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Autore: ari_mary    22/09/2016    9 recensioni
[iscrizioni ad OC chiuse] [storia momentaneamente sospesa]
inizia un nuovo anno ad Hogwarts e i figli di Harry e dei suoi amici si preparano per tornare a scuola. L'anno inizia tranquillamente tra nuove lezioni, vari amori, amicizie, divergenze; ma qualcosa cambia, un male che si credeva fosse ormai scomparso ritorna più spietato che mai, pronto a rivendicarsi...
ciao!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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prologo 


pov white mary
 
Vengo svegliata dalla voce di mia madre che entra in camera mia e apre la tenda, inondando la stanza della calda luce del sole di settembre.
Sbatto le palpebre, intontita, e mi guardo attorno, cercando di individuarla. Sotto la finestra c’è il mio baule, chiuso. Alla sua destra il cavalletto per dipingere e un tavolino pieno di colori. Sposto la testa verso sinistra e la vedo, intenta a prendere dall’armadio i vestiti Babbani.
“forza, pigrona!! Non sei emozionata? È il tuo primo giorno di scuola!”
Esclama mia mamma, con la sua solita allegria. La guardo da sopra le coperte: è sempre così dolce e ingenua, ma allo stesso tempo è molto saggia. Difficile credere che abbia combattuto la Seconda Guerra Magica contro il Signore Oscuro, è anche stata rapita. Eppure, riesce a vedere sempre il lato positivo in ogni cosa, voglio un bene della madonna a mia madre.
Salto giù dal letto e corro a vestirmi. Per andare alla stazione dobbiamo confonderci con i Babbani, così indosso un paio di jeans azzurro chiaro, una maglietta lilla a mezze maniche e delle ballerine bianche, sopra metto una giacchetta di jeans bianca.
Mentre mi pettino, mi osservo allo specchio. Da mia madre ho ereditato gli occhi grigi e la pelle pallida, da mio padre invece i lunghi capelli castano chiari, che mi arrivano alla schiena.
Scendo in cucina, dove c’è il resto della mia famiglia. Mi siedo di fronte a mio padre, che sta leggendo Il Cavillo. Mi sorride dolcemente, dicendomi
“come va, principessa? Pronta per l’inizio della scuola?”
Annuisco, sono molto emozionata. Mia madre mi mette sotto il naso un bicchiere e un pancake; lo sciroppo che ci ha messo sopra è a forma di faccina sorridente. Sorrido anche io.
 
Arriviamo alla stazione di King’s Cross e passiamo attraverso la barriera. È una sensazione strana, ma finalmente sbuco sul binario 9 e ¾: sogno da sempre di poter andare a Hogwarts a studiare. Subito scorgo la famiglia Potter, beh, logico, basta seguire gli sguardi ammirati delle persone.
Mi precipito verso la mia migliore amica.
 
 
Pov Katerine
 
Mi sveglio cadendo bruscamente dal letto e mugugnando. Cerco di scalare il materasso per poter tornare a dormire, ma la mia eroica impresa finisce subito, perché mio padre mi solleva in aria facendomi girare.
“forza, Kat! Non puoi dormire, devi andare a scuola!”
In risposta riceve un altro mugugno dalla sottoscritta.
Sono molto felice di poter frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ma so già come andrà a finire, ci sono più o meno abituata. Katerine Potter, la figlia del grande Harry Potter, il bambino sopravvissuto che ha ucciso il Signore Oscuro, da lei tutti si aspettano il massimo… quindi io devo dare più del massimo, devo essere la migliore. Perché i miei genitori non possono essere maghi normali? Perché io non posso essere una studentessa normale?
Entro in bagno prima che qualcun altro della mia famiglia possa occuparlo e mi vesto come una Babbana. Metto un paio di Jeans azzurro scuro, una maglietta blu notte a maniche lunghe e una felpa grigia.
Mi guardo allo specchio: sono un po’ più bassa della media, con la carnagione color pesca e il nasino leggermente all’insù. I capelli neri sono tagliati corti e, insieme agli occhi verdi, sono l’immancabile firma di mio padre.
Vado in cucina per fare colazione e una volta finita io e il resto della mia famiglia prendiamo i bagagli e usciamo di casa.
Sospiro: sarà bello, spero.
 
Al binario 9 e ¾ tutti gli sguardi sono puntati su di noi, molte facce ci guardano ammirate, sorridenti… come sempre del resto. Cerco qualche viso conosciuto nella folla, e ad un tratto sento una voce ben nota che mi chiama
“Kat! Sono qui!!”
Mi volto e incontro lo sguardo della mia migliore amica, White Mary Scamander, la abbracio, felice di avere un’amica che non bada a chi è mio padre ma mi vuole sul serio bene.
“Mary! Mi sei mancata!”
Iniziamo a chiacchierare animatamente del più e del meno, ci conosciamo da quando eravamo piccole: lei è la figlia di una vecchia amica dei miei genitori, Luna Lovegood. Da piccole giocavamo sempre insieme, lei era sempre molto allegra e la sua felicità metteva di buon umore anche me.
Continuiamo a parlare, ma facendo così ci distraiamo: il treno sta per partire, ma per fortuna una ragazza all’incirca della nostra età ci grida dal finestrino del suo scompartimento
“Ei, voi due!! Volete salire o no? Il treno non vi aspetta certo!”
Poteva usare un tono un po’ più carino, ma le sono grata per averci avvisate…
In fretta prendiamo i nostri bauli e saliamo.
 
 
Pov Miriam

 
Mi siedo in uno scompartimento vuoto e guardo fuori dal vetro del finestrino, aspettando che il treno parta.
Questa mattina mi sono svegliata presto e sono arrivata al binario 9 e ¾ in anticipo, così ho potuto scegliermi uno scompartimento libero in cui posso stare in pace da sola. Non ho amici o amiche, e nemmeno ne voglio avere. A chiunque arrivi dico che i posti sono prenotati, così nessuno si sistema qui.
Il mio baule è già nella retina apposta, la divisa pronta sul sedile per essere indossata.
Poi vedo due ragazze che stanno parlando animatamente. Non si sono accorte che il treno sta partendo, apro il vetro e dico loro di sbrigarsi. Quelle prendono le loro cose e salgono.  In un attimo sono nel mio scompartimento e si siedono nei posti di fronte a me.
“quei posti sono…”, comincio, ma la ragazza coi capelli corti neri mi precede
“prenotati? O le tue amiche ti hanno abbandonata o era solo una scusa”
Sbuffo e sposto lo sguardo fuori dal finestrino, proprio mentre il treno parte.
“comunque grazie!” questa volta è stata la castana a parlare
“io sono White Mary Scamander” si presenta. Mi porge la mano per stringerla, non ricambio. Lei rimane con il braccio sospeso a mezz’aria per un po’, poi imbarazzata lo ritira e prosegue.
“lei invece è la mia amica, Katerine…” la mano dell’altra ragazza tappa la bocca della sua amica, impedendole di continuare. Inarco un sopracciglio.
“Katerine…?”
“solo Katerine” mi risponde, evasiva.
“Potter” la voce di White Mary Scamander arriva attutita dalla mano di questa Katerine, ma riesco comunque a sentire bne quello che ha detto e ghigno divertita.
“ma bene, abbiamo la discendenza del grande Harry Potter! Ora siamo tutti al sicuro, non c’è pericolo!”
La pendo in giro, lei arrossisce e si volta dalla parte del finestrino; lo faccio anche io, osservando il mio riflesso:  ho i capelli biondi platino mossi che mi ricadono sulle spalle, ereditati da mio padre, e gli occhi castani.
 
Scamander cerca in tutti i modi di fare conversazione, con scarsi risultati.
“non ci hai detto il tuo nome” mi fa notare ad un tratto.
Ho preso in giro la Potter, ma anche io sono abbastanza conosciuta, mio nonno è ad Azkaban e mio padre deve la vita a Harry Potter.
“Miriam Malfoy” dico secca, loro mi fissano con la bocca spalancata, poi si guardano a vicenda. È abbastanza irritante questo scambio di sguardi, ma non dico nulla.
Prima che una delle due possa dire qualcosa, la porta dello scompartimento si apre…
 
 
 
Nota dell’autrice   : )
Ciao a tutti! Questa storia è ambientata nel mondo di Harry Potter, dopo la Seconda Guerra magica, in cui i figli di Harry e dei suoi amici non saranno quelli descritti dalla Rowling ma saranno i vostri OC.
Per chi vuole partecipare, deve solo chiederlo nelle recensioni. Pee la creazione deel’OC avrò bisogno di:
nome
cognome (dipende dai genitori)
genitore (potrebbe essere anche un nuovo studente, non per forza figlio di uno dei protagonisti)
aspetto fisico
carattere
casata di appartenenza
extra (non necessario)
…………..
Potete mandarmi al massimo due OC a testa (preferibilmente sa maschi che femmine). Ogni mago può avere solo tre figli. La storia è scritta a quattro mani con _Jupiter_.
A presto,
ari_mary
   
 
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