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Autore: Daughters of Darkness    25/09/2016    3 recensioni
“L’allenatore Evans decide di portare i suoi ragazzi in ritiro al mare, cogliendo l’occasione per far conoscere loro la maggior parte dei membri dell’Inazuma Legend Japan e qualche altro soggetto recuperato invece di chi non sarebbe potuto venire.
I più piccoli (specialmente Arion) sono incredibilmente esaltati, la casa è bella, non ci sono maggiori problemi…
Sarà un ritiro totalmente normale… (forse)”
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Jude/Yuuto, Mark/Mamoru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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4. Mercoledì 1° Parte
ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO PUO' CAUSARE EPISTASSI ACUTA. SI RACCOMANDA DI TENERSI ACCANTO DEI FAZZOLETTI DI CARTA. NON ADATTO AI DEBOLI DI CUORE.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE, BUONA LETTURA

Un ritiro totalmente normale

…forse…

Capitolo 4: Venerdì (seconda parte)

In meno di una decina di minuti qualcuno era già caduto di faccia ricoprendosi interamente di fango e non diventando più riconoscibile neanche dalla CIA, cioè Scott.
Gli altri invece, con scivolate, parate e qualche dribbling mal riuscito ci stavano lavorando.
E per la fine della giornata, non combinarono assolutamente nulla di utile all’umanità.
Cosa volete che abbiano fatto se non dare calci e testate ad un pallone?!
Comunque sia, le ragazze, già arcistufe marcie di calcio e la sua depressione (?), erano rimaste a casa. Nha, non in spiaggia come vi sareste aspettati. Anche perché non faceva esattamente caldo
Stavano leggendo e chiacchierando tranquillamente. Soprattutto due ragazze abbastanza pericolose.
Fermi, non stiamo parlando di Nelly e Byron, anche perché quest’ultimo(a?) era al campetto ad infangarsi. E anche bene in effetti.
Dicevamo… ah si, delle ragazze pericolose!
Ebbene, Celia aveva finalmente elaborato il perfido piano già preannunciato quella mattina con lo sguardo omicida scoccato al fratello.
La sua idea era però complessa, e non poteva portarla a termine da sola. Le servivano le abilità fotografiche da fangirl della manager dell’attuale Raimon: Rosie Red!
Celia l’aveva trascinata in camera sua, così che potessero pianificare al riparo da orecchie indiscrete. Che poi le orecchie indiscrete si stessero allenando nel fango e che non avrebbero sentito nemmeno se avessero parlato in soggiorno è un dettaglio.
-Perché mi ha trascinata in camera sua signorina Celia?- chiese timidamente Rosie, mentre l’altra ragazza chiudeva a chiave la porta.
-Mi serve il tuo aiuto! Ho bisogno della tua abilità di fotografa!- rivelò la più grande, almeno in teoria.
-Perché?- domandò.
Celia si avvicinò con aria complice al suo orecchio e le sussurrò qualcosa, per evitare che qualcuno potesse sentire. Anche se ormai erano barricate in una stanza, quasi peggio che in un bunker in Alaska.
Rosie avvampò, diventando completamente rossa. E balbettando espresse il suo disappunto:-M-ma…. N-non p-posso…s-sono…e-ecco…-
-Lo so!- le mise le mani sulle spalle per incoraggiarla-Ma devi essere forte! Just, do it!!!-
-Ma…- tentò timida di sviare il discorso: -Perché in inglese?-
-Non lo so, mi è venuto così. – poi sogghignò  -Allora, mi aiuterai? Dopotutto è per il karaoke… e per Riccardo…-
-L-lo s-so… p-però…- non era ancora del tutto convinta. E allora Celia sfoderò l’arma segreta che non vi diciamo perché siamo cattive!.
E così la convinse.
Il momento per attuare il loro losco progetto non era però ancora giunto, così torniamo alle nostre cotolette impanate nel cioccolato fango.
Infatti quei poveracci, imbrigliati dal delirio calcistico Markarioniano (?) stavano ancora allenandosi. Non che la faccenda non producesse risultati, per carità, infatti i più piccoli stavano imparando a suon di cazziatoni decisamente meno gentili della solita bontà dell’allenatore Evans.
Passato pressoché l’intero pomeriggio dall’inizio del delirio di fango e pallonate nei denti, e così decisero all’unanimità di andare a farsi delle meritate docce.
Byron mugugnava qualcosa a proposito del fango nei capelli che non sarebbe “mai più venuto via”, e cose del genere, ma a NESSUNO importa.
Comunque, si spogliarono e si fiondarono sotto l’acqua calda, molto apprezzabile.
Può sembrare strano che in estate e dopo ore di allenamento volessero del caldo, ma l’aria quel pomeriggio era incredibilmente fredda, e il fango non la cosa più rovente del mondo, quindi tutti sbranarono il rubinetto dell’acqua calda, riempiendo così la stanza di tiepide volute di vapore.
Purtroppo le docce non bastavano per tutti, così 14 di loro dovettero rimanere ad aspettare allegramente, ignudi in mezzo alle due file.
Caleb, uno dei poveretti destinati ad attendere, commentò acidamente come suo solito, guardando i più piccoli: -Beh, devo proprio dirlo. Se non vi avessi visto sotto la doccia non avrei mai creduto che foste tutti maschi…-
Gabi lo guardò malissimo e Byron li difese: -Ma poveretti! Non è vero, dai…!-
Caleb si voltò verso di lui: -E tu non sei da meno!-
E gli arrivò in faccia una spugna intrisa d’acqua e uno shampoo sulla nuca (gentile concessione di Gabriel).
Mentre in quella specie di sauna si consumava il delirio e oggetti volanti non identificati si abbattevano sui crani della gente, due intruse aprirono lentamente le porte degli spogliatoi.
Celia diede uno sguardo all’interno per vedere se potevano iniziare la loro operazione segreta.
Le panche erano completamente deserte, con l’aggiunta che si sentivano le voci dei calciatori ovviamente in doccia.
-Via libera…- sussurrò Celia alla sua compare, vestita con una tenuta da ladro prestatele da Omino Bianco perché bianca.
Le due entrarono negli spogliatoi con passo felpato e le loro macchine fotografiche in mano. Ne avevano due a testa, nel caso una si fosse scaricata.
Rosie camminava dietro Celia, la quale faceva strada. Ma il suo colorito rosso era abbastanza evidente e rischiava di far saltare l’operazione.
Appena la più grande si affacciò, per poco non diede la sua posizione con un segnale di epistassi acuta: una trentina di ragazzi, completamente nudi, sotto l’acqua e immersi nel vapore che pareva nuvole. Insomma, se fosse stato anche il più terribile degli Inferni, sarebbe stata felice.
Ma la visione pressoché celestiale fu interrotta da uno shampoo sciampo (?) non identificato forse al gusto di vaniglia che finì dall’altra parte della stanza, più precisamente in testa a Kevin.
-Scooooott! Vaffanculo!- disse la specie di tubero, rimandando l’oggetto al mittente. Ma sbagliò mira e finì addosso a Nathan, che però non era vendicativo e si tenne lo shampoo  NON suo.
E terminò così la mirabolante avventura aerea dello shampoo alla vaniglia.
Celia scosse la testa, nascondendosi bene dietro una parete e cominciando a fotografare e immortalare nella macchina fotografica i corpi scoperti di tutti i calciatori più grandi.
Mentre Rosie faceva lo stesso, dalla parte opposta, concentrandosi su quelli dei suoi compagni piccoli. Nell’imbarazzo più totale e le gote arrossate. Mancava solo la bava alla bocca e si poteva definire una fangirl in pieno fangirlamento.
E ora invito tutti voi lettori a donare il vostro Ottopermille alla causa delle povere macchinette giornalmente sfruttate e molestate per scattare foto decisamente illegali, ma decisamente interessanti a poveri calciatori ignari.
A proposito di gente ignara (?), Michael, che aspettava che Byron finisse di farsi una benedetta doccia, cominciava a spazientirsi, e non poco. Ci stava mettendo i secoli ed era solo all’inizio.
-Senti Byron… vuoi uscire in fretta da questa cazzo di doccia?!- gli sbraitò contro, senza più un briciolo di pazienza.
-Se mi togli tu il fango dai capelli, volentieri…- ribatté la povera divinità offesa.
-Tagliare i capelli, no?- incrociando le braccia al petto e sbuffando.
-Ma io li ho tagliati, fra dieci anni però!-
Michael borbottò infastidito qualcosa sulla situazione poco credibile, e David commentò: -Incredibile, ma la grammatica di questa frase ha effettivamente senso.-
Impietositi dal povero Michael, Riccardo disse: -Gabi, posso fare la doccia con te? Almeno quel poveretto potrà lavarsi…-
Essendo amici da moltissimi anni, Gabriel acconsentì, e Riccardo si spostò accanto a lui.
Michael li guardò per un paio di secondi, poi sbottò: -No, vi prego, è la cosa più gay che io abbia mai visto, aspetterò!
-Non mentire, vedi le soap opera!- intervenne la voce della verità Adé.
-…-
Questa faccenda, e il conseguente rossore inarrestabile di Gabi e Riccardo, divertì parecchio Caleb, e poco ci mancò che iniziasse a rotolare per le risate che si fece.
Per fortuna arrivò Jude a risolvere la situazione.
-Michael, puoi usare la mia doccia, ho finito…- disse, spegnendo l’acqua e mettendosi l’accappatoio sulle spalle.
Il ragazzino ringraziò lui e il suo cervello, non bacato, ma qualcuno fece notare abbastanza stizzito:-Ma non vale, tu hai i dread!-
Jude rivolse a Ryoma uno sguardo omicida alla “La pallonata per avermi preso in giro, non ti è bastata?”. Poi si avviò verso le borse, lasciando indietro Ryoma abbastanza spaventato.
Celia, notando che suo fratello aveva già finito, fece segno a Rosie che era l’ora di tagliare la corda. E così si dileguarono alla James Bond.
No, non facendo avvenire un’esplosione ma bensì mimetizzandosi tra il vapore.
Jude andò al suo borsone con dentro i vestiti, avendo l’accappatoio aperto sul davanti e una miriade di gocce d’acqua che gli accarezzavano ogni singola parte del corpo, dalle morbide guance fino alle parti solitamente celate sotto l’intimo ma che ora erano senza nessun pezzo di stoffa che le copriva; i dread sciolti e gli occhi rossi completavano quella figura, che i due paparazzi non si fecero sfuggire e da dietro la porta lo fotografarono.
Peccato che il flash si fosse messo da solo e che quindi Jude notò la presenza delle due, diventando completamente rosso.
Le ragazze scapparono, e Jude, chiudendosi l’accappatoio davanti, provò a rincorrerle per prendere quelle dannatissime macchine fotografiche.
-Giuro che vi uccido!- gridò fuori dalla porta degli spogliatoi.
Poi tornò all’interno per dare la traumatizzante notizia ai suoi compagni.
-Che avevi da gridare?- gli domandò Xavier, mentre usciva anche lui dalla doccia.
Jude sospirò, abbastanza in imbarazzo e spiego:- Celia e Rosie erano qui-
Un silenzio tombale cadde nella stanza. Alcuni divennero già rossi. Ma l’imbarazzo doveva ancora arrivare.
-E avevano delle macchine fotografiche- aggiunse. Non occorreva spiegare oltre. All’istante avvamparono, e qualcuno riuscì persino a contare 50 sfumature di rosso non il libro! Forse...
 Finirono di fare la doccia in fretta e furia, per timore che ci fossero altre ragazze nascoste con altre macchine fotografiche ad infierire ancora, manco fossero dei ninja camperati(?) in cespugli. Ma, purtroppo per loro noi, erano solo loro due che si davano alla fotografia estrema.
Molto estrema.


Intanto le ragazze erano arrivate a casa, evitando di far cadere le preziose macchine fotografiche contenenti la loro vendetta.
Celia aprì la porta di ingresso e fece entrare velocemente Rosie. Dopo di che, entrò anche lei , chiudendo la porta a chiave, manco fosse inseguita da un interno esercito di zebre(?). O zombie, fate voi.
Le altre ragazze erano lì nel soggiorno e le videro entrare velocemente. Non si erano neanche accorte che erano sparite ed erano uscite di casa.
-Dove siete andate? – chiese curiosa Jade.
Rosie non poteva ancora parlare, sia per il fiatone della corsa sia per l’imbarazzo. Celia invece prese una sua macchina fotografica che aveva al collo e in un paio di minuti, senza rispondere minimamente a Jade, collegò l’apparecchio alla televisione, in modo da far vedere cosa avevano combinato.
-Abbiamo fatto una gita nelle docce degli spogliatoi…-cominciò, mentre prese il telecomando.
Le altre rimasero abbastanza basite. Che cosa gli era saltato in mente?!
-Voi avete fatto cosa?- provò a chiedere Silvia, anche se temeva la risposta della sua amica.
-Avete capito bene, e inoltre abbiamo recuperato un certo tipo di materiale…- continuò con un sorriso malizioso, prendendo finalmente possesso del telecomando e cominciando a far vedere le foto che aveva scattato lei personalmente.
La prima immagine comparve e le ragazze si pararono subito gli occhi dall’imbarazzo, manco stessero vedendo per la prima volta una scena abbastanza esplicita di porno. Beh, forse alcune di loro l’avevano già vista.  Ma dettagli.
Anche Rosie dovette combattere contro l’imbarazzo. Anche se aveva già goduto ampiamente di quella splendida visione dal vivo.
E pian piano che le diverse immagini che avevano immortalato nella macchina scorrevano sullo schermo, l’imbarazzo che minacciava sulle loro gote arrossate, diminuiva a ogni nudo che si parava loro davanti.
Così, prima dell’arrivo dei ragazzi, riuscirono a scegliere e stampare le migliori trenta foto che avevano scattato.
Si, anche stampare. Celia si era attrezzata di ogni forma di tecnologia necessaria. E poi, in quale negozio vi stamperebbero quel tipo di immagini?
Forse un sexy shop, ma sono dettagli anche questi.

Dopo circa un’ora dalla fuga delle ragazze fotografe, i calciatori tornarono in casa, sperando che quelle foto non fossero state viste da altri comuni o non mortali.
Ma appena entrarono non videro le ragazze.
-Oddio, dove saranno andate?- sospirò amareggiato Nathan, temendo nelle follie da fangirl.
-Cerchiamole, dobbiamo cancellare quelle foto!- esclamò Mark, in un azione di convincimento generale.
Il momento tanto epico quanto assurdo, però, venne interrotto da Nelly e le altre ragazze che scendevano le scale.
-Cercavate queste?- li prese in giro Jade, con in mano una decina di foto stampate e rinforzate da uno strato di plastica in modo che non potessero essere strappate.
I ragazzi trasalirono. Axel si fece avanti e disse a nome di tutti i suoi compagni:-Ridateci quelle foto, o vi denunceremo per molestie-
Un’arma molto potente, non c’è che dire.
Peccato che le ragazze lo avevano previsto. E anche molto in anticipo.
-Bene, chiama pure allora, Grande Imperatore, se vuoi che questa foto finisca sul giornale di Tokyo di domani…- comunicò Nelly, mostrandogli una foto che teneva in mano.
L’immagine mostrava Axel di spalle, completamente nudo e con l’acqua che gli arrivava addosso, bagnando completamente i suoi capelli e corpo, decisamente ben formato e abbastanza muscoloso, per essere solo un ragazzino (in quel momento, sia chiaro).
Il ragazzo avvampò e si zittì immediatamente.
Caleb allora intervenne, sbraitando insulti come se non ci fosse un domani:-Distruggete immediatamente quelle cazzo di foto, razza di puttane in piena crisi ormonale!-
Una frase di tredici parole e solo due parolacce. Però, Caleb stava migliorando.
-Per favore, non fate nulla di folle…- provò a supplicarle Eugene, con scarsi, anzi nulli, risultati.
Celia, che teneva in mano le altre dieci sorrise astuta. E Jude capì la mossa della ragazza.
-Allora, cosa volete in cambio della non-pubblicazione di quelle foto?- domandò il fratello della fotografa.
Mentre Jade faceva vedere ampiamente alcune foto che aveva in mano.
Qualcuna era dei più grandi e altri dei calciatori più piccoli, ma tutte scattate in momenti non molto consoni.
Tipo una foto di Jordan, sotto la doccia e con i capelli sciolti, che chiudeva gli occhi per l’acqua o troppo fredda o troppo calda, facendo assumere al suo musino un’espressione adorabile. E, dettaglio: si vedeva per intero e dal davanti, quindi con le parti intime in bella mostra.
Oppure un’altra foto di Aitor, nudo, che rubava il bagnoschiuma a Eugene. In questa foto, in particolar modo, si poteva notare che la nudità del numero quindici era coperta da una sua gamba, nell’intento di rubare l’oggetto in questione; e metà corpo, molto magro direi, di Eugene, intento a lavarsi i capelli, coperto da nulla.
 Un’altra immagine degna di nota è quella dove compaiono Gabi e Ric nel fatidico momento di scambio delle docce: Gabi è girato di spalle, con i capelli rosa sciolti completamente sulle spalle, con alcune gocce d’acqua solitarie, rimaste sulla schiena del difensore oppure che scivolavano ed andavano verso il fondoschiena; Ric, invece, con i capelli bagnati e coperto dal corpo del suo migliore amico, purtroppo. Anche se era ben visibile un’abbondante porzione di pelle bagnata del calciatore.
Anche Nelly, dopo aver ampiamente messo in imbarazzo il povero (?) Bomber di Fuoco mostrò alcune foto che teneva in mano.
Come per esempio l’ultima foto che le due paparazze avevano scattato: ossia quella di Jude, appena uscito dalla doccia.
Oppure un’altra non ancora rivelata era quella di Shawn dove lo ritraeva anche lui sotto la doccia. Lo scatto era riuscito a coglierlo di fronte, offrendo così alla vista l’interno longilineo fisico dell’albino. Era avvolto dal vapore caldo, che però non bastava a celare il suo corpo pallido alla vista. I capelli bagnatigli ricadevano disordinati sulla fronte sulla fronte bianca, lasciando scivolare le gocce lungo il viso, sulle ciglia lunghe chiuse a nascondere gli occhi.
Infine, per quanto riguarda il lotto che la ragazza aveva in mano vi sono due immagini, molto belle e molto esplicite da ricordare un particolare.
La prima è quella di Victor, dove è voltato di spalle, con l’acqua che gli cade sulle spalle e gli scivola lungo il corpo, mentre il suo viso è voltato verso dietro di sé e, guarda caso, nell’obiettivo della macchina fotografica, con uno sguardo sexy e superbo.
Invece la seconda è di Xavier mentre parla con Caleb, aspettando il loro turno per farsi la doccia: sono entrambi appoggiati al muro, immersi nei vapori che l’acqua calda produce, mentre la loro pelle diventa lucida per il troppo calore che vi è lì dentro, rendendo più visibili i muscoli delle braccia, gambe e pettorali.
Ma non perdiamoci nel Paradiso e torniamo alla domanda che Jude aveva precedentemente posto.
-In cambio vogliamo che voi –dicendo questo Celia indicò tutti i ragazzi- veniate al karaoke con noi e cantiate!-
Il fratello maggiore sospirò, sconfitto. Non vedeva nessuna via d’uscita da quel ricatto bello e buono. Così, parlò per tutti quando disse:-Va bene, verremo al karaoke con voi domani sera-
Le ragazze sorrisero fiere di loro ed esultarono anche, come se la loro squadra del cuore avesse segnato il gol della vittoria.
E così, il loro grido di vittoria segnò la fine della giornata (anche dei ragazzi, ma dettagli).
Dopo cena, Silvia prese un paio di forbici e tagliò le foto facendo respirare di sollievo i ragazzi immortalati su quei pezzi di carta.
Andarono a letto con il cuore in pace, per una volta.

Ma non sapevano che una foto era rimasta intatta ed era nelle mani della stessa imbarazzata Rosie. Sotto le coperte la guardò prima di addormentarsi, avendola messa come sfondo del telefono: una foto di Riccardo, completamente nudo sotto l’acqua, con gli occhi color cioccolato aperti in uno sguardo dolce e un sorriso stampato sulle labbra, mentre una mano sul fianco risaltava di più la perfezione di quel ragazzo. Rosie per poco non morì di epistassi.
Ma questa è un’altra storia.




ANGOLO AUTRICI MALATE:

Okay, siete vive dopo questa stronzata meraviglia di capitolo?
Spero di si o altrimenti non abbiamo più lettrici XD                        
Perché, ne avevamo? X"
Ehm, forse? XD
Boh, non ne sarei tanto sicura (?) Comunque la faccenda degenera male, e Celia e Rosie sono tutte noi
Ci rappresentano in pieno u.u
E ció dimostra ampiamente quanto stiamo male♡ Comunque speriamo che sta roba vi piaccia~
E mi scuso tantissimo per il ritardo con la pubblicazione g.g
Ma dopotutto la scuola è iniziata e noi siamo nei casini... specialmente Bloody
Vero, ormai vedo solo lettere e numeri e.e Ma sono dettagli che a voi non importano u.u
Spero che i nostri lettori tengano alla tua salute mentale♡
Boh, se ci tengono lasceranno una recensioncina (?) spero ^^
Se spera, dopotutto qua c'è più fanservice che capitolo!
E a noi ci piace così! XD
Ma ci piace proprio molto x"
Già, ma di chi era stata l'idea? Non ricordo la genesi di questo delirio XD
Oddio... forse è partita da una fan art?                        
Io direi da più fan art che ci sono in giro XD
Può essere x" E poi boh, Rosie e Celia non han protestato                        
E direi che quello è già un buon punto di partenza u.u
I ragazzi erano un po' meno felici~
Me ne infischio, le autrici siamo noi e gli facciamo fare quello che ci piace u.u
Sai quanto approvo questa filosofia, Muahahah
Lo so bene u.u
Brava♡ Okay, penso sia tutto, no?                        
Si, lo penso anche io e penso anche che questo angolo autrice stia diventando troppo lungo u.u
Concordo u.u Allora facciamo ciaone~                        
Ciao ciao a tutti :3
Bye~



Il prossimo capitolo verrà pubblicato l' 8 ottobre


  
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