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Autore: fred_mione98    18/09/2016    1 recensioni
Vita. Amicizia. Amore. Guerra. Perdita. Morte. Vita.
Un ciclo strambo, doloroso per certi versi,ma che inizia con la parola vita e termina con la stessa.
" George, nella vita di un uomo non ci può essere solo sofferenza; non saresti qui se fosse così. C'è sole e tempesta in ognuno di noi"
Troppi ricordi, troppa sofferenza nella vita di George.
Una vita che trova un inaspettato nuovo inizio con la persona che lui men che mai si immagina: Hermione.
Qualcosa di sconosciuto bussa alla porta del cuore del ragazzo.
Riuscirà ad affrontare i suoi fantasmi? Le sue paure? Le sue sofferenze?
E Hermione? Riuscirà a fargli capire che un uomo puó crogiolarsi nel dolore solo fino ad un certo punto? Perchè poi va affrontato? E in che modo?
E che magari questo dolore può essere distrutto? Annientato? Annullato?
C'è un modo grazie al quale Fred può tornare da lui? E come?
Eppure... è impossibile riportare qualcuno indietro,dal mondo dei morti, no?
Eppure un modo c'è.
Un modo per arrivare all'ultimo, ma primo, tassello di quel ciclo: la vita.
Una GeorgexHermione tutta per voi!
Leggete e recensite! ^.^
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione mi guida dolcemente tra i corridoi semibui, illuminati solo da alcune fiaccole sporadiche e dalla pallida luce lunare che penetra dalle grandi vetrate.
Nonostante questo tenue bagliore, non riesco a capire dove voglia condurmi.

Dopo qualche altro corridoio, mille porte ed aule superate, Hermione mi intima di fermarci davanti ad una statua.
Sembra la rappresentazione di un folletto, o almeno credo, ed è talmente insignificante, quanto a dimensioni, che nessuno, probabilmente, ci ha mai fatto caso.
Hermione lascia andare la presa sulla mia mano e si avvicina alla testa del folletto; la prende e le fa fare tre giri su se stessa verso destra e due verso sinistra.
Immediatamente, il blocco marmoreo dove la statua poggia si disloca dall’attuale posizione e si interna nel muro dietro, in una sorta di nicchia.
Sotto al pavimento dove prima egli poggiava, si rivela quella che dovrebbe essere una piccola fossa, consumata ora dal pavimento, con la chiara intenzione di formare un passaggio dalle dimensioni sufficienti per far passare un corpo umano.
Il tutto avviene così silenziosamente che ne rimango basito.
La stretta di Hermione sulla mia mano, di nuovo, mi riporta alla realtà:

-Dove siamo?- chiedo

Per tutta risposta, lei mi trascina con sé all’imboccatura della fossa, appoggiando i piedi su un gradino che prima non avevo visto: evidentemente lei questo posto lo conosce bene.
Per questo smetto di fare domande e comincio la discesa lungo queste scale solide e sicure come se non fossero mai state utilizzate; come se i migliaia di anni di storia di questo castello non le appartenessero.
Il buio è fitto intorno a noi e lo diventa ancora di più quando sento il lievissimo fruscio della statua che ritorna al suo posto.

È come se fossimo stati inghiottiti dalle pareti del castello; eppure… intorno a me non vedo muri.
In realtà non vedo assolutamente niente.

-Fermiamoci- esclama Hermione facendomi sobbalzare, dopo circa cinque minuti.
Faccio come mi dice.
La sento armeggiare con qualche catenella attorno al suo collo, finchè non trova quella che le interessa, facendosi luce con la bacchetta.
Riesco ad intravedere il ciondolo a forma di chiave.
Mi guardo in cerca di porte e, proprio davanti a noi, vi è una piccola porticina solitaria di cui, ovviamente, ignoravo l’esistenza.
Hermione infila la chiave nella serratura e, di nuovo, segue un ordine ben preciso: cinque giri a sinistra e due a destra.

La porta cigola, trema e poi… si apre.

 

Vengo subito invaso dalla pace dei sensi più assoluta.
Sento una leggera arietta fresca accarezzarmi la pelle, ma non è fastidiosa o scomoda.
La luna ci guarda bellissima dal suo letto trapuntato di stelle, mentre al suo cospetto svettano alberi alti, robusti, ma non fitti al punto da coprire il cielo.
Regna una tranquillità sconvolgente in questo luogo incantato e può solo trattarsi o della più sensazionale delle magie o della più assurda delle realtà.

Tappeti infiniti d’erba e fiori si diramano dai nostri piedi ed in lontananza riesco a scorgere un grande lago cristallino carezzato da onde orgogliose.

-Vieni- mi dice Hermione, sorridendo.

La guardo incantato e la seguo docilmente, come un marinaio in balìa del canto di una sirena.
Mi conduce su una collinetta da cui posso scorgere con chiarezza tutta la bellezza di questo paradiso.
Mi perdo in sua contemplazione e mi riprendo solo quando mi accorgo che Hermione non è più al mio fianco, in piedi, ma è stesa su un letto fatto di erba e fiori intrecciati.

Mi fa cenno di stendermi, accanto a lei, e io lo faccio.

Nessuno dei due parla per un po’. Restiamo semplicemente in adorazione della musica della natura con le sue acque scroscianti, il venticello sospirante e i nostri respiri.

-Credevo di conoscere tutti i passaggi e i luoghi segreti del castello- ammetto, rompendo il silenzio, diviso tra invidia e ammirazione.
-Come vedi, anche io ho le mie sorprese.- risponde lei, ridendo.

Probabilmente, il mondo si è zittito un attimo solo per ascoltare la sua risata.
E rimpiango e rifletto, intanto, su tutti gli anni precedenti passati ad ignorarla, a sottovalutarla e a non accorgermi di lei; perché è vero: Hermione Granger è una sorpresa continua, alla quale, forse, non mi abituerò mai.
-Quindi…- comincio  –Cos’ esattamente questo posto?- chiedo, cercando di rasentare l’indifferenza, mal riuscendoci.
-Non ha un nome preciso- risponde lei.
 –Non è segnato su nessuna mappa e in nessun libro.
È stato Lupin, anni fa, a suggerirmelo, in quanto avevo bisogno di un posto tutto mio dove poter studiare in pace. Era l’alternativa alla Stamberga Strillante, per la sua trasformazione, capisci?
Silente la fece costruire appositamente, per tenerlo più a portata di mano. Infatti qua vicino c’è una delle stanze dove il preside usava appoggiarsi quando non si trovava nel suo ufficio.- esclama, concludendo.
Annuisco, comprensivo, e ritorno a far vagare lo sguardo su quel mondo.

-Va tutto bene, George?- mi domanda lei, dopo una pausa.
Capisco che si riferisce all’episodio con la McGranitt.
Forse si aspetta una crisi di pianto isterica, ma sono talmente sereno che quando i suoi occhi si incatenano ai miei incontrano solo un’enorme senso di beatitudine.
Mi sollevo sui gomiti e mi siedo sul letto.

Le allungo una mano e le accarezzo il viso, scostandole i capelli ribelli dalla fronte e portandoglieli dietro l’orecchio.
Avvicino i nostri volti e sento il suo cuore prendere il volo -o forse è il mio?- quando le nostre labbra si incontrano.
È un bacio che ha il sapore dell’amore: non c’è nessuna fretta. Nessun destino oscuro ad incombere su di noi. Nessuna minaccia. Abbiamo tutto il tempo di questo mondo per scoprirci ed assaporarci.
Continuiamo questa danza infinita, fatta di baci, carezze proibite e ti amo sussurrati sulle labbra dell’altro e, quando mi rendo conto che stiamo andando oltre, sono proprio io ad interromperla, dolcemente.
Prendo Hermione tra le braccia, come se fosse un qualcosa di delicato e fragile, e la porto su di me, sul mio petto, dove lei si stende e si raggomitola come una bambina piccola.
Non voglio andare oltre.
Non stanotte.
E non perché io non lo desideri ardentemente, ma perché non voglio bruciare le tappe con lei.
Lei mi ama, io la amo. Ci amiamo ed è questa la differenza che intercorre tra la portata di questo rapporto e tutti quelli precedenti che ho avuto, fatti solo di sesso e baldoria e che ora, che son davvero innamorato, mi sembrano di una piccolezza e di uno squallore imbarazzanti.
Con Hermione ho intenzione di fare le cose come si deve: voglio farla sentire protetta, amata.
Ho intenzione di sorprenderla. Sempre. Affinchè la nostra sia una promessa che si rinnovi ogni giorno.
Con lei non sarà solo sesso e, di certo, non sarà MAI circostanza.

Deve capirlo pure lei, perché dopo un po’ esclama:
-Tu mi ami.-

Le bacio amorevolmente il capo, inebriandomi del suo profumo.

-George… volevo chiederti… se ti andrebbe, ecco, di conoscerci meglio.- chiede titubante.
La guardo con un grande punto interrogativo al posto della mente. Cosa intende?
-Cosa intendi?- replico io.
-Be’… ci conosciamo da tanti anni, ne abbiamo passate di tutti i colori e ora stiamo insieme. Tuttavia, mi rendo conto di non sapere molto sui tuoi gusti personali, su chi è George se preso in singolo...- mi dice.
-Hai perfettamente ragione, principessa.- dico ridendo, pensando che è, effettivamente, strano sapere così poco di una persona e sentire, comunque, che è quella giusta.

-Cosa vuoi sapere?- chiedo, curioso.

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:
Ciao dolcezze!
Come vedete mi sto sforzando di essere puntuale con gli aggiornamenti. Questa politica di un capitolo a settimana mi piace molto e la trovo semplice da rispettare. Non credo ci saranno più problemi!
Allora, tralasciando un attimo il capitolo, come vanno le cose?
Traumatico il rientro a scuola o a lavoro, vero?
Per quanto mi riguarda, non vedevo l’ora di tornare a scuola…perché, a parte i viaggi, l’estate non mi è mai piaciuta più di tanto. Preferisco l’autunno e l’inverno. Ora che sono alle porte mi sento elettrizzata!

Quest’anno poi ho la maturità e davvero non sto più nella pelle! Credo che sarà una bella sfida e rappresenterà la fine di una fase importante della mia vita e l’inizio di un qualcosa di ignoto e di nuovo.
Ritornando al capitolo, ovviamente, come potete aver intuito, non è concluso qui, ma se avessi pubblicato il resto avrei dovuto dividere il dialogo e non mi andava molto a genio, perché era il cuore di tutto.
È un capitolo suddiviso in due parti, quindi per sapere cosa si diranno i nostri piccioncini dovremmo aspettare domenica prossima.
Come sempre vi ringrazio, se siete arrivati fino a qui, ed un grazie speciale a _apefrizzola_, mia grande amica e persona di fiducia, che sempre mi da affetto e consigli.
Un grazie anche a Veras Pages e a _MikyCullen_, per la presenza costante, nonostante io dia loro poco e niente in cambio.
Vi invito a leggere le storie pubblicate da queste tre ragazze e che, oltre ad avere un cuore d’oro, d’oro hanno anche le mani.
Noi, invece, ci risentiamo domenica prossima!
Un bacio, zollettine! <3
fred_mione98.

   
 
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