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Autore: Shenron87    18/09/2016    3 recensioni
Per anni Harry si era domandato cosa sarebbe successo se, al posto suo, Voldemort avesse scelto Neville come suo rivale. Harry però non sapeva che, come aveva imparato un altro Kalel, un Kalel che adesso non è mai esistito, certe domande esistenziali provocano una sadica voglia di rispondere a entità a cui è meglio non pestare i piedi.
Seguito di Harry Potter e i poteri degli Inferi e parte della serie "Cronache di un Nephilim" di cui costituisce uno spin-off- prequel.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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Capitolo 3

Kalel avanzava per le vie di Città del Messico ignorando i vani tentativi dei commercianti di mettere al sicuro la mercanzia da quello che sembrava un temporale fuori stagione.
La pioggia, che da ore cadeva copiosa e incessante, sembrava evaporare a contatto con il corpo del ragazzo che, pur sapendo di essere spiato da qualche milione di spettatori, non se ne curava minimamente.
Aveva camminato per ore lasciando il centro babbano della città per arrivare in quello che gli indigeni chiamavano "Quartiere Coloniale".
Esso era un agglomerato di ville appartenute a nobili burocrati spagnoli mandati ad amministrare le proprietà di sua Maestà l’Imperatore di Spagna, uno dei paesi più cattolici mai esistiti e uno dei paesi più odiati dagli abitanti delle colonie americane ed europee.
Giunto a quella che sembrava una villa ormai ridotta a un rudere, il ragazzo poggiò una mano su un robusto cancello in ferro battuto notando come fosse stato, casualmente, consacrato di recente.
Represse a fatica una risata al pensiero che una protezione di quel livello non avrebbero tenuto lontane nemmeno un demone di classe media.
Figurarsi se avessero avuto effetto su un angelo o su di lui a cui il sacro non gli faceva ne caldo, ne freddo.
Kalel però non perse tempo a cincischiare e, usando tutta la grazia disponibile, lo scavalcò agilmente ignorando ogni difesa che era stata eretta attorno al giardino.
Si mosse con deliberata lentezza e, con precisione innaturale, raggiunse una spoglia biblioteca dove una donna, intenta a leggere un libro sgualcito, lo chiuse senza produrre alcun rumore di sorta quando una brezza leggera gli scompigliò la frangetta.
“Aspettava visite, Lady Malfoy?” domandò Kalel senza varcare la soglia di quell’angusto locale.
“Solo la vostra. Sebbene mi duole informarla che siete un po un ritardo...”
“Un assassino non è mai in ritardo, ne in anticipo. Arriva esattamente quando intende farlo...” rispose Kalel avanzando in modo da uscire dal cono di ombre in cui si trovava sin da quando aveva messo piede in quella dimora.
“Ne sono consapevole… specialmente visto che fino a un mese fa io ero sposata con un mangiamorte.”
“Tecnicamente lo siete ancora...” replicò pigramente il ragazzo pigramente adagiato su un muro portante.
“Suvvia… sappiamo entrambi che, qualsiasi cosa voi abbiate fatto a mio marito, di lui ormai non è rimasto che un guscio vuoto.”
“Touchè...” ammise divertito il ragazzo costringendo la donna a reprimere un brivido.
“...ma veniamo a noi. Immagino che voi non mi implorerete di risparmiarmi. Voi non siete come il buon vecchio Lucius. Voi, in fin dei conti, siete una Black e non l’erede di una dinastia di natibabbani che si atteggia a purosangue solo perché nessuno, o quasi, è insensibile all’oro che la famiglia di vostro marito ha accumulando sposando babbani facoltosi. Ironico non credi? Vostra sorella sposa un natobabbano, che la ama e la rispetta, e viene diseredata mentre voi venite venduta a un mago con tanto sangue babbano nelle vene senza nemmeno domandarvi se, per caso, non avete un altro altolocato cicisbeo...”
“Io, sebbene possa sembrare strano, amavo Lucius...” sussurrò con un filo di voce.
“Ed è in nome di questo amore…” ringhiò Kalel mentre le fioche fiammelle, che danzavano sulle poche candele accese presenti nella stanza, sembravano essere entrate in risonanza con le emozioni del ragazzo.
Esse infatti sembravano acquisire vigore alimentandosi, per osmosi, del furore che covava sotto le ceneri dell’animo del rampollo di casa Valefor.
“...vi siete girata di lato quando vostro marito ha rivolto attenzioni non richieste alla piccola Elaine?” domandò Kalel mentre l’imbarazzo faceva capolino sul volto di Narcissa.
“Dopo quello che è successo... dopo quello che lui e i suoi amici avevano fatto... ho pensato di uccidermi. Sapevo che un giorno qualcuno sarebbe venuto a cercarmi. Non pensavo si fossero spinti… fino a quel punto.” pigolò la donna incapace di mantenere il proprio contegno.
“Quello che hanno fatto è stato possibile solamente grazie a te!” rispose Kalel glaciale.
Narcissa, vedendolo risoluto, sospirò.
“Adesso mi ucciderai?”
“Ti ho uccisa dieci minuti fa, mentre leggevi...”
“Mi farà soffrire?” pigolò la donna ricevendo un no come risposta.
“Grazie! È privo di senso chiedere scusa?”
“Non lo è mai...” rispose Kalel voltando le spalle alla donna e ritornando nell’oscurità che lo aveva aiutato a entrare non visto.
“Mi dispiace tanto...”

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Kalel si era smaterializzato a Roma e camminava per le vie del Foro Romano, incurante del fatto che a pochi metri da li ci fosse la culla del Cristianesimo, quando una lama di luce azzurra, tanto sottile quanto potente, si fermò a pochi centimetri dal suo collo illuminando l’area a giorno nonostante la zona fosse sprovvista di illuminazione.
Oddio, i lampioni c’erano… erano solo impossibilitati a ricevere la corrente elettrica visto che qualcuno, per arrotondare lo stipendio, aveva rubato nottetempo il rame dei fili e i soldi per cambiarli dovevano ancora essere chiesti in prestito con i titoli del tesoro.
“Piuttosto tracotante, per essere un demone… Camminare a pochi chilometri dal Vaticano.” disse una voce maschile che non sembrava avere più di diciannove anni.
“Beh con tutto quello che ha fatto il Vaticano in questi duemila anni mi stupisco che non ci siano i carri armati con la bandierina dell’inferno in Piazza San Pietro...”
“Credo che quelli, al momento, si trovino nella Kamchacta o come diavolo si chiama...” replicò l’uomo prima di far dissolvere la lancia di luce che aveva generato e di scoppiare a ridere imitato da Kalel.
“Kalel che ci fai qui?” chiese una volta ritrovato il suo contegno.
“Dovevo pagarti le informazioni o erano omaggio della casa, Zephiel?”
“L’hai portato?” domandò Zeph guardando Kalel con trepidazione.
“Si, è qui con me...” disse tirando fuori, da una dimensione tascabile, una bottiglia di vetro e due bicchieri.
“Ma è acqua!” esclamò indignato Zeph aprendo la bottiglia e annusandone il contenuto.
“Dai qua, angelo di poca fede!” disse Kalel poggiandoci una mano sopra trasformandolo in…
“Limoncello? È così che lo produci?” esclamò Zeph sconvolto mentre il ragazzo gli riempiva il bicchiere.
“Che dire… quando mi metto d’impegno faccio miracoli.” ammiccò il nipote di Mephisto bevendo il limoncello tutto d’un fiato imitato dall’amico.
“E anche quando non ti ci metti. Sei il Messia di fine millennio per caso?”
“Nah… io non mi farei mai mettere in croce come lo zietto. Io avrei distrutto l’Impero Romano a colpi di onde energetiche e, per finire in bellezza, avrei moltiplicato il pane presente nello stomaco dei soldati facendoli esplodere.” rispose Kalel con aria divertita.
Aveva notato il luccichio negli occhi di Zeph e per questo sapeva che lo spettacolo era ancora agli inizi.
“Mi sa che le onde energetiche non erano ancora state inventate. Però avresti potuto scagliare lance di luce in massa e poi… non per essere pedante, ma il pane non c’arriva integro negli stomaci...”
“Beh se sono stati inventate almeno come idee dovevano esistere da qualche parte...” replicò Kalel fingendosi offeso.
“...e per il pane… Beh poteva farlo resuscitare.” ammiccò il figlio di Azazel
“Già mi immagino il titolo… l’Alba dei Panini Viventi...”  
Z, ormai perso ogni contegno, si sedette su una panchina e, bottiglia alla mano, si riempì un secondo bicchiere.
“L’Alba dei Panini Viventi… se vuoi io ci metto la telecamera e giriamo un film. A te gli effetti speciali ma...”
“Ma?” lo esortò Kalel divertito.
“Il titolo non mi convince proprio...”
“The Walking Bread invece?” suggerì Kalel anche lui ormai al suo secondo bicchiere.
“Uhm, non è male ma ce lo vedrei meglio con Breadator...”
“Perchè non Breadminator? Il panino venuto dal futuro per distruggere il genere umano...” esclamò Kalel colto da un’illuminazione.
“E trasformare il pianeta in uno scorrere continuo di nutella...” proseguì Zeph divertito a sua volta.
Poi, all’improvviso l’angelo divenne serio.
“Allora… i Malfoy?” domandò fissandolo negli occhi.
“Morti...” rispose il ragazzo con noncuranza.
“Tutti?”
“Abraxax e Draco. Lucius è al reparto psichiatrico del San Mungo...” rispose Kalel.
“E come? Sono in molti a chiederselo...” domandò l’angelo.
“E tu lasciali con il dubbio. Pensi che svelerei, in diretta quasi mondiale, un segreto che, un giorno, potrebbe salvarmi le piume?” rispose Kalel guardandolo sottecchi.
“Mi pare giusto… e Narcissa? Non l'hai messa nell'elenco dei caduti...”
“Narcissa è in dolce attesa...” rispose Kalel concedendosi un altro bicchiere.
“In dolce attesa? Come? Lucius non la sfiorava da quando era rimasta incinta di Draco ed è troppo ligia alle regole dei purosangue per aver avuto un amante...”
“Ho tolto il sacred Gear a Draco. Era inutile lasciarglierlo visto che voleva unirsi a Voldemort e, non appena lo avesse fatto, mio padre lo avrebbe messo nel suo libro nero con risultati più che ovvi...”
Zeph non disse nulla ma Kalel non aveva bisogno di guardarlo per sapere che era un esortazione silenziosa a proseguire.
“Quindi ho preso la sua anima e, mentre rimproveravo Narcissa, l'ho fatta trasmigrare nel corpo della donna. Robetta da scuole elementari per angeli e demoni. Spero solo che non commetta nuovamente gli stessi errori, come madre e come donna...”
“Capisco… le hai dato una seconda possibilità? Come mai?”
Kalel fissò il bicchiere sul cui fondo era presente un rimasuglio di liquore.
Ci giocò un po facendo oscillare il bicchiere prima a sinistra e poi a destra prima di rispondere.
“Diciamo che ho voluto dare una prima possibilità al piccolo Draco... il vecchio Lucius era troppo affezionato ai suoi trascorsi da Mangiamorte per passare le notti con una donna adulta e consenziente. Per questo, mentre Elaine, la bambina che mi hai sentito nominare, era ormai cibo per i vermi, ha pensato che fosse pericoloso esporre al pubblico la sua passione per i frutti troppo acerbi...”
Kalel parlò con calma ma, nonostante tutto, dalle sue parole Zeph poteva capire quanto fosse disgustato.
Lui stesso, che di porcherie ne aveva viste tante vivendo a due passi dal Vaticano, aveva indurito pericolosamente gli occhi.
“Quindi mi stai dicendo che si è ricordato di avere un figlio?” domandò ricevendo una scrollata di spalle.
“Il succo è più o meno quello...” rispose in modo criptico il ragazzo.
Zeph lo guardò con gli occhi sbarrati prima di bofonchiare qualcosa che sembrava un “Purosangue!” detto con uno sdegno tale da far accapponare la pelle a chi ascoltava la discussione comodamente seduto in salotto o da Hogwarts.
In fondo, se per Kalel e company erano passati anni, per Zeph e chi si era trovato a guardare uno schermo nero, non erano passate che poche ore e quasi nessuno aveva abbandonato Hogwarts.
“Una cosa però non mi è chiara...” disse Zeph buttando lo sguardo su Kalel.
“Dimmi...”
“Tu hai ereditato lo stesso potere di tuo padre quindi devo supporre che tu sapessi già di questa Elaine. Quindi devo presumere che la fuga in Messico dei Malfoy dipenda da quella discussione che avete avuto davanti a Silente lo scorso anno...”
“Esatto…”
“Allora cos’è cambiato da spingerti a ucciderli?”
“Diciamo che, a telecamere spente, ho avuto modo di conoscere Elaine di persona e ho deciso che i Malfoy non meritavano ulteriore clemenza...” rispose Kalel rimanendo vago.
“E posso sapere dove siete finiti, a telecamere spente, per aver incontrato una bambina defunta?” chiese Zeph a cui sfuggì la bottiglia che reggeva tra le mani.
Il ragazzo, vedendo la bottiglia cozzare col suolo si allarmò ma, non solo la bottiglia non si ridusse a un mucchietto di cocci di vetro, ma nemmeno una goccia del suo contenuto andò perduto.
“C-Come?”
“Ingegnoso vero? Alcuni semplici incantesimi inventati da quelle scimmiette malriuscite che la tua razza voleva distruggere...” disse Kalel facendo sbuffare Zeph.
“Sai bene che non condivido le idee del nonno… altrimenti non sarei qui a fare il barbone...”
“Stronzate. Sei qui a fare il barbone perché in Paradiso ti invidiano per il fatto di poter fare e dire ciò che vuoi senza correre il rischio di cadere mentre, morta tua madre, gli Angeli caduti che non ti discrimino si contano sulle dita di una mano.”
“Touche...” ammise l’angelo divertito.
“Ma non divagare! Si può sapere dove siete stati? Avete cambiato pianeta? Siete tornati indietro nel tempo? Siete finiti nel futuro?”
Kalel negò con la testa e si concesse altro limoncello prima di rispondere verbalmente.
“Penso tu sappia cosa sia un Sacred Gear...”
Non era una domanda ma Zeph rispose lo stesso.
“Ovviamente…” convenne l’angelo.
“Un regalino del Nonno ai mortali per difendersi da Angeli, demoni e altre entità sovrannaturali… e con ciò?”
“Beh, diciamo che ci siamo imbattuti in un Sacred Gear bello ostico da affrontare...” disse sapendo che, udendo quelle parole, suo padre si sarebbe ringalluzzito.
“E quale?”
Dreamlike Curse...” sussurrò Kalel sconsolato.
“Il Dreamlike Curse? Non è molto potente...”
“Nelle mani di un essere umano, no, non lo è. In quelle ben più temibili di Morte ha creato un’intera dimensione alternativa dove abbiamo incontrato Elaine e un ibrido umano-demoniaci che Morte aveva salvato durante la seconda guerra mondiale e che aveva fatto crescere spacciandolo per Harry Potter...” disse mentre  Zeph strabuzzava gli occhi.
“M-Morte… q-quel… M-Morte?” balbettò sconvolto.
“Yep...” rispose Kalel con noncuranza.
“YEP? YEP?!” urlò il ragazzo sconvolto.  
“Beh che cè?”
“C’è che parli di Morte. Emme O ERRE TE. Morte! Non parli di un qualsiasi Dio pagano come Zeus. Con loro puoi trovare un accordo ma Morte...”
“Ma dai! È un vecchietto simpatico… anche se a volte si annoia. Per questo ha ideato un giochino simpatico e ha preso me, Harry, Hermione e Angela e ci ha sbattuti in un universo alternativo, da lui creato, dove il bambino sopravvissuto è Neville Paciock...”

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Ad Hogwarts, scuola in cui la trasmissione era ripresa mostrando tutti i recenti sviluppi, l’atmosfera era tesa come una corda di violino.
Kalel infatti, oltre ad aver annichilito Lucius Malfoy con un semplice sguardo, oltre ad aver fatto ammalare Abraxax Malfoy di sifilide di drago e aver estratto un sacred gear da un’ignaro Draco Malfoy, tra l'altro senza sapere come farlo, aveva assunto un comportamento alquanto insolito.
“Cosa diamine lo ha spinto ad attaccare i Malfoy...” domandò Lumacorno sconvolto come i suoi colleghi.
I demoni e le divinità però erano concentrati su altro.
Era infatti insolito che Morte si interessasse a qualche essere vivente e il fatto che si fosse interessata a Kalel non lasciava presagire nulla di buono.
“Si, ma certo. Morte, un vecchietto simpatico… e io sono Dio.” rispose Zeph sbuffando.
“L’hai mai incontrato?” replicò serio Kalel bloccando l’invettiva dell’amico.
“Beh… no...”
“Io si… due volte eppure con me è sempre stato simpatico… anche se non è per parlare di lui che sono qui.”
“E perché sei qui allora?”
“Vuoi la verità?” domandò Kalel tornato serio.
“Beh ovvio...”
“Diciamo che ho bisogno di te a tempo indeterminato...”
La richiesta, di per se insolita, sembrava essere ben più che una normale richiesta di collaborazione.
“Che c’è sotto?”
“Hai presente quello che è successo a Hogwarts tra il 1991 e il 1994?” domandò Kalel fissandolo.
“Si come dimenticare i quattro anni con più incidenti in assoluto da quando quella scuola fu fondata...”
“Beh fidati… in quel mondo artificiale i primi tre anni di Neville sono stati identici a quelli che avremmo avuto noi se non avessi chiesto al nonno di uccidere Piton o se non avessi silurato Caramell...” rispose Kalel sospirando.
“Cioè?”
“Al primo anno c’è stata tutta la puttanata della pietra filosofale solo che Raptor ha preso di mira Elaine ed un demone del nostro mondo, che era cresciuto credendo di essere Harry Potter, e che ho allenato personalmente, per salvarla ha rinchiuso Fuffy in una gabbia di ghiaccio, ha ibernato in cubetti di ghiaccio le varie chiavette incantate da Vitius eccetto quella con l’ala rotta da Raptor.”
“E le altre prove?” chiese l'angelo incuriosito.
“Ha battuto la schacchiera della McGranitt con nove regine, due torri, due cavalli e due alfieri… per non dire che ha congelato le fiamme che gli ostacolavano il cammino così come il tranello del diavolo e il povero Raptor...”
Il racconto di Kalel proseguì e gli eventi del secondo anno, tra studenti pietrificati, illazioni e duelli con basilischi, vennero raccontati in modo quasi teatrale.
“E come ha fatto col basilisco? Lo avete aiutato voi?”
“Nope...” rispose Kalel condensando l’umidità presente nell’acqua e formando alcuni specchi di ghiaccio sottili, economicamente vantaggiosi e talmente grandi da permettere a un basilisco di potersi osservare in tutto il suo splendore.
“Stai scherzando?”
“Nono… ha ucciso il basilisco e il ricordo di Riddle con un decimo del potere che io e l’Harry con cui sono cresciuto ai tempi abbiamo usato anche se, a onor del vero, noi ne avremmo usato molta meno al primo anno...”
“E come?” domandò Zeph scettico.
“Diciamo che ci saremmo smaterializzati subito nell’ultima sala evitando le varie trappole...”
Zeph non potè fare che ammettere la fondatezza della tesi dell’amico prima di chiedere cosa fosse successo al terzo anno e al quarto.
“Esattamente quello che è successo qui. È per questo che ho bisogno di te e, se accettassi di lavorare per me, potresti ottenere grandi benefici...”
“Anche l’abbonamento in tribuna Vip per tutte le partite della Juve?”
“Campionato, Coppe, amichevoli… anche le dirette televisive… ma non credevo ti piacesse il calcio e la Juve poi...” disse Kalel stupito.
“Che c’è? Qualcosa contro la Juve?” chiese assottigliando lo sguardo.
“Nono. Io stesso tifo Juve… anzi… avrei trovato insolito se, date le tue origini, avessi tifato Inter o Milan...” (nda la prima ha un rettile come stemma, la seconda un diavoletto, entrambi odiati dal Dio della Bibbia)
Zeph lo fulminò con lo sguardo prima di spalancare le sue ali, una nera, ereditata dalla madre, e una bianca ottenuta dal padre.
“Secondo te io potevo tifare per un’altra squadra al di fuori di questa?” chiese mentre una vecchietta, che passava di li per caso, vedendo le ali di Zeph impallidì.
“Madre de Dios...” esclamò sconvolta.
“Nipoti prego...” dissero in coro i due ragazzi prima di sbuffare a ridere vedendo la donna svenire.
I due la presero pochi istanti prima che cadesse per terra, la adagiarono su una panchina e, dopo aver evocato alcuni incantesimi di guarigione e di protezione, si allontanarono.
“Allora… ipotizzando che io accetti… che cosa mi toccherebbe fare?”
“In linea teorica, anche se non è stato visto e dubito che si vedrà, i due marmocchi hanno già finito la scuola...”
“Perchè non si vedrà?”
“Beh perché sai come sono le Entità Cosmiche… mai mostrare il futuro agli umani e robette simili e, dato che dal 1995 in poi era un futuro, per quanto alternativo e improbabile, visto che da noi Caramell non è più ministro e la Umbridge era fuori dei giochi, Morte ha bloccato le trasmissioni e non sono sicuro che mostrerà alcunchè. Se poi in futuro cambiasse idea... chissà..."
“E allora a che ti servo?”
“Morte ha preso in simpatia Harry il rosso, da me ribattezzato Gil, ed Elaine. Per questo, sconfitto il cattivo di turno, ha promesso che li avrebbe fatti tornare bambini per cancellare dalle loro menti e dai loro corpi gli abusi subiti...”
“Ma è meraviglioso!” esclamò Zeph contento per i due ragazzi.
“Non lo nego… però… diciamo che questo enorme favore avrebbe un costo.”
“Un costo? E che può volere Morte da voi?”
Kalel guardò il cielo sospirando prima di bofonchiare qualcosa del tipo “Diciamo che il viaggetto che abbiamo computo non ha svolto il suo lavoro fino in fondo e vuole farcene fare un’altro perché, per citare la Umbridge, il duro lavoro che ha svolto lasci un segno indelebile nelle nostre coscenze.”
Zephiel guardò il fondo del bicchiere a lungo prima di mormorare un flebile “Capisco… e che dovrei fare per aiutarvi?”
“Diciamo che per un po non saremo in zona e ci servirebbe qualcuno di forte e fidato che tenga d’occhio i marmocchietti.”
“Si può fare...” rispose l’angelo senza esitazioni.
“Meraviglioso. Ti aspetto al castello del nonno… sai come arrivarci, vero?”
“Yep...”
“Ci vediamo li, io devo andare...” disse Kalel smaterializzandosi e apparendo in una camera dove Harry, Hermione, Elaine e Harry il rosso, da Kalel ribattezzato Gil, erano attaccati a delle macchine che monitorizzavano i loro parametri vitali e somministrava farmaci, per via endovenosa, e alimenti per via parenterale. (nda parenterale = sondino naso-gastrico)
Kalel non ebbe il coraggio, pur essendo un guaritore, di avvicinarsi o forse era proprio il fatto di sapere la cruda verità a renderlo così restio ad ammettere il proprio fallimento.
“Quando avremo finito tutto questo sarà un brutto ricordo...” sussurrò una voce dolce che lo cinse da dietro in un abbraccio consolatore.
“Quando tutto questo sarà finito… Silente morirà nel modo più atroce che io riesca ad immaginare...” rispose il ragazzo facendo rabbrividire tutti coloro che lo stavano comodamente guardando.

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Note d'autore...

Salve a tutti...
Che dire... io sono un tipo di scrittore a cui le cose belle, semplici e lineari non piacciono.... ma, visto che oggi su What'sapp  ho fatto confondere un po un recensore... diciamo che vi darò qualche spiegazione in virtù della mia somma bontà ;)
1) Dreamlike Curse : Sacred Gear comparsa in una storia autoconclusiva di Highschool DxD. Ha il potere di creare uno spazio al cui interno l'utilizzatore può gestire tempo, spazio per ingannare i sensi e la mente di chi vi viene imprigionato.
Paradossalmente non importa il potere posseduto ma chi vi entra è impossibilitato ad uscire a meno che non venga aiutato dall'esterno. Per questo, e la butto qui per far rodere il fegato a chi legge con attenzione anche le note, se Serana, nata in un universo (che chi ha letto la serie di Kalel già conosce), scappando di casa fosse stata rapita da un Kairos a caso e le fosse fatto credere di essere finita in un'altro universo, lei potrebbe aver concepito Kalel con l'Azazel senza muoversi e quindi potremmo anche immaginare che il "Viaggio" di Kalel e i suoi servi sia avvenuto sempre grazie al Dreamlike curse... e badate ho detto Potremmo... ;)
2) L'abilità di Kalel : tra le tante abilità che non ha mostrato non essendo questa la serie dedicata a lui, Kalel ha ereditato dal padre, un grigori, l'abilità di osservare un uomo, un oggetto o, in futuro, un'entità sovrannaturale più debole di lui, e scoprirne la storia e se, mortale, parte del futuro.
Essendo però un demone, al contrario di sua sorella, può creare illusioni ed unendo queste due abilità ha creato una tecnica che mostra alla vittima la conseguenza di ogni cattiva azione compiuta e siccome, per citare una frase che a Zephiel piace molto, Lui è un fottuto Dio, tale tecnica ha effetto su chiunque abbia un'anima... capirete che un mangiamorte di cose brutte ne ha fatte molte.
3) Le battute sul pane : beh sono avvenute per davvero e quella non è altro un trafiletto di comversazione avvenuta via MP che ho ottenuto il permesso di usare. Anche il personaggio è stato creato dietro consenso dell'utente di EFP omonimo ;)
4) Harry il rosso : , da oggi GIL, è un personaggio importante per tante ragioni.
La prima è che ha permesso ai ragazzi di vedere ben sette anni di Hogwarts e capire come ragionano Silente e Voldemort. Il motivo per cui non è stato trasmesso nulla, eccetto gli omicidi dei Malfoy e la discussione con Zeph, dipende dal fatto che diffondere in mondo visione l'esistenza di una magia capace di arginare la morte renderebbe Morte alquanto stizzito. E noi lo vogliamo il più tranquillo e sereno possibile ;)
Inoltre diciamo che c'è un motivo valido per non avervi raccontato la loro storia. Lui ed Elaine infatti mi servono su quel lettino d'ospedale e la storia di NEville sarebbe stata identica a quella dell'Harry Canon visto che difficilmente quell'Harry si sarebbe opposto a Voldemort.
6) Harry ed Hermione in coma : anche loro hanno un valido motivo che non vi dirò per non spoilerarvi troppo. Diciamo solo che non hanno preso bene le scoperte compiute ;)
7) Elaine : beh lei sarà molto importante in un futuro che non sarà presente, scusate il gioco di parole, nel fandom di Harry Potter. Siccome queste due serie sono degli spin-off per la serie di Kalel, ho trovato giusto inserirle adesso visto che l'esistenza di Elaine e di Gil sono una conseguenza dell'intervento di Kairos e Morte...

LINEA TEMPORALE. (per chiarire eventuali dubbi)
Aereo - Black out delle trasmissioni con pestaggio di Zekrom Bael da parte di Mephisto - Omicidio di Abraxax Malfoy e famiglia...
LE avventure di Kalel e del suo Harry avvengono in quel "breve" lasso di tempo in cui tutti litigano in Sala Grande e quando Mephisto chiede che cosa stesse succcedendo, è perchè vede il nipote uccidere un'intera famiglia.
Per Harry e co invece passano più di dieci anni...
Inoltre, se vedeste errori, cosa possibile data l'ora in cui edito, non esitate a farmelo notare ;)
 

   
 
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