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Autore: x_Heart Attack_x    05/05/2009    2 recensioni
Davanti agli occhi di tutti gli studenti di Hogwarts si presentava una scena alquanto strana: il Preside, alto e slanciato, sovrastava in altezza una "bambina" che non era poi tanto una bambina. BR Era bassa, con corti capelli neri e due chiazze rosse sulle guance che la facevano sembrare la sorella gemella di un pomodoro; indossava un vestitino con le maniche gialle, la parte superiore rossa e la gonna rosa, e ai piedi non portava le scarpe.
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E eccomi di nuovo qui, a postare un nuovo capitolo di questa fic estremamente demenziale. Questa volta, il capitolo è quasi esclusivamente opera di MenionLeah, Federica *-*. Non sto elemosinando recensioni, ma se vi capita, giusto se vi va il mouse - per caso - su "inserisci una recensione", non ci dispiacerà affatto :)

 

 Un nuovo amore e un nuovo... amico (?)

 

Quel pomeriggio, gli studenti avevano già dimenticato gli avvenimenti della mattinata.

Gli ultimi ritardatari correvano a perdifiato per i corridoi, ma la nostra Heidi zampettava tutta sola ed infelice.

Improvvisamente, vide un grande gufo, che portava un pacco altrettanto grande, planare proprio verso di lei e il panico la paralizzò.

“AAAAAAAAAAAH!” urlò, anche se l’animale era almeno a venti metri di distanza.

In quell’istante successero molte cose: Draco Malfoy, che passava di là, riconobbe il suo gufo, riconobbe anche il pacco che conteneva la sua nuova scopa, vide l’uccello planare pericolosamente contro la nuova Serpeverde e decise che la sua scopa non avrebbe dovuto schiantarsi.

Quindi, proprio mentre l’uccello percorreva il suo ultimo metro dalla bambina, si buttò su Heidi, la spostò di peso e si beccò uccello e scopa dritti nello stomaco.

Qualche istante dopo, nel suo stomaco dolorante si tuffò qualcos’altro... o qualcun altro.

“GRAZIE! MI HAI SALVATA!” urlava felice Heidi, stritolandolo con quelle piccole manine che contenevano una forza un po’ troppo grande.

“Non. Ti. Ho. Salvata” sbraitò Malfoy, scrollandosela di dosso.

“Sei il mio Peter!”

“Non mi chiamo Peter, stupida maganò!” si indignò Malfoy.

Come non riconoscere un discendente dei Malfoy? Bellissimi, biondissimi, ricchissimi, altissimi, purissimi, levissimi…

E se ne andò, lasciando quella sciocca ragazzina con i cuoricini negli occhi.

 

 

Per Heidi il resto del giorno sembrò infinito e stranamente felice.

Le chiazze sulle sue guance erano di un rosso ancora più intenso di quanto fossero prima (il che è un fatto davvero sconcertante e pauroso).

Questa simpatica bambina correva, correva e correva ad occhi chiusi e con la bocca aperta, su e giù per le montagne e le colline che circondavano il castello di Hogwarts, cercando di non cadere o andare a sbattere contro qualche albero o, peggio ancora, di non ingoiare qualche strano insetto.

Una strana creatura dalle zampe corte, con folto pelo bianco e ben sei occhi sul cranio, le correva affianco, distruggendo qualsiasi cosa le impedisse il passaggio. Ma ad un tratto...

Qualcuno, o meglio, qualcosa, sbucò da dietro un cespuglio selvaggio. Codesta cosa irradiava fulmini da tutto il corpo, dalle corna/orecchie gialle e marroni, alla coda lunga fatta a mo' di saetta.

“Un Pikachu!” esclamò Heidi, con occhi ancora sognanti e foderati di prosciutto dalla visione del suo “Peter”.

Alla vista del Pokemon, Fiocco di Neve alzò la coda, sporse i cornetti dal cranio e puntò tutti i suoi sei occhi sulla creatura, pronta all'attacco. Allora la bambina, non volendo perdere questa occasione, lanciò la capretta ad un combattimento... molto lungo e sanguinoso.

“Vai Fiocco di Neve! Preparati a combattere!” gridò con la sua vocina acuta, sistemandosi il berretto che era apparso dal nulla sulla sua testa. “Attacca con un doppio mammellamento frontale!”

La capretta si alzò sulle due zampe e si buttò letteralmente a peso morto sul pokemon, agitando le mammelle in uno schiaffo talmente potente che Pikachu fu sbalzato almeno 5 metri più in là.

Un “pika pika” incazzato si elevò sopra il castello e per le aule della scuola.

Pikachu attaccò immediatamente con un tuonoshock  e un' ondashock, tanto per shoccare la capretta e Heidi in un attimo.

Fiocco di Neve, visibilmente incazzato, azionò la sua arma segreta: lo sharingan!

Sei occhietti di un liquido nero si trasformarono nella più peggiore delle armi: lo sharingan ereditato da un viandante, venditore di yaoi, un certo... Hitachu, Itachi, una roba del genere.

Così i suoi occhi diventarono rossi con una specie di elica al centro, che cominciò a ruotare, ipnotizzando il povero Pikachu.

Heidi, con una smorfia malvagia dipinta sulla sua faccina angelica, tirò fuori una palla e la lanciò verso il pokemon ignaro e nel mondo dei sogni.

“Vai Pokeball!” gridò, scagliando con il suo braccino dall'incredibile forza una pallina di vetro, che si incastrò sulla fronte di Pikachu, mandandolo in coma.

"Oh mio povero animaletto! Cosa ti è successo?! Oh! Ho sbagliato! Questa è una ricordella, non una pokeball!" disse inorridita, per poi incacchiarsi sempre di più "ma certo! Me l'avrà tolta il nonno dal vestitino! Diceva sempre lui: non bisogna giocare con gli oggetti pericolosi di Klara, la bambina mezza monca costretta a vivere su quell'aggeggio infernale, solo perchè... il nonno non continuava mai la frase, chissà perchè!" e alzò gli occhi al cielo.

"Comunque ora mio cucciolotto, andiamo a casa che ti devo dare il latte e - perlealpisvizzere! - ti devo vestire!"

E così felice, si diresse verso il dormitorio di Serpeverde.

 

Dal diario giornaliero di Pikachu:

Questa è stata una delle giornate più terribili della mia vita. Prima, una bambina dall'apparenza angelica mi si piazza davanti l'unica bacca presente nella valle, con una capra infernale con sei occhi e con lo sharingan impiantato in testa. Questa, senza alcun motivo, mi attacca stordendomi, per poi piantarmi un oggetto di vetro duro sulla testa. E pika pika che male! Poi sono svenuto e quel diavolaccio mi ha portato nella sua stanza.

Dopodichè è stato  tutto terribile e tremendamente sconvolgente. Non ti dico, pikadiario mio.

Prima mi è toccato bere una quantità industriale di latte, prodotto dalla stessa pecora che mi aveva attaccato prima. Che schifezza! Poi mi ha fatto fare il giro tondo spiaccicato al suo petto da quelle braccia degne del più grande Troll. Ed infine... mi ha fatto provare tutta la collezione primavera/estate, creati e cuciti interamente per lei dalla sua nonnina, la Tanzalkurvanterschuldenberg, o una cosa del genere.

Ma non ti dico! Lana spessa, grossa quasi quanto un materasso, mi avvolgeva e mi soffocava. Ero in panico! Così ho lanciato una scossa, ma non l’avessi mai fatto!. Mi sono scottato tutto  e mi sono messo  fuori gioco da solo. Che giornata deludente e umiliante!”

Dopo questo estratto, di Pikachu non si seppe più nulla. Solo pochi temerari che osavano passare davanti alla camera di Heidi, potevano notare una strana palla gialla con tanti capelli neri a mo' di ciuffo davanti agli occhi. Si racconta che il povero Pikachu, traumatizzato alla vista di tutto ciò, si sia dato all'ippica e al ricamo, ferendosi anche parecchie volte. Ma non abbiamo ancora trovato le prove di queste diffamazioni.

  
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