.Prima Leggenda - Inversione di ruoli.
«Allora
Ed, da quel che sappiamo il tuo protetto dovrebbe trovarsi
lì
dentro», disse Winry, indicando al fratello una casupola di
legno piuttosto fatiscente. Edward rimase a guardarla piuttosto
costernato, e i suoi due amatissimi parenti scelsero proprio quel
momento per sparire.
«Ed io cosa dovrei...?»
Le
parole gli morirono sulla bocca, quando voltandosi non trovò
che una piccola ed alquanto smagrita mucca a fissarlo con
curiosità,
lì dove fino a qualche secondo prima c'erano Winry ed
Alphonse.
«Maledetti! Sono morti, giuro che li faccio fuori
quando li rivedo! Abbandonare così il loro povero fratello
maggiore...!»
Borbottando come suo solito, si diresse verso
la catapecchia e non si prese neanche il disturbo di bussare, visto
che molto probabilmente al più piccolo tocco l'asse di legno
marcio si sarebbe sbriciolata fra le sue dita.
«Ehi, di
casa! Si può?»
Entrò, e quel che vide lo
lasciò basito.
«Non so proprio come
ringraziarvi, sul
serio!»
Edward rimase in silenzio, guardando esterrefatto la
quarta ciotola di riso sparire tra le fauci di quel mostro.
Sì,
mostro, aveva deciso Ed. Perché quando
aveva trovato
quel giovane semi-svenuto a terra, con la bocca aperta ed in preda al
delirio, aveva subito cercato di farlo rinvenire. E qual era stata la
prima parola intellegibile di quell'essere?
«Cibo!»
Il
Genio sussultò, quando si vide porgere davanti l'ennesima
tazza vuota.
«Ehm...»
Il ragazzo lo guardò
con i suoi migliori occhi da condannato a morte.
«Va bene,
va bene! Ordinane ancora quanto ne vuoi», sospirò
Ed
rassegnato. L'altro gli rivolse un sorriso pieno di gratitudine e
chiamò nuovamente l'oste dell'unica locanda del paese.
«Quanti
giorni erano che non mangiavi nulla?», chiese il biondo,
sinceramente curioso.
«Mmh... Più o meno una
settimana, credo».
«Una... Una settimana?»,
balbettò Ed, costernato.
«Sì. Sai, prima c'era
mia sorella ad occuparsi di me, ma da quando se n'è
andata...»
L'altro sentì un moto di compassione verso
il giovane uomo, pensando a quanto dovesse aver sofferto per la
dipartita della ragazza.
«Mi spiace», mormorò
infatti, onestamente turbato. L'altro lo fissò per qualche
istante leggermente confuso, prima di scoppiare in un'allegra
risata.
«Scusa, credo di non essere stato chiaro. Si è
semplicemente stufata di me, mi ha mandato al diavolo e si è
sposata in fretta e furia con un contadino che abita non lontano da
qui».
Edward fissò i piatti vuoti davanti a sé.
«Sì,
non mi è difficile immaginare il
perché», sospirò
piano, mentre l'altro continuava a ridacchiare, allegro.
«Cosa
posso fare per sdebitarmi?», chiese poi, riavviandosi le
lunghe
ciocche scure con un gesto sicuro.
Il Genio gettò uno
sguardo distratto al resto della piccola sala, prima di tornare a
fissarlo intensamente, poggiando il mento sul palmo aperto della
mano.
«Potresti iniziare con il dirmi il tuo nome, e
perché
ci tieni tanto a trovare la Pietra Filosofale...»
L'altro
nascose il viso per qualche istante nella ciotola, ed Edward
sghignazzò, pensando di averlo ormai in pugno.
«Il
mio nome è Ling Yao, e di questa famigerata Pietra
Filosofale
non so proprio nulla».
Il Genio fece per controbattere
acidamente qualcosa, quando lo vide sbiancare e fissare terrorizzato
un punto alle sue spalle. Ed si voltò velocemente, rimanendo
a
scrutare le ombre che popolavano il locale, senza però
vedere
nulla. Di colpo, un pensiero attraversò la sua mente e
tornò
a fissare il punto in cui doveva esserci Ling.
Sparito. Cominciava
a diventare un'abitudine per lui perdere i propri interlocutori per
strada, a quanto pareva.
«Dannazione!», imprecò,
sbattendo un pugno contro il tavolo. Fece per alzarsi, ma subito il
padrone della locanda gli si piantò davanti, con un bel
sorriso minaccioso in volto e le larghe mani piantate saldamente sui
fianchi.
«Il conto, signore».
Quando seppe il
totale di quel sostanzioso pranzetto, Edward capì di non
aver
mai odiato tanto qualcuno quanto quell'indisponente ragazzo dagli
occhi troppo a mandorla.
«Se
pensavi di fregarmi, ti sei sbagliato di grosso»,
ringhiò
contro a Ling, legato come un salame e buttato con malagrazia contro
un muro della catapecchia.
L'altro sorrise placidamente, cosa che
fece montare su tutte le furie Edward.
«Sappi che se solo
volessi, potrei liberarmi di queste corde senza che tu neanche te ne
accorga», gli disse tranquillamente, socchiudendo gli occhi e
voltando il capo verso la porta distrutta dalla furia omicida
dell'altro.
«Non ti conviene sfidare un Genio, sai?
Soprattutto, non un Genio del Tuono. Siamo una razza parecchio
permalosa e vendicativa, per tua informazione».
Ling
sobbalzò e lo guardò, stupefatto. Poi, un ghigno
si
allargò sul suo volto, e disse:
«Dove ci sono Geni
del Tuono, ci sono anche Geni della Pioggia, vero?»
«Sì,
mi sono appena separato dal Genio della Pioggia e da quello delle
Nuvole», ribatté Edward, pensando a Winry e ad
Alphonse.
«Ascolta, Genio... Io sono interessato ad
incontrarli. Se ti svelassi ciò che so sulle
potenzialità
delle squame d'oro del drago, mi aiuteresti?»
Edward lo
guardò pensosamente:
aveva l'impressione
che quel ragazzo non gli avrebbe mai svelato nulla senza riceverne un
tornaconto, e quelle informazioni gli erano utili... Winry non si
sarebbe di certo lamentata.
«Va bene, ma posso chiederti a
cosa ti serve? Siamo Geni della natura, non comuni Geni da quattro
soldi...»
Ling diede un'eloquente occhiata verso l'esterno
che si poteva scorgere da dove fino ad un'ora prima faceva bella
mostra di sé la porta d'ingresso.
«Siccità. I
monsoni sono in ritardo di tre settimane oltre il normale, e le
colture non crescono. Di questo passo, ci sarà la peggiore
carestia mai avuta da un secolo a questa parte».
Edward
annuì, ripensando alla mucca troppo magra che campeggiava
ancora accanto alla casupola. Si avvicinò al ragazzo,
cominciando ad armeggiare con le corde che lo tenevano
immobilizzato.
«Se poi mi si trovasse anche una bella
mogliettina, di sicuro non mi lamenter-Ahi!»
«Stai
zitto, se non vuoi che ti trascini legato così in giro per
tutto l'Impero!», ribatté Ed, strattonandolo con
fin
troppa foga all'esterno.
Ringraziamenti
per le recensioni:
sushiprecotto_chan: E' sempre un
piacere rivederti xD Grazie per l'augurio del contest ^^ Fidarti di
me? Ahia, la vedo male x°D Grazie per la fiducia comunque ^^
Kissoni!
Syra44: Silvia X3 Grazie anche a te per i
complimenti, mi fa sempre piacere trovarti qua X3 Alla prossima
allora! Kissoni X3
Rinalamisteriosa: Guarda, mi è
stato detto che Ed è molto IC, con le sue manie di
protagonismo x°°D Boh, io mi fido XD Crepi il lupo!
Grazie
mille per la recensione X3 Kissoni!
Credits
per le leggende:
Prima leggenda, ovvero Huang
e il genio del tuono