Le fogne non erano così terribili come si era immaginata, perlomeno nessun alligatore albino era spuntato dall'acqua sporca per mangiarla. Per il resto erano terribili.

Vagò per quei “corridoi” bui e puzzolenti per diverso tempo finché la stanchezza non prese il sopravvento su di lei. Si accasciò a terra e restò lì per un po' cercando di rialzarsi. Aveva speso troppe energie quella sera; l'ambiente intorno a lei cominciò a diventare sfocato e prima di rendersene conto svenne.




La ronda quella sera era andata particolarmente bene, avevano preso a calci diversi Purple Dragon e un paio di Kraang ma per il resto la città era tranquilla; fin troppo. Era da giorni che alla TCRI non c'erano movimenti sospetti e che la sfera delle comunicazioni dei Kraang non funzionava, il che era molto preoccupante, dovevano scoprire che stavano pianificando quei viscidi alieni.

- Avete visto che pugno ho dato a quel tipo prima? Se lo ricorderà per un bel po'! - disse una tartaruga dalla maschera rossa.

- Si, ma sono stato io a stenderlo con i miei nunchaku! - rispose Michelangelo euforico facendo roteare in aria le armi.

Il discorso dell' “avete visto cosa ho fatto?” stava andando avanti ormai da dieci minuti buoni, ma nessuno dei quattro sembrava dar peso alla cosa, almeno finché Donnie non espresse i dubbi di tutti riguardo i Kraang.

- Ragazzi, non è strano che ci siano così pochi Kraang in giro?

- È quello che pensavo anche io, staranno sicuramente architettando qualcosa – finita la frase, Leo, andò a sbattere contro il guscio del fratello con la benda arancione che era fermo ad osservare qualcosa dietro l'angolo.

- Micky!

- Ehi, secondo voi quella chi è? - disse incurante delle proteste dell'altro indicando una figura accasciata al suolo.

L'osservarono per un po' per poi avvicinarsi sospettosi; era una ragazzina più o meno della loro età, svenuta o forse morta.

Donnie le diede un colpetto alla spalla con il bastone, facendole girare la testa infastidita mugugnando qualcosa di simile a “alti cinque minuti”; i corti capelli di un verde scolorito le ricaddero sul volto andando a coprire una profonda cicatrice che aveva sullo zigomo e che le attraversava la guancia.

- Bhe, non è morta; sembra che stia semplicemente dormendo – osservò il ninja dalla maschera viola.

- E perché diamine qualcuno dovrebbe dormire nelle fogne? - chiese Raph in modo alterato – forse stà solo fingendo di dormire ed è una spia.

Si ritrovarono a fissarla ma lei continuò a restare immobile.

- Non so Raph, a me non sembra…

- E cosa dovrebbe fare per sembrarlo? Avere un cartello con su scritto “spia”?

- Raph ha ragione, Donnie. Potrebbe esserlo e non può restare qui – disse Leonardo.

- No, aspetta, hai appena detto che ho ragione?

- Secondo me è una principessa spaziale che per scampare a un destino crudele è finita sulla terra e ora è ferita e dobbiamo aiutarla! - Micky espose il tutto in modo teatrale guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte dei suoi fratelli.

- Davvero Micky, come fai a pensare che una cosa simile sia anche solo vagamente possibile?

- Bhe, fatto stà che è ferita – ribattè offeso.

- Ferita?

- Si. Ha la maglia bruciacchiata sul fianco, scommetto che l'ha colpita un laser; questo conferma la mia versione!

- Oppure l'hanno colpita i Kraang – ipotizzò il genio accucciandosi vicino la ragazza per vedere quanto fosse grave la sua condizione.

- La mia versione era migliore… - si lamentò Michelangelo.

- Come stà, Donnie? - chiese Leonardo.

- Non benissimo. Ha bisogno di bende e medicinali, credo che dovremmo portarla con noi e aiutarla.

- Portarla con noi? Ma sei impazzito forse?!

- Se i Kraang l'hanno attaccata noi dobbiamo sapere perché – ribattè Leo con un tono che non ametteva repliche.

- Non possiamo tornare a circa due minuti fa, quando mi stavi dando ragione? - Leonardo ignorò ogni sua protesta dirigendosi verso casa.

- Si! La principessa viene con noi!

- Micky! - urlarono esasperati i fratelli.