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Autore: Sayaka chan 94    21/09/2016    5 recensioni
Lucy, studentessa brillante ,ricca, ingenua e cocca di papà,un principe azzurro ed un matrimonio imminente.
Natsu,artigiano creativo,indipendente ,ingenuo,mani abili ed un enorme sorriso,una scelta cruciale da prendere.
Può l'inzio di una storia d'amore partire da un punto di arrivo?
Collaborazione con la bravissima e talentuosa NinaD.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il profondo e beato sonno di Natsu fu interrotto da un sommesso rumore che dolcemente si infiltrò nella sua fase rem, portandolo nel mondo degli svegli dopo un paio di battiti di palpebre. Un familiare e ben gradito odore fruttato raggiunse il suo naso facendolo sorridere, con occhi semi chiusi fece scorrere la mano sul materasso, aprendoli poi improvvisamente del tutto quando tastò il posto vuoto e freddo accanto a lui. Lucy, non c'era più.
Natsu non seppe esattamente come di consuetudine uno si sarebbe dovuto sentire a svegliarsi solo dopo una notte insieme, dai racconti di Grey lui sembrava sempre sollevato di trovare la "tipa" della notte precedente magicamente scomparsa al mattino, ma Natsu non riuscì a non sentirsi un po' triste e vuoto. Qualcosa di strano e assolutamente unico era successo quella notte e Lucy nella sua mente era tutto fuorché una "tipa" a caso, proprio questo particolare fu per Natsu come un solletico a cui lui non riusciva ad arrivare, tra il fastidioso e il piacevole, che lo perseguitò da quando i suoi occhi si posarono sulla bionda.
Con fare pigro e movimenti goffi Natsu si alzò dal letto stropicciandosi con una mano gli occhi e grattandosi la pancia con l'altra, il fatto che adesso fosse nudo non fu una particolarità insolita per lui, che soleva mettersi sempre in libertà fra le mura di casa sua, ma in quel frangente non poté che ricordargli ancora le morbide mani della ragazza su di lui, e le dolci espressioni sul volto di lei. Camminando comodamente per il corridoio superò il salotto tristemente vuoto arrivando nella cucina e, ancora una volta, non fu insolito trovare Happy sull'isola di legno scuro, intento a graffiare con le zampette una scatoletta di tonno
-vuoi fare colazione?- chiese retoricamente il ragazzo, osservando ancora per qualche secondo il povero gatto sforzarsi di rompere la scatoletta da solo borbottando miagolii nervosi, incapace di non trovare quella scena simpatica
-vieni, fatti prestare due pollici opponibili- disse Natsu con un mezzo sorrisetto sulle labbra, aprendo la scatoletta e versando il contenuto in un piattino di plastica.

La luce della tarda mattina si rifletteva sulla superficie increspata della piscina, Lucy osservò il vento creare delle piccole onde e poi infrangere le chiome degli alberi stringendosi un po' nella sua giacca di pelle, era ancora un po' presto per farsi un bagno all'aperto, ma Lucy fu felice di appurare che le temperature si stessero finalmente alzando. Dopo un sospiro profondo si lasciò andare sullo schienale della lussuosa sedia da esterni
-Quindi vi siete lasciati?- chiese Juvia sorseggiando dell'acqua frizzante, importata direttamente dalla Francia
-Non ci siamo lasciati ufficialmente, ma credo proprio che sia chiaro che ormai è tutto finito- disse Lucy stropicciandosi le dita. La storia di Loki adesso pareva fare un po' meno male, forse perché parlare con la sua migliore amica la faceva sentire sempre meglio, o forse perché quella vicenda triste pareva ormai opaca in confronto ai vividi ricordi della notte con Natsu
-Che delusione, mi dispiace Lu, sei l'ultima persona al mondo che meriterebbe una cosa simile- disse la blu porgendo una mano alla bionda, che la strinse con piacere
-perché c'è qualcuno al mondo che lo meriterebbe invece?- chiese Lucy con un mezzo sorriso amaro. La risposta se la diede da sola mentalmente "no, nessuno dovrebbe mai provare tanta tristezza" si disse
-Beh, a Loki non farebbe male avere un assaggio della sua stessa medicina...- azzardò Juvia con un sorrisetto malvagio e Lucy non poté trattenere un'impercettibile sussulto
-Che c'è?- chiese la blu corrugando la fronte
-No, niente- rispose Lucy con voce distante.
Nella sua mente balenò per un'istante l'ipotesi che infondo la sua notte con Natsu potesse essere definita un tradimento, portando così lei e Loki allo stesso livello, ma quella nuvola grigia venne dissolta rapidamente dalla realizzazione che, come aveva detto a Juvia: il loro rapporto era finito irrecuperabilmente nello stesso istante in cui Lucy lo aveva visto attaccato a quella ragazza dai vaporosi capelli rosa, e la sua notte d'amore con Natsu non si trattava di una ripicca o un bisogno di placare il suo dolore, soddisfatto con il primo capitato. Il significato vero e proprio di quella notte, a dire il vero, aleggiava nell'aria ad una gravità tutta sua e Lucy di una cosa sola fu certa come mai: non sarebbe potuto succedere con qualcun altro che non fosse Natsu.
Juvia prese quel momento di silenzio assorto di Lucy per tristezza e, allungando la mano, lasciò una dolce carezza sulla sua guancia
-Stai tranquilla Lu, pensa positivo: sei  ad un cuore spezzato più vicina al tuo principe azzurro- disse sorridendo e Lucy la seguì, intenerita,  pensando per un'istante di raccontarle anche di ciò che era successo con Natsu quella stessa notte, ma convincendosi subito dopo che sarebbe stato meglio aspettare ancora. Forse non era del tutto pronta a lasciare andare quel momento adesso solo suo, così speciale e prezioso, pensando in modo quasi infantile che parlarne sarebbe stato come cedere un po' della sua magia, e adesso lei aveva bisogno di tutto quel calore ancora forte e vivido dentro di sè.

Il tempo passò piuttosto in fretta per Lucy, che dopo aver comunicato al padre la rottura ufficiale della sua relazione romantica con Loki e a Juvia della sua prima e indimenticabile volta con Natsu, riprese la sua vita in mano concentrando i giorni nello studio matto e disperato, e le notti nella continua moviola mentale dei dolci momenti passati con il rosato, consumando la pellicola senza stancarsi mai. Si poteva dire che lo stesso fosse successo a Natsu, ma la verità era che dopo aver incontrato Lucy il suo cervello cadde in una tanto turbolenta quanto muta confusione.
Fin da ragazzino le relazioni con il sesso opposto erano sempre state di pura amicizia, mentre Grey, Gajeel e Laxus commentavano i corpi finalmente formati delle ragazze in modo malizioso, tutto ciò che notava lui era l'evidente crescita di esse, senza trarne però particolare interesse. Gli anni passarono e ancora una volta Natsu si ritrovò a sentirsi diverso, quando Grey parlava delle sue conquiste e di come, a detta sua, avrebbe dovuto darsi una mossa anche Natsu, che ormai aveva 17 anni, cominciando da lì, insieme all'intera combriccola di amici, la stancante missione di spingerlo con Lisanna. Ma la verità era che nemmeno la sua cara amica d'infanzia suscitava in lui alcun movimento ormonale, stare con lei era piacevole ma ogni tipo di contatto fisico non veniva nè naturale nè spontaneo, non riusciva semplicemente ad instaurare quel tipo di intimità con lei, cavolo, per certe cose si trovava addirittura più a suo agio con Grey!
Arrivati i 21 anni lo smarrimento di Natsu divenne quasi come una vecchia amica, costante tanto da diventare indolore, ma tutto parve sgretolarsi improvvisamente dopo l'arrivo di Lucy, come una nuvola grigia finalmente trafitta da un raggio di sole. Le immagini dei suoi fianchi che si stringevano dolcemente nella vita e il seno morbido e generoso lo tenevano ancora sveglio la notte, per non parlare del buon odore che aveva impregnato il suo cuscino e le sue lenzuola per le notti a venire, scomparendo poi miseramente; mai Natsu era stato in qualche modo scalfito dall'odore di qualcuno e mai aveva sentito l'ardente bisogno di sentirlo ancora. All'improvviso Natsu riuscì a vedere in Lucy tutte quelle deliziose qualità di cui Grey e gli altri avevano tanto parlato, solo che Lucy pareva la quinta essenza di esse, come fossero state create solo in conseguenza a lei e Natsu sentì per la prima volta in vita sua della vera e proprio attrazione fisica e un'intensa affinità emotiva che lo fece sentire inspiegabilmente legato alla bionda come a nessun altro.

-Aspetta aspetta ferma tutto, non le hai chiesto il numero?- Cana interruppe il racconto di Natsu dopo aver buttato giù il secondo shot di tequila
-ehm.. No- rispose timidamente lui grattandosi la nuca
-cazzo Natsu ma è la base!- sbottò la mora sgranando gli occhi in pieno sbigottimento
-dilettante- sbuffò Grey con aria di superiorità. La domenica sera era decisamente un momento molto insolito per trovarsi e bere, ma Natsu sentiva di non riuscire più a tenersi dentro i mille pensieri su Lucy e su quella notte, decidendo di eruttare tutto quanto ai suoi due principali confidenti come un vulcano, nel loro solito luogo di ritrovo, oltre che posto dove aveva conosciuto Lucy, il Fairy Glitter
-un'altro?- commentò Grey ad una Cana con il terzo shot in mano
-Zitto tu, avanti Natsu, continua- intimò la mora
-niente, storia finita, è venuta a casa mia, lo abbiamo fatto e la mattina dopo lei non c'era più- disse Natsu stringendo le labbra in una linea sottile
-bravo ragazzo, era l'ora!- disse Grey dando una pacca sulla spalla del rosato
-Lisanna non sarà molto contenta... Ma complimenti- continuò con un sorrisetto ebete sulle labbra, pari a quello di una mamma fiera del suo pargoletto
-zitto un secondo, ma avete usato delle precauzioni?- chiese Cana tagliando sul nascere quel discorso su Lisanna, sapendo già che sarebbe bastato ad infastidire Natsu
-Ma la vuoi smettere di zittirmi! Certo che hanno usato precauzioni non sono mica sce- la risposta di Grey fu interrotta da una tosse nervosa da parte di Natsu
-Stai scherzando...- disse incredulo il corvino
-Ehi! Ma come facevo a saperlo? Incontrarla è stato del tutto inaspettato!- rispose Natsu sulla difensiva
-e non potevate fermarvi da qualche parte a comprare una maledetta scatola di preservativi?- chiese Cana esasperata
-in quel momento eravamo così presi da altro che non ci abbiamo pensato affatto...- rispose il rosato
-si lo so io da cosa eravate presi...- commentò Grey
-Ehi ma tranquilli, ho fatto come fa Grey- disse Natsu sfoderando un sorriso quasi infantile
-cosacosa? E come farebbe Grey?- chiese Cana squadrando il corvino dall'alto in basso. Grey guardò smarrito la mora, provando un po' di timore per ciò che Natsu avrebbe potuto dire adesso
-Si ecco... Sono... Sono venuto fuori- disse il rosato con un po' di imbarazzo e Grey arrossì visibilmente, certe cose lui le diceva soltanto fra uomini e il fatto che Cana adesso sapesse una cosa simile lo mise a disagio non poco.

Lucy arraffò la busta dalle mani di Bickslow come se all'interno vi fosse l'oro
-oh finalmente, sei stato un tesoro davvero- disse la ragazza scartando l'unto e imbottito panino d'asporto
-Figurati Lucky, ma non ti danno da mangiare qui?- scherzò il ragazzo entrando in casa dalla porta sul retro
-non questo genere di cose- rispose Lucy sorridendo al caldo panino nelle sue mani e addentandolo voracemente. I cuochi assunti da suo padre infatti erano specializzati nella cucina ipocalorica e molto spesso vegetariana, cosa che a Lucy non importava troppo, finché i dolci glieli facessero come Dio comanda, ma quella sera aveva solo una dannata voglia di carne, di unto, di schifezze insomma.
-Cavolo, avevi proprio fame...- commentò il ragazzo nemmeno dieci minuti dopo, guardando le briciole rimaste sulle mani di Lucy
-a dire il vero no, ne avevo solo una grandissima voglia- rispose la ragazza leccandosi le dita, seduta sullo sgabello della cucina deserta a quell'ora della sera
-mia madre aveva sempre voglie strane alle ore più impensate quando era incinta di me- disse il ragazzo ancora a metà del suo di panino, aveva approfittato dell'improvvisa richiesta della ragazza per prendersi anche lui da mangiare e magari cenare in compagnia, considerando che tanto nel suo appartamento non vi fosse nessuno ad aspettarlo.
-cosa hai detto?- chiese la bionda ghiacciandosi sul posto
-già era un delirio! Mio padre doveva sempre correre in giro di notte per prenderle da mangiare... Perciò ho paura di come diventerai tu quando avrai una pagnotta nel forno!- rispose Bickslow strizzando un occhio con fare giocoso, ma sta volta Lucy non rise
-beh non sarà affar mio, sarà quel disgraziato di tuo marito a starti dietro, io avrò il semplice compito di viziare il pupetto- continuò il ragazzo non curandosi nemmeno più del feed-back della bionda
-... E insegnargli le parolacce, ovviamente- concluse infine prendendo un'altro morso del suo panino. Gli eventi di quella fatidica notte venero ripercorsi nella mente di Lucy alla velocità della luce, facendo attenzione sta volta ad un piccolo particolare mancante a cui non aveva dato troppa importanza e che adesso sembrava giustificare fin troppo bene alcuni sintomi che aveva ingenuamente affibbiato allo stress e alla stanchezza pre-esami
-già- disse solo Lucy, accompagnando la parola con una finta risatina isterica

"Ma non sarà che... No cazzo"

Natsu uscì dal locale a tarda sera, buttando un'ultima occhiata ai posti vuoti vicino al bancone, là dove aveva visto Lucy per la prima e unica volta, con una nota amara nel cuore, se solo avesse saputo come ritrovarla...
-Siete veramente degli idioti voi uomini- mormorò Cana chiudendo le porte del Glitter, ricordando la mini lezione data ai due su come il "salto della quaglia" fosse il metodo contraccettivo con il tasso più alto di natalità. Grey si limitò a guardarsi le scarpe tutto il tempo e a far finta che nulla fosse successo subito dopo
-va beh, sta tranquillo miccetta, per una volta non sarà successo niente- disse infine la mora, posando una mano sulla spalla del rosato con fare consolatorio e avviandosi poi verso la sua macchina, non capendo che per Natsu la vera tragedia fosse non poter più vedere Lucy se non grazie un'altra improbabile coincidenza voluta dal destino, ma quanto mai avrebbe potuto essere benevolo con loro questo destino?
 
Angolo autrici :  Salve bella gente e ancora grazie per il feedback ricevuto ;) chiediamo scusa per non aver risposto alle recensioni ricevute causa impegni universitari…promettiamo che cercheremo di stare al passo con i tempi ;) e come Sayaka chiedo scusa per aver tardato nel postare il capitolo già pronto da un bel po’ L per quanto riguarda esso ci tengo a fare un piccolo appunto : il demisexual è un orientamento sessuale realmente esistente e se volete fare ricerche più approfondite potete trovare tutto su internet. Penso che questo orientamento spiegherebbe perfettamente l’atteggiamento di Natsu, che non sembra interessato alle donne e al sesso tranne quando riguarda Lucy (chi è in pari con il manga queste cose le ha già intuite al meglio) pertanto  il fandom ha a volte definito Natsu “asexual” anche se secondo me è sempre stato un termine assolutamente improprio .Detto questo vi auguriamo una buona lettura e per qualsiasi apprezzamento ,critica o chiarimento siamo sempre a disposizione ;)
Un abbraccio virtuale .
  
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