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Autore: Iago_vega    01/04/2005    12 recensioni
Una sedicenne matta da legare alle prese con Mr.-manteniamo-le-distanze-Malfoy (Precisamente... N.d. Malfoy). Un diciassettenne altrettanto instabile alle prese con una delinquente a piede libero (Ora non esuberiamo... delinquente... N.d. Ginny). Manterranno un rapporto esclusivamente "professionale" o infrangeranno il dogma "niente sentimenti negli affari"?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni anche questa volta

Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni anche questa volta... ma che bello, anzi no che bellissimo...questa parte perlomeno a noi scrittrici ci ha divertito particolarmente, io personalmente sono morta dalle risate numerose volte (le parti di vega sono a dir poco esilaranti)! Speriamo vivamente che sia così anche per voi!!! Buona lettura... Iago e vega (non ho ancora capito per quale motivo, ma la propretaria del nick vuole che sia scritto minscolo... mah!!! NdIago)

Ah sì, scusate un'ultima cosa importantissima: questo chap lo dedichiamo interamente a tutti voi lettori e lettrici carissimi, perchè con le vostre meravigliose recenzioni siete riusciti veramente a galvanizarci!!!

 

 

Capitolo quarto: Sette più sette fa quattordici...

 

 

"Malfoy, Malfoy, Malfoy… Credimi non sei mai, ripeto MAI stato così vicino alla morte!"

Le sei meno cinque, chissà quale dei due sarebbe arrivato prima? Sperai ardentemente che la poleposition per una volta non toccasse a Harry. Con mio sommo stupore notai che effettivamente doveva esserci qualcuno che mi ascoltava da qualche parte poiché la scena di un ora fa si stava per ripetere, ma questa volta non mi sarei fatta sorprendere tanto facilmente.

Bacchetta alla mano, sguardo fiero e sicuro, voce decisa e forte, sì ero pronta! Peccato che le mie gambe sembrassero due fuscelli mossi da un vento particolarmente potente.

Ero o non ero una Grifondoro?

-Ora pregherei Sua Grandissima Incoerenza Platinata di spiegarmi cosa diavolo passa in quella mente bacata- Il mio tono si era forse un pochino alzato, ma fortunatamente la mia temibile Professoressa di Trasfigurazione sembrava distratta.

 

 

E te pareva.

Forse era meglio se qualche paranoia me la facevo, magari riuscivo a inventarmi una scusa decente. Anche se effettivamente "scusa" non era il termine adatto visto che si trattava di inventare una ragione di sana pianta.

-Weasley, Weasley, Weasley... Non c'è niente di incoerente. Ormai dovresti averlo imparato, ciò che voglio prendo- In genere era davvero così, ma questa volta avevo bisogno di liquidare l'argomento in due battute. Confidando nel fatto che Potter arrivasse ad un'ora decente (anche se m’avrebbe fatto piacere che si beccasse un'altra punizione) o che la McGranitt ci chiamasse di lì a poco.

 

 

-Non farmi ridere Malfoy, da quando in qua t’interessa baciare una stracciona, babbanofila come me? Senza contare che così incontrerai il sommo disappunto del tuo adorato paparino!- Uno pari mio caro! Non crederai mica che questa tua stupida spiegazione sia sufficiente.

 

Forse non era stata la mossa giusta tirare in ballo il suo fascino da latin-lover. Avrebbe dovuto pensarci, alle femmine non piace mai sentire di essere state trattate come un oggetto.

Soprattutto a quella particolare femmina. Un esemplare per cui i concetti "lasciar correre" e "pensaci due volte a nominare persone assenti e indesiderate" parevano essere del tutto privi di significato.

Non aveva voglia di tirare in ballo suo padre. Non era assolutamente il caso. Lui era fuori dalla sua vita. Non avevano più niente a che spartire a parte... Dannazione alla Waesley e a tutti i suoi insulsi parenti!

-Non parlare di cose che non conosci. Non osare nominare quell'ess-uomo-

Non pensarci. Non pensarci. Non pensarci. Non. Pensarci.

Strinse forte i pugni.

 

Malfoy può essere considerato un essere umano? La risposta è ovvia: no, certo che no. Arriva e fa lo sbruffone, il Don Giovanni, il belloccio del momento, poi gli nomini quell'insulsa "cosa" che doveva aver bevuto un intero litro di limone prima di concepirlo e lui smatta.

-Problemi con Lucius Malfoy, Dracuccio caro? Papà non ti ha comprato il ciucciotto nuovo?O non sei stato abbastanza all'altezza delle sue pure e meravigliose aspettative?- Sono una piccola lingua lunga, lo so.

 

 

-Ragazzi, prego-

Un altro secondo e, giuro su Dio, l'avrei schiantata lì nel mezzo del corridoio. O forse l'avrei baciata di nuovo. Chi lo sa.

"Draco, questi pensieri sono deleteri"

Menomale era arrivata la McGranitt, così magari riuscivo a placare i miei istinti sess-omicidi.

Con la coda dell'occhio vidi Potter arrivare trafelato appena in tempo.

Peccato.

Riservò un breve sguardo alla Weasley come per dirle "Tutto ok?".

E quello che riservò a me poco dopo mi fece capire uno per uno tutti i modi in cui me l'avrebbe potuta far pagare se avessi commesso un passo falso.

Povero diavolo... Non sapeva nemmeno cosa fossi capace di fare io. No, non con le mani.

Con le parole.

 

 

Salvato per un pelo, sarà per la prossima sciocco Purosangue. La McGranitt e Harry, suo malgrado, l'avevano aiutato ma il momento delle spiegazioni era solo posticipato.

-Buonasera Professoressa- sussurrai fra i denti, avevo ancora una voglia di... meglio accantonare pensieri impuri.

Scambiai con Harry un occhiata fugace di saluto, che come tutte le volte che vedeva quella serpe nei paraggi, cercava di chiedermi con un linguaggio tutto suo se fossi incolume. Non aveva ancora capito che non avevo certo bisogno delle guardie del corpo. Me la cavavo sicuramente meglio di tutti e tre, a me, e sottolineo a me nessuno mi aveva mai scoperto.

Entrammo nella stanza in assoluto silenzio, aspettando le disposizioni della Professoressa. Doveva essere fastidioso per Malfoy non giocare in casa, senza Piton ci saremmo risparmiati una buona dose di frasi pungenti.

-Bene, il vostro compito sarà quello di riordinare e ritrasfigurare tutto ciò che gli studenti delle mie classi hanno utilizzato per le loro esercitazioni, durante il giorno. Questo vuol dire che non dovrete limitarvi soltanto a ciò che vedete d'inanimato. Vi è richiesto anche di scovare furetti, donnole e tutto ciò che potrete trovare sotto i banchi e negli anfratti più recogniti della mia aula. Lavorerete due ore ogni giorno per una settimana a partire da adesso. Con una settimana intendo sette giorni, compresi i sabati, le domeniche e le eventuali gite ad Hogsmeade. Naturalmente alternati con gli altri sette di punizione con Piton.-

Ma non erano sei? Sette più sette: quattordici? Ma dico siamo impazziti? Forse la malattia di Malfoy è contagiosa!? (Autriciiiiii!!!!!NdGinny-imbestialita)

-Ma Professoressa...- Dovevo, DOVEVO, togliermi da quel madornale casino. Non era umanamente e sopratutto psicologicamente sopportabile.

-Niente ma signorina Weasley, questo è quanto. Ora potete benissimo recarvi nella mia aula, sapete già cosa fare.-

Si che lo sapevo cosa fare: correre verso la finestra più alta di tutta la scuola e buttarmi a capofitto di sotto. Magari prendendo la rincorsa.

 

 

Aula di Trasfigurazione: Io, Draco ed Harry. Sembrava la scena di un film horror babbano particolarmente sadico e drammatico, precisamente come quella benedetta situazione.

Durante il breve tragitto nessuno dei tre fiatò, Harry si mise fra me e la vipera, incarnando ancora una volta l’immagine del ragazzo d’oro, pronto a tutto per proteggere gli amici dal Male. Come se Malfoy per me rappresentasse veramente un pericolo! Un giorno o l’altro dovevo assolutamente spiegare a qui due (Ron and friend) che ero cresciuta, che non avevo bisogno di essere trattata come un ornamento di cristallo, anche se in fondo quella situazione mi facilitava tutto il resto poiché mi conferiva l’aria da bambina innocente e immacolata.

- Ginny io e te prendiamo la parte in fondo all’aula, Malfoy tu fai l’altra! – Che voleva dire io e te? Potevamo benissimo dividerci in tre, non c’era nessun motivo per lavorare in coppia.

- Malgrado tu sia abituato a comandare quel cretino del tuo amico che possiede esclusivamente un neurone malconcio, Potter, io non prendo ordini da te!-

Eccoli che riniziavano, nemmeno due minuti dopo dall’ultima ramanzina. Se si aspettavano che io stessi lì a fare da spettatrice ai loro battibecchi da vecchi acidi rimbambiti si sbagliavano e nemmeno di poco.

- Hai ragione, tu prendi ordini solo da sporchi bastardi assassini- Le parole di Harry appena sussurrate mi rimbombarono nelle orecchie come se le avesse urlate a squarciagola. Rabbia e disgusto mi assalirono rapidamente, no non nei confronti di Malfoy. Come diavolo si permetteva? Che diavolo ne sapeva lui della sua vita? Che si credesse un santarellino poteva passare, un incompreso potevo accettarlo ma un giudice maledizione no! Chi pensava di essere San Potter per decidere a priori che vita potesse condurre quell’altro stupido arrogante? Perché che Malfoy fosse un borioso snob era chiaro ma in quel momento mi sembro altrettanto cristallino che il Martire non fosse da meno.

La mia linguaccia lunga parlò senza interpellare quell’altro organo funzionale a dire cose sensate ma soprattutto non avventate: - Che cazzo ne sai te scusa? Pensavo che i pregiudizi fossero solo repertorio dei Purosangue, Harry!-

Silenzio, silenzio di tomba. Come mai non me ne sto mai zitta? Malfoy non mi degnò nemmeno di uno sguardo, Harry invece mi fissava con occhi stralunati e attoniti, incapace di articolare qualche suono. Meno male che non era Hermione, se no si che sarebbero stati guai!

- Voi due continuate pure a litigare come due gallinacci, io non m’immischio più, non ho nessuna intenzione di perdere il senno con le vostro cretinate.-

Me la svignai in due secondi verso la cattedra, pericolo momentaneamente scampato.

 

 

 

Gallinaccio. Gallinaccio. Purosangue snob, Sua Grandissima Incoerenza Platinata, Furetto codardo... Ma Gallinaccio no!

Purtroppo quando il mio cervello si decise a elaborare queste parole la Weasley era già lontana chilometri, più o meno dall'altra parte della stanza.

Diciamoci la verità, ero rimasto troppo scosso dalla sua uscita di poco fa per continuare a provocare Potter. La frase "Weasley-difeso-me" (stile Homo di Neanderthal) lampeggiava a caratteri cubitali nella mia mente. Ok, mi aspettavo che si sarebbe sdebitata in qualche modo. Tipico di elementi come lei, orgogliosi e arroganti, fare di tutto per non avere più debiti nei miei confronti. Me l'aspettavo, c'ero preparato.

Però che facendolo andasse contro Potter no. Questo sembrava troppo anche ad una mente allenata come la mia.

Eppure l'aveva fatto. Gli aveva praticamente dato del Malfoy. Che carina, anche sdebitandosi non perdeva occasione per spregiarmi. Un tesoro di bambina.

E quel tesoro in quel momento era sdraiata per terra mentre cercava disperatamente di far uscire un cucciolo di armadillo da sotto l'armadio posto dietro la cattedra. Devo dire che la scena aveva un che di buffo.

Potter, ripresosi dall'ennesima ramanzina, si era fiondato verso dei pappagalli aggrappati alle aste delle tende sul lato destro. A me rimanevano il settore vicino alla porta o il lato sinistro. Mi diressi alla svelta verso quest'ultimo, dove mi aspettavano un centinaio di ricci da ritrasformare in puntaspilli.

Potter dirimpetto e la Weasley accanto, sarebbe stata una serata interessante... Almeno per stasera decisi che avrei potuto concedermi un  po' di sano divertimento. Sì, mi sarebbero mancati proprio i battibecchi con la donnola rossa. Ma nella vita, si sa, bisogna fare delle scelte. E io avevo appena deciso cosa fare della mia vita.

 

Impiegai quasi mezz’ora a stanare quello stramaledetto armadillo da sotto quell’altrettanto odioso armadio, che aveva pensato bene di aprirsi a mia insaputa proprio mentre alzavo la mia povera testolina che rovinosamente andò a cozzare contro lo spigolo dello sportello. Imprecai a bassa voce, non volevo che le fini orecchie del santarellino sentissero parole poco adatte alla sorellina del suo amichetto. Mi conveniva mantenere una parvenza di buone maniere dopo la mia ultima brillante uscita.

Realizzai che in tutto quel tempo nessuno dei presenti in quella stanza aveva proferito verbo. Stupore! Sommo stupore! Harry Potter e Draco Malfoy non avevano litigato per un tempo maggiore ai trenta minuti pur trovandosi nel solito luogo, se controllate nel libro dei Guinnes dei primati sotto la sezione animali squinternati sicuramente lo troverete scritto.

I miracoli però non durano per sempre ed io lo sapevo benissimo, l’inevitabile doveva per forza realizzarsi. Non si può sovvertire l’ordine naturale delle cose nemmeno pregando tutti le divinità presenti nella galassia, e credetemi io lo stavo facendo.

Malfoy iniziò a fischiettare perché Weasley è il nostro re, la canzone più stupida che il suo cervello, ah no pardon mi correggo, che lo spazio vuoto contenuto dalla sua scatola cranica avesse mai elaborato.

Mi voltai verso Harry che continuava imperterrito a fissare avanti stranamente molto calmo. Forse le mie parole avevano fatto breccia? Sorrisi trionfante, ma solo per un istante. Forse le mie parole lo avevano ferito? Questo era molto più probabile. Pensai sconsolata che avrei dovuto sopportare il suo muso lungo per chissà quanto tempo, le occhiatacce di Ron e gli attacchi verbali di Hermione ogni volta che le sarei capitata a tiro. No, la Granger dopo la punizione era insostenibile. Decisi di accantonare il mio orgoglio avviandomi verso l’altro Grifondoro presente nell’aula, anche se un po’ a malincuore.

- Harry?- gli sussurrai timidamente

-mmmh- muggito, nulla di buono all’orizzonte.

- Hai bisogno di una mano? Io ho appena finito con la mia parte!- Capii un nano secondo dopo di aver fatto la mossa sbagliata, me lo aveva già proposto lui e io avevo poco elegantemente rifiutato.

- Perché non lo chiedi a Malfoy? Siete così uniti- Ecco cosa avevano in comune quei due, sì entrambi con le loro dolci paroline, con i loro modi di fare così premurosi ed aggraziati riuscivano a corrodere le superfici più resistenti. La mia pazienza però aveva un limite, ed Harry nemmeno sapeva quanto si stava avvicinando alla soglia del non ritorno. Repressi l’irritazione per amor della pace, ma soprattutto per la mia precaria sanità mentale, Hermione sarebbe riuscita a farmi perdere anche quel piccolo rimasuglio di integrità cerebrale se non avessi sistemato la situazione nel migliore dei modi.

Mantenni un tono di voce naturale, non volevo dare soddisfazione a quell’altro viscido essere vivente (Mr. Boriosità Draco Malfoy!), visto che su quello stupido muso da vipera si era già dipinto quel fastidiosissimo sorrisino snervante. Oh come gli avrei volentieri lasciato l’impronta della mia mano sulla sua candida guancia. Si uno schiaffo dato bene una volta per tutte sarebbe stato un ottimo anti stress. Socchiusi gli occhi ed espirai a fondo.

–Non ti sembra di esagerare Harry? Perché ti assicuro che prima hai veramente esagerato anche per una Weasley!-

- Si una Weasley piuttosto insolita oserei dire. Non trovi Ginevra?!- Che cosa pensava di fare quello scriteriato? Non poteva certo raccontare quello che era successo qualche ora prima, non era il caso nemmeno per lui che si sapesse. Era un Serpeverde, ma soprattutto era un Malfoy e non era salutare né per il suo onore né per lui confessare di avermi baciato. Giusto? Tremai al solo pensiero.

-Che cosa intendi Malfoy?- La voce di Harry risuonò lontanissima mentre tentavo di sostenere lo sguardo glaciale e assolutamente impenetrabile di Draco.

 

-Niente, niente...- Mi sentivo effettivamente combattuto: spifferare tutto (naturalmente modificando qualche parte saliente), o lasciar correre e palleggiare Potter come sempre?

-Solo che trovo strano che una perfetta Grifondoro come lei si diverta a giocare con i serpenti...- Forse potevo trovare una via di mezzo.

-Specialmente quando è risaputo a chi appartenga il suo cuore...- No, non potevo.

-Malfoy, per cortesia, taci- Eh, sì... La Weasley si stavo proprio alterando. Il volto leggermente arrossato, gli occhi lucidi e vispi, le mani strette a pugno. Probabilmente, se avesse potuto, avrebbe stretto il mio collo, al posto delle straccio. Eh, sì.

-No, no, Malfoy continua pure, mi interessa...- Ehi, ehi, ehi... Il martire mi stava tenendo il gioco. Senti ganzo.

Feci finta di controllarmi le unghie e mi spazzolai un inesistente granello di polvere dalla spalla sinistra.

-Avanti Weasley, non dirmi che non hai ancora confessato tutto al tuo fidanzatino-

-Harry non è il mio fidanzato- Aveva sussurrato lei cercando di trattenere la rabbia.

-Forse hai ragione, se lo fosse tu probabilmente non andresti in giro a dispensare baci ai suoi peggiori nemici- Sganciata la bomba, l'atmosfera divenne quasi insostenibile. Potter sembrava avesse preso in pieno una secchiata di acqua ghiacciata. La Weasley guardava a terra, incapace di ribattere. Probabilmente non si era aspettata che lo dicessi davvero. Ok, ok, lo so cosa state pensando... Prima mi aveva difeso, è vero. Ma questa era o no la mia ultima serata di gloria? 

-Comunque, fossi in te, ci proverei Potter. Non è brava solo nei baci alla francese, te l'assicuro- Il Santo strabuzzò gli occhi.

Mi voltai con studiata lentezza e la fissai negli occhi.

-Testata personalmente- dissi facendole l'occhiolino.

Come sono bastardo.

 

Non ci potevo credere, l'aveva fatto, l'aveva fatto VERAMENTE! Non solo aveva raccontato tutto ma da perfetto bastardo qual'era aveva attribuito tutta la colpa a ME! Come se la responsabilità fosse mia, come se lo avessi baciato io, come se ci fosse stato qualcosa di più. Il mio cervello faticava effettivamente a capire perchè avesse dovuto insinuare che io fossi finita a letto con lui. Che maledetto, viscido, stupido ofidio. Se prima poteva sperare di salvarsi, se prima poteva credere di passarla liscia, ora era MORTO. Sì ora era proprio morto, anche perchè prima che il mio povero, piccolo, tardo cervellino realizzasse cosa avesse detto quella linguaccia biforcuta, la mia santa manina impugnò la bacchetta e con un movimento deciso e sinuoso la mossi, urlando, sneza rendermene conto, con quanto fiato avevo in gola: - Stupeficium-.

Il povero disarmato Draco finì a terra privo di sensi. Piccolino probabilmente non si aspettava una reazione così drastica, ma non era ancora finita, era appena iniziato il Ginevra Weasley's show. Eh no, questa volta non l'avrebbe spuntata, nemmeno se da quella porta fosse entrato Silente in persona.

Non degnai nemmeno di uno sguardo Harry, che credesse cosa gli pare. Al diavolo lui, mio fratello, Hermione e tutti i grifondoro. Si stava parlando della mia integrità morale, del mio orgoglio e del mio onore e nessuno sarebbe mai riuscito a fermarmi. Piazzai i miei piedini proprio sopra le braccia di quell'infido essere attualmente semivivo, e decisi di risvegliarlo. Ma come? Mi guardai intorno e vidi il secchio d'acqua che il buon vecchio adorabile Gazza usava per pulire i pavimenti. Oh sì, caro il mio magonò per una volta nella tua vita avevi fatto una buona, anzi no una buonissima cosa. Il secchio si avvicinò  a me grazie ad un semplice ma alquanto utile incantesimo d'appello. L'acqua era marroncina e puzzolente. Sul mio viso si dipinse un sorrisino sadico e trionfante. Versai tutto il contenuto alquanto nauseabondo addosso a Mr. Sono-Io-Il-Più-Figo-E-Pulito, che in un attimo si svegliò. Era ancora un pò frastornato, meglio! Il suo risveglio non sarebbe stato certo all'insegna del buongiorno.

-Prima di parlare di me Malfoy sarebbe meglio che ti lavassi accuratamente la bocca.- Pespicace il ragazzo, sgranò quei suoi occhietti un attimo prima che io pronunciassi - Gratta e netta-

Mi fermai, non ci tenevo particolarmente che soffocasse, anche perchè mi sarei persa la scena successiva. Sembrava una fontana intasata mentre sputachiava bolle di sapone e molta, molta acqua.

- Inoltre Malfoy non ho MAI avuto l'immenso dispiacere di vederti senza vestiti, poichè probabilmente sarei morta dal senso di nausea - Detto questo spostai casualmente il mio piedino laggiù dove il sole non batte mai, facendo attenzione a "pigiare" nel punto esatto senza esagerare.

La mia vittima ululò per una manciata soddisfacente di secondi, così quasi del tutto appagata me ne andai verso la porta. Draco era ancora disteso a terra, Harry era imbabolato in mezzo alla stanza, sembrava proprio una statua di sale.

- Per quanto mi riguarda Potter gli puoi anche credere, ma se così fosse scordati che esisto- Si questa frase era perfetta, ad effetto e gravida di significato. Mi piaceva il gioco duro, sembrava fatto apposta per me. Quel poveretto ancora mezzo tramortito per terra si sarebbe ricordato per sempre di cosa fosse capace una Ginevra Weasley veramente arrabbiata.

Me ne andai dalla stanza con un malsano sorrisetto trionfante dipinto sulle labbra.

 

 

Quella stupida, schifosa, pezzente arrivista di una Weasley...! Cercai di tirarmi su, nonostante lo stordimento.

Ancora un po' e mi avrebbe soffocato! Insomma, che avevo fatto di male per meritare questo?! Andiamo, non avrà mica pensato che Potter potesse davvero credermi... Io sono "il nemico" (Charlieeeeeeee!Ndvega ah ah ah ah ah ah ah ah ah! Charlieee al rogo NdIago), sono il mangiamorte, sono il... Insomma, ho reso l'idea.

Manco a dirlo, mi ritrovai schiacciato di nuovo a terra, le ginocchia di Potter sul mio petto e le sue mani sul mio collo. No, non ebbi paura... Non sono forse un Malfoy?

Piuttosto, non so come riuscii a vincere il disgusto di ritrovarmelo così vicino.

-Malfoy-

-Potter- risposi con la mia solita voce strascicata.

-Malfoy-

-Potter...-

-Malfoy-

-Potter, vuoi la mia carta di identità?- Pessima idea.

La sua stretta si strinse ancora di più. Accidenti a lui!

-Giura su Dio che tutto ciò che hai detto non sono altro che falsità- I suoi occhi parevano bruciare dietro le spesse lenti degli occhiali.

-Sono ateo, Potter, cosa vuoi che me ne freghi?-

-Malfoy, dimmi che hai mentito, o ti spacco la faccia!-

Ok, ok, già per poco ci avevo rimesso i gioielli, la faccia non avevo intenzione di giocarmela...

-Mentito è una parola grossa...- ...Ma nemmeno potevo dargliela vinta! Avevo capito cosa provava per la stupida oca (ho un problema con la parola oca, la considero proprio un offesa personale alla mia povera Ginny, non è che vega può farci qualcosa?! NdIago NO!Ndvega)spacciatrice, e non avrei desistito così facilmente. No, non perché la cosa mi infastidisse.

-Diciamo che so come trattare le gattine riottose come lei... Ok, forse non posso assicurarti delle sue prestazioni sotto le coperte, ma per quanto riguarda dalla vita in su... Hai capito, la ragazza...- Approfittando del fatto che il Il-ragazzo-ormai-per-sempre-traumatizzato fosse momentaneamente su un altro pianeta dopo la mia ultima rivelazione, riuscii a liberarmi con un ginocchiata sullo stomaco.

Rialzatomi, pronunciai un incantesimo per asciugarmi e riassettarmi i vestiti. Faceva comodo avere un padre fissato sul settecento e l'ordine, ogni tanto.

-Se ti interessa l'articolo Potter, vedi di sbrigarti. Non sono abituato a dare troppo vantaggio agli avversari- E questa da dove cazzo mi era uscita?!?!

Ritrasformai l'ultimo riccio in un puntaspilli e infilai la porta.

Avversari... Io e Potter rivali in amore... Interessante...

 

 

Non potevo tornare in Sala Comune, non avevo nessuna intenzione di rivedere Harry, Ron e tanto meno la Granger. Ero a dir poco furiosa, non sarei riuscita a controllarmi nemmeno per un semplice ciao detto con un tono troppo acceso, figuriamoci se avrei sopportato i tre magici impiccioni.

Decisi quindi di vagare per il castello senza una meta precisa, la biblioteca era off-limits. Miss. Perfezione era rintanata al suo solito posto al novanta percento delle possibilità, ma se la Saputella non si trovava lì era sicuramente da qualche altra parte a litigare con Ron. La spia dell’allarme rosso risuonò nella mia povera testolina affaticata dalla dura giornata appena in tempo forse, per evitare il danno supremo: se Harry gli aveva già raccontato tutto, probabilmente erano già di ronda per acchiapparmi e tormentarmi fino alla morte. Meglio i mangiamorte che Miss. So-tutto-io assieme a Potter-paladino degli sfigati. Meglio Voldemort in persona che il mio Iper Protettivo fratellino convinto che io sia stata a letto con Malfoy. Quasi collassai a terra quando realizzai che esisteva la remota possibilità che avesse già mandato un gufo a mamma. Se l’avesse detto a casa? Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! Cosa avrebbe pensato Bill?

Mi diressi a tutta velocità in guferia con la faccia delusa del mio fratellone stampata in mente, ero la perfetta imitazione di una freccia rossa scoccata da un lancio portentoso direttamente dall’arco di Robin Hood. Ma perché diavolo quei due non si mettano insieme? Magari invece di passare il loro tempo a zonzo per il castello a combinare catastrofi di quella portata, si rintanavano nella stanza delle Necessità per intrattenersi con azioni sicuramente più allettanti. Ma ché, quei due giocavano a fare gli eterni incompresi! A proposito di incompresi, che cazzo gli era preso a quell’obsoleto essere vivente, quel cretino, decelebrato, viscido, falso, maligno, gobbo…(ok, ok Ginny su dai ora basta con gli insulti, abbiamo capito NdIago).

Tentai di calmarmi ma nemmeno la tremenda tortura che gli avevo inflitto poco prima era riuscita a scaricarmi da tutta la rabbia accumulata in quegli ultimi tre giorni! Oh insomma, prima mi bacia in quel modo strano, poi finge che non sia successo nulla, si imbestialisce quando gli cito suo padre, rilitiga con Harry, praticamente lo difendo e lui che fa? Logicamente cambia la versione dei fatti, mi fa passare per la sua nuova Parkinson davanti al Bambino Imbambolato per puro divertimento. Solo perché in realtà è proprio uno stronzo. No? Voleva semplicemente ferire il suo eterno rivale. No? Doveva per forza essere felice di aver almeno una volta sconfitto San Correttezza. No? E allora perché mi aveva salvato da Hermione? Perché? Quello era un controsenso! Non rispondeva agli schemi, anzi non c’entrava proprio niente.

Arrivai finalmente in guferia, chiamai Leo e constatai che si trovava sempre lì. Magari Ron non sapeva ancora nulla? Magari aveva usato un gufo della scuola più affidabile e più veloce? Si, una notizia di quella portata sarebbe viaggiata sulle ali sicure di un grosso, affidabile e responsabile pennuto. Ormai ero spacciata, finita, morta, stecchita, ita, andata…ho reso l’idea? La situazione era critica, mi veniva quasi da piangere, anzi lo stavo quasi per scoppiare in lacrime quando…

-Non gli credo sai, almeno non del tutto.- Aspetta, aspetta, forse mi salvo l’osso del collo anche questa volta.

-Spiegati Harry!- mantenni volutamente un tono di voce basso e tremante. Non avrebbe resistito anche ai miei occhietti dolci, da cerbiatta ferita.

-Non sei andata a letto con lui! Di questo ne sono sicuro!- sì, stava già capitolando, fascino Weasley signori.

-Non l’ho neanche baciato Harry, o perlomeno non l’ho fatto volutamente- Questa era la sacrosanta verità, ok non l’avevo respinto ma non avevo molta scelta. Giusto? No, non mi era piaciuto. Cercai di cacciare quell’assurda idea, non era il momento per distrarsi. Gli raccontai com’erano andati dettagliatamente i fatti. Magari omettendo qualche piccolo insignificante dettaglio: come ad esempio le mani intrecciate o quella strana, piacevole eccitazione che mi aveva colto del tutto impreparata in quel momento.

Il Ragazzo Doppiamene Palleggiato mi credette in pieno, anzi mi coccolò per qualche dolce istante fra le sue braccia, assicurandomi che quel brutto momento era del tutto passato e che se avessi voluto lui sarebbe sempre stato accanto a me.

-Certo lo so Harry, tu sei un amico veramente prezioso!- Non so perché ma le mie parole non lo avevano reso proprio l’emblema della felicità. Anzi mi sembrò un po’ deluso, ma che diavolo avevano tutti?

Ora però non era più così importante, non ora che il viso di Bill mi sorrideva come sempre…

 

*************************

To be continued...

 

 

Sì, sì, siamo consapevoli di aver bloccato la storia in un puntaccio, ma cosa ci volete fare siamo fatte così!!! (sembra un pezzetto della canzoncina dei Puffi ma vi assicuro che non è voluto! vega naturalmente pensa a quella di filmini sul corpo umano...)

 

Questa volta Iago (cioè colei che scrive) è riuscita a rispondere a tutti, tutti, sopravvivendo all'ira funesta di colei che l'ha procreata...Giustamente vega ha inserito qualche parte qua e là.

 

 

Terry: speriamo vivamente che questo cap ti sia risultato più chiaro… mi raccomando, sono importanti anche le critiche costruttive…

 

Sandropelatouhahah!: immagino che il nick più corretto fosse Sismondi, comunque cari i miei canadesi grazie per aver recensito la nostra storia…

 

Savannah: grazie, grazie, grazie, aspettiamo sempre con trepidazione la tua recensione, è veramente importantissima… Sì, pestare Draco è veramente divertente e abbiamo il presentimento che presto accadrà di nuovo… sì, sì, sì!!! vega (la cattivona ndIago) si diverte sempre tanto a strappazzarlo poverino… (Guarda che te non sei da meno!!! ndvega). Il giretto nei cuoricini della possibile-improbabile coppia è stato estremamente difficile scriverlo, siamo quindi soddisfattissime che sia stato di tuo gradimento… Iago: un complimento così dal mio “mostro sacro” mi fa saltellare dalla gioia… a proposito, quando avrò l’immenso piacere di poter leggere un'altra tua stupefacente storia????

 

Kamomilla: Grazie tante…spero che continui a piacerti!!

 

Thilwen: ti assicuro che quando ho letto la tua recensione sono arrossita, no non sono un genio, macché!!! Grazie comunque, entrambe siamo emozionate dal fatto che tu sia così entusiasta della storia… le risposte alle recensioni oggi le scrivo io, quindi posso darti in pieno ragione… lo stile di vega è spettacolare e coinvolgente… non per niente è vega!! Ora non c’è quindi non può fare la modesta… in questi momenti mi sento potente… mi auguro vivamente che non ti sia venuta l’ulcera, per le pozioni sto provando a convincere Ginny a darmene un paio ma è una taccagna malefica… (Iago scappa  mooooolto veloce, ti conviene…ndGinny). Noto che i compiti di mate sono un problema per tutti… anche per noi… speriamo in un 6! Ti assicuro che non pubblicherò felice se non leggo una tua recensione, positiva o negativa che sia! Un bacione…

 

Opalix: Visto? Visto? Visto? Ho lasciato una recensione all’ultimo cap… te lo meritavi sei bravissima, anche se non si va più di tanto d’accordo sai??? Di DF è l’ultimo cap il prox che esce? Noooooooooo… Ginny, si l’ho sempre vista anch’io così, forse un po’ meno menefreghista ma più o meno era questa la mia idea della sorellina di Ron. Ma vi è proprio piaciuto vedere il povero Dracuccio pestato?! Ma poverino, comunque sì, presto gli succederà qualcos’altro… (Che non sai ancora!Ndvega-che-fa-la-linguaccia-a-Iago). Quei due non risolveranno le loro questioni molto presto, no immagino di no… Curiose di leggere la tua opinione e la tua storia… kiss… Iago e vega che si profonde in scuse ma domani recensirà e ti giura che sarà un commento lunghissimo ^^'.

 

Elwen: Orgogliosissime che il precedente capitolo ti abbia interessato… e questo??? Facci sapere…

 

Angele87: No, non ti preoccupare, l’importante è che tu l’abbia letta, no? VERAMENTE grazie per i complimenti, ne siamo veramente felici anche perché i commenti fatti da una scrittrice brava come te sono entusiasmanti, (anche se mai come le tue storie! Perle! NdIago)… a presto, spero! Un abbraccione… P.S. vega continua a profondersi in scuse e promette che recensirà.

 

Seyenne: ma ciao mia adorata! Sì, sì, siamo cattivissime… ah ah ah ah ah ah… poi oggi rispondo io che sono anche la più cattiva!!! Eh povero Draco, ma dammi retta non si farà mettere sotto il ragazzo, almeno non così facilmente!!! Meno male che ti è piaciuta la parte del bacio, giuro che scriverla è stato un vero casino… Maledetto Piton, ti assicuro che a volte lo piccherei io di persona, il suo comportamento è comunque una citazione dalla realtà!!! Spero che questo chap ti sia piaciuto… mi raccomando, my love, fammi sapere (anche se così non fosse!).

 

Fanny: "Purtroppo" non hai mai recensito! Ti giuro, i commenti sono fondamentali per il morale degli scrittori… L’idea dei due punti di vista è naturalmente venuta a vega, che malgrado non sembri, adora che il suo personaggio sia palleggiato in tutte le maniere! Povero Draco, in che mani che è! Fra me, vega e Ginny non so chi è più cattivo. Sarà meglio non sottovalutarlo però, quando meno te lo aspetti… Ginny rispecchia una minima parte del gomitolo matto che è il mio povero cervellino, ti assicuro che non è affatto difficile, lei è molto meno impossibile di me! vega naturalmente ringrazia per i complimenti sul suo nick (confesso di averlo sentito per la prima volta in un cartone sui draghi, ma poi, durante una visita ad un osservatorio astronomico l'ho risentito, poi l'ho letto sul libretto che avevo comprato... Insomma, il cielo stellato è per me una meraviglia del creato e inesauribile fonte di ispirazione!Ndvega), io ti ringrazio perché così ho scoperto da dove diavolo l’aveva preso. Ho sempre pensato che fosse un personaggio di un videogioco… me infinitamente ignorante! Il mio nick cmq no, non è una stella!! Recensisci mi raccomando!!! A presto…

 

Donnasole: no, non temere almeno per ora non è una Draco/Ginny, e come hai potuto notare si punzecchieranno ancora per un po’… di più non posso!!! Un bacione da me, vega e il mio furo che è un ora che passeggia sulla tastiera facendomi impazzire…

 

Mireia: Draco parlandoci chiaro è proprio un figo… Ginny devo ammeterlo è proprio una peperina!! Spero che continui a piacerti… smack!

 

 

 

Bene, allora alla prossima!!!!!!!!!!!!

 

Iago&vega

  
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