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Autore: Kira_chan88    03/05/2009    3 recensioni
Questa è la prima ff di Twilight che scrivo, spero vi piaccia! Ehm..."E se Esme non fosse mai esistita e Carlisle stesse ancora cercando il suo vero amore? E se lo trovasse in una ragazza un pò sfortunata, che diventerà la "nuova" signora Cullen?" Spero possa piacervi e vi prego di recensirla! ^_^
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: Un incontro celeste
Ero arrivata da neanche un giorno e già si prospettava un nuovo problema:il cibo. Per la cena ero riuscita a cavarmela perché mi ero portata qualcosa dietro ma ora venivano i problemi: avrei dovuto andare al mercato per comprarmi i viveri, però avrei potuto farlo solo dopo essere andata a scuola, perciò ho dovuto saltare la colazione e dirigermi direttamente verso la scuola. Una volta arrivata davanti all’edificio scolastico, costituito da più costruzioni tutte uguali, ero giunta alla conclusione  che, anche se come posto era bello e tutto il resto, era anche abbastanza scomodo. Beh, avrei fatto esercizio. Dopo un pò mi sono sentita chiamare
-Shinri!!-
Mi sono voltata per seguire la voce, trovandomi di fronte Bella che mi correva incontro
-Ciao Bella, come va?-
-Bene grazie. Dimmi, questo vorrebbe saperlo Charlie, sei venuta a piedi fin qui?-
-Si, perché?-
-Beh, quando a saputo dove abitavi, voleva sapere come ti saresti spostata. Dice che nella zona in cui abiti ci sono molte bestie feroci e che quindi non è consigliabile aggirarsi li intorno da sola senza un mezzo di trasporto-
-Ma gli animali non attaccano gli uomini no?-
-Solitamente no, ma non si sa mai-
-E ora che lo saprà cosa ha intenzione di fare?-
-Più che altro era solo un avvertimento. Vogliamo andare?-
-Si, ormai mi sono rassegnata all’idea che sarò squadrata da tutti alla stregua di una aliena-
-Allora saremo in due-
-Non sarà la stessa cosa: io per loro sono…esotica. Sai, perché io vengo dall’Italia e tutto il resto-
-Non credo che dovresti preoccuparti più di tanto, in fondo non ti tormenteranno più di tanto. Comunque credo che tu avrai molto successo con i ragazzi-
- Perché lo pensi?-
-Perché io ti trovo molto carina, anzi molto bella-
-Tu dici?-
-Certo! Ti sei mai guardata allo specchio?-
Non le ho risposto: ovvio che mi ero guardata allo specchio, ma trovavo la mia bellezza una maledizione anziché un pregio. Con i miei capelli neri, la pelle bianchissima e gli occhi verdi, per non parlare del mio corpo(seno compreso) ero la calamita perfetta per ogni tipo di uomo, anche il più spregevole.
-Se lo dici tu…-
Ho scoperto ben presto che io avevo ragione e Bella torto: non appena entrata e fino all’ora della mensa tutti non hanno fatto altro che tempestarmi di domande sull’Italia, e hanno continuato fino a quando non siamo entrati nella sala
-Davvero tu vieni dall’Italia? E dimmi com’è?- mi aveva appena chiesto Jessica, una ragazza abbastanza impicciona, che sin da quando mi aveva vista non aveva fatto altro che tempestarmi di domande,probabilmente per raccontare tutto ciò che riguardava me  agli altri, per dare l’impressione di conoscermi bene
-Non posso dire di conoscerla. In tutti questi anni  non ho avuto molto tempo per visitarla-
-Ma il nome Shinri  non è italiano- ha constatato Angela, un’altra ragazza che faceva parte del giornale della scuola
-Non finirà sul giornale vero? Mia madre ha vissuto per molto tempo in Giappone e così mi ha chiamata con un nome giapponese-
-Veramente? Che figo!- hanno esclamato entrambe
-Chi sono quelli?- ha chiesto all’improvviso Bella.
Erano entrati in quel momento, infatti, un gruppo  di cinque ragazzi: i primi due erano entrati tenendosi per mano ed erano un ragazzo e una ragazza; la ragazza aveva lunghi capelli biondi , mentre l’altro era alto,muscoloso, con corti capelli neri. Li seguivano altri due ragazzi, sempre un ragazzo e una ragazza ,anche loro tenendosi per mano, lei bassa con i capelli corti e neri,lui alto con dei riccioli biondi sul capo. L’ultimo del corteo era un ragazzo con i capelli color del bronzo.
-Quelli sono i figli del dottor Cullen. Dico figli ma in realtà non sono realmente figli suoi, anzi nemmeno sono fratelli! Beh, in realtà  i due biondi sono gemelli, ma la cosa più sconvolgente è che loro stanno insieme! Insieme capisci?!Ad esempio il biondo e la mora,e il ragazzone con quella che sembra abbia la puzza sotto al naso. Li vedi come si comportano tra di loro? Sono strani davvero, stanno sempre in disparte e poi non mangiano mai nulla! Non ti consiglio di provarci Bella, è inutile: a lui noi non piacciamo- Jessica si era lanciata in una descrizione molto dettagliata di tutti i loro pettegolezzi, mentre Bella era rimasta colpita dal ragazzo dai capelli di bronzo
-Come si chiamano?- ho chiesto
-Allora, i due biondi si chiamano Jasper e Rosalie , la piccoletta si chiama Alice, quello alto è Emmett e l’ultimo si chiama Edward-
-Dimmi,ti piace quel tipo vero?- ho chiesto a Bella, guardando dubbiosa verso Edward
-No, figurati- ha detto lei, alzandosi
Mi sono alzata anch’io, ma proprio in quel momento mi sono sentita male e sono svenuta. Mi sono svegliata nell’infermeria e sia Bella che l’infermiera mi guardavano preoccupate
-Stai bene?- mi ha chiesto Bella ansiosamente
-Si, sto bene- ho risposto, facendo per alzarmi ma sono stata trattenuta dall’infermiera
-No cara, tu non stai per niente bene. Prima ho controllato le tue pupille mentre eri svenuta, ho provato a svegliarti in ogni modo ma non c’è stato verso: sembravi veramente in coma. Dimmi sono accadute spesso situazioni di questo genere?-
-Negli ultimi anni è capitato qualche volta, ma non credo sia nulla di grave-
-Ti consiglierei ugualmente di fare un controllo all’ospedale,non si sa mai-
-Bene lo farò- ma non pensavo di farlo veramente, anzi non credevo fosse necessario, ma Bella mi ci ha portato subito dopo aver sentito quella frase, lasciandomi poi da sola perché doveva tornare a scuola.
Un’infermiera sorridente mi ha fatto entrare in uno studio dicendomi che tra qualche minuto sarebbe arrivato un dottore a visitarmi, dopodiché  anche lei se ne andata uscendo dalla stanza; ho meditato molto a lungo sulla possibilità di andarmene prima che arrivasse qualcuno, e proprio quando finalmente mi ero decisa e alzata, è entrato il medico. Ho detto medico, ma la persona che era appena entrata sembrava un medico solo perché indossava il camice: era talmente bello con i suoi capelli biondi, il viso dolce e disponibile e la sua imponenza, che invece di fare il medico avrebbe dovuto essere attore o modello, e più che un essere umano sembrava uno degli angeli che abitavano in paradiso; sotto il camice indossava  una camicia azzurra con una cravatta dello stesso colore e la cosa ancora più affascinante che ho notato in lui è stato  il tenue bagliore dorato che emanavano i suoi occhi.
Appena entrato nella stanza però lui si è irrigidito e ha iniziato a scrutare con la fronte aggrottata e le narici dilatate la stanza fino a quando non mi ha notata: a quel punto ha cominciato ad avvicinasi a me, teso. Solo allora ho notato le sue occhiaie e lo sguardo stanco, e per un momento mi sono preoccupata per lui: sembrava stesse veramente male. Poi lui mi ha fatto un sorriso e ha iniziato a parlare
 -Allora, tu devi essere Shinri- ha cominciato lui
-Come fa a conoscermi?-
-Oh, andiamo, sei sulla bocca di tutti: è impossibile non sapere chi sei-
-Capisco-
-Allora, mi hanno detto che oggi sei svenuta e che questa cosa accade abbastanza spesso. E’ vero?-
-Si, ma…-
-Per caso ti sei procurata ferite di qualche tipo in questi anni?-
-No, non mi sembra…-
-Bene. Ora, se non ti spiace, vorrei prelevarti un campione di sangue da far analizzare, perciò potresti scoprirti il braccio?-
-Certo- Ho risposto, scoprendo il braccio destro e mettendo in mostra delle cicatrici sul polso
Quando ha visto quei segni, il dottore ha aggrottato per un attimo la fronte ma  ha eseguito lo stesso l’iniezione,uscendo col sangue dopo avermi lanciato  uno sguardo silenzioso che non ho saputo decifrare.
Sono rimasta ad aspettare i risultati per minuti che parevano interminabili, con l’ansia che cresceva secondo dopo secondo, ansia non per il risultato delle analisi ma per ciò che avevo mostrato involontariamente al dottore: probabilmente in quel momento stava chiamando la polizia, immaginando chissà quale abuso. Stavo pensando di nuovo di andarmene, quando lui è entrato, mi ha fatto un sorriso rassicurante che mi ha calmata anche dal punto di vista dell’ansia e mi ha esposto il referto medico
-Bene, direi che non hai niente di anomalo, a parte pochi zuccheri nel sangue, perciò non devi preoccuparti-
-Ah…grazie- ho sussurrato alzandomi e avviandomi verso la porta
-Dove stai andando?-
-A casa-      
-Aspetta ti accompagno, tanto ho finito il turno-
-Ma perché…?-
-Mi hanno chiesto di occuparmi di te per i primi giorni che passerai qui. Sono il dottor Carlisle Cullen e abito non molto lontano da casa tua-
-Capisco…- non avevo vie di scampo: voleva accompagnarmi a casa per interrogarmi sulle cicatrici, ne ero sicura. Per questo sono rimasta in silenzio ad aspettare mentre lui si toglieva il camice e mentre ci avviavamo verso la sua auto
Durante tutto il viaggio ho guardato tutto il tempo davanti a me senza rivolgergli uno sguardo, fino a quando lui non ha parlato
-Ascolta…-mi sono preparata al peggio -credo che non dovresti andare a scuola domani, devi riprenderti e cercare di ritornare in forma-
-D’accordo- ho  risposto deglutendo- ah, siamo arrivati si può fermare, grazie- e ho aperto la portiera dell’auto per poi avviarmi verso la porta di casa mia
-Aspetta, ho una cosa per te-mi ha fermato lui uscendo a sua volta dall’auto e raggiungendomi. Si è fermato davanti a me e ha inalato l’aria che proveniva da me con una sorta di…piacere? Non so dirlo con precisione ma poi ha continuato, guardandomi in maniera strana
-Ho fatto la spesa per te: immagino che tu non l’abbia ancora fatta- in quel momento mi sono accorta che reggeva dei sacchetti in mano
-G-grazie- ho mormorato io prendendo i sacchetti e chiudendo in fretta la porta. Che cos’era l’emozione che mi aveva attanagliato il cuore?

Ciao a tutti. Dopo giorni interminabili sono tornata! Come vi sembra stia procedendo la storia? Che relazione pensate ci sarà tra i due? Come vi sembra la descrizione fatta da lei di Carlisle? Fatemelo sapere presto e recensite, anzi ringrazio in anticipo coloro che lo faranno! Ciao!


  
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