a toccarla o a farti strane idee, anche se sei mio amico, si sa come sei fatto >>

Keita << Che intendi dire? >> Haru << Per te le ragazze sono un numero, appena ti stufi le lasci >>

Keita << So di essere uno che ha avuto diverse esperienze, ma stavolta no- >>

Haru << Stavolta cosa? Lei appartiene ad un mondo diverso da noi, hai visto com'era ieri, lasciala tranquilla >> Keita << Va bene, lo so che siamo due mondi diversi ma ora lasciami >>

Haru mi lascia e il suo sguardo cambia, più che minaccioso sembra disperato.

Keita << Bene!!! Allora ora che siamo chiari, diamoci dentro con le prove >>

Conosco Haru dalla scuola media, ricordo quando ci siamo conosciuti, nel campo della scuola.

Lui era in preda alle sue risse e io accerchiato e annoiato dalle ragazze.

Lui mi credeva un altezzoso signorino e io lo credevo un pessimo delinquente.

Mentre cercavo di sfuggire alle ragazze lui era in quel campo che canticchiava e tamburellava come un ragazzino.

Mi avvicino << Allora non sai solo picchiare >> Haru << Cosa? Ma guarda il più figo della scuola, sei in cerca di rissa? >> Keita << Ma come siamo sgarbati, a me non interessa essere figo >>

Haru << Ma come, giri sempre accerchiato dalle ragazze e altezzoso >> Keita << Veramente cerco di fare l'indifferente, a me piace altro >> Haru << Esempio? >>

Keita << Io voglio essere me stesso e non etichettato, solo perché la mia famiglia sta bene >>

Haru << Io non faccio risse, io mi sfogo >> Keita << Perchè ti sfoghi così? Hai voglia di sfogarti divertendoti? >> Haru << E quale sarebbe? >> Keita << Formiamo una band >>

Haru << Ahahaha questa è bella >> ed è stato lì che io potevo essere chi volevo e lui poteva sfogarsi attraverso la musica, poi scoprii che Haru non passava un bel momento dato che il padre li aveva abbandonati, dal giorno sono passati quattro anni.

Ora mentre lo guardo con la sua batteria, vedo un Haru più grande fisicamente ma sempre con la testa calda che ci mette il cuore con le persone anche se sbaglia i modi in cui mostrarlo.

Haru << Ragazzi allora ci vediamo domani >> Keita, Hiro << Si, bel lavoro! >>

Haru << Ah, Keita, tieni la tua camicia e scusami per prima >> Keita << Amici come prima? >>

Haru << Si, certo >> Keita << signorino cerca risse, testa calda >>

Haru mi scuote i capelli << Ma sentilo signor indifferenza e “ piaccio a tutte” >>

ridiamo insieme e ci abbracciamo.

Saluto e trovo Fuyuko fuori dalla saletta.

Fuyuko << Com'è andata oggi? >> Keita << Fuyuko! Cosa ci fai? >>

Fuyuko << Sai che mi manchi >> Keita << Vieni da me? >> Fuyuko << Sì >>

Per mano con Fuyuko e preso dall'euforia dei ricordi del passato andiamo verso casa mia...

Una delle case in costruzione della ditta di mio Padre....a casa non ho mai portato nessuno...

 

Giorno 13

 

La casa è ancora in costruzione, ma noi abbiamo comunque lo spazio per poter passare la notte.

C'è un divano letto con dei cuscini bianchi e una coperta arrotolata e poggiata sul bracciolo.

Fuyuko accende delle candele i muri alcuni sono stati già imbiancati altri sono ancora incelofanati.

Sembra romantico, ma non è la prima ragazza che passa la notte lì con me.

Haru deve tenere molto alla sorella, sorrido tra me e me Fuyuko << Che pensi? >>

sobbalzo Keita << A nulla, solo che ultimamente le prove vanno meglio >> Fuyuko << Ah si? Come mai? >> Keita << Non lo so c'è una specie di mangia, cose mai provate e sugli strumenti stanno andando alla grande >> Fuyuko << Davvero? Spero di far parte di questa magia >>

mi spinge sul divano << Aspetta Fuyuko, apriamo prima il divano >> finiamo a letto.

( un'ora dopo ) la guardo mentre dorme ci copre solo la coperta sotto siamo nudi le accarezzo i capelli e decido di alzarmi, vestirmi e andare a comprare qualcosa da mangiare in fondo è solo mezzanotte.

Cammino fa freddino infatti dalla bocca esce del fumo, mentre sono quasi al negozietto ventiquattrore vedo che sul gradino c'è seduta una ragazza tutta sola con gli auricolari e una bevanda calda (sembra un tè al latte e fragola) che soffia sul bicchiere che sembra bollente.

E' Meru. Cosa ci fa a quest'ora? E da queste parti? Sembra giù di morale, continuo dritto.

Entro dentro sbircio dalla vetrata per vedere se è ancora lì e cosa combina.

Decido di comprare del ramen economico e qualche snacks, mi fermo sulla porta.

E' in piedi davanti a me che stava per buttare via il bicchiere, ci guardiamo dritto negli occhi.

Lei si gira subito Meru sussurra a voce bassa << Scusa >> e corre via, io la inseguo ma mentre corro capisco che è il caso di lasciarla andare Keita << Possiamo essere amici se vuoi >> si gira e mentre lacrima << Va bene >> la raggiungo subito e decido di asciugarle gli occhi mi cadono le due scatole di ramen l'abbraccio come se fosse l'ultima volta che possa farlo, come se stessi dicendo “ Addio “ << Mi dispiace per quello che è successo con Goro >> Meru << Grazie e perdonami >>

Keita << In fondo stiamo in mondi diversi ma posso comunque essere tuo amico >> Meru << Hai ragione non entrerò più a far parte del vostro mondo e scusami se mi sono permessa >>

Keita << Per me non è stato un problema ma ho temuto per te e Haru lo stesso >>

Meru << Haru mi odia >> Keita << No assolutamente, talmente tiene a te che è corso via per vedere come stavi >> Meru << Lui è venuto a rimproverarmi >> Keita << Lui non sa che modi usare, è brusco ma ti vuole bene, cerca solo di capire che lo fa a modo suo >> Meru << Posso rimanere ancora un po' così? >> Keita << Certo! >> abbasso il viso sulla sua dolce testolina che profuma di vaniglia, è così dolce e indifesa e soprattutto pura, io invece sono un ragazzaccio.

Non può esserci un qualcosa tra noi, la contaminerei. Keita << Ora vado >> Meru << Grazie >>

Tornato a casa, ritorno alla realtà mangio il mio ramen, Fuyuko dorme ancora e poi decido di andarmene a casa mia e lascio un bigliettino a Fuyuko - “ Ci vediamo domani “-.

Suona la sveglia.

Ma io dormo ancora, - Mmm, che bello è proprio morbido il tuo petto Keita, lasciami poggiare ancora la testa ti pregoooo -

<< Meru!! Ma che dici?! Chi è Keita? >> Meru << Mamma!! >> alzo la testa la ruoto e guardo il cuscino che è ancora bavato e stritolato dalla mia morsa notturna. << Non è nessuno >> mi gratto la testa, Aoi << Sveglia devi studiare oggi, anche se è domenica a breve avrai i test >> Meru << Sì mamma, nel pomeriggio esco >> Aoi << va bene, basta che esci con un ragazzo >> mi tira una piccola gomitata Meru << Mamma!! che palle!! >> Aoi << Beata te che sei nel periodo dell'amore >> Meru << Tu ormai sei vecchia! >> Aoi << Meru come ti permetti? Sono ancora una donna desiderata sai?! >> Meru << Mamma a proposito, come stai?! L'hai lasciato? >> Aoi << Sto bene, certo nessuno mi tratta in quel modo tranquilla, grazie amore mio >> mi da un bacio enorme sulla fronte Meru << Mammaaaa, daiii >> esce dalla stanza sorridente io vado in bagno e noto che sulla fronte ho un bello stampo delle labbra di mia mamma bello rosso, sorrido e mi sciacquo il viso.

Devo uscire con Aki, avevo completamente scordato e quindi ora sono in preda all'ansia e soprattutto come mi vesto?! Mi metto le mani sul viso, sono un disastro.

Allora mi ha detto alle 17 al parco Shinjuku- gyoen sul ponte di legno.

Decido di aggiustare un po' la frangetta rendendola più sbarazzina e lascio cadere un ciuffo davanti all'orecchio legandolo a treccina e chiudendolo con un nastrino rosso il resto dei capelli li lascio sciolti, decido di mettere un leggero burro cacao sulle labbra e l'eyeliner a contorno degli occhi.

Metto una magliettina bianca e sopra una camicia a quadri blu e bianchi, un paio di pantaloncini in jeans e delle vans bianche. Sono semplice?! Oddio non mi piaccio. Però non voglio andare con un vestito dolce e carino, pazienza se gli piaccio devo andargli bene anche così.

Guardo l'orologio, oddio è tardissimo mancano dieci minuti alle 17 e io sono ancora a casa, uffa sono la solita ritardataria.

Esco correndo per prendere il treno, una volta salita mi rendo conto che ho lasciato i miei occhiali da sole sul tavolo, così vedrà che sono vergognatissima e tutta rossa.

Corro come una pazza dentro il parco la gente mi guarda sconcertata, sono le 17.20 e Chiba-kun mi aspetta, << Hey >> mi giro e mi rendo conto che ho superato Chiba-kun e BAAM.

Una bella testata su un palo della luce, cado a terra mi porto le mani sulla fronte che doloreeee e che figuraccia il primo appuntamento ed è iniziata così.

Aki << Certo che sei proprio buffa, ahahahah >> mi giro verso di lui e vedo che indossa una maglietta verde e un paio di pantaloni color crema che risaltano i suoi occhi e capelli scuri.

Ora che ci penso è la prima volta che ci vediamo in abiti e in ambiti non scolastici, arrossisco.

Meru << Non ridere di me >> Aki << Perchè? A me piace questo tuo lato simpatico >> arrossisce anche lui subito dopo averlo detto.

Mi alzo, lui mi controlla la fronte sento il suo respiro sulla mia pelle e le sue labbra vicino ai miei occhi, che strano non ho la stessa sensazione di quando Keita mi ha baciato le dita.

Ah ma che faccio?! Tiro via la testa Aki << Scusa forse mi sono avvicinato troppo! >> Meru << No scusami tu, comunque sto bene, grazie >> Aki << Allora possiamo passeggiare un po' sotto i ciliegi, sai in questo parco è il migliore per la fioritura >> Meru << Waa che bello adoro il profumo e il colore dei ciliegi in fiore >> Aki << Allora ti va di andare a vedere i diversi giardini? >>

Meru << Diversi giardini? >> Aki << Si c'è il giardino in stile giapponese, in stile inglese e francese e inoltre presente una GreenHouse dove ci sono tutti i fiori tropicali >> Meru << Wow Chiba-kun, come sai tutte queste cose? >> Aki << Sono sempre venuto con i miei amici qua a fare picknick e a stare all'aria aperta >> Meru << Che meraviglia, voglio vedere tutto >> poi Chiba-kun si mette a ridere vedendo i miei occhi a cuoricino e io arrossisco.

Mentre camminiamo sotto i ciliegi qualche petalo mi vola sugli occhi e quando Chiba-kun me lo toglie dagli occhi vedo davanti a me Keita, mi strofino gli occhi, ora oltre ai paragoni ho le visioni.

Ma non è una visione, ha sulla testa un paio di Ray-ban neri e indossa un golfo bianco con al centro e sulle maniche un striscia con dentro mezzi rombi neri, un pantalone nero con uno strappo sulla coscia e uno nell'altra gamba quasi sul ginocchio e un paio di adidas bianche con le righe nere.

Lui mi guarda quasi come scioccato, Chiba-kun guarda me e poi nota che io guardo Keita che è per mano con Fuyuko che indossa una maglia rossa e una gonna lunga nera che quasi non fa vedere neanche che scarpe indossa. Sembra una situazione irreale.

Meru << Ciao Keita >> poi mi giro << Fuyuko >> Keita << Anche tu qui >> Aki << Si ed è insieme a me >> Meru << A proposito, lui è Keita e lei è Fuyuko, te li presento >>

Aki << Piacere di conoscervi io sono Chi- >> Fuyuko << So chi sei, sei popolare a scuola ma vedo che ti piacciono le tipe sfigate! >> Keita << Fuyuko! Ma che dici?! >> Meru << Ma come ti- >>

Aki << Lascia perdere Sunda-chan detto da lei non mi sfiora neanche dato che sappiamo com'è! D'altronde dio li fa e dio li accoppia! >> Meru << Chiba-kun! >> Aki << Vieni andiamo! Buona passeggiata! >> mi prende per mano e li lasciamo lì.

Keita continua a fissarmi mentre vado via Fuyuko si infuria e urla << Guarda me! >>

Keita << Perché parli così?! Lei è mia amica!! >> Fuyuko << Lei non ti è niente, come faccio a fartelo capire?! >> Keita << Sai cosa significa avere un amico?! >> Fuyuko << Certo che lo so e lei non lo è! >> Keita << Sei stata una maleducata, inoltre perché la tratti così?! Non ti ho mai visto così! >> Fuyuko gli lascia la mano e gli tira uno schiaffo.

Io faccio cenno di voler tornare indietro voglio difenderlo, lui è mio amico.

Keita << Ascolta fai come vuoi, mi hai rovinato la domenica, stattene da sola >>

Fuyuko << Me ne vado >> Keita << Ecco brava >> si abbassa gli occhiali e entrambi vanno in direzioni opposte.

Io e Chiba-kun ci sediamo sotto un albero, mi appoggio con la schiena su un grande tronco e penso alla scena precedente Meru << Scusami Chiba-kun >> mi alzo e inizio a correre per raggiungere Keita. Cammina svelto. << Keita! Aspetta!! >>

Keita si gira e io arrivo correndo << Come stai? Ti ha fatto male? >>

Keita << Che ci fai qui? E il tuo “ragazzo”? >>

Meru << Ero preoccupata per te, perché sei- >> Keita mi mette una mano sulla bocca << Sssh zitta!

Vuoi fare una pazzia? >> io spalanco gli occhi......cosa?!

   
 
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