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Autore: lele06    17/09/2016    1 recensioni
Salve a tutti . Questa è la mia seconda storia , che mi frullava in testa da un bel pò . Spero che vi piaccia
Tratto dal testo :
< Ma tu sei la ragazza di questa mattina > urlò, sorpreso, una voce maschile.
Hinata sentendo quelle parole, si girò verso la fonte del suono e quando vide il ragazza di quella mattina rimase a bocca aperta. Non solo dalla sorpresa ma anche dal fatto che con la divisa del bar era davvero molto carino.
< C-ciao > disse balbettando, verso il ragazzo, il quale si stava massaggiando la testa, in quanto la ragazza vicino a lui, gli aveva dato un pugni
< È questo il modo di rivolgersi vicino a un cliente > affermò una ragazza dai capelli rosa < Scusalo, questo ragazzo è un po’ indisciplinato > continuò sorridendo
< Sei tu che sei indisciplinata. Non si danno i pugni in testa alle persone > affermò il ragazzo, continuando a massaggiarsi la parte lesa, mettendo il broncio
< Tu sei un’eccezione e poi in quella testa c’è solo aria > disse la ragazza
< Mentre nella tua c’è solo cacca > affermò il ragazzo sorridendo, facendo sorridere anche Hinata, che coprì il sorriso che gli era sorto spontaneo con una mano
< Per caso ne vuoi un altro? >
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                                                Capitolo 12
Era il primo settembre e da un treno appena arrivato alla stazione di Tokyo, scese una donna con capelli, corti, di color corvino ed occhi bianco perla. In braccio aveva un bambino con capelli biondi e occhi azzurro cielo. Quando mise piede fuori alla stazione prese due grandi respiri. Fece scendere il bambino, il quale prese la mano della donna e si incamminarono. Erano ormai cinque anni che la donna non veniva a Tokyo. Da quando aveva preso quel treno aveva cercato di dimenticarsi di quel ragazzo, ritornando però sempre al punto di partenza. Era uscita con vari ragazzi, ma le veniva sempre in mente il sorriso di quella persona. Alla fine rinunciò ad altri appuntamenti per dedicarsi completamente al bambino. Mentre camminavano
< Mamma dove stiamo andando? > chiese il bambino, alzando lo sguardo per vedere il volto della madre
< A scuola. La mamma deve consegnare un foglio > rispose la madre, guardando verso il bambino
Arrivati alla scuola, la donna ed il bambino attraversarono il cancello scolastico entrando nel grande cortile. Mentre stavano guardando l’edificio all’esterno, meravigliati dalla grandezza della costruzione, sentirono in lontananza una voce, la quale pian piano si sentiva sempre più forte e quando si girarono si trovarono una persona. La donna chiuse gli occhi istintivamente. Quando li riaprì si ritrovò a terra e subito gli venne in mente il bambino
< Boruto stai bene? > chiese, con una certa preoccupazione, guardando verso il figlio, il quale stava in piedi con un ragazzo vicino
< Mamma non ti preoccupare, sto bene > rispose il bambino sorridendo, girandosi verso la madre, la quale tirò un sospiro di sollievo. Ma quando vide il ragazzo vicino al figlio rimase a sorpresa da quella vista
< Hinata! > esclamò il ragazzo sorpreso
< Naruto! > affermò meravigliata la ragazza. Intanto il bambino guardava prima il ragazzo, poi il suo sguardo andava alla madre per poi ritornare al ragazzo. Visto che i due erano rimasti a fissarsi e nessuno dei due parlava, decise di intervenire
< Vi conoscete per caso? > domandò il bambino
< Siamo vecchi amici > rispose Naruto, con un’espressione leggermente triste
< Davvero sei un amico di mia madre? > domandò di nuovo il bambino
< Certo > affermò Naruto < Aspetta un attimo, ha detto appena madre? > aggiunse chiedendo con in viso un’espressione sconvolta.
< Lui è mio figlio > rispose Hinata alzandosi da terra < Si chiama Boruto ed ha cinque anni > aggiunse notando il viso sorpreso del ragazzo, il quale non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito
< Sei sposato? > chiese d’improvviso Boruto notando un anello all’anulare. Quando sentì quella domanda, Hinata sentì una fitta al suo cuore. Non voleva sentire la risposta del ragazzo, anzi aveva paura a scoprire la verità
< Beh non proprio > rispose il ragazzo toccandosi l’anello < L’ho indosso da cinque anni sperando di rincontrare una persona a me cara > aggiunse volgendo lo sguardo verso la ragazza. Quando i loro occhi si incontrarono, sia il cuore di Naruto che quello di Hinata perse un battito
< Perché lo porti se non sei sposato? > domandò insistendo il bambino
< Perché ho già una ragazza che amo. Anche se è andata via cinque anni fa, non ho fatto altro che pensarla ogni giorno, dalla mattina alla sera > rispose Naruto, riportando lo sguardo sul bambino
< Allora perché l’hai lasciata andare? > chiese Boruto, facendo innervosire Naruto, il quale credeva che quel bambino fosse davvero un rompiscatole ed un ficcanaso
< Perché sono un cretino, anzi un baka. Sono stato ingannato da una ragazza e per colpa della mia stupidità, ho perso la persona più importante della mia vita > rispose il ragazzo abbassando leggermente il capo. Sentendo quelle parole, calde lacrime scesero dagli occhi di Hinata
< Mamma perché stai piangendo? >domandò in modo preoccupato Boruto, vedendo le lacrime della madre
< Niente è solo che sono felice di aver rivisto un amico dopo tanto tempo > rispose Hinata sorridendo e asciugandosi le lacrime. Quando sentì quelle parole, Naruto riportò lo sguardo sulla ragazza e pensò che era ancora più bella di cinque anni fa. Appena i loro occhi si rincrociarono di nuovo, Hinata capì che era ancora innamorata di Naruto. Da quando lo aveva rivisto il suo cuore batteva sempre veloce. Non lo aveva mai fatto con nessun uomo in questi cinque anni.
< È proprio come la prima volta che ci siamo incontrati > fece notare il ragazzo
< Cosa? > domandò la ragazza, che era distratta a pensare ad altre cose
< Voleva dire, che anche la prima volta che ci siamo incontrati, ci siamo scontrati > affermò sorridendo
< È proprio vero > disse la ragazza sorridendo, ricordandosi del loro primo incontro e rammentando che già quella volta, il suo cuore perse un battito alla visto del ragazzo.
< Mamma non devi consegnare i fogli? > chiese il bambino
< Hai ragione > rispose Hinata < Scusa Naruto, ma adesso devo andare > aggiunse, volgendo lo sguardo verso il ragazzo
< Vengo anche io con voi. Devo consegnare anche io dei fogli al preside > disse il ragazzo, per poi incamminarsi con Hinata e Boruto.
Una volta usciti dall’ufficio del preside di diressero all’uscita della scuola
< Non posso crederci che saremo colleghi > fece notare Naruto sorridendo
< A chi lo dici > affermò la ragazza
< Adesso dove andiamo mamma? > domandò il bambino
< Dobbiamo incontrarci con altri due amici della mamma > rispose Hinata
< Scommetto che devi incontrarli al parco Ueno Koen > affermò Naruto
< Come lo sai? > chiese sorpresa Hinata
< Mi devo incontrare anche io con loro > rispose il ragazzo
< Allora possiamo andare insieme > affermò il bambino euforico, prendendo la mano del ragazzo e della ragazza ed iniziando a tirare
< Aspetta vai piano > disse Naruto, ma il bambino continuò a tirare lo stesso, facendo sorgere sul viso di Hinata, un grande sorriso.
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Arrivati al parco, Naruto chiamò Sasuke per chiedere dove si trovavano. Una volta spiegatogli dove stavano, i ragazzi ed il bambino si incamminarono. Li trovarono subito, videro in lontananza Sasuke,Sakura ,Temari ed il marito di quest’ultima. Poco prima Naruto disse ad Hinata che Temari si era sposata, quattro anni fa, con un ragazzo di nome Shikamaru. Quando li raggiunsero, Hinata venne abbracciata da Sakura
< Mi sei mancata tanto > affermò la ragazza, continuando ad abbracciare Hinata che ricambiò la stretta
< Anche tu > disse Hinata, per poi staccarsi
< Chi è questo bellissimo bambino? > chiese Sakura, abbassando il capo e notando il bambino tra il ragazzo e la ragazza
< Sono Boruto >rispose il bambino sorridendo. Quando sorrise, Sakura notò che quel sorriso era uguale a quello di Naruto. Guardandolo meglio osservò che aveva i capelli e gli occhi dello stesso colore del ragazzo, mentre il viso lo aveva preso dalla madre. Era la copia sputata di Naruto bambino. Subito gli venne in mente di quella volta al bar, cinque anni fa, quando ad Hinata gli venne la nausea ed arrivò alla conclusione che la ragazza cinque anni fa era incinta.
< Mamma io vado a dormire > affermò un bambino, vicino a Temari, sbadigliando
< Ti seguo anche io > disse il ragazzo, vicino alla ragazza
< Come si dice in questi casi ... > iniziò a dire < Tale padre, tale figlio > aggiunse sorridendo, per poi raggiungerli
< Vecchio, vuoi giocare con me? > domandò Boruto, strattonando la maglia di Naruto
< Puoi ripetere cosa hai detto > rispose Naruto, credendo di non aver capito bene
< Vecchio, vuoi giocare con me? > chiese di nuovo Boruto
< Coosa > affermò l’Uzumaki
< Come vedo hai già problemi all’udito. Ti devi prendere più cura del tuo corpo > disse il bambino, sospirando alla fine
< È meglio che inizi a correre > affermò il ragazzo pieno di rabbia, per poi iniziare a rincorrere il bambino
Vedendo i due giocare insieme, il cuore di Hinata accelerò di battito. Aveva sempre desiderato vedere i suoi uomini giocare insieme ed ora che li vedeva era un’immagine bellissima.  Sakura notando che l’amica stava guardando Naruto, capì dal suo sguardo, uguale a quello di cinque anni fa, che era ancora innamorata del suo amico
< Lo sai che il giorno dopo che te ne sei andata, al bar venne Kiba > iniziò Sakura. Quando sentì quel nome, Hinata si girò di scatto verso la ragazza sorpresa da quelle parole
< Cosa > affermò Hinata
< È venuto a scusarsi ed a spigarci quello che veramente era successo. Quella sera Ino aggiunse al thè di Naruto un forte sonnifero. Appena al ragazzo iniziò a giragli la testa, Ino lo portò in camera da letto. Giunto lì Naruto si addormentò ed Ino lo spogliò, svestendosi a sua volta. Ci disse che quel piano serviva a farvi dividere > dichiarò tutto d’un fiato Sakura
< Quindi vuol dire che non mi ha tradito quella sera? > domandò Hinata
< Non ti ha tradito > rispose la ragazza e dagli occhi di Hinata scesero dolci lacrime appena sentì quelle parole < Dopo quella sera ha sempre indossato quell’anello, affermando che era solo tuo > continuò Sakura, facendo aumentare le lacrime della ragazza
< Quando gli dirai che quel bambino è suo figlio? > chiese l’Haruno
< Non lo so ancora > rispose Hinata, asciugatasi le lacrime
< Credo che lo dovrebbe almeno sapere > affermò Sakura. Hinata stava per dire qualcosa, quando
< Cosa devo sapere? > domandò curioso Naruto, con il bambino sulle spalle.  Quando Hinata sentì quella voce, il sangue nelle sue vene congelò. Si girò piano verso la direzione del ragazzo e prese una decisione in quel momento
< Devi sapere che cinque anni fa, quando me ne sono andata, ero incinta > affermò la ragazza < Boruto è tuo figlio > aggiunse abbassando il capo
< COSAA >urlarono il bambino e Naruto, che fece scendere dalle spalle il bambino
< Scusa se non te l’ho detto prima io... > affermò per poi essere interrotta dall’abbraccio di Naruto
< Non posso credere di essere padre > dichiarò Naruto stringendo Hinata, la quale ricambiò la stretta, iniziando a piangere.
Quando si staccarono, la ragazza asciugò le lacrime del ragazzo, il quale rise. Naruto stava avvicinando le proprie labbra a quelle della ragazza, quando furono interrotti
< Aspetta un attimo > affermò < Lui è mio padre? > continuò chiedendo il bambino, indicando Naruto
< Si, lui è tuo padre > rispose Hinata < Te l’ho fatto vedere anche in una foto > continuò. Sentendo quelle parole, il bambino iniziò a riflettere per ricordare la foto mostratagli dalla madre
< In quella foto era diverso. Aveva i capelli più lunghi ed era più basso > disse Boruto
< In cinque anni si può cambiare > affermò l’Uzumaki
< Non poteva essere lui mio padre? > domandò il bambino, indicando Sasuke
< NOOO > urlò Naruto < E poi perché proprio lui? > aggiunse chiedendo
< Beh è ovvio. Si nota subito che è più intelligente di te > rispose Boruto, facendo innervosire Naruto
< Vedo che questo bambino ha buon occhio > affermò Sasuke, facendo ridere tutti tranne Naruto. Dopo ciò, l’Uzumaki iniziò ad inseguire nuovamente il figlio.
Quando giunsero le sette, i ragazzi decisero che era ora di tornare a casa. Naruto ed Hinata si recarono a casa del ragazzo per parlare.
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Quando arrivarono di fronte la casa di Naruto , la ragazza rimase a bocca aperta. Il ragazzo non abitava più nel suo vecchio appartamento. Vedendo l’espressione sorpresa della ragazza
< Questa casa era di mio zio, il quale l’ha lasciata a me > affermò Naruto < L’ho accettata subito, sperando che tu saresti tornata prima o poi > aggiunse guardando verso la ragazza, che appena lo guardò negli occhi divenne rossa ed abbassò lo sguardo. Quando vide quello Naruto sorrise e pensò che la ragazza non era affatto cambiata.
Una volta entrati, Hinata portò nella camera da letto Boruto, addormentatosi durante il tragitto del ritorno. Dopo averlo appoggiato sul letto, andò in cucina per posare una busta e poi raggiunse il ragazzo, il quale si era seduto sul divano, nel salone. Appena si sedette,
< Hinata, io mi devo scu.. > disse Naruto , il quale fu fermato dalle dite di Hinata poste sulle sue labbra
< Sakura mi ha già detto che quella sera non è successo niente > affermò la ragazza
< Mi voglio scusare lo stesso. Sono stato un baka a permetterla di farla entrare. La dovevo allontanare immediatamente > disse il ragazzo
< Non ti preoccupare. Ormai il passato è passato. > affermò la ragazza e sentendo quelle parole il ragazzo, estrasse dalla tasca posteriore il portafoglio. Lo aprì e dalla tasca per le monete estrasse un anello. Si mise in ginocchio davanti alla ragazza
< In questi cinque anni, ti ho sempre pensato. In questi anni il tempo sembrava non trascorrere mai. Anzi senza te il tempo non passa mai. Voglio trascorrere il resto della mia vita con te Hinata. > affermò Naruto < Vuoi sposarmi? > aggiunse
< Certo > rispose la ragazza, sorridendo per poi baciare il ragazzo. Quando si staccarono per prendere aria, Naruto infilò all’anulare sinistro della ragazza l’anello per poi ribaciarsi
< Io mi oppongo > affermò una voce e quando i due si girarono videro Boruto
< Come ti opponi? > chiese Naruto
< Se volete sposarvi, mi dovete promettere che starete per sempre insieme > rispose il bambino. Sentendo ciò, i due si guardarono e si baciarono. Quel bacio aveva il significato del “Ti amerò sempre”
< E in più voglio una sorellina > affermò Boruto
< Su quello ci possiamo lavorare > disse Naruto ridendo, contagiando anche Hinata.
< Adesso andiamo a dormire > affermò il ragazzo, prendendo in braccio il bambino e prendendo la mano di Hinata. Mentre camminava giurò che quella mano non l’avrebbe lasciata andare per nessun motivo al mondo.
 
                                      FINE
Note autore:
Ecco l’ultimo capitolo di questa storia.
Come vi sembra? Spero che vi sia piaciuto.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto questa storia tra le preferite, tra le seguite e tra le ricordate. Un ringraziamento a chi ha recensito la storia e a tutti quelli che l’hanno letta.
Alla prossima.
   
 
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