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Autore: always_strong28    08/09/2016    0 recensioni
Harry è a capo di un'unità di K-9 e Louis è un padre single che ha bisogno di chiarire alcune cose della sua vita.
Questa storia è una traduzione (It's a translation), potete trovare l'originale qui (the original story is here): http://archiveofourown.org/works/6897892/chapters/15736498
L'autrice è LHStylinson e ho il suo permesso per la traduzione!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Voglio dire..è da pazzi che io ancora pensi a lui, vero? Sono passate due settimane, Dio Santo, non so nemmeno se lo rivedrò di nuovo," sbuffò Harry, guardando nello specchietto retrovisore alla ricerca di Ollie e AJ. 

 

Liam guardò prima Harry poi diede un'occhiata ai due cani nel sedile posteriore e scosse la testa. "Amico, sai che puoi parlare con me invece che con i cani?" Chiese, cogliendo sempre l'occasione per prendere in giro il riccio su questo argomento. 

 

"Beh, tante volte sono più utili di te," mormorò Harry. 

 

"Sei completamente pazzo, H." Rise Liam, incapace di capire quale strano legame legasse il ragazzo e i cani. "Ma davvero, parla con me, posso aiutarti, giuro!" 

 

Harry sospirò mentre teneva gli occhi fissi sulla strada; stavano semplicemente facendo un giro aspettando una chiamata dalla centrale. "Va bene…allora, io e i cani stiamo continuando ad andare nel parco dove Scout e io abbiamo visto quel ragazzo, hai capito quale parco? Quello a 10 minuti da casa," disse, guardando Liam annuire. "E spero sempre di riuscire ad incontrarlo di nuovo, ma ogni giorno è un buco nell'acqua e iniziamo a perdere le speranze."

 

Liam si dovette quasi mordere la lingua per trattenere una risata mentre Harry continuava a parlare al plurale, includendo anche i cani in ogni cosa che faceva. "Dai amico, hai la sua targa, emana un avviso a tutti su di lui." 

 

"Non emanerò un avviso di persona ricercata, idiota!" disse Harry con gli occhi spalancati; quello non era proprio il modo di arrivare al cuore di un ragazzo. 

 

Liam alzò le mani, senza pensare che quella fosse stato un pessimo consiglio. "Allora devi continuare ad andare al parco, è la tua chance migliore se non vuoi seguire quello che ti ho detto." 

 

Harry guardò Liam e alzò gli occhi al cielo prima di rimettersi a guardare la strada. "E poi ti chiedi perché io parli con i cani…non sei proprio d'aiuto." 

 

"Beh, non che i cani ti rispondano, sono meglio di niente!" 

 

"Che stai dicendo? I cani mi rispondo sempre, vero ragazzi?" Chiese Harry lanciando uno sguardo ad Ollie e AJ e vide i due scodinzolare felici. "Vedi? Parliamo." 

 

Liam dovette fisicamente trattenersi dal dare al ragazzo un'occhiata esasperata. Sì, anche lui teneva ai cani, lo ascoltavano come ascoltavano Harry, ma quest'ultimo aveva un legame più forte con loro. 

 

Harry diceva sempre che era perché li aveva addestrati lui e ci viveva insieme, erano la sua famiglia. Liam non riusciva a trattenersi dal trovare divertente il fatto che parlasse con loro come fossero persone. Liam sapeva quanto i cani fossero legati uno all'altro, soprattutto Ollie e AJ, ma Harry era sicuramente il loro leader e i cani aspettavano lui per qualsiasi cosa. 

 

"Beh, se rivedrai quel ragazzo, cosa farai? Gli chiederai di uscire?" domandò Liam alzando le sopracciglia. "Voglio dire, non sai nemmeno se sia gay o no. E hai detto che ha un figlia, quindi…" 

 

"Non lo so, forse è bisex o qualcosa del  genere," rispose Harry facendo le spallucce. "Ma Li, se avessi visto il modo in cui mi guardava, non avresti sicuramente ipotizzato la sua eterosessualità." 

 

Liam sbuffò, ricevendo un'occhiataccia da Harry, ma disse. "Va bene H, sarà come dici tu. Se lo rivedrai, usa tutto il tuo fascino che di solito sprechi per i cani o fai qualche altra cosa per convincerlo ad uscire con te," rise, fermandosi solo dopo che il riccio gli ebbe dato un pugno sul braccio. 

 

"Bastardo," mugugnò Harry, sentendo Ollie strofinargli il naso su un braccio per confortarlo. "Lo so amico, Liam è cattivo con me ma va tutto bene," disse, accarezzandogli la testa.

 

"Va bene," disse Liam, massaggiandosi il braccio. 

 

"Centrale a K90 abbiamo un 273D sulla Montgomery, edificio 15. Il sospettato è un maschio bianco, sulla ventina, forse armato, procedere con cautela." 

 

Entrambi i ragazzi si misero sull'attenti, era una chiamata per violenza domestica e Harry non sprecò nemmeno un secondo prima di accendere le sirene e dirigersi verso l'indirizzo.

 

"K90 a Centrale, siamo diretti sul luogo," disse Liam alla radio, preparandosi già per quando sarebbero arrivati sulla scena. 

 

"Oliver, AJ," disse Harry, guadagnandosi l'attenzione dei cani. "Ascoltate, statemi dietro," disse, entrambi i cani abbaiarono avendo capito l'ordine. 

 

"Tu e i cani prendete il sospettato, io mi occupo della vittima," disse Liam, vedendo che si stavano avvicinando.

 

Harry annuì, sapendo che di solito il piano era quello- I cani sarebbero andati con lui e non c'era mai una volta in cui non fossero loro ad andare incontro al pericolo. Harry però amava il suo lavoro, amava aiutare le persone e tenere al sicuro la sua comunità, anche se doveva rischiare la propria sicurezza, faceva parte di ciò che rappresentava. 

 

Appena arrivati Liam fu il primo a scendere e ad aprire la portiera ai cani, loro scesero immediatamente ma aspettarono Harry immobili. 

 

I due tirarono fuori le pistole mentre si avvicinavano alla casa, non erano ancora dentro ma potevano sentire le urla e il rumore di vetri infranti. 

 

Ollie era alla sinistra e AJ alla destra di Harry, Liam dietro i tre  mentre si indirizzavano verso la porta. 

 

"Polizia, aprite!" urlò Harry, battendo sulla porta con il pugno. 

 

Non appena sentirono altre urla e la voce di un uomo gridare qualcosa, Harry diede un calcio alla porta ed entrò in casa con Liam e i cani. 

 

Controllarono la prima stanza con le pistole cariche, poi si spostarono più all'interno e quando giunsero in salotto videro l'uomo, e la ragazza che forse li avevano chiamati. 

 

"Signore, si allontani dalla ragazza ora," disse Harry con tono fermo, la pistola nella mano destra, mentre la sinistra chiusa a pugno per dare comandi ai cani. 

 

Non si sorpresero quando l'uomo iniziò ad urlargli contro, ma quando Harry e Liam lo videro tirar fuori un coltello da cucina, intuirono il pericolo. 

 

"Non glielo dirò di nuovo. Appoggi a terra l'arma e lasci libera la ragazza," disse Liam, vedendo lo sguardo spaventato nella donna che non sapeva dove andare o cosa fare. 

 

Harry mise a fuoco la scena, capendo che l'uomo era troppo agitato o sotto l'effetto di stupefacenti e la ragazza troppo spaventata per muoversi da lì. Sapeva che anche i cani avessero intuito dov'era il pericolo e chi invece era in pericolo. 

 

"Signorina, dirò ad uno dei cani di venire da lei, poi uscirà da qui con l'agente Payne. Quando il cane verrà da lei, gli afferrerà la maniglia sulla sua divisa e lui la scorterà fuori. Quest'uomo non la toccherà e non le farà più del male, ha capito?" disse Harry, tenendo lo sguardo fisso sull'uomo con il coltello e lanciando poi un'occhiata veloce alla donna, vedendo che annuiva. "AJ recupera, poi esci," disse, continuando a tenere la pistola puntata contro l'uomo mentre AJ camminava verso la donna, che seguì subito le istruzioni datele da Harry. 

 

AJ iniziò a dirigersi verso la porta, Liam uscì con il cane, mantenendo lo sguardo verso l'uomo finché non fu completamente fuori. Ora erano solo Harry, Ollie e l'uomo; Harry aveva bisogno di capire come disarmare quella persona. 

 

"Signore, mi guardi," disse, doveva far concentrare l'uomo che era evidentemente in panico. "Ho bisogno che lei lasci l'arma. Se non lo fa, le cose non finiranno bene, rendiamo tutto più facile." 

 

Harry aveva ancora il pugno alzato, Ollie guardava ogni movimento pronto a fare qualsiasi cosa da un minuto all'altro. Harry però fu grato che l'uomo abbandonò il coltello, Harry ordinò ad Ollie di prenderlo e allontanarlo dall'uomo mentre lui lo ammanettava. 

________________________

 

"Oliver andiamo, forza," disse Harry quasi senza fiato mentre il cane rimaneva indietro. 

 

Sapeva che Ollie doveva essere esausto e Scout che stava correndo al guinzaglio vicino a lui iniziava ad essere stanco ma non avevano ancora finito di correre. Era il suo lavoro tenere quei cani in forma, specialmente Scout che era ancora in fase d'addestramento, ma non importava dove Harry andasse, Ollie gli era sempre dietro. Era il vantaggio di essere il preferito, ma al cane non interessava, amava Harry, forse anche di più di quanto Harry amava lui. 

 

Ollie fu rapido a rimettersi in carreggiata di fianco ad Harry, non aveva bisogno del guinzaglio tranne in quelle occasioni in cui doveva rimanere in corsa anche se era stanco. 

 

Harry sospirò mentre correva, provando a superare il caldo che sentiva. Se fosse stato con l'uniforme sicuramente sarebbe svenuto, ma fortunatamente era il suo giorno libero e questo significava poter correre con gli shorts e una canotta; nonostante questo era pronto a togliersela dal caldo infernale che faceva. Harry aveva però altre cose a cui pensare, come cercare tra la folla un ragazzo dagli occhi blu. 

 

Erano passate due settimane da quando Harry aveva fermato Louis, e non era sorpreso di non averlo più visto da allora. Liam non era stato d'aiuto e i cani potevano consolarlo fino ad un certo punto, quindi era un po' perso sul da farsi. Diciamo che ormai Harry sperava nel miracolo. 

 

E stava per arrendersi quel giorno, lui e i cani stavano correndo lungo il loro solito percorso nel parco, quando vide di fronte a lui, non troppo lontano, una persona con lo stesso colore di capelli di Louis. 

 

"Scout" sussurrò Harry con gli occhi spalancati alla vista dell'uomo a torso nudo che correva di fronte a lui, con i calzoncini stretti e il sudore che gli scendeva lungo la schiena. "È lui? È lui, vero?" chiese, aumentando appena il passo per avvicinarsi a guardare. 

 

Harry sentì il cuore martellare sempre di più mentre correva dietro al ragazzo, forse dopo tutto quel tempo a cercare Louis, questa volta era davvero lui; e appena l'uomo voltò appena la testa Harry seppe che era lui, doveva esserlo. 

Harry aumentò il passo, Scout correva di fianco a lui e Ollie lo  guardava dal basso verso l'alto con espressione divertita, aumentando l'andatura. 

 

Harry era così emozionato che si sarebbe potuto mettere a piangere mentre correva dietro Louis, i suoi piedi andavano sempre più veloci sul sentiero; poi si rese conto quanto fosse vicino e quanto i suoi piedi non volessero fermarsi. Harry ci provò a fermarmi o a schivarlo, ma non ci riuscì e si schiantò contro la schiena di Louis, entrambi finirono per terra. 

 

"Cazzo…" 

 

Harry spalancò gli occhi mentre i cani abbaiavano, poi vide Louis a terra di fianco a lui, tenendosi la testa con una mano. "Oh mio dio, mi dispiace, mi dispiace!" disse subito. 

 

Louis lo guardò, anche i suoi occhi si spalancarono, la bocca si aprì e si chiuse alla vista di Harry. 

 

"Merda, la tua testa sta sanguinando per colpa mia, cazzo," disse Harry, coprendosi la bocca con una mano quando vide il taglio sulla testa di Louis. "Lascia che ti aiuti." 

 

Harry non avrebbe potuto sentirsi peggio di così, aveva praticamente assalito il ragazzo dagli occhi blu e l'aveva ferito, ma poi vide Louis prendere la sua mano e lo sentì ridere. 

 

"Sei un poliziotto, non dovresti essere coordinato?" 

 

Harry aprì la bocca, non capendo perché Louis non fosse incazzato con lui e stesse invece sorridendo e ridendo. Poi realizzò che avrebbe dovuto inventare una scusa per spiegare il perché fosse finito contro di lui, guardò un attimo Scout e gli venne in mente. 

 

"Um, uhm…si ma Scout è scappata di nuovo ed ero troppo preso a rincorrerla e non ho visto dove stavo correndo," disse timido, grattandosi la nuca e scusandosi silenziosamente con Scout ai suoi piedi. 

 

"È un bel terremoto eh," Louis si morse il labbro, provando a nascondere un sorriso mentre guardava il cucciolo. "E ne hai un altro con te, chi è?" 

 

"Oh, lui è Oliver, Ollie per gli amici," lo presentò Harry, accarezzando la testa del cane. "Zampa." 

 

Louis si stupì quando il cane allungò davvero la zampa per dargli una stretta di mano, il ragazzo salutò il cane non riuscendo a trattenere un sorriso. "Piacere di conoscerti Oliver." 

 

Ollie abbaiò una volta, Harry non pensava che il suo fascino con i cani avrebbe funzionato, invece Liam forse ci aveva visto giusto…Poi notò che il taglio di Louis stava ancora sanguinando ed Harry si ricordò che lo aveva ferito. Era un po' troppo concentrato dal fatto che Louis fosse a petto nudo e completamente ricoperto di sudore, ma Harry riuscì a tirar fuori un'idea dal suo cervello in blackout che avrebbe potuto sistemare le cose con il ragazzo. 

 

"Ascolta, sono tremendamente dispiaciuto e stai ancora sanguinando, vorresti…vorresti venire a casa mia così posso aiutarti a medicarti?" Chiese nervosamente. "Vivo a circa dieci minuti da qui, ma non devi ovviamente, è che…" 

 

"Sì, sì, va bene, grazie," lo fermò Louis, vedendo che stava iniziando a blaterare se non gli avesse risposto. "E davvero Harry, non ti preoccupare, grazie." 

 

"Certo, mi ringrazi per essermi scontrato con te," rise Harry, vedendo Louis fare le spallucce e abbassare il viso arrossato dall'imbarazzo. "Ma è il minimo che io possa fare, aiutarti a darti una ripulita" disse, indicando poi la direzione verso cui andare prima di tirare il guinzaglio a Scout e dire ad Ollie che sarebbero andati a casa; il cane sapeva la strada quindi camminava poco più avanti. 

 

Harry si rese conto poi che ora avrebbe dovuto parlare con quel ragazzo e non fissarlo solamente. Non era sicuro di riuscire a far funzionare la cosa perché era bravo a parlare con i cani, ma con le persone non era altrettanto abile. 

 

"Mh..quindi, dov'è Lily oggi?" 

 

"È con mia madre. Volevo del tempo per correre visto che non lo facevo da un po' e ho pensato che fosse troppo caldo correre con lei nel passeggino." 

 

"Ho capito," Harry mormorò e annuì, era un po' triste che la bambina non fosse con lui. "Di solito corri nel parco?" Chiese, pensando che magari avrebbe potuto "imbattersi" in Louis più spesso. 

 

"No, ma vorrei davvero," sbuffò Louis, passandosi una mano sulla frangia umida. "Quest'anno inizierò a lavorare ad una scuola superiore come insegnante d'inglese e sarò anche l'allenatore di calcio, quindi vorrei tenermi in forma." 

 

"Ah, davvero?" Chiese Harry interessato, era così semplice immaginarsi Louis come insegnate, avrebbe conquistato tutti. "Che lavoro fai ora? Hai detto che eri in ritardo quando l'altra volta ti ho fermato per eccesso di velocità." 

 

"Ora come ora faccio il cameriere in città," disse Louis calmo, sorridendo mentre guardava il cane camminare davanti a loro, "Tu invece sei ben sistemato con il tuo lavoro, vero? Capitano di polizia e tutto il resto," lo prese in giro. 

 

"Uhm sì," disse Harry titubante, provando a trattenere un sorriso. "Lo sapevo fin da bambino che volevo fare il poliziotto, ho solo fatto un inizio con il botto," disse, guardando il ragazzo, e il modo in cui Louis lo guardò in risposta lo fece arrossire. 

 

Harry non riusciva a capire il modo in cui Louis si sentiva o cosa pensava di lui ma quando vide quanto morbido era il suo sguardo, Harry si rese conto che l'affetto e l'ammirazione che vedeva in quegli occhi non l'aveva mai vista in nessun altro. Poi Louis distolse lo sguardo, abbassando la testa e mordendosi un labbro per il troppo sorridere. 

 

"Quindi um," disse Louis schiarendosi la voce, suonando quasi nervoso. "Hai detto che vivi a dieci minuti dal parco ma da quello che sembra qui ci stiamo dirigendo verso il bosco. Stai cercando di uccidermi per caso?" 

 

"Ovviamente no," rise Harry guardando Ollie dirigersi verso il sentiero. "In realtà abbiamo lasciato la città e ora siamo nel mio regno. È un po' nascosto ma è ciò che mi piace, essere lontano dall'azione ogni tanto…beh, poi è vicino alla spiaggia." 

 

Louis si guardò intorno, beandosi del panorama e capendo immediatamente perché Harry vivesse lì. Sembrava rilassante avere così tanto spazio ed essere proprio vicino all'acqua doveva essere bello, specialmente per i cani. 

 

Harry fece strada a Louis per entrare, aprendo la porta e lasciando Scout libera dal guinzaglio. "Liam deve aver preso gli altri due," disse a se stesso, di solito quando arrivava a casa gli altri gli venivano sempre a fare le feste. 

 

"Liam?" 

 

Harry si voltò e vide Louis guardarlo confuso, quasi nervoso di seguirlo in casa. "Sì, è il mio secondo in comando e migliore amico. Qualcosa di grosso deve essere successo a lavoro se ha preso i cani con lui." 

 

"Perché?" Chiese Louis mentre seguiva Harry, percorrendo un corridoio e dirigendosi in bagno. 

 

"Beh…ognuno dei miei cani è specializzato in cose diverse, ha preso con sé AJ e Teddy: AJ si occupa di ricerca e salvataggio, Teddy invece in rintracciamento di esplosivi." Disse Harry con nonchalance prima di indicare a Louis di sedersi e tirare fuori il kit di primo soccorso. 

 

Louis rimase in silenzio un momento, fermo mentre Harry gli puliva il taglio con una garza. "È piuttosto intenso…" 

 

"Sì beh…l'essere poliziotti e per di più nell'unità cinofila non è tutto rose e fiori," rise Harry. 

 

Louis annuì e si morse un labbro, lasciando che Harry continuasse a medicarlo. Rimase in silenzio, Harry non sapeva se avesse detto qualcosa di sbagliato e quindi ora Louis si era innervosito e agitato, ma non voleva che la situazione si facesse strana. 

 

"Ma uhm, sono sicuro che anche fare il padre non sia poi così facile," provò a dire; voleva davvero parlare di Lily e sapere di più su di lei. 

 

"Sì, uh…specialmente quando non eri affatto pronto per avere un bambino," disse Louis, permettendosi una risata un po' forzata. "Ma voglio dire, amo Lil, è il mio mondo e non c'è niente che cambierei. Beh, non è vero…se dovessi cambiare qualcosa, sarebbe l'avere voglia di preparare la cena ogni sera," disse, questa volta ridendo davvero e rimanendo ancora fermo mentre Harry gli metteva un cerotto. 

 

"Vieni qui a cena, amo cucinare!" 

 

Harry si bloccò, non poteva crederci di averlo appena detto ad alta voce. Le sue mani erano ancora sulla fronte di Louis, il ragazzo lo guardò con quegli occhi blu intensi, alzando appena le sopracciglia e sorridendo appena; ma l'unica cosa che Harry notò fu che la sua faccia si era praticamente incendiata dall'imbarazzo. 

 

"Merda, scusa, non ci conosciamo nemmeno e…" 

 

"Beh, possiamo rimediare," lo bloccò Louis mentre Harry lentamente toglieva la mano dalla testa del ragazzo. "Se non ti infastidisce il fatto che dovrò portarmi una bambina di sei mesi con me," disse sorridendo. 

 

"No, ovviamente no," disse Harry, incredulo. "Ne ho una di cinque mesi anche io, quindi…" disse ridendo, ma quando vide gli occhi di Louis spalancarsi, scosse la testa immediatamente. "Cuccioli!" Si affrettò Harry. "Scout, sai, è una cucciola di cinque mesi." 

 

Harry guardò Louis scoppiare in una fragorosa risata, con una mano sul petto e la testa buttata all'indietro, mentre provava a calmarsi. Ed Harry giurò a se stesso che avrebbe trascorso il resto della sua vita ad ascoltare quella risata, ma per ora, avrebbero cenato insieme. 

______________________

 

Salveeeee! 

Poiché il primo esame è andato bene, ogni oltre aspettativa a dirla tutta, eccoci qui con il secondo capitolo!! :D 

Spero vi sia piaciuto, inizia a delinearsi la storia e andrà solo in crescendo *_* 

Spero al più presto di potervi dare il 3° capitolo, visto il secondo esame in vista…pazientate come sempre! 

 

A presto 

Marica x

   
 
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