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Autore: fred_mione98    11/09/2016    3 recensioni
Vita. Amicizia. Amore. Guerra. Perdita. Morte. Vita.
Un ciclo strambo, doloroso per certi versi,ma che inizia con la parola vita e termina con la stessa.
" George, nella vita di un uomo non ci può essere solo sofferenza; non saresti qui se fosse così. C'è sole e tempesta in ognuno di noi"
Troppi ricordi, troppa sofferenza nella vita di George.
Una vita che trova un inaspettato nuovo inizio con la persona che lui men che mai si immagina: Hermione.
Qualcosa di sconosciuto bussa alla porta del cuore del ragazzo.
Riuscirà ad affrontare i suoi fantasmi? Le sue paure? Le sue sofferenze?
E Hermione? Riuscirà a fargli capire che un uomo puó crogiolarsi nel dolore solo fino ad un certo punto? Perchè poi va affrontato? E in che modo?
E che magari questo dolore può essere distrutto? Annientato? Annullato?
C'è un modo grazie al quale Fred può tornare da lui? E come?
Eppure... è impossibile riportare qualcuno indietro,dal mondo dei morti, no?
Eppure un modo c'è.
Un modo per arrivare all'ultimo, ma primo, tassello di quel ciclo: la vita.
Una GeorgexHermione tutta per voi!
Leggete e recensite! ^.^
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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---Dopo quasi cinque minuti di silenzio, la McGranitt si decide a rispondermi.---

 

Prende fiato e capisco già da come si pone che non ho speranze.

-‘’Lo sai che non posso, George.
 Che anche se volessi- e lo vorrei, credimi- non sarebbe corretto. Devi capire che devo dare la possibilità a Fred di combattere qualsiasi cosa lo turbi.
E sai bene anche tu che, se quelle ampolle hanno scelto proprio lui tra tanti, è per quel motivo: c’è qualcosa.
Qualcosa che lo turba.
Ed invece di preoccuparti di farglielo evitare, dovresti fare il contrario: incoraggiarlo a sconfiggerlo.’’-

E continua a parlare e a parlare e, soprattutto, a snocciolare tutte le qualità sorprendenti di Fred e le sue abilità; sottolineando, meccanicamente, come questo Torneo sarà totalmente differente dal precedente e di come terranno alla larga tutti i pericoli che possano, in un modo o nell’altro, minare l’incolumità dei partecipanti.

Ma le mie facoltà razionali si sono fermate a quel ‘’non posso’’.

Tutto attorno a me si zittisce lugubremente.

È un silenzio scomodo, accompagnato dal sottofondo drammatico dei battiti del mio cuore: sembra voler esplodere da un momento all’altro.

E subito, monta in me una rabbia immane e cieca che, in un primo momento, e solo apparentemente, si esprime con distaccata e fredda lucidità, mentre rispondo alla Preside:

-‘’Non sarebbe corretto?’’- rido; ma so bene che, nel mio viso, non ci deve essere alcuna traccia di ilarità, perché una bella dose di cattiveria, al momento, mi sta attanagliando.
Continuo a ridere glaciale mentre la vista si offusca per l’ira.
-‘’Non sarebbe corretto desiderare, più che lecitamente, quella cazzo di pace e di protezione che una qualsiasi persona che ne ama un’altra vorrebbe poterle donare?’’-

E mentre sputo fuori con disgusto queste parole, io stesso mi stupisco di quanto la mia voce suoni troppo cattiva, troppo oscura per appartenere ad uno come me.
Eppure continuo.

-‘’Non sarebbe corretto volersi sacrificare per una persona che si ama, quando essa è in pericolo? Specie se quella persona è già stata fatta fuori una volta e che, se non fosse stato per la magia e per il sacrificio di altre persone in nome dell’amore nei miei confronti, sarebbe ancora tre spanne sotto terra?’’- respiro, prendendo fiato.

E lo so che non sto affrontando bene la situazione… ma questo sfogo intriso di furia sembra farmi stare stranamente meglio.

-‘’Ma lei non può capire. Lo so.’’- sussurro quasi impercettibilmente.
E sento che questa calma apparente si disintegrerà tra molto poco, mentre sputerò fuori delle parole di fuoco contro questa donna per le quali, so bene, mi pentirò subito dopo averle rinfacciate.
Eppure, lo faccio lo stesso.

‘’Lei non può capire’’- sorrido sardonico, ma con una punta di malinconia anche.
Forse sto impazzendo; forse ho il cervello in pappa.
Deve essere così, perché, mentre in mente ho un’ enorme patina di confusione, rido malvagio e al contempo qualche lacrima mi fuoriesce dall’occhio sinistro.
Nonostante questo, punto i miei occhi in quelli della Professoressa ed esclamo, con quanto più odio posso e con tutta l’intenzione di ferirla:

-‘’Lei non può capire. Non potrà mai farlo. Semplicemente perché lei non ha nessuno da amare. E soprattutto, nessuno che la ami!
Non ha una famiglia!- sto cominciando ad urlare, ormai- Non ha degli amici, un marito, né tantomeno figli. Non ha fratelli. Lei non ha nessuno!’’-
E rido ancora perché so che, in fondo, non è del tutto sbagliato ciò che ho detto, seppur non sia neanche la verità al cento per cento. Perché so bene che questa donna, che sto insultando con tutte le mie forze, ha sacrificato tanto per il suo lavoro, per questo castello e per noi, suoi alunni.
Ma non ho cuore per pensare a questo ora. Io mi riferisco ad un amore molto più intimo.
Sospiro, laconico.

Lei mi squadra da sotto gli occhiali con occhi indecifrabili; una maschera di pietra al posto dell’espressione autoritaria, ma comprensiva, di poco prima.

-‘’George’’- comincia.

-‘’Stia zitta, CAZZO!’’- urlo, alzandomi all’improvviso, mandando sul pavimento la sedia sul quale sedevo.
-‘’LEI LO HA VISTO! HA VISTO QUANTO FRED SIA IMPORTANTE PER ME! EPPURE LO MANDA A RISCHIARE LA VITA UN’ALTRA VOLTA!’’- urlo schifato e pieno di rancore fumante.
-‘’E NON MI VENGA A DIRE CHE NON CI SARANNO PERICOLI A QUESTO GIRO, PORCA DI UNA UMBRIDGE! E SA PERCHÉ LE DICO QUESTO? LO FACCIO PERCHÈ FORSE NON SI È ACCORTA CHE NEGLI ULTIMI CINQUE-SEI ANNI IL BILANCIO DELLA TRANQUILLITÀ DI QUESTO LUOGO È STATO DISASTROSO!’’ grido indemoniato; la vista offuscata da flash rossi e gialli.
Ma non mi fermo.

-‘’Io spero che lei possa imparare, professoressa, a conoscere e rispettare l’amore altrui; perché, ora come ora, questo modo di fare, non può che ricordarmi Voldemort.
Ricordi: ricordi cosa lui fece a causa dell’ignoranza nei confronti dell’amore e dell’assoluta dedizione al potere.
E, soprattutto, ascolti attentamente quanto segue!’’-

Giro velocemente attorno alla cattedra, andandomi a parare dinanzi a lei, inchinandomi e prendendola per la collottola della camicia:

-‘’Se a Fred, o a qualsiasi persona che amo, capita qualcosa di grave, qualsiasi cosa, lei ne dovrà rendere conto a ME!
E non escluda la possibilità che potrei ucciderla con le mie mani!’’-

Ed esaurito tutto il veleno, la guardo duramente; in realtà già mi pento vergognosamente di tutto quello che le ho detto, proprio come avevo previsto.
Ma non voglio scusarmi.

Lei mantiene saldo il contatto visivo e posso vedere chiaramente qualche lacrima che lotta per  liberarsi da quella rete di ciglia fitte.

Eppure non cedono, conferendole dignità e rendendole onore.

E, a questo punto, potrei aspettarmi di tutto. Da uno scoppio in un pianto disperato, ai rimproveri, alle punizioni, all’espulsione.

Continuiamo a fissarci.
Io la guardo in cagnesco e lei ha ancora quello sguardo anziano e saggio, ma indecifrabile.
Sembra un attimo eterno.

È come se tutto fosse sospeso in un’atmosfera di grave tensione; una bomba pronta ad esplodere.
E allo scadere del tempo, finalmente la McGranitt si muove.

Chiude gli occhi, sospira e mi viene incontro, azzerando completamente la distanza tra noi.
Non ho il tempo di riflettere che mi stritola nella morsa assassina di quello che dovrebbe essere un abbraccio.

E forse sto impazzendo seriamente.
E forse è pazza pure lei.

Perché una persona sana di mente, dopo essere stata insultata, non ti viene ad abbracciare.

E mi ritrovo, così, ad accarezzare dolcemente e pentito, la schiena della mia Preside che, però, nonostante il gesto, non ha ancora spiaccicato parola.

-‘’Non nego che tu mi abbia ferita, George. Ma l’amore è irrazionale e che, ti stupisca o no, anche io una volta l’ho conosciuto. Persino vissuto.
Non entrerò nei dettagli e spero che tu mi possa perdonare davvero, ma rimango della mia idea: la vita va affrontata. Assieme a tutti i suoi pericoli.
E se tu ami Fred, non sarai proprio tu stesso a privarlo di qualcosa che lui vuole fare, e, soprattutto, di qualcosa che ha il bisogno di affrontare. La tua richiesta e questo Torneo sono solo due modalità differenti di dimostrargli il tuo amore.
L’uno evitando di esporlo ai pericoli esterni.
L’altro permettendogli di affrontare quelli interiori: e ti assicuro che sono molto più sadici e assassini.’’-

 

 

Crollo.
Semplicemente crollo.
Comincio a emettere singulti strozzati e le lacrime, distillato di preoccupazione e paura, scorrono veloci sul mio viso; mentre, come un bambino, vengo stretto ancora dalle braccia salde della McGranitt.
Mi ripete ripetutamente che mi vuole bene e che ne vuole a tutti noi, di non preoccuparmi, di fidarmi di Fred.
E non l’ho forse fatto per tutti questi anni?

Cos’ha di diverso questa circostanza?
La McGranitt ha ragione.
Finalmente lo capisco.
E lo accetto.
Accetto quel semplice no dal quale è partito tutto.

Dopo un altro attimo eterno, mi sciolgo dall’abbraccio e dico:
-‘’Io…credo di dovermi scusare con lei Prof.’’- lo sguardo basso.
-‘’Io…credo di no, Weasley.’’- esclama facendomi l’occhiolino, complice. –‘’È tipico di quando si ama qualcuno: essere disposti a tutto. Anche a ferire persone amiche, se possono rappresentare una minaccia per la felicità di quel qualcuno. Anche io sono stata giovane.’’ mi sorride e penso che facendo così mi fa sentire ancora di più una merda.

-‘’Adesso vai, su. Ti staranno dando per disperso.’’-
L’abbraccio un’altra volta, mi scuso ancora e apro la porta, chiudendomela alle spalle subito dopo.

Non ho ottenuto quello che volevo, ma mi sento stranamente sereno, pur consapevole di avere un aspetto stravolto.
Cammino fino alla fine del corridoio, svoltando a destra diretto al mio dormitorio, quando qualcuno, evidentemente troppo basso, mi posa le mani sugli occhi.

Sorrido prima ancora che questa persona parli; perché so già, dal suo profumo, che si tratta di Hermione.
Mi giro lentamente e la vedo: sorride beata, come se vedesse la cosa più bella del mondo.
E perdo un battito nel constatare che anche per me non c’è mai stata cosa più bella.
Mi chino e la bacio delicatamente.
 È un bacio che muore in un abbraccio dolcissimo.

-‘’Perché non andiamo a dormire, ora? È stata una giornata pesante per te…’’- esclama lei che, evidentemente, ha capito: qualsiasi fosse il mio intento con la preside,  non sono riuscito ad imporlo.
E quello che mi rincuora di più è vedere che non mi guarda con compassione o come se fossi pazzo: mi rigetterebbe nell’abisso dal quale sono appena uscito, facendo tornare i mostri.

Invece, nel suo sguardo, trovo solo tanto amore.
E mi fa sentire ancora più leggero.

Annuisco e mi lascio trasportare dalle sue mani, del tutto inconsapevole di dove mi stia portando.
Ma, se sono con lei, va bene ovunque.

 

 

 

Angolo Autrice:
Ebbene, eccomi qui.
Ho cercato di essere puntuale e credo di aver mantenuto la promessa.
Non sono certa di aver fatto un capolavoro; ma è tanto che non mi siedo qui a scrivere: credo che come ripresa possa andare bene però.
Ho pensato che non ero pronta a descrivere grandi azioni, non dopo un blocco così lungo.
Per questo ho abbondato con ciò che mi riesce meglio: le introspezioni.
Nel prossimo capitolo ci sarà tanto dedicato esclusivamente a George ed Hermione, perché mi rendo conto che tutto sto analizzando tranne che la loro storia, ahahah.

Ci tengo ancora a scusarmi con tutti voi. Specie perché, dopo essermi piantata qui a scrivere dopo tanto tempo, mi sono resa conto che…era più semplice di come ricordavo e che, forse, lo dico anche perché mi sento cambiata un po’ io.
Dall’anno scorso ho intrapreso un lungo percorso di maturazione e sono molto soddisfatta di me stessa al momento. Mi sento totalmente in pace.

E forse è anche il motivo per cui mi sento più a mio agio a scrivere della psiche dei personaggi: sono una persona molto riflessiva e molte delle loro guerre, come la solitudine per Hermione, l’amore di George…sono guerre che anche io ho affrontato, come penso tutti.
-Per chi non ricorda gli ultimi avvenimenti, invito a rileggere i capitoli precedenti-

Volevo anche dire che ho intenzione di aggiornare una volta a settimana, magari il sabato o la domenica; e se la settimana non è molto pesante, magari anche due.

Intanto ringrazio di cuore tutte le persone che non mi hanno abbandonata, nonostante tutto questo tempo; per cui, un grazie infinite a chi mi ha la mia storia tra le mie preferite:

1 - Arimi_chan
2 - CarrieEverySmile
3 - cullen96
4 - darkmoon87
5 - Draco394
6 - Elanor Hermione
7 - GeaRose Malfoy
8 - hero
9 - Ila1992
10 - JeLuna92
11 - Kikistar
12 - LadySissi
13 - Nia Nya
14 - PiccolaSognatrice_95
15 - TomMalfoyandEmmaGranger
16 - _apefrizzola_
17 - _grifone31
18 - _MikyCullen_

Un grazie a chi ce l’ha tra le ricordate:
1 - 18Ginny18
2 - canflyj
3 - heamon
4 - LillyS
5 - Medy
6 - Pad_19
7 - Serpensortia92
8 - Starfire Moonlight

Un grazie a chi l’ha messa tra le seguite:
1 - AceDPortogas
2 - adiaphora
3 - Aleswim
4 - amuchanok
5 - Bianchina07
6 - BlinkPictureGi
7 - Cho90
8 - Cogito ergo sum
9 - E mi
10 - Enza85
11 - fefotta_
12 - finlin91
13 - harpiano18
14 - ile223
15 - july95
16 - Kikistar
17 - la ladra di libri
18 - LadySissi
19 - Like_A_Phoenix
20 – Mizzy
21 - momochan226
22 - Nephertiti
23 - rocky83
24 - severuslupin
25 - Starfire Moonlight
26 - Take me to Hogwarts
27 - TomMalfoyandEmmaGranger
28 - TsubamePhoenix
29 - Valeria_Granger
30 - Veras Pages
31 - virgo8

A chi mi ha tra gli autori preferiti:

1 - Draco394
2 - LadySissi
3 - TsubamePhoenix
4 - Vavvi96
5 - virgo8
6 - _apefrizzola_

 

E soprattutto, alle mie fedeli discepole che recensiscono sempre. Sappiate che vi amo immensamente (e che io devo recuperare molte recensioni che vi spettano!).

Alla prossima <3

fred-mione98<3

   
 
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