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Autore: Leila 95    09/09/2016    2 recensioni
Sono la Principessa Leia Amidala Organa, figlia di Bail Organa, erede al trono di un mondo che ormai non esiste più, e voglio raccontare una storia. Una storia di guerra, di terrore, ma soprattutto una grande storia d'amore. La mia.
Il destino è stato molto crudele con me: mi ha fatto incontrare un uomo fantastico, di cui mi sono perdutamente innamorata, e poi me l'ha portato via, forse per sempre. Un uomo arrogante, spaccone e presuntuoso che, a dispetto di tutti i pronostici, ha saputo conquistare il mio cuore. Un uomo di nome Han Solo.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Principessa Leia Organa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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---LA NOTTE PIU' LUNGA---
Nel silenzio della stanza echeggiano soltanto i nostri respiri affannati ed i battiti accelerati dei nostri cuori.
Mi sento incapace di muovermi, e non è a causa del corpo di Han sopra di me che mi tiene bloccata. Ho perso ogni energia, ogni impulso vitale. Sono completamente esausta. Non avrei mai creduto che il sesso potesse essere così…travolgente, esplosivo. È come se un detonatore termico mi fosse esploso nelle viscere, lasciando a me i frantumi da rimettere insieme.
 
Han si solleva appena, mi bacia sulla fronte sudata per crollare affianco a me mormorando qualcosa in corelliano, le nostre dita ancora intrecciate.
Sopprimo una risata. “Che cosa hai detto?”
“Una cosa che non si può dire al cospetto di una principessa” mormora lui, prima di sospirare soddisfatto.
“Canaglia” lo rimprovero.
“Non è questo ciò che ti piace di più in me?” risponde con fare canzonatorio. Passa un braccio sotto di me e mi attira vicino al suo corpo caldo.
Non riesco ancora a crederci…abbiamo fatto l’amore. Io ho fatto l’amore con Han.
Appoggio la testa sul suo petto, per sentire il battito del suo cuore. Le sue dita tamburellano lungo la mia schiena, accarezzandomi dolcemente i capelli.
“Non avrei mai davvero seriamente pensato che un giorno saremmo arrivati a questo, Leia.”
Mi giro e lo guardo negli occhi con aria interrogativa.
“Voglio dire…non avrei mai immaginato che saremmo finiti a letto insieme, così.”
Mi fissa a lungo e, visto che non riesco a spiccicare parola, mi dice: “Hai capito che intendo?”
Annuisco. “Nemmeno io avrei creduto ad una cosa del genere, se me l’avessero raccontato.”
È strano come siano cambiate le cose fra di noi.
Gli sfioro fugacemente la cicatrice che ha sul braccio. “Non ce la siamo cavata troppo male però, no?”
“Vuoi scherzare!?” esclama con aria meravigliata. “È stato…fantastico. Dico sul serio.”
Sorrido debolmente. Nonostante mi sforzi, non riesco a non pensare al fatto che lui ora mi stia paragonando alle altre donne che ha avuto, che stia confrontando questa notte con le altre che ha già vissuto, e so di non poter reggere il confronto. È un pensiero che mi fa stare male e che mi logora dentro, ma non posso impedirgli di fare capolino malvagiamente nella mia testa.
“Ehi, a che stai pensando?” Han ha intuito che c’è qualcosa che non va, ormai mi conosce fi troppo bene.
“A niente” mento, sperando che non vada oltre con l’indagine.
“Ti sei pentita di quello che abbiamo fatto, vero?”
“No!” rispondo con convinzione.
“E allora che c’è?” Si sta spazientendo, lo vedo nel modo in cui si muove e in cui mi guarda.
“Niente, davvero.”
“Non ti credo Leia.” sospira. “E sappi che non mollo finché non me lo dici.”
“Sto pensando a quante donne hai avuto prima di stanotte” dico senza riflettere “e a quanto siano state più…brave o esperte di me.”
Han è senza parole. Mi guarda allibito, scioccato.
“Come ti salta in mente una cosa del genere!?” sbotta all’improvviso.
“Non lo so” rispondo. “Non riesco ad evitare di pensarci.”
“Ascoltami bene, perché non ho intenzione di ripeterlo. Ho fatto l’amore con te stanotte perché mi piaci, non perché cercavo una professionista del sesso. Altrimenti avrei scelto una prostituta, non credi?”
Tace un attimo, e mi prende il volto fra le mani per guardarmi bene negli occhi.
“E se mi è piaciuto tanto farlo, è stato perché l’ho fatto con te e con nessun’altra, perché eri tu la persona che volevo.”
Mi sento un’idiota. Come al solito la mia ansia e le mie paure hanno rovinato tutto. Posso percepire l’amore di Han che si riflette nei suoi bellissimi occhi, anche se non ha ancora il coraggio di esprimerlo a parole. Fino ad ora non mi ero resa conto di quanto anche lui fosse emotivamente coinvolto in questa storia, o forse se lo avevo capito non ci avevo creduto, perché la vita mi ha insegnato a diffidare di tutto quello che vedo e a ricacciare in fondo al cuore emozioni e sentimenti.
“Hai capito bene?”
“Sì” mormoro. “Scusami se ti ho offeso, è solo che ho pensato che...”
“Il problema non è che mi hai offeso” mi interrompe “Ma è che pensi troppo. Tu mi piaci. Veramente. E questa notte non sarebbe potuta essere migliore, perché sei stata mia e mia soltanto.”
Lo abbraccio forte, schiacciando la fronte contro il suo petto e lasciandomi cullare dalle sue carezze.
“Sai da quanto tempo sogno di portarti a letto?” dice dopo qualche minuto.
Mi prende per il mento e mi costringe a guardarlo. “Lo sai?”
Scuoto da testa. Hoth? Ord Mantell? Yavin IV?
“Dal primo momento in cui ti ho vista sulla Morte Nera. Hai colpito nel segno al primo sguardo, con il tuo piglio altezzoso e la tua arroganza…eri dannatamente sexy, ed io non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso.”
Scoppio a ridere. “Non ci credo! Mi trattavi malissimo.”
“Pensa pure quello che vuoi, ma è vero. Eri impossibile, insopportabile, eppure tremendamente attraente. Mi sei piaciuta da subito.”
Arrossisco e distolgo lo sguardo. Anche lui mi ha attratto dal primo momento, anche se ci sono voluti anni per ammettere questa cosa a me stessa.
“All’inizio era solo un’attrazione fisica” continua dopo un po’. “Volevo farti mia, e più tu cercavi di sfuggirmi e più stuzzicavi il mio desiderio. Litigare con te era intollerabile eppure necessario, non potevo fare a meno di starti vicino.”
Siamo in vena di confidenze, eh?
“Poi però…sono andato aldilà dell’apparenza.”
“E che cosa hai trovato?” lo stuzzico.
“Beh…quello che ho trovato mi è piaciuto ancora di più.” esclama con una sincerità che impressiona prima lui e poi me. “Mi hai stupito in tutti i sensi, Leia. Sei la donna più forte e coraggiosa che io conosca, sei capace di tenere testa ad un esercito di soldati come a un branco di senatori inferociti, e lo fai con classe ed eleganza. Sei cocciuta e determinata…sei forse l’unica in grado di tenere testa anche a me!” Ride mentre dice questo e fa ridere anche me.
Poi si rifà serio e conclude: “Non devi temere il confronto con le altre donne della mia vita, né sentirti seconda a nessuna. Sei molto più delle altre.” Mi bacia a lungo sulle labbra, teneramente.
“E sei molto di più di quanto io meriti.”
“Perché dici questo, Han? Lo sai che non è affatto vero,” Gli accarezzo delicatamente i capelli.
"No?" replica con aria scettica. "Cosa credi che direbbero i tuoi sudditi, il Senato Galattico o i generali della Ribellione, se sapessero di noi due? L’ultima principessa di Alderaan nonché una delle menti più brillanti dell’Alleanza Ribelle che si intrattiene con un contrabbandiere dalla fama assai discutibile. La galassia intera si sganascerebbe dalle risate a sentire un’idiozia del genere.”
Faccio per dire qualcosa, ma mi poggia un dito sulle labbra per farmi stare zitta.
“Per me sei solo una donna, ma per tutti gli altri no. E non posso ignorare questo fatto.”
Mi piange il cuore a sentire queste parole, anche se so che in fondo ha ragione. Noi non dovremmo stare insieme, siamo troppo diversi ed apparteniamo a strati sociali opposti. Nonostante si dica che i pregiudizi sono ormai superati nel nostro tempo, io li percepisco più attuali che mai.
“Hai ragione” inizio. “Probabilmente il Senato non approverà la nostra relazione, sicuramente i media ingigantiranno la faccenda e ne trarranno un caso…ma non me ne frega niente. Questo non significa affatto che tu non mi meriti.”
Faccio un lungo sospiro, prima di continuare. “Nessuno mi ha mai considerato come una persona con dei sentimenti, come una donna. Nessuno mi ascolta, mi parla, mi guarda come fai tu. Solo tu mi tratti da pari, mi apprezzi veramente per quello che sono…non un militare, non una principessa o una senatrice, ma solo io, Leia. Per questo mi meriti.”
Non mi fa continuare, perché mi attira a sé e mi bacia con ardore, facendomi dimenticare quello che stavo dicendo. Ci giriamo entrambi, finché lui non torna ad essere sopra di me. Si stacca dalle mie labbra e mi bacia sulla guancia. “Non ho mai considerato la vita in termini di dare e avere” sussurra al mio orecchio. “Ma avrei dato qualsiasi cosa per sentirti dire queste parole.”
Mi bacia ancora, mentre mi accarezza lentamente, con un tocco così lieve da essere quasi impercettibile. Intreccio le dita alle sue, guidando le sue mani dove voglio io, e facciamo l’amore di nuovo. 
   
 
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