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Autore: Sakkaku    02/10/2016    2 recensioni
Un giornalista si ritrova a dover documentare l'ultima giornata di un killer prima che venga giustiziato. Il suo caso ha creato molto scalpore tra la popolazione, perché è stato il protagonista di una strage. Questo compito gli sta stretto, eppure lo deve portare a termine, dopotutto il materiale è già pronto, deve soltanto essere pubblicato e lui ha visto e sentito cose che preferirebbe dimenticare, ma è impossibile.
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II° Articolo

 

Gentili lettori,
nell'ultima settimana avete riempito la redazione con lettere ed e-mail manifestando un'unica richiesta: conoscere le ultime parole di Paul Dicme. Se ho preferito non scriverle, non è di certo per un mio capriccio. Bensì è stato un ordine dall'alto. E con questo non intendo dire i capi della redazione.
Il direttore del carcere ha espressamente richiesto di non divulgare tali informazioni, per il bene della Nazione. Vi chiedo gentilmente di interrompere l'invio di richieste simili, perché per quanto siate curiosi, la vostra curiosità non sarà accontentata. A tutti coloro che sostengono, insinuano e mi accusano di nascondere informazioni, ci tengo a dire una cosa. Paul Dicme ha parlato pochi minuti prima di essere giustiziato e le sue parole non vi farebbero più dormire la notte. Altro non posso dire. Se potessi, tornerei indietro nel tempo e farei volentieri cambio con qualsiasi mio collega, così da poter dimenticare quelle parole e il volto di Dicme. Per quanto cerchi in tutti i modi di distrarre la mia mente, ciò mi risulta impossibile.
Forse sto già scrivendo troppo, probabilmente il mio redattore taglierà qualche frase se lo riterrà necessario, sebbene neppure lui sia a conoscenza di nulla. Tutte le persone presenti al momento del decesso di Dicme preferirebbero non esserci state. La curiosità è un peccato umano... non lasciate che vi condizioni... mi sento male a scrivere queste parole, faccio fatica anche a sceglierle, perché so che nonostante questa nota continuerete a chiedere. Fidatevi di questo povero giornalista. Prima mi capitavano articoli che raramente venivano letti, ma preferirei un centinaio di volte riprendere a scrivere le mie solite notizie perlopiù ignorate, piuttosto che fare pubblicità a Dicme. La fama da giornalista non voglio guadagnarmela in questo modo squallido. Mi rende davvero triste sapere del vostro interesse nei confronti di Dicme, che oramai è passato a miglior vita, piuttosto che pensare a come si sentono i famigliari delle vittime e di cosa abbiano sopportato le famiglie trucidate da questo criminale.
Pensateci.
Se tutti voi foste al loro posto, cosa vi interesserebbe veramente? Tormentereste di richieste un giornalista per sapere cosa ha detto quel pluriomicida prima della morte?
Pensateci.
Vi prendereste la briga di pensare anche solo per un attimo se quello che ha detto fosse davvero importante? Oppure l'unica cosa di cui vi importerebbe veramente è sapere che quel Dicme ha avuto la fine che meritava?
Pensateci.
Infine rispondo a chi interessa sapere se esiste un diario di Dicme. La risposta è sì, ma è tenuto sotto custodia e non ho avuto occasione di leggerlo, quindi evitate di pormi domande in merito perché non ho la più pallida idea di cosa contenga.
A tutti gli altri i quali domandano se ho delle dichiarazioni in merito al giorno del giudizio di Paul Dicme, come ho scritto la scorsa volta, ho documentato l'intera giornata. Attualmente è in fase di elaborazione, poiché lo scritto contiene dettagli sul carcere e della vita dei carcerati e dei sorveglianti, quindi stiamo valutando con il direttore del carcere cosa tenere e su cosa invece è meglio sorvolare perché sono fuorvianti.
Forse non mi crederete, però ci ho messo davvero molto a scrivere questo articolo così come il precedente e i successivi che leggerete.
Sento una forte stretta al cuore e lo sento sprofondare nello stomaco. Dopotutto sono un giornalista, devo svolgere il lavoro che mi viene assegnato. Ed io, non vedo l'ora che tutto questo finisca e potrò tornare al mio angolo dei consigli.
Concludo questo articolo con queste parole: pensate a quanto ho scritto nelle righe precedenti.
Pensateci sul serio e poi fatemi sapere.

  
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