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Autore: Lely1441    07/05/2009    3 recensioni
Cosa potrebbero combinare i due fratelli Elric e la non troppo tenera Rockbell se fossero dei Geni e dovessero a tutti i costi trovare la Pietra Filosofale?
«Cosa posso fare per sdebitarmi?» [...]
«Potresti iniziare con il dirmi il tuo nome, e perché ci tieni tanto a trovare la Pietra Filosofale...» [
...]
L'altro nascose il viso per qualche istante nella ciotola, ed Edward sghignazzò, pensando di averlo ormai in pugno.
«Il mio nome è Ling Yao, e di questa famigerata Pietra Filosofale non so proprio nulla».

Prima classificata al Chinese Legends Contest, sezione Anime & Manga delle Olimpiadi di WA vs. CoS.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Lan Fan, Ling Yao, Winry Rockbell
Note: AU, What if?, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I tre Geni






.Prima Leggenda - Inversione di ruoli.


«Allora Ed, da quel che sappiamo il tuo protetto dovrebbe trovarsi lì dentro», disse Winry, indicando al fratello una casupola di legno piuttosto fatiscente. Edward rimase a guardarla piuttosto costernato, e i suoi due amatissimi parenti scelsero proprio quel momento per sparire.
«Ed io cosa dovrei...?»
Le parole gli morirono sulla bocca, quando voltandosi non trovò che una piccola ed alquanto smagrita mucca a fissarlo con curiosità, lì dove fino a qualche secondo prima c'erano Winry ed Alphonse.
«Maledetti! Sono morti, giuro che li faccio fuori quando li rivedo! Abbandonare così il loro povero fratello maggiore...!»
Borbottando come suo solito, si diresse verso la catapecchia e non si prese neanche il disturbo di bussare, visto che molto probabilmente al più piccolo tocco l'asse di legno marcio si sarebbe sbriciolata fra le sue dita.
«Ehi, di casa! Si può?»
Entrò, e quel che vide lo lasciò basito.

«Non so proprio come ringraziarvi, sul serio!»
Edward rimase in silenzio, guardando esterrefatto la quarta ciotola di riso sparire tra le fauci di quel mostro. Sì, mostro, aveva deciso Ed. Perché quando aveva trovato quel giovane semi-svenuto a terra, con la bocca aperta ed in preda al delirio, aveva subito cercato di farlo rinvenire. E qual era stata la prima parola intellegibile di quell'essere?
«Cibo!»
Il Genio sussultò, quando si vide porgere davanti l'ennesima tazza vuota.
«Ehm...»
Il ragazzo lo guardò con i suoi migliori occhi da condannato a morte.
«Va bene, va bene! Ordinane ancora quanto ne vuoi», sospirò Ed rassegnato. L'altro gli rivolse un sorriso pieno di gratitudine e chiamò nuovamente l'oste dell'unica locanda del paese.
«Quanti giorni erano che non mangiavi nulla?», chiese il biondo, sinceramente curioso.
«Mmh... Più o meno una settimana, credo».
«Una... Una settimana?», balbettò Ed, costernato.
«Sì. Sai, prima c'era mia sorella ad occuparsi di me, ma da quando se n'è andata...»
L'altro sentì un moto di compassione verso il giovane uomo, pensando a quanto dovesse aver sofferto per la dipartita della ragazza.
«Mi spiace», mormorò infatti, onestamente turbato. L'altro lo fissò per qualche istante leggermente confuso, prima di scoppiare in un'allegra risata.
«Scusa, credo di non essere stato chiaro. Si è semplicemente stufata di me, mi ha mandato al diavolo e si è sposata in fretta e furia con un contadino che abita non lontano da qui».
Edward fissò i piatti vuoti davanti a sé.
«Sì, non mi è difficile immaginare il perché», sospirò piano, mentre l'altro continuava a ridacchiare, allegro.
«Cosa posso fare per sdebitarmi?», chiese poi, riavviandosi le lunghe ciocche scure con un gesto sicuro.
Il Genio gettò uno sguardo distratto al resto della piccola sala, prima di tornare a fissarlo intensamente, poggiando il mento sul palmo aperto della mano.
«Potresti iniziare con il dirmi il tuo nome, e perché ci tieni tanto a trovare la Pietra Filosofale...»
L'altro nascose il viso per qualche istante nella ciotola, ed Edward sghignazzò, pensando di averlo ormai in pugno.
«Il mio nome è Ling Yao, e di questa famigerata Pietra Filosofale non so proprio nulla».
Il Genio fece per controbattere acidamente qualcosa, quando lo vide sbiancare e fissare terrorizzato un punto alle sue spalle. Ed si voltò velocemente, rimanendo a scrutare le ombre che popolavano il locale, senza però vedere nulla. Di colpo, un pensiero attraversò la sua mente e tornò a fissare il punto in cui doveva esserci Ling.
Sparito. Cominciava a diventare un'abitudine per lui perdere i propri interlocutori per strada, a quanto pareva.
«Dannazione!», imprecò, sbattendo un pugno contro il tavolo. Fece per alzarsi, ma subito il padrone della locanda gli si piantò davanti, con un bel sorriso minaccioso in volto e le larghe mani piantate saldamente sui fianchi.
«Il conto, signore».
Quando seppe il totale di quel sostanzioso pranzetto, Edward capì di non aver mai odiato tanto qualcuno quanto quell'indisponente ragazzo dagli occhi troppo a mandorla.

«Se pensavi di fregarmi, ti sei sbagliato di grosso», ringhiò contro a Ling, legato come un salame e buttato con malagrazia contro un muro della catapecchia.
L'altro sorrise placidamente, cosa che fece montare su tutte le furie Edward.
«Sappi che se solo volessi, potrei liberarmi di queste corde senza che tu neanche te ne accorga», gli disse tranquillamente, socchiudendo gli occhi e voltando il capo verso la porta distrutta dalla furia omicida dell'altro.
«Non ti conviene sfidare un Genio, sai? Soprattutto, non un Genio del Tuono. Siamo una razza parecchio permalosa e vendicativa, per tua informazione».
Ling sobbalzò e lo guardò, stupefatto. Poi, un ghigno si allargò sul suo volto, e disse:
«Dove ci sono Geni del Tuono, ci sono anche Geni della Pioggia, vero?»
«Sì, mi sono appena separato dal Genio della Pioggia e da quello delle Nuvole», ribatté Edward, pensando a Winry e ad Alphonse.
«Ascolta, Genio... Io sono interessato ad incontrarli. Se ti svelassi ciò che so sulle potenzialità delle squame d'oro del drago, mi aiuteresti?»
Edward lo guardò pensosamente: aveva l'impressione che quel ragazzo non gli avrebbe mai svelato nulla senza riceverne un tornaconto, e quelle informazioni gli erano utili... Winry non si sarebbe di certo lamentata.
«Va bene, ma posso chiederti a cosa ti serve? Siamo Geni della natura, non comuni Geni da quattro soldi...»
Ling diede un'eloquente occhiata verso l'esterno che si poteva scorgere da dove fino ad un'ora prima faceva bella mostra di sé la porta d'ingresso.
«Siccità. I monsoni sono in ritardo di tre settimane oltre il normale, e le colture non crescono. Di questo passo, ci sarà la peggiore carestia mai avuta da un secolo a questa parte».
Edward annuì, ripensando alla mucca troppo magra che campeggiava ancora accanto alla casupola. Si avvicinò al ragazzo, cominciando ad armeggiare con le corde che lo tenevano immobilizzato.
«Se poi mi si trovasse anche una bella mogliettina, di sicuro non mi lamenter-Ahi!»
«Stai zitto, se non vuoi che ti trascini legato così in giro per tutto l'Impero!», ribatté Ed, strattonandolo con fin troppa foga all'esterno.







Ringraziamenti per le recensioni:
sushiprecotto_chan: E' sempre un piacere rivederti xD Grazie per l'augurio del contest ^^ Fidarti di me? Ahia, la vedo male x°D Grazie per la fiducia comunque ^^ Kissoni!
Syra44: Silvia X3 Grazie anche a te per i complimenti, mi fa sempre piacere trovarti qua X3 Alla prossima allora! Kissoni X3
Rinalamisteriosa: Guarda, mi è stato detto che Ed è molto IC, con le sue manie di protagonismo x°°D Boh, io mi fido XD Crepi il lupo! Grazie mille per la recensione X3 Kissoni!

Credits per le leggende:
Prima leggenda, ovvero
Huang e il genio del tuono



   
 
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