26/09/2016
1 recensioniNARUTO: LA VIA DEGLI EREDI
Il giorno della partenza
'' Promettimi che non te ne andrai di nascosto ''
Erano state quelle le ultime parole dette da Sakura, dopo che avevano fatto l'amore per tutta la notte, si era addormentata fra le sue braccia.
'' Promesso ''
Le aveva detto baciandole la fronte, aspettando che si addormentasse.
Mentre Sasuke, seppur stanco, anche se il mattino dopo alle prime luci dell'alba si sarebbe messo in marcia, non smise di guardarla per quasi tutta la notte, sentiva che le sarebbe mancata, che non avrebbe potuto più accarezzarle i capelli come in quel momento, anche se di nascosto mentre lei dormiva per non farsi scoprire.
Sasuke si era sentito un codardo perchè sapeva di averle mentito, decise di svegliarsi molto presto, prepararle la colazione e lasciargliela sul tavolo con un foglio, aprì la tasca dei suoi Kunai e ne estrasse uno, era il suo preferito perchè era un regalo di suo padre e di Itachi, ricordava ancora quando gli fu donato da questi due, avvenne il giorno che aveva imparato finalmente ad usare la palla di fuoco suprema, e il padre era palesemente orgoglioso di lui, così assieme ad Itachi comprarono quel Kunai bianco e ci fecero incidere sul manico il simbolo del clan Uchiha, quel Kunai per lui era davvero importante, e ora voleva regalarlo a lei, per farle capire quando davvero ci teneva.
Glielo scrisse nella lettera, probabilmente perchè non aveva il coraggio per dirglielo a cuore aperto.
Ma la lettere non diceva solo questo...
Quando Sakura si svegliò, con la mano strofinò dolcemente la parte di letto dove si aspettava ci fosse Sasuke, ma non trovandolo aprì immediatamente gli occhi, il cuore le salì in gola con tanta foga da farla quasi soffocare.
<< S-Sasuke ?! >>.
Lo chiamò con un leggero tremolio nella voce, non c'era, forse era scappato di nascosto.
Afferrò le sue cose e scese a cercarlo, sul tavolo, solo la colazione, un biglietto e il Kunai di Sasuke, lo riconobbe subito, era lo stesso che gli aveva visto usare praticamente in tutte le battaglie, era un Kunai speciale per lui, il manico era leggermente più lungo dei semplici Kunai e aveva la doppia lama.
Prese e lesse la lettera, le sue guance erano tinte di rosso per la domanda posta a fine foglio.
Prese il coraggio in mano e decise di mandare due sue cloni, uno per Naruto e l'altro per il maestro Kakashi, voleva avvertire loro che Sasuke se ne stava andando, senza salutare e che lei sarebbe andata alle porte di Konoha nel tentavo di salutarlo.
Naruto non si sarebbe mai aspettato un risveglio come quello,stava ancora ripensando al calore della mano di Hinata stretta la sera prima, a quel bacio sulla guancia che lei gli aveva dato una volta riaccompagnata a casa.
Ma ora i suoi pensieri vennero interrotti bruscamente da qualcuno che stava dando diversi pugni alla porta, quando andò ad aprire una Sakura agitata gli si era presentata di fronte.
<< Sakura ? >>
<< Se ne sta andando via Naruto >>.
Non ci pensò due volte, e chiudendosi la propria porta di casa alle spalle, saltò sui tetti, cercando di correre più veloce possibile.
Era vero, Sasuke era un testardo e ormai fermarlo era impossibile, ma Kakashi odiava che il suo allievo cercasse in tutti i modi di scappare da loro, tutti odiavano gli addii e i saluti, ma prima o poi, chiunque deve affrontarli.
Così quando Sakura si era presentata dinnanzi al suo ufficio, Kakashi non ci mise molto a correre per le vie di Konoha e raggiungere, sperando in tempo L'Uchiha.
Per fortuna lo trovò, mentre parlava con Sakura.
<< Kakashi ? >>
Sakura si girò sorridendo e salutandolo.
<< Per fortuna, sei riuscita a bloccarlo, volevo salutarti Sasike, volevi scappare eh ? >>.
Il giovane annuì, era quasi pentito per aver cercato la fuga.
<< Sasuke, comunque ho deciso di darti una risposta al tuo ritorno, va bene ? >>
<< Ok Sakura, come preferisci >>.
Sakura notò un attimo di esitazione nella sua voce, ma era giusto così, anche lui doveva capire cosa voleva dire aspettare qualcosa a cui tieni.
<< Sei sicuro che non posso venire con te ? >>.
Gli chiese, Sasuke scosse la testa << Non c'entri niente con i miei errori >>.
Le disse con calma, notò subito la delusione dell'Haruno crescere sempre di più, con un gesto della mano le toccò la fronte.
<< Ci vediamo al mio ritorno, Sakura >>.
Sussurrò il suo nome quasi dolcemente, Sakura ne fu felice, tanto da arrossire e sorridergli come una bambina.
Sasuke amava quel sorriso, se ne era accorto troppo tardi, ma almeno sarebbe partito con quel ricordo ben stampato nella sua mente.
<< Sasuke, sai che quando tornerai sarai ben accettato nel villaggio... Sei stato fortunato solo che io sia salito a nomina di Hokage >>.
Sasuke annuì, senza staccare gli occhi da quelli di Sakura.
<< Allora, io vado >>.
Disse dando le spalle ai due, sinceramente era un pò deluso, sperava che Naruto arrivasse in tempo, ma non voleva perdere altro tempo.
Imboccò la via che lo avrebbe portato lontano da Konoha, da Sakura, ma si fermò subito, una figura era li ad attenderlo.
<< Sasuke >>
<< Naruto >>.
I due si sorrisero.
<< Questo è tuo, l'ho tenuto da quel giorno >>.
Naruto porse a Sasuke il suo vecchio copri fronte, era lacerato su di un lato, si era rotto quando all'età di dodici anni aveva avuto quello scontro con Naruto, lo prese e lo allacciò alla cintura dei suoi pantaloni grigi.
<< Ci vediamo Testa quadra >>
<< A presto, Teme >>.
Prima di andarsene Sasuke, gli chiese a Naruto di tener sott'occhio Sakura, non voleva rimanesse sola, ora che era triste per lui.