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Autore: Smolly    02/05/2009    2 recensioni
Due ragazze che vivono nella New York del ventunesimo secolo scoprono di essere in realtà due principesse catapultate nel futuro per scappare alla presa del loro regno da parte di uno scuro Conte...che cosa faranno mai????
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2:

-Danielle, vieni un momento qui- cominciò Nell –vieni a vedere che cosa ho trovato-

-Nell, se è di nuovo un’altra cavolata ti giuro che me ne vado sul serio!-

-Non lo è! Riconosci questo libro?- Replicò seria la bionda, mostrando alla sorellina un libro dalla rilegatura massiccia, diverso dagli altri libri di quello scaffale.

-Oh oh. Non mi dire che è QUEL libro?! Non promette niente di buono. Mettilo via-

-Danielle, stiamo indagando su quel sogno o no? Se questo è il libro del sogno, allora ci dirà tutto! E poi sei stata tu a insistere, e io ovviamente ti ho assecondato! Vuoi fermarti adesso? La porta è laggiù. Tranne me, nesssuno ti ostacola ad andartene, perciò se ora che siamo a un passo dallo scoprire qualcosa te ne vai, benissimo, sei assolutamente libera!Ciao-

-Scusa, è che quel libro mi fa paura!-

-Grazie tante…ma finchè non lo apriamo, rimarremo completamente ignare di quello che succede nella nostra testa-

-Solo perché odio quel sogno, altrimenti avrei già varcato quella soglia-

-Fifona, sei solo una fifona-

Dopo di che tolse il chiavistello che serrava il libro e lo aprì. Una testa cartacea prese rilievo sulle pagine del libro e prese a urlare a squarciagola, facendo rompere il vetro della finestra lì vicino.

-Chiudilo, chiudilo!- ordinò Danielle, piegata in due e con le mani premute con forza sulle orecchie. Nell prese il chiavistello e lo sigillò velocemente. Un’onda invisibile attraversò la sala, costringendo le sorelle ad appiattirsi sul pavimento.

-Cos’era?- chiese preoccupata, rivolgendosi più a se stessa che altro.

-E poi sono io la fifona, eh???!!!-

-Scusa, che ne sapevo io! Meglio se lo lasciamo perdere e torniamo a libri più normali-

-Per esempio: “Psicologia complessa:tutte le soluzioni ai misteri della mente” di Ingrid Halpfennar-

-Mmmm…-

Ma dall’altra parte del mondo…

Melek venne preso da un improvviso tremito. Si girò nervosamente a destra e sinistra, si girò dietro, controllò che nessuno l’avesse notato. Riprese a pulire le pentole come qualche secondo prima, ma dopo poco fu preso da un altro brivido, più forte del precedente. Capì allora che la situazione era seria, e di nascosto sgusciò nella tenda che divideva con Roy e Ashan.

-Melek, cosa diavolo ci fai qui??- chiese Ashan, evidentemente allarmato che il compagno non fosse al suo posto di lavoro –è il tuo turno, dovresti essere…-

-…a pulire, lo so, ma devo controllare una cosa veloce, non ci metterò più di dieci secondi:non si accorgeranno nemmeno che sono uscito!-

Aprì una busta che teneva vicino al letto:conteneva un piccolo ciondolo di cristallo, lavorato finemente. Riluceva di una opaca luce di colore indefinito. “Allora sono vive sul serio, e hanno pure il libro” pensò l’uomo. “devo raggiungerle”. Rimise il ciondolo al suo posto e fece per uscire.

-Aspetta, cosa credi di fare? Entri quando non dovresti, preoccupato, velocemente, non dici mezza parola! Allora?- lo bloccò Roy. Melek lo guardò severo, e per l’ennesima volta in dieci anni, pensò a quanto la mente del principe fosse cresciuta e diventata più saggia di lui stesso, per quanto frustrato dal lavoro che da ormai così tanti anni gravava sulle sue spalle, e di quanto poco si addicesse la sua così ampia mente con il suo corpo snello e quasi gracile.

-Roy, per favore, non è il momento di spiegazioni…se riuscirò a fare una cosa, stasera ti spiegherò ogni minimo dettaglio; ma ora, ti prego, lasciami tornare alla cucina-

-Melek, tu sei troppo intelligente per venirmi a dire stasera che cosa stai combinando…spero per te che non sia nulla di che…dimmelo adesso!-

-Non lo so, ma non ha benchè minima importanza per me…Roy, levati, o sarò costretto a toglierti di peso!-

-Faccio sul serio io!-

-Pure io, ragazzo!-

La durezza di quest’ultima frase convinse Roy a farsi da parte. Melek fece un cenno di saluto e sparì velocemente dietro il tendaggio della cucina.

Passò un tranquillo pomeriggio, facendo finta di essere sempre stato lì. Per sua fortuna le guardie che facevano i turni di guardia alla cucina erano leggermente distratte. Verso le sette si fermò, scrutò che nessuno lo stesse controllando da vicino, poi mormorò qualcosa, e all’improvviso sparì…

-Nell, sono le sette, andiamocene!-

-Ok, non ne posso più di vedere libri inutili-

Si alzarono, i volti stanchi. Ma non erano ancora arrivati alla porta, quando una figura scura apparve davanti a loro

-Voi non andrete da nessuna parte, care…-

Si tolse il cappuccio, e davanti a loro apparve l’uomo dei loro sogni.


X Afaneia:grazie mille, sempre e comunque...
   
 
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