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Autore: LalieDalton    11/09/2016    1 recensioni
Rose Weasley si sveglia da un coma durato 15 mesi, dopo un incidente automobilistico. Non ricorda più chi è, né qualsiasi altra cosa.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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❝ chapter 4 ❞ 


Mi ci volle almeno quarantacinque minuti per calmarmi. Hugo, il fratello di Rose, mi aveva preparato un te' caldo, consigliandomi di respirare a lungo. Aveva guardato suo padre con rimprovero ed era andato a fare una telefonata. Ero sicura stesse chiamando la quarta componente di quella famiglia – la mia. 
Hermione Granger in Weasley sbucò fuori dal camino dopo una fiammata verde. Esterrefatta, mi appiattii contro lo schienale del divano, dove ero seduta. Erano tutti così? Pazzi e ottimi illusionisti? Era sicuramente un trucco, ma erano così convinti e seri che sembravano fanatici ai miei occhi. 

« Rimproveri me e poi usi la metropolvere? »
« Zitto, Ronald, ormai è tardi per usare un modo più semplice. Rose, cara... »
« Gradirei che mi stessi lontano. Tutti voi. Per favore. » la mia voce li fermò subito, rimasero in piedi di fronte a me, lanciandosi delle occhiate a vicenda. « Non... non sono vostra figlia, non appartengo a tutto questo. »
« Tu sei nostra figlia, solo non lo ricordi. » disse la donna
« Penso che questo... » indicai il camino « sia difficile da dimenticare. »
« Rose, il medico ha detto che il trauma è stato tremendo. La macchina che ti ha investito era il doppio della tua, ti hanno tirato fuori per il rotto della cuffia. Avrai anche dormito, ma noi abbiamo sofferto nel vederti in quel modo. Potevi morire, avresti potuto- »
« Mi dispiace, so che preferireste piangere su una bara piuttosto che avere a che fare con una come me- ma non sono io. Non posso ridarvi quello che avevate. »
« Sei la nostra bambina, non dire mai più una cosa del genere! »
« Ho bisogno di riposare » 
Mi alzo dal divano, lasciando la tazzina da te sul tavolino, e avviandomi verso le scale.

« Dobbiamo trovare un modo... »
« L'hai sentita, Hermione, non puoi aggiustarla. »



/ tempo prima /

« Ho bisogno di un abbraccio. » sprofondo sul divano, accanto a mio fratello, cingendogli il busto con le braccia e invitandolo a fare lo stesso. « Mamma ha di nuovo messo i volantini del San Mungo tra le mie cose. »
« Dovresti dirle che non vuoi lavorare lì, non ti pare? »
« Non lo so, penso di doverlo fare, insomma... non è male, e lei ne sarebbe felice. »
« E tu? Tu saresti felice? »
« Il tempo per essere felice lo troverò. »

//


Una volta entrata nella camera di Rose, quella dai colori psichedelici, sul letto vedo la figura di un ragazzo, intento a giocare con un piccolo peluche a forma di giraffa.
« Tu chi sei? »
Il ragazzo si volta verso di me, con un sorriso sul volto. Sembra felice di vedermi.
« Mi ha fatto entrare Hugo, la sua finestra è sempre un ottimo modo per eludere la sorveglianza di tuo padre. Le vecchie abitudini sono dure a morire. Io- » si passa una mano sulla fronte, ed è ben visibile un anello al suo dito medio, con un blasone al centro. I ragazzi con gli anelli mi davano fastidio. « Io sono Will. Tiberius William Whitman III, per essere precisi. » si inumidisce le labbra con la lingua, sorridendomi di nuovo. « Sono il tuo ragazzo. »
   
 
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