Harry e Teddy
“Harry! Che bello ci sei anche tu!”
Teddy entrò in casa e corse subito ad abbracciare il suo padrino al quale non vedeva l'ora di comunicare le importanti novità che aveva scoperto.
“Ma
lo sai chi è lui?” esclamò
trascinandolo letteralmente verso Jupiter.
“E'
figlio di Sirius Black! Il
figlio del tuo padrino! E sai chi era il suo padrino? Il
mio papà!
E
se tu sei il mio padrino, e se il
mio
papà era il padrino di Jupiter e se Sirius Black era il tuo
padrino
vuol dire che siamo parenti?" esclamò Teddy entusiasta
mentre i suoi capelli continuavano a cambiare colore.
"Certo
che siete parenti" gli spiegò sorridendo Andromeda. "Io e
Sirius eravamo cugini di primo grado
e quindi anche tu e Jupiter siete cugini, e sareste entrambi
sull'Albero Genealogico dei Black se io e Sirius non fossimo stati
cancellati tanti anni fa".
"Ma
dai,
finalmente
ho
un cugino anch'io!
Albus
e James ne hanno tanti, solo io non ne avevo
nemmeno uno!”
Nemmeno Jupiter aveva cugini dato che Rebecca era figlia unica ma in quel momento Jupiter non ci pensava, tutta la sua attenzione era rivolta a Harry che lo guardava incapace di credere ai propri occhi.
"Sirius... ora so che cosa provavi tutte le volte che mi vedevi... " pensò Harry mentre Jupiter lo osservava altrettanto stupito ed incredulo.
Nemmeno Jupiter aveva cugini dato che Rebecca era figlia unica ma in quel momento Jupiter non ci pensava, tutta la sua attenzione era rivolta a Harry che lo guardava incapace di credere ai propri occhi.
"Sirius... ora so che cosa provavi tutte le volte che mi vedevi... " pensò Harry mentre Jupiter lo osservava altrettanto stupito ed incredulo.
Sapeva
che un giorno lo avrebbe incontrato, sua madre glielo aveva sempre
detto, e si era sempre chiesto cosa avrebbe fatto quando se lo
sarebbe ritrovato di fronte.
Il momento era arrivato e Jupiter non ebbe un attimo di esitazione, gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo provando un'emozione alla quale non riusciva a dare un nome.
Il momento era arrivato e Jupiter non ebbe un attimo di esitazione, gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo provando un'emozione alla quale non riusciva a dare un nome.
"Ma
Harry, cosa fai, piangi?" chiese Teddy stupito quando si accorse
che il suo padrino aveva gli occhi lucidi.
"Sono
felice" disse semplicemente Harry stringendo Teddy con un
braccio mentre con l'altro continuava a tenere stretto Jupiter.
“Sono
felice perché il
mio padrino mi ha appena
fatto
un regalo”.
Non
era in grado di trovare altre parole per far capire a Teddy come si
sentiva in quel momento quando lui per primo non riusciva ancora a
rendersi conto di quello che gli era appena successo.
"Allora
io mi commuoverò quando mi regalerai la Firebolt 3000!"
esclamò
Teddy, e Andromeda lo rimproverò: "Ma insomma! Ti sembra
questo
il momento?"
"Lascia
stare Andromeda... Ormai lo sai com'è fatto questo piccolo
Malandrino!" disse Harry arruffando i capelli di Teddy che gli
sorrise felice: gli piaceva essere chiamato così.
Harry
voleva un bene infinito a Teddy, che lo ricambiava con lo stesso
trasporto.
Il
legame tra loro era speciale, perchè oltre ad
essere
padrino e figlioccio erano entrambi rimasti orfani senza aver avuto la
possibilità di conoscere i loro genitori.
Solo Harry riusciva a comprendere Teddy da questo punto di vista, e solo Teddy riusciva a capire fino in fondo il vuoto che Harry aveva nel cuore e, sebbene fosse solo un bambino, si riteneva comunque fortunato perchè poteva contare sull'affetto e il sostegno di nonna Andromeda e del suo padrino, mentre Harry non aveva avuto nemmeno questo.
Solo Harry riusciva a comprendere Teddy da questo punto di vista, e solo Teddy riusciva a capire fino in fondo il vuoto che Harry aveva nel cuore e, sebbene fosse solo un bambino, si riteneva comunque fortunato perchè poteva contare sull'affetto e il sostegno di nonna Andromeda e del suo padrino, mentre Harry non aveva avuto nemmeno questo.
Per
Harry era inevitabile pensare a Sirius ogni volta che stava con
Teddy, e
non era mai stato
difficile per lui compiere il suo dovere di padrino perché
gli
bastava
pensare a tutto
quello
che avrebbe voluto fare con Sirius e a tutto
quello
che Sirius aveva
fatto
per lui.
Sirius
era stato presente nella vita di Harry per soli due anni, e
i
loro incontri erano sempre stati brevi, frettolosi e clandestini a
parte il periodo trascorso a Grimmauld Place.
Ma
Sirius
anche se lontano gli era sempre stato vicino, Harry aveva sempre saputo
di poter
contare su di lui in ogni momento e per qualsiasi cosa, e
Sirius aveva sempre
risposto alle sue lettere, aveva sempre risposto ad ogni sua richiesta
di aiuto.
Aveva
risposto tutte le volte… tranne una.
E
in quell’occasione ci aveva pensato Remus a proteggerlo e ad
aiutarlo ad accettare la dura realtà.
Remus
era
diventato il suo punto di riferimento dopo la morte di Sirius, e
Harry ancora ringraziava
il destino che gli aveva permesso di essere presente a Villa
Conchiglia quando
Remus
era
giunto ad annunciare la nascita di Teddy.
Proprio
in quell’occasione era stato nominato padrino, anche se al
momento non
si era reso pienamente conto di ciò che era successo e
dell’importanza
che Teddy avrebbe avuto nella sua vita.
L'abbraccio
che aveva scambiato con Remus in quell'occasione e l'immagine di lui
che felice sorridente svaniva nella notte erano gli
ultimi ricordi che aveva dell'uomo che un tempo era stato il migliore
amico di suo padre e del suo padrino.
James,
Sirius, Remus… I Malandrini di Hogwarts se n’erano
andati uno
dopo l'altro, rendendolo orfano per ben tre volte.
“La
felicità arriverà”.
Questo
aveva pensato dopo la battaglia di Hogwarts, quando il dolore per la
morte delle persone che aveva amato era più forte della
gioia per la
sconfitta definitiva di Voldemort.
E
alla fine la felicità era arrivata davvero, era arrivata con
Ginny.
Quella
che tutti avevano sempre pensato fosse l'innocente cotta di una
bambina si era in realtà rivelato un vero e profondo amore,
che
aveva rappresentato tutto quello di cui Harry aveva bisogno per
rinascere, per guarire, per ricominciare.
E
poi erano arrivati i doni più preziosi: James Sirius e Albus
Severus, che insieme a Teddy e Ginny rappresentavano quell'affetto
sicuro che la vita gli aveva a lungo negato.
E
ora, all'improvviso, la scoperta che il suo legame con Sirius, l'unica
famiglia che avesse mai avuto, non si
era mai spezzato.
Harry ripensò a ciò che Luna Lovegood gli aveva detto tanti anni prima.
Harry ripensò a ciò che Luna Lovegood gli aveva detto tanti anni prima.
“Le
cose che perdiamo trovano sempre il modo di tornare... anche se non
come
ce lo aspettiamo..."
Avevi ragione Luna.
Avevi proprio ragione.
Avevi ragione Luna.
Avevi proprio ragione.