Prompt: Rivederlo dopo
tanto tempo non
avrebbe dovuto sconvolgerla tanto, ma riusciva a stento a controllare
l'aria
fredda intorno a sé.
Gruppo facebook: we are out for
prompt.
Elsa passeggiava
avanti e
indietro per il salone, senza posa.
Il pensiero che
presto lo
avrebbe rivisto la sconvolgeva più di quanto avrebbe voluto,
più di quanto
avrebbe desiderato.
Ma per quale
motivo era
così agitata? Per quale motivo aveva stabilito che nessuno,
a parte lei, fosse
presente all’arrivo del principe delle Isole del Sud? Voleva
davvero proteggere
Anna? Oppure c’era dell’altro?
Elsa si
portò le mani
alla fronte e si massaggiò le tempie doloranti. Erano
passati cinque anni
dall’ultima volta che l’aveva visto e, poco prima
di entrare nella Sala del
Trono, si era ritrovata a fantasticare e a chiedersi come e quanto
fosse
cambiato Hans, se avesse mantenuto il suo fascino o se le punizioni che
gli
erano state inferte ne avessero intaccato la bellezza.
- Maestà?
La voce
improvvisa del
paggio la fece sobbalzare. Si volse di scatto, portandosi le mani
dietro la
schiena come a volerle nascondere.
- Sì? – chiese e la sua voce vibrò
leggermente.
- La delegazione è arrivata. La faccio entrare?
Elsa si mosse
con estrema
lentezza, tanto sentiva pesanti le gambe. Si sedette sul trono, quasi
vi si
abbandonò sopra, pallida come un cencio. Sentiva il proprio
potere ribollirle
nelle vene.
- Falli entrare – sussurrò – e che
questa storia venga chiusa per sempre!
Il paggio
sbatté i
talloni gli uni contro gli altri ed uscì poco dopo.
Il silenzio era
assordante e il tempo le parve dilatarsi all’infinto.
Nonostante i suoi sforzi,
nonostante i suoi occhi cercassero disperatamente qualcosa con cui
distrarsi,
Elsa non riusciva ad impedire al proprio cuore di martellare contro il
povero
petto, come se volesse sfondarlo.
“Hans
apparirà” si disse, “chiederà il
tuo perdono, che tu gli accorderai e, infine, andrà via,
bandito per sempre da
Arendelle!”.
Si
ripeté quelle parole
come un mantra, mentre le porte della Sala ruotavano sui cardini e
lasciavano
libero il passaggio all’indesiderato ospite.
Appena lo vide,
Elsa ebbe
quasi un mancamento. Quegli anni di duro lavoro ne avevano forgiato il
fisico,
che s’era fatto più imponente. La delicatezza del
volto aveva lascito il posto
ad una folta barba rossa, che in un certo qual modo ne inaspriva ancor
di più i
lineamenti quadrati. Hans era più adulto, più
uomo e, forse, più consapevole
della sua posizione e delle azioni commesse in passato.
Quando ne
incontrò infine
lo sguardo, Elsa a stento riuscì a gestire l’aria
fredda intorno a sé, che si
manifestò in una leggera brina sui braccioli del trono.
Quegli occhi verdi la
scrutavano con attenzione, profondi come due pozzi dalle pagliuzze
dorate.
C’era qualcosa di intimamente diverso in quello sguardo, che
s’era fatto
maturo, consapevole... e supplichevole.
Ad un tratto,
prima che
potesse parlare, Hans cadde in ginocchio sotto il Trono e
chinò il capo fulvo.
- Imploro il vostro perdono, regina Elsa – disse –
fate di me ciò che
desiderate. Io stesso mi consegno nelle vostre mani.
Elsa si
sentì quasi
stordita, accaldata, scombussolata. Tutto si sarebbe aspettata,
fuorché un
gesto simile da parte di un uomo orgoglioso come Hans.
- Non ho alcuna punizione da infliggerti –
sussurrò infine, con voce che tremava
come quando era una bambina e non riusciva a controllare il proprio
potere –
tuttavia...
Hans
risollevò il capo e
la trafisse nuovamente con il proprio sguardo.
- Tuttavia?
- Tuttavia... sarai sempre il benvenuto qui ad Arendelle, se lo vorrai.
- Maestà, cos-... – provò ad
intervenire un ambasciatore, ma Elsa lo zittì con
un gesto secco della mano.
- Sono io la regina e dunque la decisione spetta a me –
rispose – chiaramente,
se il principe Hans si dimostrerà indegno di soggiornare nel
mio Regno, verrà
bandito per sempre... – fece una pausa, durante la quale
incontrò nuovamente
gli occhi del giovane – ...ma credo che, questa volta, non
accadrà nulla di
spiacevole. Mi sbaglio, forse?
Hans scosse il
capo.
- Non vi sbagliate, mia regina.
A quel
“mia”, Elsa
fremette.
Si
scrutarono ancora per
alcuni istanti. Infine, senza saperne il motivo, si scambiarono un
sorriso
appena accennato.
Angolino
dell’autrice:
Ciao a tutti!
Era da un
po’ che non
tornavo in questo fandom e sono felice di averlo fatto con una velata
– ma non
troppo – Helsa.
Che dire?
L’avvertimento
OOC si riferisce, chiaramente, solo ad Hans ed ho voluto inserirlo
perché,
essendo il racconto narrato dal punto di vista di Elsa, non viene
spiegato come
e perché il principe delle Isole del Sud sia cambiato.
Chissà che prima o poi non scriva qualcosa a riguardo... :)
Spero con tutto il cuore che la one-shot vi sia piaciuta almeno un pochino. Consigli e suggerimenti sono sempre ben accetti!
Alla prossima!
Elly