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Autore: SonrakyUchiha    29/09/2016    3 recensioni
Possono due persone, lontane, che non hanno assolutamente niente in comune, essere incatenate ad un comune passato, dal filo rosso del destino?
Amicizia e amore che si sovvrastano tra passato e presente, ma che andranno a cambiare irrimedialbilmente il loro futuro.
CIT.
"...Ora che ti ho ritrovato, non lascarmi più..."
Un ghigno si dipinse sul volto diafano, mentre era immerso tra quella pazza testa bionda.
"Sarva me. Sarvabo te, ora e per sempre..." disse il moro
"Parla la mia lingua Uchiha!"
"Dobe! un giorno capirai..."
E si strinsero ancor più in quell'abbraccio, finalmente godendosi quel calore che per anni era mancato a entrambi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Non so se lei è venuto a conoscenza dei fatti che sono successi nelle ultime ore..”
A Itachi non era mai piaciuto quell’uomo, ma il suo tono pareva preoccupato e quindi lo ascoltò, allarmandosi…
“Naruto! Sta bene?”
“Si sono ritrovati… lui e Sasuke…”
L’Uzumaki pareva sempre più turbato dal fatto; al contrario ad Itachi sembrò la notizia più bella dell’intera giornata, finalmente avrebbe rivisto il sorriso sul volto di suo fratello e la gioia nello sguardo di quel piccolo biondino…
“Bè è fantastico non crede??” esclamò il moro portandosi le braccia dietro la testa con un’espressione rilassata in volto.
L’uomo davanti a sé non parve pensarla come lui.
“Mi auguro che stia scherzando è da quando è sparita mia moglie che lotto da solo contro quel mostro di ragazzo e adesso che ha ritrovato Sasuke non so di quali disastri sarà capace nei miei confronti, sarà più ribelle che mai, un disastro! Non posso assolutamente sopportarlo dovremo tenerli separati come abbiamo sempre fatto…”
Quelle parole scatenarono un moto d’ira e disaccordo in Itachi, ecco perché non gli era mai piaciuto quell’uomo, lui Naruto non lo aveva mai voluto…
“I ragazzi ormai sono grandi non penso che dovremo più onorare l’accordo fatto con sua moglie di tenerli separati in città diverse, lei lo ha fatto unicamente per la sicurezza di Naruto che ogni volta che ne aveva voglia scappava dalla vostra abitazione per venire a trovare Sasuke, attraversando mezza città a piedi in mezzo alle macchine, se solo lei provasse un briciolo dell’amore che quella donna provava per il ragazzo capirebbe che non è più il caso.” Concluse l’Uchiha.
“Tsk… se provava così tanto amore per quel ragazzo perché se ne è scappata svanendo nel nulla? Le dico io cosa è successo, quella stronza aveva paura di prendere botte come quella piccola peste e allora se ne è lavata le mani, andandosene…”
Itachi non ci vedeva più dalla rabbia, avrebbe voluto spaccare la faccia a quell’essere che pretendeva di essere chiamato persona, si perché purtroppo quelli che picchiano i bambini vengono ancora chiamate persone; mal al contrario suo, il moretto era una persona civilizzata e quindi cercò di parlare in modo educato.
“Se il ragazzo era così un peso per lei perché non lo ha riportato in orfanotrofio invece di farlo vivere in quel modo orribile?” un fulmine di rammarico lo attraversò per il fatto di non essere riuscito a fare niente per impedirlo.
“Perché nonostante tutto amo mia moglie e lei desiderava così tanto un figlio e il fatto di non poterglielo dare faceva crollare il mio orgoglio, allora l’ho portata all’orfanotrofio, come si porta un bambino goloso in un negozio di dolciumi”
 
Itachi, con una calma inimmaginabile si alzò e con l’indice indicò l’uscio:
“Esca immediatamente da quest’ufficio e non osi farsi più vedere a cospetto della mia famiglia… di cui, per capirci, fa parte anche Naruto; altrimenti ci saranno gravi conseguenze…” fuoco nel suo sguardo.
L’zumaki si allontanò verso la porta sotto la pressione della minaccia del più giovane, non sarebbe stato un bene avere una delle famiglie più potenti del giappone contro…
“Mi libera solo di un peso sign. Itachi, ma si ricordi… che anche lei non ha proprio la coscienza pulita nei confronti del ragazzo, dopotutto non è proprio stato lei il primo ad abbandonarlo?” e detto questo l’uomo uscì, lasciando dietro di sé un Itachi furente, che con ira afferrò il telefono digitando un numero...
“Mi passi l’anagrafe…”
 
*****
Le prime ore di scuola passarono con calma, con una calma quasi surreale, niente richiami, niente punzecchiamenti da parte dei compagni, solo calma…
Il suono della campanella segnò l’inizio della pausa e Naruto uscì dalla sua classe dirigendosi nei bagni per rinfrescarsi prima di andare ad incontrare Sasuke in mensa.
Aprì il rubinetto dell’acqua fredda e si sciacquò abbondantemente il viso, levò lo sguardo celeste allo specchio, trovando il suo riflesso decisamente provato dagli avvenimenti successi in meno di 48 ore, ma il suo aspetto non lo turbava perché a ripagare di tutto c’era quell’incredibile sensazione di pace che provava dentro di sé, aveva ritrovato il suo Sasuke, ritrovato i ricordi che parevano svaniti nella sua mente, ritrovato l’armonia  del vivere sereno.
E adesso avrebbe dovuto affrontare Sasuke, un moto di imbarazzo crebbe in lui; come avrebbe dovuto comportarsi adesso con lui?
Insomma alla fine il moro non era solo il secchione rompiscatole che aveva rincontrato il giorno prima?
No…
Sasuke era di più…
Sasuke era.. era…
 Cos’era Sasuke? Cos’erano loro?
Conoscenti? Amici? O di più? Fratelli…
Un rosa sfumato si dipinse sulle guance del biondino.
Ecco trovato il suo nuovo dilemma Uchiha Sasuke.
E così, con la testa tra le nuvole si decise ad andare incontro al moretto, sperando almeno di riuscire ad aprire bocca quando se lo sarebbe trovato davanti.
Sasuke dal canto suo non aveva prestato attenzione ad una sola parola delle ore di lezione appena passate, non solo perché la sua mente fosse in tutt’altro posto (o pensasse a tutt’altra persona che al grassoccio professore di algebra), ma di certo anche i continui bisbigli e le continue occhiatine dei suoi compagni non erano d’aiuto nel concentransi.
Il suono della campanella lo salvò, prese il portafoglio dallo zaino e a passo svelto si diresse verso l’uscita.
“Sasukkiotto!” un’irritante voce lo richiamò.
Lo sapeva…
Fece finta di non aver sentito nulla e proseguì per la sua strada, ma in un batter di ciglia un turbine biondo gli fu davanti, avvinghiandosi al suo petto.
Non sopportava il suo profumo troppo dolce e quei capelli ossigenati lo pungevano, tanto erano crespi e stopposi legati in quello chignon che gli sfiorava la punta del naso.
“Ino…” sospirò…
La ragazza dagl’occhi color ghiaccio alzò lo sguardo dal suo petto fissandolo intensamente, come si guarda l’amore di tutta una vita, lo fissò ed arrossì e con una risatina isterica si rintanò sul suo petto…
Al’Uchiha salì il vomito…
Ignorandola, la scansò, riuscendo finalmente a uscire, quando un’altra voce lo chiamò:
“Ehi Uchiha da quando difendi gli sfigati? Il diavolo ti ha restituito l’anima?” ghignò tra i denti acuminati il proprietario della voce.
Ora lo stavano veramente scocciando!
“Non sono affari tuoi quello che faccio Suigetsu…”
“Come no! Sono il tuo grillo parlante!” ghignò ancora un ragazzo platinato dal fisico da surfista.
“Fino a quando non ti taglio la lingua parlante…” disse il moro continuando il suo cammino.
Maledetti rompiscatole, proprio oggi che non voleva perdere tempo!
Scese le scale che lo avrebbero portato al piano -1, dove si sarebbe incontrato con il biondo, era in ritardo ma di prendere l’ascensore proprio non se ne parlava, sapeva che le ragazze infoiate dell’ultimo anno lo avrebbero aspettato li, pronte a saltargli addosso.
Scese le prime rampe con il fuoco nei piedi e le farfalle nello stomaco.
Voleva vederlo, voleva chiederglielo.
La strada fino alla mensa si era rilevata abbastanza sgombra, ma non si sarebbe mai aspettato di trovare ciò che lo aspettava, o meglio chi.
  
*********
Lo aveva visto, erano lontani ma la scena che stava vedendo gli era ben chiara…
Immediatamente i pugni si strinsero e un moto di rabbia attraversò i suoi occhi.
Le mani, chiare, quasi del colore della neve, andavano a fondersi con il giallo del grano della nuca di Naruto in una stretta ferrea,possessiva…
E quelle labbra sottili, quasi invisibili si stavano fondendo con passione con quel lembo di carne che a lui sembrava così lontano,così proibito…
Chi era quel ragazzo che stava baciando il suo Naruto?!
 
  
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