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Autore: Alexiochan    21/09/2016    4 recensioni
Kariya e Tenma devono scrivere una tesina di storia riguardante le differenze tra le varie epoche e per riuscirci decidono di andare al Museo di Storia Naturale della loro città. Kirino e Tsurugi li accompagnano per assicurarsi che studino seriamente invece che fare i perditempo come al solito. Quello che non sanno è che di notte la storia racchiusa nel museo prende vita...
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tsurugi lottava contro la propria perplessità mentre la statua bronzea di Cristoforo Colombo gli indicava un percorso sicuro lontano dall'area degli uomini primitivi. 
-Grazie.- disse Tenma con un sorriso alla statua, poi si rivolse ai due amici. -Ha detto di passare per la sezione delle miniature.- 
-Ci stiamo solo allontanando da Kariya.- fece osservare Kirino, i pugni stretti lungo i fianchi per la frustrazione. Tenma stava per ribattere, ma fu interrotto da un urlo arrabbiatissimo proveniente dalle loro spalle. Si voltarono appena in tempo per realizzare che il re degli Unni e il suo gruppo stavano venendo loro addosso, roteando le asce bipenni e le sciabole. Tsurugi lanciò un urlo strozzato e si mise a correre seguito dai compagni. 
-Ma cosa stanno dicendo?!-
-Sembra abbiano il mal di pancia!-
Dopo l'ennesima svolta a cui giunsero per miracolo, il blu decise di attuare il piano piú logico che gli fosse venuto in mente. 
-Dividiamoci o non li semineremo mai!- urlò agli altri due.
-Ma così ci perderemo!- ribatté Kirino con aria spaventata. 
-Non abbiamo altra scelta, ce la caveremo! Adesso correte!- 
E anche loro tre si divisero. Kirino svoltò bruscamente a destra, scivolando sul pavimento lucido ma riuscendo a mantenere l'equilibrio. Tsurugi girò a sinistra e oltrepassò con un balzo un enorme leone di giada. Tenma corse nell'unica direzione disponibile, ovvero dritto davanti a sè e gli Unni scelsero di seguire lui. Il castano era ormai senza fiato, non ricordava di aver mai provato una paura piú grande di quella. Certo, quando erano dovuti scappare dal T-Rex era stato terribile, ma perlomeno era assieme ai suoi amici. Ora non aveva nessuno. Corse fino a sentire i propri polmoni andare a fuoco, ogni passo era una fitta lacerante al petto. Gli Unni però non mollavano, probabilmente le creature di cera non sentivano la stanchezza. Poi Tenma inciampò e cadde violentemente a terra. Tentò di rialzarsi ma i muscoli delle gambe tremavano per lo sforzo a cui le aveva sottoposte, la gola bruciava così tanto da fargli venire gli occhi lucidi e il suo cuore stava battendo troppo velocemente. Si voltò indietro e vide Attila con gli Unni avvicinarsi sempre di piú a lui fino a quando non lo sovrastarono con i loro corpi. 
-Umalala, maki to neh!-
-Cosa?- 
Tenma non capiva una sola parola della loro lingua, il suo cervello stava lavorando per fargli ricordare qualcosa sulla storia di Attila che potesse essergli utile. Il Fragello Di Dio continuava ad urlargli contro parole incomprensibili finché Tenma non ne ebbe abbastanza: si alzò e, guardandolo dal basso verso l'alto, gli urlò contro anche lui delle parole inventate a caso.
-Roga madara oh!- gridò Attila. 
-Pussi potti blu! Plu!- strillò di rimando il castano. Attila rimase perplesso e guardò i suoi compagni come in cerca di spiegazioni. 
-Smettila di prendertela con il mondo solo perchè sei stato abbandonato da piccolo!- disse Tenma con determinazione, i ricordi della lezione di storia che aveva dovuto studiare qualche ora fa riaffioravano nella sua mente. -Tutti soffrono, chi piú degli altri e chi meno. Ma non è un buon motivo per uccidere chiunque ti capiti sotto tiro!- 
Attila abbassò il capo con aria mortificata, il labbro inferiore gli tremava come se fosse in procinto di piangere. 
-Anche se hai avuto un passato triste, adesso hai la possibilità di scegliere il tuo futuro-- Tenma si interruppe quando il Re degli Unni scoppiò in lacrime. 
-No, s-scusa. Sono stato cattivo, mi dispiace.- mormorò il ragazzino abbracciandolo e dondolandosi leggermente sui talloni. Cominciò a canticchiare una ninnananna nella lingua degli Unni completamente inventata ma che Attila e compagni apprezzarono ugualmente. Quando Tenma si staccò dall'abbraccio, Attila gli sorrideva e lui non poté fare a meno di ricambiare. 

Tsurugi correva il piú velocemente possibile, non si era nemmeno voltato per vedere se lo stessero inseguendo ancora. Rallentò la sua corsa fino a fermarsi completamente solo quando capì di essere nel bel mezzo di una rappresentazione con peluche senza faccia della guerra civile. Per qualche secondo rimase spaesato, gli uomini non parlavano, si sentivano solo gli spari. Stava pensando di tornare indietro ma era accerchiato, perciò si accucciò a quattro zampe e cercò uno spiraglio tra i soldati per scappare. Aveva quasi raggiunto un mucchietto di fieno ideale a ripararsi, quando un pupazzo morente gli cadde addosso e lo schiacciò a terra. Tsurugi emise un lamento, divincolandosi nel tentativo di fuggire via e ci riuscì, seppur a fatica. Una volta al sicuro dalla battaglia, cercò una nuova via di fuga che lo avrebbe fatto uscire da quella sala, ma con risultati poco soddisfacenti. Con quel via vai di corpi ad ostruirgli la visuale non vedeva niente e i continui spari non aiutavano affatto. 
-Salve.- disse una voce calda e piena di ilarità alle sue spalle. Tsurugi si voltò di scatto, già pronto a scappare come se avesse fuoco al sedere. Trovò un uomo vestito con una divisa da esploratore, sopra un baio dall'aria placida. L'uomo sorrideva cordiale, un paio di occhialini dalle lenti stondate posizionati accuratamente sul naso. 
-Chi è lei?- domandò sempre piú smarrito e confuso.
-Theodore Rooslvelt, ventiseiesimo presidente degli Stati Uniti al tuo servizio, giovine.- 


Tana del disagio

Eeeeeeeh, shiao a tutti! :)
Scusate tanto per il ritardo, ma con la scuola e la vita sociale (sì, ne ho una, incredibile, eh? XD) pubblicare o trovare anche solo il tempo di scrivere diventa faticoso. Prometto che questo weekend mi impegnerò per sfornare dei capitoli demenziali al massimo :) 
Ne approfitto per ringraziare infinitamente RLEinStein, _Son Hikaru, MissMisteryy e DolceZeref che recensiscono sempre e mi sono di grande supporto. Rido piú a leggere i vostri commenti che a scrivere la storia XD
Un abbraccio anche a tutti i lettori, 

Alexiochan <3
   
 
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