-Avanti, Angioletto…Non fare la cattiva. Se no, sai, mi tocca punirti- le sussurrai all’orecchio.
Si strusciò sul mio corpo accaldato. – Mi porti in paradiso?- chiese con voce da gattina.
-No- mi avventai, finalmente, sulle sue labbra calde e morbide – Ti porto all’Inferno-.