Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: _MartyK_    14/09/2016    2 recensioni
Min Yoongi è stanco della sua vita monotona e frenetica e una notte, assieme a tutti i Bangtan Boys, fugge dal dormitorio scorrazzando per le vie di Seoul, imbrattando muri con la vernice e procurando danni ad alcune auto parcheggiate. Per scampare al carcere, è costretto a fare un mese di 'volontariato'.
Isabel lavora come cuoca in un ristorante molto vicino al fallimento. Come si incroceranno le loro vite?
Dal capitolo 1:
- Sei in arresto per atti di vandalismo- lo prese per il polso e lo sbattè contro l'auto della polizia, allacciandogli le manette.
- Che?!- Jungkook era così sbalordito che non si trattenne dall'esclamare qualcosa di insensato, come era solito fare.
- Ma noi siamo Idol! Non possiamo permetterci di fare carcere!- a lui si unì Hoseok, il labbro inferiore che tremolava.
[...]
- Min Yoongi, ho un messaggino per te!-
Il ragazzo era tranquillo, con le braccia conserte e un sorriso strafottente a dipingere la sua sfacciataggine. Sicuramente si sarebbe complimentato con lui per aver infondato fiducia nei cuori dei poliziotti... in qualche modo.
- Lavorerai come garzone in un ristorante per un mese intero-
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nell'esatto istante in cui Yoongi abbandonò il ristorante, dal retro della cucina entrò un gruppetto di ragazze.
Yoo Jin sgranò gli occhi e si precipitò a bloccar loro l'entrata, dicendo che era vietato. Queste però, essendo in gruppo, s'intrufolarono oltrepassandolo e si fiondarono (apparentemente) senza alcuna ragione addosso a Isabel.

- Allora sei tu!- esclamò una di loro, avvicinandosi minacciosamente alla ragazza.

- Io cosa? Intendete la stronza che vi ha rubato l'Idol? Oh sì, certo- rispose a tono l'altra.
Il corvino le fece segno di svignarsela, indicandole l'uscita e dicendole in labiale che avrebbe avvisato il capo. La mora scosse la testa in segno di negazione.
Era testarda, sì.
Una di loro si lasciò sfuggire un 'oh' di stupore e serrò la mascella, imbronciata.

- Brutta...- non finì neanche di parlare che si lanciò addosso a Isabel e la fece cadere a terra. Yoo Jin cercò di aiutarla, ma invano. Quelle pesti erano più numerose.
Andò a chiamare in fretta e furia il capo e Myung Jae.

- Sei una stronza!- un'altra, bionda e con gli occhi verdi (un po' strano per essere coreana, infatti erano lenti a contatto) affiancò la compagna e la prese per i capelli, strattonandola. Isabel non riuscì a nascondere un gemito di dolore.

- Cos'ha trovato di buono il nostro Suga in te, eh?!- domandò, continuando a tirarle i capelli e a farle sbattere la testa contro la superficie in marmo del pavimento.

- Sei racchia, nana e non famosa- si unì un'altra di loro.
Quelle che non partecipavano al pestaggio o se la ridevano sotto i baffi, oppure filmavano la scena per poi postarla in futuro su qualche social.
Menomale che non andava mai su Facebook, altrimenti la sua vita sociale sarebbe andata a puttane davvero.

- Lasciatemi!- urlò disperata, dimenandosi come poteva e scalciando come se fosse un feto nel grembo materno.

- Sta' zitta, troietta- si sentì dire. La lasciarono per un paio di secondi, Isabel ne approfittò per tirarsi su a sedere ed alzarsi, anche se le veniva piuttosto difficile.
La testa girava e faceva male da morire.

- Beccati questo!- annunciò una voce e le arrivò un pugno ben piazzato in volto. Urlò dal dolore e si portò automaticamente le mani al viso, coprendoselo.
Non riusciva a respirare bene, probabilmente le avevano rotto il naso. Partì un altro pugno, stavolta alla pancia. Poi un calcio alle costole e uno alla testa.
La ragazza era ormai a terra sanguinante, fecero per darle il colpo di grazia, quando il capo irruppe in cucina e urlò contro di loro dicendo di sparire dalla sua vista immediatamente.
Era un omone alto quanto una palazzina e con una voce da far venire i brividi, aveva funzionato.
Yoo Jin e Myung Jae l'aiutarono ad alzarsi e la misero a sedere in un angolo della stanza, procurandosi tutto l'occorrente per medicarle alla meno peggio le ferite.
Il corvino notò che aveva il labbro spaccato e le passò un batuffolo di cotone imbevuto nell'alcool. Picchiettò piano all'altezza della ferita, facendo involontariamente smorfie buffe.

- Ero alle superiori, nessuno sapeva della mia esistenza eppure non ho mai subito atti di bullismo- bofonchiò, serrando i denti di tanto in tanto per il bruciore.
Myung Jae era impegnata a metterle cerotti ovunque, appena vedeva un graffietto o un livido. Sospirò e abbassò lo sguardo.

- Mi dispiace- mormorò, più a se stessa che alla ragazza. Anche se Isabel la sentì ugualmente.

- Eh?-

- Mi dispiace, è stata tutta colpa mia. Se non avessi fatto quello che ho fatto, probabilmente tutto sarebbe andato a gonfie vele- continuò, sempre a bassa voce.
Poi incrociò gli occhi tristi e stanchi della mora e allora perse un battito.

- Non mi perdonerai mai, lo so. E non ti biasimo, anch'io farei la stessa cosa se fossi al tuo posto. Mi sono sempre comportata da schifo nei tuoi confronti, non so il perchè. E' che, a dirla tutta, non mi sei piaciuta fin dall'inizio, fin da quando ho messo piede in questo locale- spiegò. Esitò un attimo, non aveva il coraggio di vedere le espressioni di quei due che aveva davanti. - E mi sbagliavo- continuò poi, con un sospiro.
Isabel era a dir poco scioccata da ciò che le sue orecchie avevano sentito. Perchè aveva scelto proprio quella giornata per scusarsi?
E soprattutto, perchè emergeva solo ora questo lato buono del suo carattere?

- Sicura di non essere ubriaca?- fece Yoo Jin ghignando. La rossa gli tirò una gomitata al fianco, beccandosi un'occhiata truce.

- Sto parlando seriamente, Isabel- si rivolse alla ragazza che, dal canto suo, sgranò gli occhi.

- Per la prima volta in tutta la mia vita mi hai chiamata Isabel- disse soltanto, mantenendo aggrottate le sopracciglia. Myung tirò un sorriso imbarazzato e annuì.

- So che non è proprio il momento, che probabilmente sarò nella tua lista nera eccetera, però... in futuro mi piacerebbe essere tua amica- borbottò incerta.
Si sentiva un po' stupida, insomma, non è che si chiede di essere amici, lo si diventa e basta. Eppure Isabel non potè fare a meno di sorridere, perchè infondo non era così apatica.
Sapeva che Myung era così insopportabile da non avere chissà quante amiche. E sapeva che sotto quella maschera di pura superficialità si nascondeva un cuore fragile.

- Beh, in futuro anche a me piacerebbe- rispose.

- Cos'è questa storia adesso? Già che ci siamo organizzate un pigiama party e sclerate per i BTS- Yoo Jin mise un finto broncio e incrociò le braccia al petto, con fare infantile.

- Yah, non sono una loro fan- si affrettò a precisare la mora. Myung tirò un sorriso diagonale, quasi malvagio.

- Lo diventerai non appena starai a contatto con me- disse e le tirò una leggera gomitata al braccio sinistro.

- Ouch, fa male!- si lamentò l'altra.

- Scusa-







* * *







Erano le undici, come al solito aveva fatto tardi a lavoro e tornò a casa sfinita. Accese il lampadario del salotto e buttò le chiavi di casa in un angolo indefinito dell'abitazione, le avrebbe raccolte in un secondo momento. Aveva dolori dappertutto e il mal di testa non era ancora passato.
Si buttò a peso morto sul divano e sospirò pesantemente, facendo fuoriuscire tutta l'aria che si ritrovava nei polmoni.
Non aveva voglia di guardare la Tv e, stranamente, non aveva nemmeno fame.
Piuttosto si prese del tempo per riflettere sulla relazione con Yoongi, chiedendosi se fosse stato tutto un errore o meno. Finora lo aveva considerato un ragazzo semplice dai capelli azzurri, nulla di più. Anche perchè era questo il suo ruolo nel ristorante, il capo l'aveva ben informata.
Non aveva fatto i conti con la realtà, o meglio, non aveva voluto.
Perchè si era accorta che anche a lui non dispiaceva quel trattamento, anche lui era felice di sentirsi rimproverare come si fa ad un qualsiasi essere umano che sbaglia e anche a lui piaceva essere considerato uno di loro. Ma non era così. Non era affatto così.
Lui era una star internazionale, lui era un Idol, lui era Suga dei Bangtan Boys, e doveva arrendersi a questa triste (ma giusta) realtà.
Lo sguardo era perso nel vuoto, d'un tratto il labbro inferiore tremolò e la vista si appannò. Non si curò di asciugarsi le lacrime, lasciò che scorressero copiose sul suo viso, fino a raggiungere il collo. Tirò su col naso, sentendo un po' di dolore. Doveva assolutamente farsi vedere da un medico, il kit di sopravvivenza non bastava.



Si era appena alzata dal divano, quando il campanello trillò più e più volte. Aveva una mezza idea di chi fosse. Aprì e rivolse un'occhiata seria a Yoongi.

- Che vuoi ancora?- biascicò strofinandosi il naso con il lembo del maglione. La voce era ovattata, sperò che non avesse notato l'incrinazione.

- Chiederti scusa, sono stato un idiota- esordì l'altro, infilandosi le mani in tasca.

- Per oggi ho ricevuto abbastanza scuse, non mi servono pure le tue-

- Quindi non le accetti?-
La mora roteò gli occhi al cielo e fece per chiudergli la porta in faccia, ma la testa azzurra riuscì ad impedirglielo mettendo un piede all'interno dell'appartamento.

- Vattene- Isabel cercò di alzare il tono di voce ma fallì miseramente, l'aveva sprecata tutta in urla inutili.

- Fammi entrare-

- Ho detto di no, vattene-
Maledetto Yoongi e il suo essere più minuto di uno stuzzicadente, pensò la mora.
Il ragazzo riuscì nella sua impresa e si chiuse la porta dietro la schiena, emettendo un sospiro di sollievo. Poi squadrò la sua ragazza e il suo volto assunse un'espressione interrogativa.

- Che ti è successo?-
Isabel sorrise amara.

- E' successo che le tue stramaledette sasaeng hanno tentato di uccidermi solo perchè ci frequentiamo- borbottò come se fosse ovvio.
Yoongi dischiuse la bocca, cercando le parole giuste per formulare una frase decente. La richiuse subito dopo, non sapeva che pensare.
Mosse un paio di passi in direzione della ragazza e la tirò a sè in un caldo abbraccio.
Isabel, dapprima diffidente, si arrese e ricambiò la stretta, circondandogli i fianchi con le sue gracili braccia. Affondò il viso nella felpa dell'altro e inspirò a pieni polmoni il suo profumo. Sapeva proprio di Yoongi e sorrise impercettibilmente.

- Scusa se ho dubitato di te- sussurrò al suo orecchio, portando una mano sulla sua nuca e massaggiandogliela. La mora fece una smorfia di dolore.

- Mi fa male la testa- disse, per l'appunto.

Si staccarono lentamente, l'uno non voleva fare a meno dell'altro. La testa azzurra se la caricò in braccio e l'adagiò sul divano, intimandole di distendersi.
La mano fredda di lui vagava sotto il maglione di lei, accarezzando e sfiorando l'addome piatto.

- Ti fa male qui?- chiese apprensivo, facendo pressione su un fianco. Isabel annuì.

- Mi hanno conciato per le feste- borbottò scocciata.

- Tu invece non mi dici nulla? Com'è andata con l'intervista?- domandò infine. Yoongi sussultò leggermente a quella domanda.

- Bene, credo- mentì.

- Non me la racconti giusta- ridacchiò l'altra.

- Vero. Non me la sento di dirti bugie, il manager mi ha categoricamente vietato di fidanzarmi con te- sbuffò. Isabel annuì e socchiuse gli occhi.

- E allora perchè sei a casa mia?-

- Perchè trovo impossibile starti lontano per più di due ore-
Solo a sentire il modo e il tono con cui pronunciava quelle parole, Isabel si sentì avvampare.
Il suo cuore si era come rigenerato e batteva più forte che mai, minacciando di sfondarle la cassa toracica.
Per non parlare delle sue guance colorate di un rosa piuttosto accentuato.
Si guardarono per attimi che parvero infiniti, persi nei loro reciproci sguardi. Yoongi le si avvicinò, sdraiandosi quasi addosso a lei.
Se credeva che avesse due pozzi senza fondo al posto degli occhi, si sbagliava. Erano due buchi neri.
Due buchi che attraevano qualsiasi cosa avessero attorno. E quelle due piccole fessure dal taglio a mandorla attraevano la sua mente, facendola girare e rigirare come fosse un calzino.
Poggiò le labbra su quelle della ragazza, inclinando di poco il capo e chiudendo gli occhi. Con una mano sfiorò la sua guancia e sorrise sulla sua pelle.


Continuarono a baciarsi, sfiorarsi e coccolarsi per un tempo che neanche loro avevano calcolato, fino a quando non sentirono il bisogno di andare oltre.
I baci non bastavano più, le carezze neanche.
Lentamente si alzarono dal divano e si diressero in camera da letto, indietreggiando e andando a sbattere contro le pareti del corridoio, di tanto in tanto.
Si chiusero a chiave, Yoongi prese i lembi del maglione e glielo levò di dosso, ammirando la pelle ambrata dell'altra.
Si fiondò al suo collo, lasciando una scia umida di morsi e succhiotti. Isabel si sdraiò sul letto e levò la felpa del ragazzo, passando una mano sul suo petto candido e glabro.
Ben presto anche gli altri indumenti finirono per terra, facendo compagnia a quelli già presenti. Si nascosero sotto le coperte, ardenti di passione.
Isabel inarcava la schiena ad ogni spinta e affondava la mano nei capelli di lui, stringendoglieli per il dolore.
Yoongi dal canto suo non smetteva di coccolarla neanche un istante, le sue mani vagavano sui suoi fianchi, salendo e scendendo ripetutamente, mentre le sue labbra la baciavano ovunque, contemplando quel corpo statuario e ripetendosi mentalmente quanto fosse fortunato ad avere una ragazza come lei.
Raggiunsero il culmine del piacere quasi in sincronia, Yoongi si accasciò su di lei con un sospiro.
Delle goccioline di sudore solcavano la sua fronte.

- Che hai?- sussurrò Isabel con un filo di voce, passando una mano sulla sua guancia. Il ragazzo la guardò serio, mordendosi il labbro inferiore.

- Ti amo- tirò un sorriso da ebete e baciò il palmo della sua mano. La mora restò di stucco, sbattendo le palpebre un paio di volte.
Aveva sentito bene o era completamente andata?
Prima che potesse proferire parola, Yoongi si mise a dormire, circondando il suo corpo con fare protettivo.
Deglutì e fissò il soffitto, sperando di crollare nel mondo dei sogni. Passò una mano sulla sua schiena e risalì verso la nuca, accarezzandogli i capelli e facendo cerchi concentrici.


Confusione, ecco il suo stato d'animo.







* * *








Al risveglio si ritrovò semi scoperta, con un Yoongi bello addormentato su di lei. Il braccio destro le copriva l'addome e finiva a penzolare dall'altra parte del letto.
Provò a levarselo di dosso, facendo attenzione a non svegliarlo, ma forse quel ragazzo aveva problemi di ipersensibilità e roba del genere, perchè sospirò e se la caricò addosso. Ora era lei ad avere la faccia spiaccicata contro il suo petto. Cercò di non pensarci e di non arrossire, credeva che l'avrebbe svegliato soltanto con il calore emanato dalle sue guance.
Si tirò su coi gomiti e restò a fissarlo per un po', giusto il tempo di ammirarlo in tutto il suo splendore.

- Non abbandonarmi- bofonchiò con la voce impastata dal sonno. Isabel annuì.

- Non lo farò, tranquillo-
Yoongi strizzò gli occhi e si sgranchì le gambe, tirandosi a sedere. Isabel era ancora su di lui.

- Ma buongiorno!- sorrise e inclinò il capo, sfiorandole le labbra. La mora ricambiò il sorriso e gli lasciò un bacio a fior di labbra.
Le coccole mattutine vennero interrotte dallo squillo del cellulare di lui, che prontamente lo afferrò e rispose.

- Pronto?- mugolò sbadigliando. Isabel ridacchiava e lo stuzzicava con piccoli morsi sul collo.

- Davvero? Ma mancano ancora tre giorni! (breve pausa) Okay, ho capito. Arrivederci- buttò l'aggeggio sul comodino, non curandosi del tonfo.

- Chi era?- domandò con finto interesse lei, impegnata a sbaciucchiargli tutta la faccia. Yoongi le prese il viso, incrociando i suoi occhi.
Lo sguardo era serio, segno che c'erano guai in vista.

- Il manager ha detto che ieri è stato il mio ultimo giorno. Oggi pomeriggio parto-


***
annyeong! allora, premetto col pregarvi di non odiare poi così tanto Myung Jae, perchè lo scorso capitolo è stato come una conversione, proprio come quella dell'Innominato nei Promessi Sposi lol XD ora invece... mi odierete tutti perchè Yoongi se ne andrà, MA! Mancano ancora due capitoli e in due capitoli può succedere di tutto u.u se ve ne siete accorti, ho modificato le note aggiungendo lemon perchè beh... la scena... *arrossisce* aiuto mi imbarazzo a scrivere quelle cose >.< baciiii _MartyK_ <3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: _MartyK_