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Autore: Artemide5775    23/09/2016    1 recensioni
Sequel di "Un viaggio che ti cambia la vita". La storia riprende dalla loro partenza per l'Italia del 2013.
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un viaggio che ti cambia la vita //One Direction'
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Capitolo 6 

La notizia di Martina


 

Martina's pov

 

Apparecchio insieme a mia nonna e poi ci sediamo tutti. Nessuno parla e l'unico rumore che si sente nella stanza é quello di mia mamma che smanetta al cellulare, ignorando gli inviti di mia nonna a posarlo. -Kelly, per favore, posa quell'aggeggio-

Mio padre la guarda male, ma prova a ignorarla, anche se gli risulta difficile. -Papà, vuoi un po' di vino?- gli chiedo. Solo l'alcol potrebbe aiutare ad ignorare mia mamma; peccato che io non possa bere alcolici data la mia situazione.

-Grazie, figliola- mi sorride papà con gratitudine. Sta sopportando Kelly solo per me.

Mamma blocca per un attimo il telefono e mangia. Mia nonna sorride, quasi la figlia l'avesse fatto per lei e non solo perché ha fame. -Allora, Kelly, come va a lavoro?- le domanda.

Mia mamma non alza neanche lo sguardo. -Come al solito- biascica indaffarata a mangiare. Di nuovo nessuno parla rendendo tutto più imbarazzante.

Il pranzo finisce velocemente e, sinceramente, avrei quasi preferito non finisse. Rimaniamo tutti seduti a tavola, mentre mia nonna prepara del caffé per mia mamma e del tè per lei, me e mio padre. Avrei voluto aiutarla, ma sono così sott'ansia che mi tremano le gambe.

-Martina, vuoi dire ciò per cui ci hai riuniti tutti insieme?- domanda mia nonna dando a ognuno ciò che ha chiesto.

Apro la bocca per dire qualcosa, ma non riesco a trovare le parole giuste. Mio padre mi prende la mano e me la stringe per darmi coraggio. -Puoi dirci tutto-

Mia mamma sbuffa. -Parla velocemente, devo prendere un aereo fra un'ora- i suoi piani sono sempre più importanti di me...

Mia nonna la guarda tristemente, sicuramente delusa dalla figlia che ha cresciuto. -Kelly...-

-Kelly cosa, mamma?- chiede irritata mia mamma.

Nonna non risponde, ma si rivolge a me. -Parla pure piccola e fai con calma- alza il tono della voce -io, tuo padre e tua madre ti ascolteremo-

Cerco di sorriderle. Mi ero preparata diversi discorsi da fare, ma a dire la verità non sono più tanto sicura che vadano bene. Perciò, vado dritta al punto. -Sono incinta-

Tutti sono sorpresi e questo é normale. Mio padre allenta per un attimo la presa sulla mia mano, per poi stringermela con un po' di forza, senza farmi male ma per farmi capire che non mi abbandonerà. Buono come sempre, anche se appena si abituerà alla situazione credo che mi sgriderà, e probabilmente vorrà sapere tutto. Chissà se é arrabbiato... Forse cerca di non sembrarlo, sapendo quello che fra un attimo mia madre sicuramente farà.

Mia nonna é sorpresa, ma si alza subito e mi abbraccia, scombinandomi i capelli. -Andrà tutto bene, piccina- mi sussurra. Per ora sembra che nessuno abbia ancora dato di matto; quasi quasi avrei potuto portare anche Jawaad con me...

Kelly si anza di scatto. -Sciocca ragazzina che non sei altro!- mi urla, mentre mia nonna si sta staccando da me. Come sospettavo la sua reazione non é rassicurante. Che altro c'era da aspettarsi da mia madre?

-Kelly- la richiama mio padre. Può accettare le fracciatine e i commenti di mia mamma, ma quando esagera lui non riesce a sopportarla.

-Ian! Taci! É tutta colpa tua se mia figlia é cresciuta come una poco di buono e ora é incinta a 18 anni!- urla lei.

-Ho 19 anni...- mormoro. Non mi soprende, dice di essere mia mamma, ma non sa neanche la mia età...

-Nostra figlia, Kelly. Nostra figlia. Non tua. Nostra- mio padre si sta trattenendo. Vuole comportarsi da persona matura, cosa che mia madre non riesce a fare.

-É tutta colpa tua! Se avesse avuto un vero padre e non te, che non ci sei mai, sarebbe cresciuta bene e non sarebbe incinta!- urla la bionda. Sembra sempre così perfetta: vestiti costosi, capelli sempre in ordine e trucco perfetto. Purtroppo, non lo é neanche lontanamente.

-Non sono stato molto presente, vero, ma almeno ci sono stato qualche volta. Tu neanche questo!- mio padre sta per esplodere, lo so.

Mia mamma comincia a insultarlo, come in ogni loro lite. -Non é colpa di papà!- Non ce la faccio più a sentirli gridare, a sentire quella donna incolpare il mio papà come se lei fosse stata presente.

-Zitta sgualdrina! Se avessi fatto come ti avevo detto, adesso saresti sposata con qualche uomo ricco e importante e non incinta di un bastardo!- Kelly non ha nessuna pietà, mi grida questo e molto altro. Io mi poso una mano sulla pancia quasi a voler proteggere il mio bambino da sua nonna. Vorrei tanto che un giorno avesse una nonna come l'ho avuta io...

-Kelly!- mio padre dà un pugno al tavolo, facendomi sussultare. -Non puoi dire ciò a nostra figlia! Può aver sbagliato, ma anche noi lo abbiamo fatto da giovani!- le ricorda.

-Quello che é successo fra di noi é stato un errore!-

Odio sentirli urlare, ma purtroppo questa volta sembra inevitabile. Mi ha dato dell'errore, ancora.

-Non é un errore!- grida mia nonna. Stava attendendo con pazienza che smettessero da soli, ma fino a un certo punto ha dovuto intervenire. Poi sospira, per cercare di ritornare calma, ha pur sempre una certa età e agitarsi non le fa bene. -I figli non sono un errore anche quando non programmati e fuori dal matrimonio.-

Mia nonna é una persona tradizionalista, ma ha anche una mente abbastanza aperta. -Ha ragione, ascolta tua madre. Martina ha fatto uno sbaglio... ma può succedere- si nota che mio padre ce la sta mettendo tutta. Non é facile per lui dire che la sua "piccolina" sta per diventare madre; non é pronto.

-Uno sbaglio é rompere una tazza, non farsi mettere incinta!-

-Anche tu sei rimasta incinta involotariamente, Kelly- le rinfaccia mio padre.

Mia mamma si zittisce. Lo sappiamo tutti che non é stato "involotariamente". Lo ha preso in un momento in cui era unbriaco e triste e lo ha sedotto. Pensava che se avessero avuto un bambino lui l'avrebbe sposata e amata. Purtroppo per i suoi piani, lui tornò con la sua ex una settimana dopo. Lei per vedetta gli nascose per quattro anni la mia esistenza, e avrebbe continuato a nascodergliela se lo avessimo incontrato. Non so bene come andò, ma sono felice che sia mio padre.

Kelly strilla altri insulti poi prende la sua valigia, che si trova vicino all'uscita della porta e fa per aprila. -Se non ti sbarazzi di quel bambino, puoi pure considerarti orfana di madre- mi dice dura.

Non ce la faccio più e scoppio a piangere. Solo perché il suo piano di stare con mio padre fallì, mi odia. Ha sempre detto che se avesse abortito avrebbe potuto farsi una vita migliore.

Mia mamma vorrebbe che io non fossi mai nata. La persona che mi ha data alla luce avrebbe preferito non avermi.

 

   
 
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