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Autore: always_strong28    17/10/2016    0 recensioni
Harry è a capo di un'unità di K-9 e Louis è un padre single che ha bisogno di chiarire alcune cose della sua vita.
Questa storia è una traduzione (It's a translation), potete trovare l'originale qui (the original story is here): http://archiveofourown.org/works/6897892/chapters/15736498
L'autrice è LHStylinson e ho il suo permesso per la traduzione!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Da Louis Tomlinson: Sono lì tra 5 minuti :) 

 

Harry sospirò mentre guardava il telefono, si passò una mano tra i capelli chiedendosi perché avesse pensato che quella sarebbe stata una buona idea. 

 

Dopo aver visto il messaggio, tornato a casa dal lavoro, si era ritrovato al limite dell'esaurimento nervoso, pulendo la casa già linda circa sette volte e cambiandosi d'abito più volte di quanto avrebbe mai ammesso ad alta voce. Harry non voleva iniziare a cucinare prima che Louis arrivasse, ritenendo che potesse essere divertente farlo insieme, ma era già tutto pronto. 

 

Si assicurò che i cani mantenessero il comportamento più idoneo, specialmente dal momento che Lily sarebbe venuta, quindi fece un discorsetto ai ragazzi. Louis era ormai alla porta ed Harry avrebbe voluto nascondersi sotto al letto. Prima che potesse anche solo pensare di correre in camera sentì il campanello, il suo cuore si bloccò e gli occhi si spalancarono. 

 

"Va bene Styles, hai avuto a che fare con cose ben peggiori," disse a se stesso mentre lentamente si avviava verso la porta, liberandosi di un sospiro prima di aprirla. 

 

"Ehi!" 

 

"Ciao," disse Harry sorridendo, al solo vedere il ragazzo già non riusciva a contenersi. 

 

Era così bello e divertente, la bambina che teneva nell'ovetto gli stava sorridendo ed era davvero un momento perfetto. Beh, lo fu finché Harry non si rese conto che non li aveva ancora fatti entrare, e non riuscì a trattenere una risata nervosa mentre faceva strada al ragazzo. 

 

Guardò Louis togliersi le scarpe e sistemarle a terra prima di prendere Lily in braccio, stava per proseguire quando Harry lo bloccò. 

 

"Aspetta un momento," disse veloce, Louis lo guardò confuso, poi Harry fischiò forte, e un secondo dopo si sentirono uno scalpiccio di passi. 

 

La bocca di Louis si spalancò quando vide quattro pastori tedeschi in fila di fronte a loro, tutti seduti in attesa dei comandi di Harry. 

 

"Felice di rivedervi," disse Louis, quasi affascinato mentre scuoteva la zampa di uno di loro e spostava nell'altro braccio Lily, che stava ammirando gli animali curiosa.

 

Harry non trattenne un sorriso, grato che Ollie avesse avvicinato Louis, poi passarono agli altri cani, "Questo è AJ; poi Teddy e ovviamente conosci Scout," disse, sorridendo alla cucciola che abbaio contenta riconoscendo l'ospite. 

 

"Hai un piccolo esercito qui," disse Louis con un sorriso morbido ai cani, i quali erano tutti della stessa razza ma avevano manti di colori diversi, con differenti macchie e striature, già sapeva che avrebbe confuso i loro nomi più di una volta. "Ma uh, tu conosci Lily ovviamente," disse Louis ad Harry. 

 

Harry non aveva mai visto una bambina più bella di quella. Ovvio, suo nipote era adorabile e il bambino più dolce, ma Lily era bellissima con quegli occhioni blu e il naso a patata. Però era il modo in cui Louis guardava sua figlia che gli faceva sciogliere il cuore; la guardava con così tanto amore, come se fosse l'uomo più fortunato della terra ad avere una bambina così. 

 

"È un piacere rivederti piccolina," disse Harry sottovoce mentre sorrideva alla bimba, accarezzando la sua manina con un dito. 

 

Non si aspettava che la bimba gridasse contenta, sorridendo e gorgogliando prima di infilarsi un pollice in bocca. 

 

"Le piaci," rise Louis, dando un bacio a Lily sulla fronte. 

 

Harry voleva prenderla in braccio, coccolarla e darle un milione di baci, ma non voleva sembrare strano. "Quindi, uhm, sì, entra pure ti faccio fare un giro e poi prepariamo la cena," disse contento, felice di mostrare a Louis la sua casa. "Forza ragazzi, andate a giocare," disse ai cani e tutti corsero via tranne Ollie che seguì Harry come un'ombra. 

 

"Hai una casa meravigliosa," disse Louis, guardandosi intorno mentre Harry lo conduceva in salotto. "Ci vivi da solo?" 

 

"Sì solo io, beh…io e i cani," disse Harry con un sorriso mentre guardava il salotto. "Quando ho comprato questa casa era davvero un disastro, io e il mio amico abbiamo praticamente sventrato la casa originale e abbiamo ricominciato da capo. Tutto quello che vedi l'abbiamo fatto noi," disse, più che orgoglioso di ciò che lui e Niall avevano realizzato. 

 

"Merda…" sussurrò Louis mentre si guardava in giro, curioso di sapere come fosse il resto della casa. "Sei anche un costruttore o cosa?" lo prese in giro, ma in realtà era scioccato dalla bellezza dei locali. 

 

"No, non lo sono; ma il mio amico Niall mi ha aiutato. È lui che ha fatto il grosso del lavoro, ma è anche un vigile del fuoco volontario, l'ho incontrato in servizio." 

 

Louis era stupito mentre seguiva Harry attraverso i vari ambienti, più guardava e più amava tutto quanto. Ed era ancora più sconvolto quando pensava che due persone avevano potuto costruire tutto quello dal nulla. 

 

"Non voglio sembrare pazzo, ma amo la tua casa," rise Louis un po' nervoso mentre seguiva Harry per il corridoio, ritornando poi verso le camere da letto. "Il mio appartamento è un merda in confronto a questo posto e lo tieni così pulito anche con quattro cani in giro." 

 

"Proprio per questo pulisco in modo meticoloso," disse Harry, quasi rabbrividendo all'idea di non pulire tutti i giorni ed essere circondato da peli di cani. "Ma uhm ok, questa è la mia stanza e poi ho altre due stanze per gli ospiti." 

 

Osservò Louis dare un'occhiata alla stanza, Harry si morse un labbro nervoso mentre il ragazzo si girava intorno e ammirava ogni oggetti. Fu quando Louis aprì la porta di una stanza degli ospiti che il suo cuore si fermò, rendendosi conto di essersi dimenticato di menzionare quella stanza prima che il ragazzo si facesse un'idea sbagliata.

 

"Hai dei figli?" sussurrò Louis, gli occhi fissi sulla culla e sulla stanzetta decorata. 

 

"No, no," si affretto a dire Harry, entrando dopo di lui. "È per mio nipote. Ho una sorella che è sposata con Niall. Li ho fatti incontrare io…ma è una lunga storia, comunque si sono sposati e hanno un bambino di due anni. Ho decorato la stanza perché faccio da babysitter spesso." 

 

Louis si morse un labbro e annuì; Harry poteva percepire l'imbarazzo che si sprigionava da lui per aver chiesto. 

 

"Ecco pensavo…che se Lily si stanca più tardi possiamo metterla qui. Ho un baby monitor e uno scalda biberon, anche una sedia a dondolo. Non ho mai buttato via niente anche se Christian è diventato grande," disse timido, sperando segretamente che un giorno avrebbe avuto la propria famiglia e avrebbe usato quella stanza. Non poteva dire quelle cose a Louis, almeno non ora. 

 

Hai costruito tu la culla?" chiese Louis, cambiando posizione alla bambina tra le sue braccia, mentre guardava la stanza. 

 

"Forse," disse Harry facendo le spallucce. "Ma non hai ancora visto la parte migliore della casa, forza," disse, affrettandosi per mostrare a Louis il seminterrato. 

 

Vide il ragazzo guardarlo con aria interessata, Harry praticamente corse giù fino all'ingresso per aprire la porta che portava al piano inferiore. Voleva mostrare a Louis quella parte della casa fin dal primo momento in cui era entrato, era troppo orgoglioso di quello che aveva creato per i suoi cani. Ovviamente Ollie era con lui, davanti a tutti mentre faceva strada giù per le scale. 

 

"È eccitato il ragazzo," rise Louis, seguendo il cane, ma non appena mise a fuoco l'ambiente, rimase di sasso. 

 

"Benvenuto nel covo dei K-9," disse Harry felice mentre si metteva le mani sui fianchi e osservava i cani giocare. 

 

Si rese conto che Louis non aveva idea di come muoversi, i suoi occhi erano spalancati per la sorpresa. Harry sapeva di avere un po' superato i limiti nella costruzione di quella stanza, ma i suoi cani meritavano il meglio ecco tutto. 

 

"Allora, ogni cane ha il suo spazio, la sua cuccia e tutto; hanno anche una riserva dei loro giochi preferiti," disse Harry spiegando. "Qui è dove si riposano e giocano dopo una lunga giornata, inoltre ho installato un bagno con la vasca laggiù." 

 

Louis si guardò intorno. C'erano giocattoli sparpagliati in giro, e Ollie e AJ stavano giocando al tiro alla fune nel bel mezzo della stanza. Scout invece correva in giro senza sosta e Teddy guardava il cucciolo confuso ma divertito allo stesso tempo, Louis non aveva mai visto una cosa così bella. 

 

"Guarda questo," rise Harry, fischiando un secondo dopo, facendo fermare i cani. "Raccogli, via!" 

 

E immediatamente i cani stavano correndo, anche Scout, prendendo dei giocattoli e buttandoli nei loro cesti. 

 

"Guarda che roba!" Disse Louis sconvolto. "Vanno anche a dormire quando glielo dici?" 

 

Harry sentì il tono di sfida nella voce di Louis, ma annuì e rise. "L'ora della nanna è un po' difficile, di solito piagnucolano e provano a dormire nel mio letto. Non glielo permetto anche perché non è molto spazioso per accogliere me e tutti loro." 

 

Louis scosse la testa, ridendo mentre continuava a guardarsi intorno come se non credesse ai suoi occhi. "È pazzesco Harry," sussurrò piano.

 

Harry fece le spallucce, sapendo bene di essersi superato, ma non poteva farci niente. "E sarà ancora più assurdo perché dobbiamo preparare la cena," disse, fischiando così che i cani si mettessero in fila davanti alle loro ciotole che vennero subito riempite. 

 

"Ehi, ehi..calmo riccio, non impazziamo del tutto," disse Louis scherzando, guadagnandosi pure un'occhiataccia da Harry. 

 

Lasciarono i cani mangiare in pace ed Harry condusse Louis al piano superiore, in cucina; era pronto per cucinare perché stava morendo di fame da quando era uscito dal lavoro. 

 

"Ecco, ho un seggiolino dove puoi mettere Lily," disse, spostandolo più vicino al bancone, così che Louis potesse sempre tenerla d'occhio. 

 

"Sei pronto a tutto," mormorò Louis prendendolo in giro, sistemando Lily sorridendole giocoso prima di darle il ciuccio e il suo gioco preferito. 

 

Harry non riusciva a trattenersi su quanto fosse dolce Lily, probabilmente era la bambina più giocosa e felice che lui avesse mi conosciuto. La piccola stava sul seggiolino giocherellando con le chiavi di plastica, gorgogliando e balbettando tra sé e sé. E il modo in cui Louis la guardava ogni tanto senza curarsi di quello che invece avrebbe dovuto fare, uccideva Harry, era così chiaro che il giovane dagli occhi blu amasse tantissimo quella bimba. 

 

"Ecco, non ti ho mai chiesto quanti anni hai….mi sono reso conto che in fin dei conti non ci conosciamo poi così tanto," disse Harry mordendosi il labbro e guardando dal basso Louis, mentre tagliava una cipolla. 

 

"Beh, ho 24 anni, il mio colore preferito è il rosso e odio i clown," rise Louis, provando con tutte le sue forze a non piangere. "E che mi dici di te?" 

 

"Ho 23 anni, amo il viola e mi fanno piuttosto spavento i gatti." 

 

Louis lo guardò per un minuto, scoppiando poi a ridere e spaventando Lily. "Sei a capo di una squadra speciale di cani e hai paura dei gatti?" 

 

"Sì, perché i cani mi ascoltano e sono allenati, mostrano affetto…mentre i gatti sono cattivi e spaventosi e non sai mai che cosa stanno pensando," disse Harry molto seriamente, solo il pensiero già lo terrorizzava. 

 

"On è vero," rispose Louis, ribattendo. "Ho un gatto ed è l'animale più dolce al mondo." 

 

Harry grugnì, guardandolo come se avesse intenzione di buttarlo fuori casa. 

 

"Va bene, non mi uccida Capitano, si fa per dire," disse Louis alzando le mani mentre guarda Harry roteare gli occhi ridendo, per poi rimettersi a preparare la cena. "Incontrerai Cooper, è un amore." 

 

"Non voglio incontrare il tuo gatto demoniaco, mi ucciderà," mormorò Harry, poi si girò, avendo sentito Ollie arrivare in cucina probabilmente voleva sapere che cosa stesse succedendo. "Ecco il mio ragazzone che non potrebbe mai uccedermi, vero?" 

 

"Beh, lui no…ma qualche criminale che starai inseguendo forse sì," sbuffò Louis. "Cooper non farebbe del male ad una mosca." 

 

"I cani sono meglio Louis, non ho intenzione di discutere su quest'argomento," rise Harry, non c'era niente al mondo che Louis avrebbe potuto fare per convincerlo del contrario.

 

Harry vide Louis scuotere la testa e ridacchiare vicino a lui, almeno non proseguì nella "discussione". Harry era più o meno sorpreso di divertirsi in compagnia del ragazzo. Era strano cucinare per due anziché per una sola persona e vedere Lily giocare con Ollie ai suoi piedi…era confortante e divertente; ogni secondo che passava con Louis si infatuava di lui un po' di più. L'unica cosa certa, era che non sapeva cucinare e non aveva idea di che cosa stesse facendo ma era divertente guardarlo e vedere Lily che lo osservava come se fosse un pazzo che tentava di cucinare per la prima volta. 

 

"Se..se non è un problema volevo chiederti come…" 

 

"Come sono finito per l'avere Lily?" disse Louis finendo la frase. 

 

Harry aprì e chiuse la bocca, quasi sentendosi male per aver chiesto, ma poi vide Louis sorridere e capì che al ragazzo non aveva dato fastidio. Louis rimase in silenzio per un po', guardando il cibo che cuoceva nella pentola e mordendosi un labbro. 

 

"Beh…io uscivo con questo tizio da qualche anno…e per farla breve l'ho beccato a tradirmi nel nostro letto," disse Louis tutto d'un fiato come se volesse dimenticare quel ricordo. "Beh, la stessa sera Zayn mi portò fuori a bere per scordarmi tutto, chiaramente ha funzionato perché sono finito a letto con un ragazza nonostante io sia gay al 100%," disse, ridacchiando nervosamente e grattandosi la nuca. "Ma due mesi dopo la ragazza ha bussato alla mia porta con un'ecografia in mano e il test del DNA che confermava che Lily era mia." 

 

Harry annuì e guardò Louis, vedendo il ragazzo guardare Lily e sorridere alla piccola mentre lei stava buona con il ciuccio in bocca. "La mamma è ancora presente?" 

 

"No, lei…di solito ci davamo il cambio con Lily ma quando la piccola aveva circa un mese, lei sarebbe dovuta venire a prenderla ma non si è mai presentata," disse Louis calmo, fissando la bambina di sei mesi. "Ho provato a contattarla, ma dopo una settimana ho smesso. Se lei non voleva far parte della vita di Lily era libera di lasciarla, non la volevo e non la voglio vicino a mia figlia." 

 

Harry si morse un labbro mentre ascoltava Louis, era chiaro quanto il ragazzo fosse ferito nonostante tutto, la vita non era stata facile o giusta con lui, ma non lo aveva fermato. "Beh, hai un bellissima bambina, Louis," disse gentile, offrendo al ragazzo un sorriso. 

 

"È un principessina viziata, ecco cos'è," rise, facendo delle smorfie a Lily e facendola ridere. "La amo più di qualsiasi altra cosa al mondo." 

 

"Si vede," rispose Harry contento mentre controllava che la cottura proseguisse senza problemi. 

 

"E io posso dire quanto tu ami i tuoi cani," rispose Louis a tono, cambiando discorso. "Comunque, quanti anni hanno?" 

 

"Oliver è il più vecchio, ne ha cinque," disse Harry, accarezzando la testa del cane ai suoi piedi. "Poi c'è AJ che ne ha tre, Teddy due e Scout che ha cinque mesi. Povera Scout è circondata da maschi, mi sento male per lei," rise, afferrando i piatti per lui e Louis. 

 

"Lily può tenerle compagnia, vero tesoro?" disse Louis, voltandosi verso la piccola con un grande sorriso e dandole un bacio sul viso. 

 

Harry alzò la testa dopo aver sentito quelle parole, non avrebbe avuto problemi ad uscire con Lily e Louis di nuovo. Ma invece di sognare ad occhi aperti, portò i piatti a tavola, Louis avvicinò Lily prima di prendere posto e Ollie ovviamente lo seguì sia mentre si dirigeva verso il frigo per prendere un paio di birre sia quando tornò al tavolo. 

 

"Ti segue sempre in questo modo?" Chiese Louis aggrottando le sopracciglia prima di tirare fuori qualche pappetta per neonati e imboccare la bimba. 

 

"Praticamente è la mia ombra," rise Harry mentre annuiva e prendeva un sorso di birra. "Questo ragazzone non lascia mai il mio fianco," sorrise ad Ollie, accarezzandolo e baciandogli la testa. 

 

"È forse perché è il più grande?" chiese Louis, prendendo un boccone poi guardò il piatto sconvolto e poi Harry con un'espressione sorpresa. "Diavolo che buono!" 

 

Harry dovette coprirsi la bocca con una mano mentre guardava Louis divorare il cibo, quasi facendolo soffocare da quanto rideva. "Voglio dire," continuò provando a calmarsi. "All'inizio non era nemmeno il mio cane." 

 

"Davvero?" domandò Louis con la bocca piena. 

 

"Uhm sì," Harry si passò una mano dietro la nuca, lanciando una sorriso triste ad Ollie. "Mi padre era in una squadra di artificieri e, beh, aveva preso Ollie da addestrare ma l'ha avuto solo per un mese prima che morisse…Lui, ecco, era al lavoro e quando sei in quel tipo di squadra puoi avere una giornata grandiosa o…hai capito," disse quieto, sentendo gli occhi di Louis su di lui ma rifiutandosi di guardarlo. "Avevo diciotto anni a quel tempo, mi ero appena diplomato all'accademia di polizia ed è così che è iniziato il mio lavoro con i K-9 e con Ollie." 

 

"Harry…mi dispiace," disse Louis piano, il riccio scosse la testa e gli fece un gesto con la mano come a dire 'tranquillo'. 

 

"Non preoccuparti, non potevi saperlo," rispose Harry, per non far sentire a disagio il suo ospite. "Ma non so, credo che Ollie e io siamo così attaccati perché è l'ultima cosa che mi resta di mio padre, quindi lo tengo vicino." 

 

Quando finalmente Harry alzò la testa, vide quanto Louis fosse triste per aver chiesto. Tutto quello che Harry avrebbe voluto fare era prendergli una mano e dirgli che andava tutto bene, invece offrì al ragazzo un sorriso, cercando di non farlo sentire in colpa o pensare che fosse arrabbiato perché aveva tirato fuori quel discorso. Quindi cambiò argomento, non voleva continuare a parlare di cose serie, quindi chiese a Louis della sua famiglia, di come avesse incontrato Zayn e di come avesse deciso di diventare insegnante. E da lì capì che Louis amava raccontare storie. 

 

Amava raccontare ed essere teatrale, gesticolava ed era espressivo, cambiava voce se impersonava un suo amico o sua madre. E alla fine della cena, Harry aveva lo stomaco chiuso e provava a respirare mentre ascoltava Louis. Anche Lily rideva, perché suo padre appariva sciocco e divertente in quel momento, Louis le faceva delle smorfie perché avrebbe fatto di tutto per vederla sorridere. 

 

Harry, dal canto suo, gli raccontò di sua madre, di come dopo la morte di suo padre, lei avesse viaggiato e tornasse a casa solo per Natale e per andare a trovare lui e Gemma. Disse a Louis di sua sorella e di Niall, di come li aveva fatti incontrare e di come erano finiti per sposarsi e dopo pochissimo lei era rimasta incinta ed era nato Christian. Harry provò ad essere divertente, inserì una battuta qui e là e fu abbastanza bravo da far ridere Louis. 

 

Liam gli diceva sempre che solo i cani lo trovavano simpatico e questo solo perché non avevano idea di che cosa stesse dicendo, ma ecco Louis, ridere come se si trovasse di fronte la persona più divertente del pianeta. Harry non sapeva se stesse ridendo per pietà o perché fosse davvero divertente, ciò che gli interessava era che il ragazzo di fronte a lui stesse ridendo. 

 

Fu solo quando Lily iniziò a lamentarsi che i due si alzarono, Louis prese in braccio la bambina e la portò nella stanza per cambiarla mentre Harry faceva un po' di pulizia. E quando Louis tornò in cucina con una Lily bella fresca, il ragazzo non riuscì a trattenersi nel complimentarsi per la nursery ed Harry si arrossì. Per ogni lusinga di Louis, il riccio si trovava ad arrossire o a mordersi il labbro per non sorridere come un pazzo. Il cuore di Harry perse un battito anche quando Louis commentò positivamente la scelta del film. 

 

Harry prese posto sul divano vicino al ragazzo che aveva Lily appoggiata contro il petto, Harry voleva davvero, davvero tenerla in braccio, ma non poteva chiederlo a Louis, non voleva sembrare strano, quindi rimase seduto vicino al ragazzo, più vicino di quanto avesse dovuto, e sorrise alla piccola mentre Ollie si accomodava ai loro piedi. 

 

"Vuoi darle da mangiare?" 

 

Le sopracciglia di Harry si alzarono al sentire quelle parole, annuì immediatamente e Louis si mise a ridere. Il momento dopo, Lily era tra le sue braccia, Harry la strinse a sé e si sciolse nel vedere la piccola sorridergli con quegli occhi blu. 

 

"Sei una bambina bellissima, lo sai?" sussurrò appena, accarezzandole gentilmente la manina con il pollice e dandole un bacio sulla testar. 

 

Quando Harry alzò lo sguardo, vide Louis che lo fissava. Non sapeva a che cosa stesse pensando il ragazzo o perché lo stesse guardando in quel modo, ma Harry sapeva che se l'avesse continuato a guardare così sarebbe morto per l'imbarazzo. 

 

"Vado, uhm…vado a scaldare il biberon," disse Louis schiarendosi la voce, alzandosi dal divano e percorrendo il corridoio velocemente. 

 

Harry osservò Louis lasciare la stanza, il secondo dopo gli altri cani lo raggiunsero in salotto, si misero tutti comodi tranne Scout che guardava la bambina con curiosità. 

 

Lily guardò il cane per un secondo prima di fare un verso acuto e iniziare a dimenarsi, facendo abbaiare Scout e saltare sul divano per guardare meglio quel piccolo umano. 

 

"Che ne pensi tesoro?" rise Harry, aiutando Lily ad accarezzare Scout, vedendo la piccola sorridere e ridacchiare. 

 

Quando Louis tornò nella stanza, Harry smise di accarezzare il cane, Lily aveva visto il suo biberon e immediatamente aveva iniziato a lamentarsi per averlo. Louis aveva uno sguardo pieno di amore e affetto mentre guardava la piccola; passò vicino al cane, lo accarezzò, poi passò il biberon a Harry; quest'ultimo si mise comodo offrendo la bottiglia a Lily che la accettò più che contenta. 

 

"Sei un talento naturale," disse Louis piano, guardandoli con un sorriso tenero. 

 

Harry fece le spallucce timido, provando ad abbassare la testa così che Louis non potesse vedere il suo rossore. "Adoro i bambini…E a quanto pare anche Scout," rise, mentre il cane guardava Lily mangiare. 

 

"Non ho mai viso Lil così tranquilla con un estraneo, nemmeno con Zayn." 

 

Il sorriso di Harry crebbe al solo sentire quelle parole, i suoi occhi si incollarono alla piccola, incapace di andare oltre alla sua dolcezza. Anche quando iniziò il film, non riusciva a staccarsi da lei, non gli importava quello che c'era in tv, adorava guardare Lily e Scout che si fissavano curiosi. 

 

Harry percepì lo sguardo di Louis su di sé, quindi alzò lo sguardo e sorrise la ragazzo, il quale era concentrato a guardare la piccola mezza addormentata. 

Harry avrebbe mentito se non si fosse sentito un po' triste quando Louis prese Lily per portarla nella culla, ma almeno ora poteva concentrarsi su qualcosa di diverso. 

 

"Ragazzi, voi dovreste essere di sotto," disse ai cani, sentì dei lamenti mentre si dirigevano nello scantinato. 

 

Fu sorpreso di vedere che non fecero così tanta resistenza come al solito, i cani odiavano andare a dormire, Ollie in primis. Dopo che Harry gli ebbe dato qualche bacio sulla testa a ciascuno di loro, Harry tornò sul divano in attesa che Louis tornasse. 

 

Allungò le braccia dietro la testa e prese un profondo respiro, per calmarsi, realizzando che ora lui e Louis erano da soli. Quando il ragazzo tornò in salotto, Harry si mise composto, si schiarì la voce e mise le braccia lungo lo schienale del divano cercando una posizione comoda. 

 

Prima che Harry potesse fare spazio a Louis, guardò quest'ultimo sedersi vicino a lui, quasi attaccato al fianco, in modo che la mano di Harry gli penzolasse sopra la spalla. 

 

Non riuscì a non guardare il ragazzo con gli occhi spalancati, sentendo le sue guance infiammarsi, si avvicinò leggermente. Quando controllò se a Louis andasse bene quella vicinanza, tutto quello che vide fu il ragazzo concentrato a guardare la tv, Harry si morse il labbro, sorrise e si mise a guardare il film cercando di non sentire il battito del suo cuore che risuonava nelle orecchie. 

 

Mentre il film proseguiva, tutto quello che Harry riuscì a pensare fu alla vicinanza Louis, a come si incastrasse perfettamente al suo fianco e come la sua testa era appoggiata alla sua spalla in modo così naturale. Harry non sapeva dove avesse trovato il coraggio di accarezzare il braccio di Louis, o come non fosse morto quando il ragazzo lo aveva guardato di sottecchi con un sorriso complice. 

 

Il film terminò troppo presto a detta di Harry, e finirono anche i titoli di coda, Harry guardò Louis appoggiato contro di sé. "Dovresti andare a casa" ridacchio piano. 

 

"Sì, probabilmente," rispose Louis, sfregandosi gli occhi e osservando il giovane. 

 

Harry deglutì mentre guardava Louis, non aveva mai sentito la necessità di baciare qualcuno come in quel momento. Voleva prendere il volto del ragazzo tra le mani e baciarlo fino a sentirsi ubriaco, ma non poteva farlo e cogliere l'occasione al volo. 

 

Quindi invece di fare la sua mossa, annuì, si schiarì la voce e si alzò dal divano, sciogliendo il legame che aveva con Louis. Harry osservò Louis che per un secondo si morse il labbro e poi si alzò a sua volta e disse che sarebbe andato a prendere Lily velocemente. Harry non si era mai sentito così stupido. Avrebbe dovuto baciarlo, proprio lì, avrebbe dovuto afferrargli la faccia e baciarlo. 

 

Quando Louis tornò con Lily addormentata tra le braccia, Harry gli sorrise e lo accompagnò alla porta. Forse ci sarebbe stata un'occasione anche in quel momento, forse mentre si salutavano, ma Louis non gli diede modo di muoversi. 

Il ragazzo si mise le scarpe, si assicurò che avesse preso tutto e disse un 'buonanotte' sottovoce e un 'grazie per la serata' prima di uscire di casa. 

Harry non si era mai sentito così idiota come in quel momento. 

________________________

 

Salveeeee,

finalmente ecco il capitolo!! Scusate tantissimo per il ritardo, purtroppo ho iniziato l'ultimo anno di università e la laurea è alle porte…quindi il tempo a disposizione per tradurre è sempre meno :( Cercherò di fare del mio meglio, so che avete tanta pazienza e ve ne sono grata! 

 

A presto, 

Marica x 

   
 
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