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Autore: elettra1991    06/05/2009    35 recensioni
Sesto anno ad Hogwarts. Draco Malfoy ha ricevuto un incarico da Voldemort e sta cercando in sè stesso la forza di portarlo a termine per sopravvivere. Ma non ha fatto i conti con qualcosa che sconvolgerà la sua vita e che gli farà trovare il coraggio e la voglia di non arrendersi e di tornare a combattere e a vivere. Hermione Granger. Dal settimo capitolo: Il Serpeverde appoggiò nuovamente la bocca all'orecchio della ragazza. -Che mi hai fatto Mezzosangue?- la sua voce si perse in un sussurro roco. Hermione lo guardò senza capire, terrorizzata da ciò che Malfoy avrebbe potuto farle. -Non fingere di non capire, Granger. Mi sei sempre in testa. Che mi hai fatto? Avanti rispondimi.-
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Qui dove batte il cuore...'
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I'm going back again
I'll take it to the end
Remember where we've been
And where we have to go
Take a look around
Look at what we've found
I know that we can be
What we want to be
I'M GOING BACK AGAIN

-Che tragedia, ragazzi miei, che immane tragedia!-
Albus Silente aveva gli occhi lucidi mentre guardava fuori dalla finestra, osservando i vasti prati spazzati dal sole.
Alice, Laine e Sebastian, seduti alle sue spalle, gli avevano appena comunicato ciò che era accaduto a Casa Riddle.
-I vostri compagni come stanno?- domandò poi il Preside, preoccupato.
-Blaise, Hermione, Ron e Matt dovranno passare alcuni giorni in Infermeria, ma se la caveranno. Gli altri hanno solo bisogno di riposo.- rispose la Parker.
-Christopher è al Ministero?-
-Si- mormorò Alice, abbassando gli occhi -Sono tornati a Casa Riddle per un ultimo controllo. Uscire di lì non è stato per niente semplice, i Mangiamorte hanno lasciato trappole sparse ovunque-
In quel momento la porta si aprì, lasciando alla ragazza il tempo di riprendere il controllo e di tranquillizzarsi.
Entrò Piton.
-Che c'è, Severus?-
-Lucius Malfoy ha annunciato- comunicò il Professore di Pozioni, pallidissimo -Che domani si terrà il funerale di Draco-
-E lei come lo sa?- scattò Anderson, alzandosi di colpo dalla sedia.
-Lascia fare, Sebastian- lo esortò Silente, parandosi tra lui e Piton, che guardava il suo ex-allievo con occhi vuoti.
-Andate ragazzi. E appena ci sarnno novità, vi prego di venire a riferirmele.-
Alice si alzò stancamente e infilò la porta, seguita da Laine e da Seb, che prima di uscire lanciò un'ultima occhiata sospettosa ai due maghi rimasti nella stanza.
-Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che stai facendo- sorrise il Preside.
-Sa benissimo perchè lo faccio...- sussurrò Piton, sedendosi su una sedia e prendendosi la testa tra le mani.
-Hai parlato con Lucius Malfoy?-
-Non molto- confessò il più giovane -Mi ha solo comunicato di Draco, ma più che altro voleva stare con Narcissa...è distrutta-
-Perdere una persona a cui si tiene è uno dei dolori più grandi che esistano. E non è da tutti riuscire a sopportarlo.- concluse il vecchio mago, sistemandosi gli occhiali.


Hermione non dormiva. Era da quando avevano fatto ritorno da Casa Riddle che non chiudeva occhio.
Non perchè non fosse stanca, ma perchè appena provava a riposare, riviveva davanti a sè gli ultimi istanti della battaglia...gli ultimi istanti di Draco.
La stanza era buia e la ragazza udiva il respiro lento di Blaise e Matthew, e il leggero russare di Ron, che stranamente per una volta non la infastidiva ma anzi, permetteva che il silenzio attorno a lei non si facesse assordante, costringendola così ad ascoltare il brusco e tagliente suono dei suoi pensieri.
Aveva perso la cognizione del tempo, non sapeva più da quanto fosse stesa inerme in quel letto. Vedeva il sole filtrare attraverso le imposte socchiuse...
Voleva uscire, per ricordarsi che la luce c'era ancora, che non c'era solo quell'oscurità, quell'atmosfera soffocante.
Scese dal letto e, a tentoni, cercò i suoi vestiti per indossarli, quindi uscì dalla stanza.
Come un automa attraversò il castello, ignorando le occhiate curiose degli altri studenti e andò nel parco.
Avvertendo i raggi solari accarezzarle il volto cinereo, e il vento scompigliarle i capelli, si sentì meglio. Si guardò intorno, alla ricerca di un posto dove poter stare sola, e inevitabilmente si diresse sulla riva del lago, nel posto dove per la prima volta aveva parlato quasi civilmente con Draco, nel luogo dove tante volte si erano incontrati, avevano litigato, si erano abbracciati.
La ragazza sorrise tra sè, un sorriso amaro, mesto, tipico di chi resta, di chi non si dà pace, di chi vorrebbe sparire...di chi ancora ama...
Hermione si prese le ginocchia tra le braccia e cominciò a guardare in giro.
Non aveva ancora visto Harry da nessuna parte, probabilmente era con Elenie, oppure era in dormitorio a riposare, dopo essere stato in Infermeria al fianco della Granger tutta la notte precedente.
Nessuno dei due aveva parlato, si erano limitati a starsi vicino, a stringersi le mani, a infondersi coraggio e forza.
La Grifondoro aveva visto negli occhi di Potter quella paura, quel rimorso misto a rabbia per il gesto che lui stesso aveva compiuto, nel tentativo di salvare lei.
Non doveva permetterglielo, ed Hermione si odiava per questo.
Era uno dei motivi per cui aveva deciso di affrontare lei Draco, ovvero perchè altrimenti sapeva che l'avrebbe fatto Harry. E lei non voleva che si sobbarcasse anche questo peso, anche questo rimpianto.
Era una cosa che avrebbe dovuto portarsi dietro da sola, ma era stata troppo debole per arrivare fino in fondo, per essere lei stessa a chiudere gli occhi di Malfoy.
Il lago davanti a lei era sorprendentemente placido, l'acqua scorreva calma, ignara del tormento che percuoteva l'animo di colei che era seduta sulla riva.
Tutto attorno pullulava di ricordi.
Gli stessi che la stavano distruggendo lentamente, gli stessi che le impedivano di dormire.
Perchè quando provava a dormire sognava di lui...
Una leggera brezza le scompigliò i riccioli scuri, lasciando nell'aria un vago profumo di fiori.
Era tutto inutile. Inutile perfino cercare di non pensarci, inutile cercare di dirottare la mente su qualcosa che non fosse Draco.
Perchè lo sentiva lì.
Era una sensazione strana...Aveva sempre creduto, almeno dopo aver appreso da Chris che Draco si sarebbe liberato dagli effetti della Pozione solo morendo che, quando fosse successo, lei si sarebbe sentita vuota, persa, che improvvisamente si sarebbero staccati tutti i fili che la tenevano ancorata al mondo, alla razionalità.
E invece no.
Stava male, da qualche parte in lei c'era un impulso che la spingeva a gettarsi per terra urlando e strappandosi i capelli...ma esso veniva sovrastato da qualcosa che le impediva di autodistruggersi a quel modo, qualcosa che la induceva a credere che Malfoy fosse ancora lì accanto a lei, ad accarezzarla, consolarla e prenderla in giro come aveva sempre fatto.
Hermione udì un rumore di passi alle sue spalle, poi sentì Harry lasciarsi cadere pesantemente vicino a lei.
-Ti ho cercata in tutto il castello...- mormorò il ragazzo, giocando con i fili d'erba -A Madama Chips è quasi venuto un colpo quando non ti ha più vista nel tuo letto-
-Avevo bisogno di stare un po' da sola-
Potter la fissò. Sembrava quasi più vecchia, anche se forse era solo più stanca, più provata.
Non le chiese come si sentiva, non ce n'era bisogno, lo vedeva anche da solo.
Era a pezzi, anche se un sottile velo di autocontrollo cercava di nascondere il suo reale stato d'animo.
Le persone che ci amano non ci lasciano mai del tutto, gli aveva detto una volta Silente.
E in quel momento, guardando gli occhi spenti della sua migliore amica, Harry si sorprese a domandarsi se dopotutto fosse un bene, o perlomeno una consolazione.
In fondo, quando una persona cara se ne va, l'unico modo che ha per restarci accanto è quello di lasciarci un suo ricordo.
Un ricordo a farci compagnia, a scaldarci il cuore nelle notti insonni...ma anche ad impedirci di voltare pagina.


-Tu! Maledetto bastardo!-
-Narcissa, te ne prego, calmati!-
Lucius Malfoy stava sulla soglia della stanza che divideva con la moglie, incerto su cosa fare, soprattutto considerando il fatto che se avesse osato fare un solo passo lei l'avrebbe Schiantato senza pensarci troppo su.
-Per favore, metti via la bacchetta!- la esortò per l'ennesima volta l'uomo, con voce supplichevole ma ferma.
Narcissa lo ignorò, tenendo l'arma ben salda nella mano e fissando il marito con uno sguardo carico d'odio.
Lucius abbassò gli occhi, lasciando poi vagare la sua attenzione in giro per la stanza.
Essa, che fino a poche ore prima era in perfetto ordine, austera e regale, ora era devastata: il letto era sfatto, le pesanti tende giacevano per terra, e la piccola credenza in legno scuro che ospitava decine di piccoli oggetti di cristallo, si trovava a terra semidistrutta.
Esattamente come la padrona di casa.
Narcissa Black Malfoy era inginocchiata al centro della camera, l'elegante vestito azzurro allargato attorno a lei, i capelli biondi scomposti e annodati, e il volto spento, rigato dalle lacrime.
A Lucius faceva male al cuore vederla così. Tentò ancora una volta di avvicinarsi a lei, ma senza risultato.
-Non osare- ringhiò infatti la donna, alzandosi in piedi tremante, aiutandosi appoggiandosi con una mano a una delle colonnine che reggevano il baldacchino del letto. -Non provare ad avvicinarti a me!- gridò puntando la bacchetta contro il petto del marito.
-Abbassa quella bacchetta!- disse nuovamente Lucius, secco.
La mano di Narcissa vacillò appena, ma poi strinse più forte la presa.
-Hai ucciso mio figlio!- urlò, stravolta dal dolore -Non dirmi quello che devo fare!-
Alcuni piccoli fiotti di luce rossa uscirono dalla punta della sua bacchetta, finendo sul pavimento.
Malfoy la ignorò. Entrò deciso nella camera, raggiungendo in due passi la moglie.
-Io non c'entro niente- le sussurrò con voce rotta.
Lei singhiozzò. -Ti odio Lucius! Ti detesto, hai capito?-
L'uomo fece per abbracciarla, ma Narcissa, risoluta, gli piazzò la bacchetta sul petto, obbligandolo a starle lontano.
Lucius allora, stufo, perse la calma. Le afferrò un braccio e, esercitando una lieve pressione la costrinse a lasciar cadere a terra la sua arma.
Sua moglie allora, trovandosi inerme iniziò, in mancanza d'altro, a tempestargli il torace di pugni nel vano tentativo di allontanarlo da sè.
- Non ti voglio qui!- urlò con voce roca -Vattene...Adesso!-
Lui però non si mosse di un millimetro, anzi, si avvicinò ulteriormente fino a circondarla con le sue braccia, cercando di placare le sue grida.
Non l'avrebbe lasciata sola nemmeno se l'avesse minacciato con un Cruciatus.
Doveva stare lì con lei, a difenderla da sè stessa e dal suo dolore. Anche se questo voleva dire spaccarsi in due lui, solo per un misero tentativo di proteggerla dalla realtà-
Se solo avesse potuto dirle come stavano veramente le cose le avrebbe risparmiato un sacco di sofferenze...Ma essendo lui essenzialmente egoista, in un certo qual modo preferiva vederla stare male ma saperla al sicuro, seppur ignara di tutto.
Le grida di Narcissa si erano ridotte a singhiozzi sommessi.
Lucius la strinse maggiormente, sentendo le braccia della moglie aggrapparsi alle sue spalle, e le lacrime di lei bagnargli la camicia.
Era un debole quando si trattava di lei, lo sapeva.
I suoi propositi, vedendo quelle piccole spalle tremare sotto il peso di un dolore troppo grande, si sciolsero come neve al sole.
Ogni lacrima della donna che amava era un colpo in più alle sue decisioni, alle sue prerogative.
-Cissy- mormorò scostandola da sè e scrutandola in quegli occhi azzurri pieni di lacrime -Perdonami...-
-Non ti ho detto tutto- continuò in risposta allo sguardo interrogativo di lei.
Gli occhi di Narcissa ebbero un guizzo, un bagliore di speranza li attraversò.
E Lucius, facendola accomodare sul letto e sistemandosi accanto a lei, cominciò a raccontare..


Ad Hogwarts intanto le giornate passavano placidamente. Le lezioni si trascinavano lente e gli studenti erano sempre più proiettati con la mente verso l'inizio delle vacanze estive.
Mancavano due giorni alla fine della scuola quando Harry, Hermione, Ron, Elenie e Blaise furono convocati nella Sala degli Allenamenti.
La Granger era nella Sala Comune di Grifondoro a riordinare i suoi libri, quando arrivò un plico vergato in tutta fretta da Alice.
Inutile dire che la sua voce non suonò troppo allegra quando comunicò ad Harry e Ron che erano attesi nel luogo dove avevano passato gran parte dei pomeriggi dell'anno.
Era dal giorno della battaglia che non vi metteva piede. Era già abbastanza dura per lei camminare nella scuola dove Draco era stato solito girare...
Rientrare in quella stanza avrebbe voluto dire rivedere davanti ai suoi occhi l'immagine di Malfoy che si esercitava ad usare la spada, oppure che era intento ad attaccare briga con Harry, oppure a ripensare a quando la fissava mentre lei combatteva, con quegli occhi impertinenti e glaciali.
Basta, non di nuovo.
Hermione sospirò, imponendosi di rinchiudere di nuovo i suoi pensieri tra quelle gabbie in cui aveva deciso di costringerli per impedire loro di farle troppo male.
Si sottrasse agli sguardi preoccupati degli amici, che sapeva non le staccavano mai gli occhi di dosso. Li notava, vedeva l'ansia scolpita nei loro volti e avrebbe tanto voluto rassicurarli, ma non era certa di essere in grado di parlare di Draco senza cadere in pezzi, senza ricordare quanto era stata felice fino a poco tempo prima.
Così stava zitta, trincerandosi dietro a quel muro fatto di silenzio e finzione.
I tre scesero dalla Torre, avviandosi verso la Stanza degli Allenamenti.
-Ehi ragazzi!-
Quando furono sulla soglia, Elenie comparve alle loro spalle, seguita da Blaise.
Hermione sorrise alla volta del moretto. Vedeva nei suoi occhi vuoti la stessa desolazione che aleggiava nei propri, e nel suo debole sorriso lo specchio di quello che ostentava lei.
-Pensate di entrare, prima o poi? - sbraitò una voce da dentro.
I ragazzi ridacchiarono e si affrettarono ad entrare.
Matt, Alice, Chris e Sebastian stavano lì, seduti vicino al tavolo dove li avevano attesi alla loro prima lezione, chiacchierando tra loro.
I cinque studenti si sedettero di fronte, attandendo che gli Auror si degnassero di considerarli.
Dopo qualche istante entrò Laine, che raggiunse Seb e si sedette accanto a lui, legandosi i capelli.
-Bene- esordì in quel momento Chris -Immagino vi starete chiedendo perchè vi abbiamo chiamato qui-
Harry e gli altri annuirono in coro.
-Semplicemente per salutarvi. Il nostro compito ad Hogwarts è finito.- mormorò Mason a voce bassa -Ora sapete cavarvela da soli. Noi dobbiamo tornare al Ministero.-
A quelle parole seguì un silenzio tombale. Alice aveva gli occhi lucidi, e come lei Elenie.
Quei quattro Auror le avevano dato tanto. Le avevano salvato la vita, le avevano insegnato a combattere e ad essere coraggiosa.
Potter dal canto suo non sapeva che dire. Così non parlò, limitandosi ad alzarsi e ad andare da Christopher tendendogli la mano e ringraziandolo in silenzio.
-Ti aspetto tra due anni al Quartier Generale degli Auror, Harry Potter - gli sorrise Mason.
Rinnovò questo augurio anche agli altri quattro, mentre Alice li abbracciava ad uno ad uno e gli altri si facevano avanti per salutarli.
Si congedarono tutti affettuosamente, coscienti che ciò che avevano condiviso quell'anno li avrebbe legati per sempre.
Ma c'era qualcosa, lì tra loro, una nota stonata, qualcuno che non c'era e che avrebbe dovuto esserci...e la sua mancanza pesava troppo...il suo silenzio produceva un chiasso assordante.
-Siamo orgogliosi di voi- disse Seb ad un tratto, burbero, prendendo la parole un momento prima che i ragazzi se ne andassero.
Hermione gli sorrise a fatica, cercando in quel modo di rispondere alla muta domanda che aveva letto negli occhi di Anderson, e dopo un ultimo cenno con la mano uscì, seguita dagli amici.
-E anche quest'anno è finito...-sospirò Ron, esponendo il viso alla luce chiara del sole.
-Dove andate quest'estate?- s'informò Blaise, con un' espressione cupa.
-Io ed Harry andremo alla Tana, poi si vedrà. Tu?- rispose la Granger al posto del rosso.
-Silente ha prenotato una stanza per me e una per Elenie al Paiolo Magico- annunciò Zabini.
-Per me è pericoloso tornare a casa di mia madre, e Blaise chiaramente non vuole saperne di andare dai suoi- spiegò la Benèfica, in risposta allo sguardo interrogativo di Hermione.
Harry passò un braccio attorno alle spalle della sua ragazza ed, insieme agli amici, si sedettero sul prato.
Nessuno li disturbò quel pomeriggio, e loro non rivolsero nemmeno uno sguardo agli studenti chiassosi e felici che festeggiavano il termine delle lezioni.
Era ancora presto per l'allegria...ancora presto per ricominciare a gioire e sorridere.
Prima che le ferite si cicatrizzassero, prima che gli squarci nel cuore smettessero di bruciare e fare male, sarebbero dovuti passare i giorni più duri, quelli del dolore, della nostalgia, della malinconia, che afferra il cuore nella sua morsa invincibile.
Ma anche i giorni duri sarebbero passati, anche quell'ombra doveva spostarsi prima o poi, bastava affrontarla...insieme.

Fine


Eccoci qua. LA FINE. Desiderata, attesa, temuta, da me per prima. Mi sembra impossibile pensare che sia già passato un anno da quando ho postato il primo capitolo, piena di timore e terrorizzata all'idea di non farcela, di non riuscire a combinare nulla di buono, di stufarmi e lasciare tutto a metà.
E' per questo che vi ringrazio con tutto il cuore. Grazie, davvero, a tutte voi, perchè è solo per merito vostro che oggi sono qui, col magone, a chiudere la prima parte di una storia che mi ha dato tanto.
Mi ha dato tanto perchè mi ha fatto crescere, sia come "scrittrice" che come persona.
Non credo di apparire presuntuosa se dico che penso di aver effettuato un enorme cambiamento dai primi capitoli a questi ultimi. Ci ho preso un po' la mano, cercando di trasferire quelli che sono i miei sentimenti e le mie emozioni nei gesti e nelle parole dei miei personaggi. Certo, da qui al fatto di potermi dire un'autrice, o comunque da potermi considerare all'altezza di molte persone che scrivono su questo sito ce ne vuole...Ma non ho intenzione di mollare, voglio continuare a scrivere e a sognare, e spero di poter contare sull'appoggio di molte di voi.
Per quanto riguarda il capitolo 49, ringrazio tutte coloro che hanno recensito...Mi dispiace di avervi fatto piangere praticamente tutte=) Spero mi perdonerete!
A proposito di recensioni...Ho dimenticato una cosa che questa storia mi ha dato, anzi molte cose.
Le " cose" (passatemi il termine xD) sovraccitate, ovviamente siete VOI.
Voi che mi avete sostenuta, appoggiata, consigliata ogni volta che ne avevo bisogno.
Voi che siete diventate quasi delle amiche, delle conoscenti, anche se magari non vi ho mai visto.
Voi, che attendevo con trepidazione ad ogni aggiornamento.
Voi, che siete semplicemente fantastiche.
Mi piacerebbe poter spendere parole per ognuna di voi, cosa che chiaramente non è possibile, ma farò del mio meglio per ricordarvi tutte (scusate se sbaglierò a scrivere alcuni nick, ma sono con l'acqua alla gola, è tardi e non ci sono più molto con la testa).
Un grazie enorme alla mia prima recensitrice in assoluto, Mary 0094 e un grazie altrettanto grande, se non di più a colei che nei primi capitoli è stata l'unica a darmi la motivazione e la voglia di andare avanti: pei_chan.
Non posso poi ovviamente dimenticare le "fedelissime" alla storia, che negli ultimi trenta capitoli o giù di lì non hanno mai saltato un aggiornamento, riuscendo sempre a darmi un loro giudizio: Smemo92 e Hollina.
Oltre a loro quattro, fortunatamente, ci sono state tante altre persone che hanno cominciato a seguire la storia solo in tempi più recenti o magari più saltuariamente, e che non ringrazierò mai abbastanza. Dunque un grazie di cuore a
whateverhappened per essersi innamorata di Sebastian e avermi stimolato a caratterizzarlo al meglio, grazie a Lyla_sly per le sue critiche e i suoi giudizi schietti sia in positivo che in negativo, a Keyra Malfoy per le sue recensioni che mi hanno piegato in due dalle risate, a Love_doll per non essersi persa nemmeno uno degli ultimi capitoli, a Tanny per essere riuscita a seguirmi nonostante le sue difficoltà, a angiericcio per i dolcissimi complimenti, a Sklupin per essere arrivata fino in fondo, a sakura87 per avermi "accompagnato" per una parte della storia, a I love you Draco per le sue recensioni-lampo che riuscivano però sempre a farmi piacere,  a Claire_de_lune182 per essere più o meno l'unica che ama gli Schiopodi Sparacoda ed avere di conseguenza apprezzato la loro apparizione, a nami_pazza perchè abbiamo lo stesso nome e perchè si è precipitata senza riserve a leggere le mie storie, a erigre che ha letto con pazienza tutta la storia pur essendo arrivata quando ormai stava terminando, a Liven che in questi ultimi capitoli è stata il mio punto di riferimento, rassicurandomi e dandomi opinioni sempre più positive e gentili, a Kitty_Cullen che mi ha riempito di complimenti e ha commentato assiduamente quest'ultima parte, a veranatalie per le recensioni meravigliose e davvero gentilissime.
Ringrazio anche chi ha fatto solo qualche "toccata e fuga", oppure quelle persone che sono arrivate proprio alla fine ma che mi hanno comunque riempito di piacere:  Gattina_, StellaPiton, Fratwi, Sheilin, Littledancer, LadyHerm, Mrs Snape, Nika_Chan01, Poppi, ackylucky, roby94, _Vergessenes kind, pompeibe, ventiquattro, irepa94, kri87, Stephenye, milkyway84, MizzBlack,  Cittadinadelmondo, Bettybionda, pometina 94, xx_dreamer_xx.
Un altro grazie speciale va a bubina91 e senzaparole, che prima di essere due lettrici sono due grandi e fantastiche amiche. Grazie ragazze, per le recensioni, a voce e scritte.
Dimenticavo di ringraziare le fantastiche 184 persone che hanno inserito la fiction tra i preferiti e le 14 che l'hanno messa tra le storie seguite. Grazie, grazie, grazie!

Fiuuu, dovrei aver finito anche con i ringraziamenti, sperando di non aver scordato nessuno (anche se ho molti dubbi).
Ammetto di non aver ancora deciso il titolo della seconda parte...In linea di massima dovrei postarne il primo capitolo tra una settimana, dieci giorni massimo, quindi di tanto in tanto se vi va date un'occhiatina sulla mia pagina-autore...
Ragazze, qui ora io vi saluto. Spero tanto di rivedervi tutte nella seconda parte della storia...
Se volete farmi un regalo di arrivederci, lasciate un commentino, vi va? Mi farebbe un piacere immenso sentire anche coloro che non hanno mai recensito, ma solo letto.
Un abbraccio forte.
                                                                                                                        Gaia


  
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