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Autore: AvalonGirl    02/05/2009    9 recensioni
3°CAPITOLO AGGIORNATO
E'passato un anno dal mancato matrmonio e nuovi sconvolgenti avvenimenti accadono a Tokyo. Uno strano varco si apre sulla città e una profezia dal passato giungerà nel presente per sconvolgere il futuro.
Ma chi è in realtà Ren Saotoya? Perchè vuole aiutare a tutti i costi Ranma e Akane? Perchè Akane è così interessata a questo strano ragazzo?
E soprattutto...perchè somiglia così tanto a Ranma e perchè anche lui si trasforma in donna?!
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Frontline

 

 

 

 

[…This time, this time
Turning white and sense dire
Pull up, pull up
From one extreme to another…]

 

Into the Fire

Thirteen Senses



Guardandosi attorno, Ren stentò a credere ai suoi occhi.
Era vermanete Tokyo quella?
La sua Tokyo?
Era cresciuto tra le rovine di una città morta, decadente.
Della Tokyo he conosceva lui in quell'epoca non c'era ancora traccia.
Si ritrovò ad invidiare le persone che ci vivevano...perchè anche lui non era nato in quell'epoca?
Le loro città erano piccoli accentramenti urbani sotterranei, tutte più tosto precarie.
Ma ora, osservando palazzi, luci e strade pensò che era proprio come se l'era immaginata, o come aveva visto nei libri di storia.
La macchina si era fermata in vicolo buio, privo di illuminazione, che affaciava su una strada deserta...probabilmente per via dell'ora, considerò.
Afferò una specie di orologio e lo osservò.
2 febbraio 1997.
Perfetto, aveva circa quarantotto ore per trovare i suoi genitori e non sapeva neanche in quale parte di quella Tokyo si trovava.
I libri di storia riportavano una data, la data in cui tutto era iniziato.
La sua prima apparizione: il 3 febbraio 1997 alle 12.36.
Indubbiamente qualcosa era andato storto.
Sarebbe dovuto atterrare il 2 febbraio 1996, ma probabilmente nella fretta di azionare la
Taimumashin aveva sbagliato.
Maledizione, pensò.
Aveva tentato di far ripartire la macchina, ma niente; non dava segni di vita.
Questo era un problema, un grosso problema.
Non si sarebbe arreso però, ora era lì avrebbe fatto di tutto per portare il piano a termine, qualsiasi fossere state le complicazioni.
Coprì la
Taimumashin con un telo e uscì dal vicolo.
La strada, come gia detto, era completamente deserta; meglio.
Sarebbe stato abbastanza strano vedere camminare tranquillamente un ragazzo con due spade al seguito e un mantello blu in pieno giorno.
Si guardò attorno, cercando di decidere da che parte andare affidandosi all'intuito.
Di solito aveva un buon senso dell'orientamento, strano...considerando che era stato cresciuto da Ryoga.
Doveva cercare il dojo Tendo, sul quale sarebbe stata costruita la futura base della Resistenza.
La base era a nord, quindi decise di dirigersi sempre in quella direzione, affidandosi anche un po' alla fortuna.
Era strano poter camminare tranquillamente per le strade, all'aria aperta, senza preoccuparsi di guardarsi le spalle.
Ma Ren sapeva che Lui era gia in movimento.
Stava solo aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto.
Lui cercava quella pietra.
Ardesia orientale.
Un minerale originario della cina, molto usato per le costruzioni.
Ne aveva bisogno per abbandonare la sua vecchia forma.
Se i calcoli si rivelavano giusti, la pietra sarebbe dovuta essere ancora nelle mani di Shampoo.
Dovevano distruggere quella pietra ad ogni costo, era il primo passo tra le cose da fare.
Senza quella pietra sarebbe stato difficile per Lui mutare; con tutte le probabilità sarebbe rimasto nella sua forma attuale, quella di un Inugami.
Il che poteva significava che sarebbe stato molto più facile da eliminare.
Ren si abbassò ancora di più il mantello sul volto.
La sua attenzione fi catturata da un volantino attaccato ad un palo della luce che recitava:
Scuola di arti marziali indiscriminate Saotome e Tendo.
Sono aperte le iscrizioni.
Presentarsi presso il dojo Tendo a questo indirizzo....
Da sotto il cappuccio del mantello, Ren sorrise.
La fortuna iniziava a girare un po' dalla sua parte.
Staccò il volantino dal palo e se lo mise in tasca, poi si diresse verso l'indirizzo.
Ora tutto era nelle mani dei kami.











Aveva rifatto ancora quel sogno.
Quel maledettissimo sogno.
Il suo incubo ricorrente.
Come ogni volta, Akane non ne ricordava i particolari, apparte uno: il pianto.
Un pianto disperato di un bambino, un pianto che le toglieva il respiro e la faceva stare male.
Avrebbe fatto di tutto purchè quel bambino avesse smesso di piangere in quel modo...tutto!
Seduta sul tetto di casa Tendo, avvolta in una coperta di lana rossa, si sentì profondamente scossa...e frustrata.
Era frustrante tutta qualla situazione, come lo era la ormai familiare sensazione di aver dimenticato qualcosa...qualcosa di importante.
Molto importante.
Con tutte le possibilità sarebbe impazzita per la mancanza di sonno.
Aveva un emicrania tremenda, quasi la testa le si stesse spaccando in due.
Si massaggiò lentemante le tempie e considerò l'idea di rientrare in casa e prendersi un aspirina, ma lasciò perdere.
L'aria fredda e pungente dell'inverso le solleticava il viso, ma era una sensazio piacevole.
Il freddo le intorpidiva un po' i sensi e le impediva di pensare.
Si strinse ancora di più la coperta suella spalle. Non sapeva cosa fare, era in black-out totale.
Doveva parlare a qualcuno dei suoi incubi? Della sensazione annebbiante che l'assaliva ogni volta che tentava di dare ai suoi sogni delle spiegazioni?
E perchè sentiva come di avere perso qualche pezzo importante di un puzzle molto più vasto e complicato?
"Sto impazzendo..." pensò "...non posso continuare in questo modo!"
Quel pianto l'assaliva e le rimbobava nelle orecchie ripetutamente, come un dong perpetuo.
"Smetti di piangere! Ti prego...ti prego!" si afferò la testa tra le mani, concentrandosi.
Ma nulla, le sfumature dell'incubo erano sempre più ovattate, confuse e irregolari.
-Akane?-
La ragazza sussultò sorpresa.
Ranma era davanti a lei, in piagiama, con espressione confusa.
Probabilmente si stava chiedendo cosa ci facesse alle tre di notte sul tetto, in pieno inverno.
-Ciao Ranma.-
-Cosa stai facendo?-
Cosa stava facendo? Non lo sapeva neanche lei.
-Non riuscivo a dormire.- gli rispose semplicemente, con un alzata di spalle.
Forse, si domandò Ranma, anche Akane riusciva a sentire quella sensazione che lo attanagliava da qualche tempo...
Avanzò e si sedette accanto alla ragazza.
-Senti Akane, tu...tu non avverti nulla?- provò a domandarle.
Akane sbattè le palbebre -In che senso?-
-Ecco, è da un po' che ho uno strano presentimento...non so...come se...se si stesse preparando qualcosa, qualcosa di grosso e...importante.- tentò di spiegrasi Ranma.
Akane ci pensò un po' su, possibile che anche Ranma se ne era reso conto? Quindi non era un suo problema!
-Più che sensazioni...sono sogni.-
-Sogni? Per questo non riuscivi a dormire?-
Akane annuì -Ranma, tu cosa chedi che significhi?-
Il ragazzo se l'era chiesto molte volte, ma non riusciva a ricavarne nulla se non un terribile mal di testa.
Sospirò, -Proprio non lo so, ma ci conviene fare attenzione a ciò che accade.-
-Sono d'accordo.- acconsentì Akane.
-Forse dovremmo parlarne con Obaba e il vechiaccio...-
-Credi che sappiano qualcosa?-
-Non so...ma può darsi che anche loro avvertano questo presentimento, no?-
Entrambi guardarono verso il cielo, sospirando.
Anche se non lo avevano ammesso apertamente entrambi sapevano che stava per accadere qualcosa.
Qualcosa di diverso...confontata con le loro precedenti disavventure.
Akane si avicinò un po' di più a Ranma e si appoggiò sulla schiena del ragazzo.






Qualche ora prima.





Gli ultimi clienti della giornata uscirono dal Neko Hanten salutando cordialmente la bella ragazza delle consegne che li ricambiò.
-E' ola di chiudele il negozio, bisnonna!- disse Shampoo mentre posava le casse per il trasporto del ramen.
Si avvicinò all'entrata del ristorante e la chiuse, girando il cartello appeso alla porta sul lato che diceva "CHIUSO".
Sbattè le mani l'una contro l'altra e sospirò.
Un'altra giornata di lavoro era finalmente finita.
-Bisnonna?- chiamò Shampoo, ma non ricevette risposta.
Si avviò così verso il retro del ristorante, dove di solito CologneObaba si intratteneva guardando dorama melensi e di pessimo gusto.
Ma invece di trovarla sola, Shampoo vide la bisnonna, saldamente aggrappata als uo bastone, parlare con un fattorino dall'inconfondibile accento cinese.
-Cosa fai, bisnonna?- chiese curiosa.
-Ecco la vostla consegna, signola...ci scusiamo pel il ritaldo.- stava dicendo il fattorino.
-Figuratevi,- rispose Obaba -l'importante è che sia arrivata.-
Pagò il fattorino ed appoggiò il pacco sul tavolo tavanti alla televisone.
-Cos'è, bisnonna?- richiese  Shampoo; in risposta l'anziana donna le fece cenno d'avvicinarsi.
-Guarda.-le disse scrtando il pacco. Dall'involucro di carta uscì una collana maschile.
Il lungo cinturino era nero, doppio e di pelle su cui erano incise parole in un cinese antico, che non riuscì a leggere.
Ma la cosa che più attirava l'attenzione era il ciondolo della collana.
Era formato da una piccola pietra grigio chiara, non più grande di una noce , lavorata così finemente da risultare liscia e levigata.
Quella pietra aveva qualcosa di particolare, se ne sentì subito attratta.
Se la rigirò tra le mani un paio di volte, affascinata, per osservarla meglio.
-Bella, vero?- le chiese Obaba.
Shampoo annuì convinta -E'bellissima...ma che pietra è?-
-E'
ardesia orientale, una pietra cinese molta antica, originaria delle zone del nostro onorato villaggio.- spiegò.
-E' una collana maschile, vero bisnonna?-
-Esatto...per generazioni gli uomini della nostra famiglia se la sono tramandata. La prima volta che la vidi me la mostrò il mio onorato padre.-
-Come mai l'hai fatta arriavre fin dalla Cina?-
-Ho pensato potresti regalarla al consore, che ne dici? Come pegno per il matrimonio.-
Shampoo sorrise estasiata, certo che l'avrebbe data a Ranma, era un ottima idea!
-Grazie bisnonna! E' una bellissima idea...grazie!-
Shampoo concentrò la propria vista suelle parole incise nel cinturino di pelle della collana, ma fu inutile.
Non riusciva a leggerle chiaramente.
-Se ti stai chiedendo cosa è inciso è semplice,- la anticipò la bisnonna -è una profezia.-
la ragazza assunse un'espressione confusa.
-Profezia?-
-Non tutta, però...è solo la prima parte...la restante è andata perduta da parecchie generazioni.-
-E cosa dice?-
Obaba prese la collana dalle mani della nipote e la osservò, poi lesse.
-當心您未來。 除您之外,直到您從毀壞的天使將抱怨他/她的歸屬的禮物能。-
L'esspressione di Shampoo si fece ancora più confusa.







"Guardatevi dal futuro.

Salvatevi finchè potete dal presente dove l'angelo distruttore reclamerà la sua proprietà.
Azael."



















Salve a tutti, gente!^^
Ecco il terzo capitolo, spero che vi piaccia. Nel prossimo ci sarà finalmente l'incontro tra Ren e i suoi genitori...tanto ormai l'avete capito tutti che è il figlio di Ranma e Akane, no?
Grazie a tutti per le recensioni bellissime, mi fa molto, molto, molto, molto piacere che la mia storia vi piaccia! (
Akane25, RakiyDramaSamaapple92, Ilarietta_chan,  GothiKa_Moon,  robertina, maryku, saku068)

Al prossimo capitolo!
Una bacione a tuttie!



 


  
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