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Autore: Viandante88    06/05/2009    6 recensioni
Ecco a voi una nuova versione di Twilight! Bella vive da sempre con Charlie, è innamorata di Mike, e felice. Edward per lei è solo un amico, un compagno di corso.. Ma se non fosse sempre stato così? Se Bella si fosse dimenticata qualcosa di estremamente importante? Qualcosa che invece il nostro Edward ricorda perfettamente e che non riesce a lasciarsi alle spalle? Spero vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Ed eccovi l'undicesimo capitolo, come promesso dedicato ai nostri piccioncini! Non so quanto mi sia venuto bene a dire il vero, i continui starnuti non aiutano, hehe, però mi sono impegnata, per cui spero di cuore che possa piacervi!

Buona Lettura!




11: … Io e te …



A tutta velocità si diresse verso casa sua, dalla parte opposta alla scuola.

Ero non poco intimorita da quella guida spericolata, con una mano mi tenevo all'apposita maniglia mentre con l'altra stringevo forte il sedile, guardando fisso davanti a me.


Edward non aveva indosso nemmeno la cintura di sicurezza non sembrava neanche fare attenzione

a ciò che faceva, seguiva la strada istintivamente con gesti spontanei, tenendo il volante con una sola mano.

Dopo qualche minuto mi resi conto che non c'era nulla da temere, nonostante la velocità alla quale stavamo viaggiando mi sentivo al sicuro, e pian piano cominciai a rilassarmi lasciando entrambe le prese.


Tu guidi sempre così?”

Domandai già sospettando della risposta.

Lui non rispose si limitò a sorridere beffardamente, capii al volo che era una conferma.


Cominciai a pensare a dove potesse portarmi, ero curiosa e un po' agitata.

Che stessimo andando a casa sua?... Magari non c'è nessuno ora, saremmo soli...

Ma a che diamine mi metto a pensare! Scossi la testa per scacciarmi quei pensieri di dosso.

Edward mi guardò interrogativo a quel mio movimento e lo vidi sbuffare infastidito,

anche se non ne capii la motivazione.


In quel momento mi accorsi che ci stavamo inoltrando in quella piccola strada sterrata, contornata da maestosi alberi che la rendevo quasi invisibile. Che avessi indovinato?


Ci fermammo, come previsto parcheggiò di fronte all'enorme casa bianca antica.

Rimasi con gli occhi spalancati, il cuore cominciò a battermi forte senza spiegazione.

D'un tratto la mia portiera si aprì, mi girai di scatto verso il posto del guidatore, ma Edward non c'era più. Come era possibile? Fino a pochi secondi prima era li, proprio accanto a me, non lo avevo sentito scendere... Sentii una fitta alla testa che mi fece stringere forte gli occhi. Fu fulminea ma intensa.


Bella che ti succede?

Domandò lui preoccupato sporgendosi verso di me.


Non è niente, tranquillo!”

affermai rialzando il capo, ed era li a pochi centimetri da me, i nostri nasi quasi si sfioravano da quanto eravamo vicini. Sentii le mie guance arrossire violentemente e le mie labbra prendere fuoco per la voglia di baciarlo che avevano.

Non mi sarei mai abituata a quelle bellezza smisurata.


Lentamente si allontanò, e per un momento lo vidi accigliarsi pensieroso, poi ritornò quell'espressione dolce e apprensiva. Si diresse verso il bagagliaio dell'auto e ne estrasse uno zaino non molto grande, dopo di che si riavvicinò a me.

Vieni, andiamo.”

Mi disse porgendomi nuovamente la mano invitandomi ad uscire, cosa che non mi feci ripetere due volte. Era gelida e dura, ma comunque la più accogliente che avessi mai stretto.


Ci incamminammo, mi diressi verso la porta ma mi sentii tirare il braccio, allora mi voltai.


Dove stai andando?”

Mi chiese Edward rivolgendomi un meraviglioso sorriso.


Ehm, io pensavo che...”

Non finii la frase, il mio sguardo involontariamente si diresse verso la casa, e lui capì al volo.


Scoppiò a ridere.

Be, non sarebbe poi un posto tanto speciale, non trovi?”

Mi disse poi strizzandomi l'occhio, e provocandomi un'altra ondata di rossore.

Da questa parte.”

Continuò poi facendomi un cenno con la testa e tirandomi delicatamente verso una stradina che si apriva timida nel profondo del bosco.

Rimasi un po' sbigottita, non era proprio ciò che mi aspettavo, anzi in verità era tutto un po' inquietante...


Poi non osavo pensare alle figuracce che avrei fatto, conoscendomi, goffa e sbadata come ero, sarei caduta almeno una decina di volte, inoltrarmi li dentro sarebbe stato un suicidio per me!

Ero paralizzata, non mi mossi dal mio posto.


Che ti prende?”

Mi chiese Edward vedendomi esitante.


Non sapevo che rispondere, mi vergognavo ad ammettere il mio 'handicap', ma non mi sembrava giusto inventarmi delle scuse, così optai comunque per la verità.

Ecco, vedi, il fatto è che io,sono un tantino instabile nei... movimenti..”

Era difficile spiegargli senza passare per imbranata.


Lo vidi sorridere, ma non per prendermi in giro, bensì un sorriso rassicurante e comprensivo.

Prometto che non ti lascerò cadere. Ti fidi di me Bella?”


Ti fidi di me? Ti fidi di me...

continuavo a ripetermi questa splendida frase in testa., mi sembrava quasi di essere finita in un film,

in una favola.

Se mi fidavo di lui... Come avrei potuto non farlo?

Non gli risposi, ma gli feci chiaramente capire qual'era la mia risposta stringedogli ulteriormente la mano e facendo un passo verso di lui.

Sul suo volto apparve un'espressione sorpresa che si trasformò ben presto in felicità, lo potei leggere chiaramente.

Sentii aumentare la presa anche da parte sua, poi ci incamminammo, di nuovo.


La stradina non era messa così male, certo le radici sporgenti per me erano da evitare e lo stesso valeva per il fango, ma per il resto con un po' di attenzione non avrebbe dovuto darmi problemi.

Il folto degli alberi impediva alla leggere pioggia di filtrare su quel sentiero, solo ogni tanto qualche goccia mi cadeva sulla testa.


Non sapevo dove mi stesse portando, e nonostante glielo avessi domandato più volte non avevo avuto risposta, ad esclusione di un sorrisetto enigmatico.

Comunque non mi aveva mai lasciato la mano, e quelle due o tre volte che avevo rischiato di inciampare o di scivolare, senza il minimo sforzo e soprattutto senza mettersi a ridere, mi aveva trattenuta in piedi.


Camminavamo ormai da quasi venti minuti, quando Edward si bloccò di fronte a me e io, intenta ad osservare per terra, mi ritrovai a sbattere contro la sua schiena e con mia grande sorpresa mi feci anche male... Possibile che avesse dei muscoli così possenti?...

'Accidenti..' pensai tra me, e per un attimo mi vennero alla mente pensieri riguardanti il suo petto nudo, senza maglietta, così statuario e perfetto...

Ancora una volta mi ritrovai ad arrossire e con il battito accelerato. Gli scacciai dalla testa, mi sentivo tanto pervertita, quando stavo assieme a Mike non avevo mai provato un desiderio così profondo di vederlo.. 'diversamente' …


Siamo arrivati.”

Affermò lui risvegliandomi da quelle assurdità.

Davanti a noi riuscivo a vedere sono del fogliame, ma non appena lui lo spostò creando un varco per passare oltre dovetti portarmi una mano davanti alla bocca per coprire l'immensa sorpresa.


Allora.. Ti piace?”

Mi domandò lui, vedendomi ferma immobile senza dire una parola.


Era un luogo splendido.

Un fiume scorreva a non molta distanza da noi, disperdendo nell'aria il suo fruscio delicato, il lato della riva nel quale noi ci trovavamo era totalmente coperto da un maestoso albero, forse una quercia, che faceva da tetto ad uno spiazzo di verde erba e fiori colorati.


Se, se mi piace? E' stupendo...”

risposi quasi in un sussurro dirigendomi verso quel prato così.. vivo.

Mi abbassai e con una mano cominciai a sfiorare i fili d'erba e i fiorellini tra di essi, avvicinai il naso per sentirne il profumo che si mischiava con quello dell'umidità creata dalla pioggia,

un profumo buonissimo.


Aspetta.”

Esclamò lui prima che potessi sedermi a terra.

Ti sporcheresti i jeans.”

E così dicendo aprì quello zaino che si era portato dietro fino ad ora e ne tirò fuori un telo piegato accuratamente, poi aprendolo lo distese sul terreno.

Prego, si accomodi signorina.”

Mi incitò con voce suadente, facendomi un gesto con il braccio.

Obbedì senta ribattere, le gambe mi facevano un po' male,e avevo proprio voglia di riposarmi,

con lui al mio fianco naturalmente.


Infatti subito dopo con movimento rapido si accomodò vicino a me.

Va tutto bene?”

Era così tenero e premuroso.


Si, va tutto... benissimo.”

Benissimo era anche riduttivo, stavo meravigliosamente.


Si sdraiò, portandosi le mani dietro la nuca come poggia testa e chiuse per un attimo gli occhi,

godendosi quell'atmosfera così quieta e rilassante.


Nonostante mi avesse portato in un luogo davvero fantastico, non c'era certo paragone con lui.

Edward. Rappresenta tutto ciò che una donna può desiderare. E' bello da mozzare il fiato, dire che è perfetto e un eufemismo, è dolce, premuroso, gentile, ironico...

Forse conoscendolo meglio qualche difetto lo avrei anche trovato, ma credo che comunque avrei dovuto scavare in profondità.


Improvvisamente riaprì quelle due meravigliose fessure color dell'oro, rivolgendole a me.

Accorgendomi della figuraccia fatta, voltai immediatamente il viso, nuovamente porpora dall'imbarazzo. Mi aspettavo dicesse qualcosa per prendermi in giro, ma non sentendo nulla mi rivoltai e lo trovai seduto ancora più vicino, il suo volto a pochi centimetri dal mio, il suo fiato freddo e fruttato

a contatto con le mie labbra, il suo profumo inebriante mi invadeva il respiro, divenendo in quel momento l'aria per me vitale, i nostri sguardi incatenati l'uno dentro l'altro.

Forse avrei dovuto scansarmi, avrei dovuto voltare il viso, ma non ce la feci, o meglio,

non volevo farcela.


Le mie labbra richiedevano le sue, i miei occhi richiedevano i suoi, il mio corpo pretendeva un contatto. Non avevo il coraggio di accontentarlo però, avevo paura di fare una stupidaggine, di sbagliare, di fare un errore a cui poi non avrei potuto rimediare.


Edward stesso mi fece capire che non sarebbe stato così.


Lentamente sollevò un braccio e portò la sua mano affusolata verso di me, carezzandomi dapprima una guancia teneramente,e facendo poi lo stesso con l'altra.


Il mio viso era avvolto dal freddo calore delle sue possenti mani, mi sentivo bruciare dentro,

probabilmente sarei svenuta da un momento all'altro, ma non mi importava, ero li vicino a lui, solo questo era importante.


Spontaneamente mi trascinai leggermente ancora più verso Edward, che

rimase fermo immobile, accogliendo la mia ulteriore vicinanza.


Le nostre bocche ormai si sfioravano, il mio respiro si fece più intenso e affannoso. Desideravo baciarlo come mai mi era accaduto prima, come mai avevo voluto baciare.


Piegò leggermente il capo da una parte e percorse quella minima distanza rimasta tra noi.

Chiusi gli occhi...

Le nostre labbra erano ora l'una contro l'altra.


Quel contatto però durò un istante, lentamente gli riaprii e vidi che lui stava facendo lo stesso.

Non ci muovemmo di un millimetro.


Spostò la sua mano tra i mie capelli mentre l'altra la lasciò delicata sulla guancia,

poi l'incanto ricominciò.


Di nuovo le sue labbra sulle mie, e questa volta senza alcun distacco.

Ci baciammo appassionatamente. Sentivo la sua mano muoversi esperta tra i miei capelli e l'altra scivolare timidamente sul collo, carezzandolo dapprima piano poi con sempre più foga, fino a quando improvvisamente con decisione si allontanò.


Respirava affannosamente e mi guardava come incredulo.

Non capivo. Forse non li era piaciuto?...


Ehm, scusa...”

dissi istintivamente trovandomi di fronte a tale reazione.


Spalancò gli occhi come sorpresi, poi abbassò il capo.

Non mi devi nessuna scusa. Sono io che dovrei scusarmi Bella.”

Affermò con tono colpevole.


Rimanemmo in silenzio e lontani per qualche minuto, che a me parvero un'eternità.

In quel poco tempo pensai di tutto. Da che si fosse reso conto del fatto che non gli piacessi, a che non mi ritenesse alla sua altezza...

Poi queste paranoie furono interrotte da un rumore delicato proveniente dall'altra riva. Mi girai.


Oh, quanto è carino!”

Esclamai a bassa voce vedendo un cerbiatto abbeverarsi. Mi alzai lentamente e a passi felpati mi diressi di più verso l'acqua, non avevo possibilità di arrivare all'altra sfonda, non vedevo nessun ponticello o qualcosa di simile, per cui mi accontentai di guardarlo da li.


Vedendo il fiume così da vicino mi accorsi di quanto il livello fosse alto, probabilmente dovuto alla tanta pioggia, e anche di quanto la corrente fosse forte.


Poi accadde tutto rapidissimamente.

Complice la mia goffaggine inciampai su un sasso incastonato nel terreno, perdendo l'equilibrio e rischiando quindi di caderci dentro.

Strinsi gli occhi e mi preparai ad urlare spaventata, ma non ne ebbi il tempo. In men che non si dica mi ritrovai tra le braccia di Edward nuovamente sul telo.


Lo guardai con occhi sgranati. Ma come aveva fatto?


Ora è scappato...”

affermò lui improvvisamente riferendosi al cerbiatto, interrompendo i miei pensieri.


G-già... che stupida.”

risposi abbassando la testa. Quella nuova vicinanza mi imbarazzava, inoltre mi sentivo non poco confusa.


Accorgendosi di ciò mi ripose sulla coperta con cura, come se avesse tra le mani un delicato vaso di cristallo, dopo di che si sedette al mio fianco, mantenendo un certo distacco.


Io continuavo a non capire. Lui non mi era accanto, era più lontano.

Edward ma..”

Mi interruppe.


Bella...”

cominciò. Aveva un'espressione seria, triste.


'Oh no, vuole dirmi ciò pensavo non è vero? Vuole dirmi che non intende più vedermi!'

Pensai tra me dimenticando tutto il resto, il panico mi invase, non volevo ascoltarlo, non volevo finisse tutto e forse era stata proprio quella mia stupida azione a farlo giungere a tale decisione.


Mi dispiace! Prometto che mi impegnerò di più per essere alla tua altezza!”

Affermai allora anticipandolo piena di vergogna.


Mi guardò allibito senza capire, poi sorrise.

Bella, tu sei... Perfetta, non devi cambiare neanche di una virgola, io ti voglio così come sei.”

Disse prendendomi la mano e baciandola dolcemente.


Ecco il cuore rispondere sussultando a quel semplice contatto e la mia pelle imporporarsi.

Non potevo credere a ciò avevo sentito, mi riteneva perfetta? A me?


Bella..”

continuò poi senza lasciare la delicata stretta.

Io desidero stare con te con tutto me stesso, ma voglio essere certo che tu lo voglia realmente.”

Dicendo ciò mi fissò negli occhi, speranzoso.


Non riuscii ad impedirlo, le lacrime cominciarono a rigarmi le guance, una per volta.

Io- io, voglio stare con te Edward, lo voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo!”

Esclamai con voce spezzata dai singhiozzi.

Lui mi mostrò quel suo sorriso sghembo che tanto mi piaceva, poi si avvicinò e mi baciò le lacrime

ferme sul mio viso.


E così sarà.”

Affermò poi deciso.


Un'affermazione rivolta anche a se stesso.



Tornammo indietro che era l'ora di pranzo, non rimanemmo molto, Edward doveva andar via coi suoi fratelli, ma mi promise che ci saremmo visti l'indomani.

Raggiungemmo la macchina e in men che non si dica ci ritrovammo davanti a casa mia, per tutto il tempo mi aveva tenuto la mano e io non avevo avuto il coraggio di rivolgergli la parola.

Come di consueto mi aprì la portiera e mi aiutò ad uscire, poi mi accompagnò alla porta.


Allora a domani.”


Già. A domani.”

Mi diede un bacio dolce in fronte, poi quando non era più possibile mantenerla lasciammo la presa e si diresse verso la volvo, ma prima che potesse entrarvi lo fermai.

Edward.”

Lo chiamai. Si voltò immediatamente, le labbra piegate in un sorriso.

Il mio tono però era serio, c'era qualcosa che non mi convinceva, Edward aveva qualcosa,

qualcosa di diverso, volevo sapere cosa fosse, volevo sapere che cos'era capitato poco prima al fiume.


Stavo per domandarglielo, quando all'improvviso si girò di scatto verso la strada accigliandosi, come rabbioso.

Scusa Bella, ora devo andare. A domani.”

Senza lasciarmi il tempo di rispondere salì in auto e mise in moto, sfrecciando veloce fuori dal vialetto.


Qualche secondo dopo un'altra auto comparve. Era quella di Billy Black, amico fidato di famiglia,

guidata da Jacob, suo figlio.





RINGRAZIAMENTI:

*Grazie Little _ Princess _In _A _LoveStory! Sono molto felice che la mia storia ti piaccia, e spero tanto ti sia piaciuto anche questo capitolo!

*Grazie Confusina_94! Non sai quanto io sia contenta che la mia ff ti piaccia, e spero questo capitolo ti sia piaciuto come gli altri!

*Grazie SweetCherry! Grazie davvero! Ovviamente spero ti sia piaciuto anche questo, la nostra coppietta ha passato un po' di tempo assieme finalmente!

*Grazie Bellas! Sono felice che il decimo ti sia piaciuto, ed ora spero sia lo stesso per questo, e spero ti farà sognare!

*Grazie Nessie93! No dai, non dovrebbe avere altre crisi, di problemi ne ha altri ora! Comunque eccoti un po' di romanticismo, spero di averlo fatto bene e che ti sia piaciuto!


Ringrazio poi tutti voi che leggete, spero di cuore continuerete a farlo!

Bacioni!

  
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