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Autore: Viandante88    07/05/2009    6 recensioni
Ecco a voi una nuova versione di Twilight! Bella vive da sempre con Charlie, è innamorata di Mike, e felice. Edward per lei è solo un amico, un compagno di corso.. Ma se non fosse sempre stato così? Se Bella si fosse dimenticata qualcosa di estremamente importante? Qualcosa che invece il nostro Edward ricorda perfettamente e che non riesce a lasciarsi alle spalle? Spero vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un saluto a tutti!

Allora prima di lasciarvi al dodicesimo capitolo, volevo scusarmi con tutti voi che leggete la mia ff! Giustamente Bibina_88 (che ringrazio) mi ha fatto notare che effettivamente ho tralasciato di spiegare nello specifico alcuni particolari parlandone invece solo in maniera superficiale, per cui lo faccio ora sperando di riuscire a spiegarmi al meglio, come ho già detto per me spesso è difficile estrapolare le cose che ho in testa e descriverle per cui mi capita di non riuscire ad esprimerle chiaramente!

Allora premetto che questa storia non ripercorre la stessa di Twilight, bensì intende andare a 'sostituirla' (naturalmente in modo modesto, ovvio che non c'è paragone!) quindi niente di ciò scritto sul libro è accaduto in questa ff ad esclusione di quello già descritto.

Quando Edward ha preso la decisione di chiedere al nomade incontrato 'per caso' di far dimenticare determinate cose a Bella e ad altri, tra loro due ancora non era accaduto nulla di ciò invece successo in Twilight ad esclusione della scoperta di chi lui fosse realmente, di un primo bacio e della sua conseguente intenzione di farsi trasformare pur di rimanere con lui per l'eternità. Per cui lei non è mai stata con lui nella radura, non l'ha mai visto al sole, ne tanto meno gli ha visti giocare a baseball.

Ora l'obbiettivo di Edward è quello di creare insieme a lei nuovi ricordi che non vadano a ripercorrere quelli da lei dimenticati.(quindi ad esempio stessi discorsi in stessi luoghi ecc..)

In questo dodicesimo comunque qualcosa si spiega.

Ok, spero di essermi spiegata bene questa volta, ovviamente in caso contrario fatemi qualsiasi domanda, sarò più che lieta di chiarirvi qualsiasi dubbio!

Vi chiedo ancora scusa e spero questo capitolo vi piaccia!






12: Tra Verità e Leggenda



Aspettai ad entrare.

Jacob parcheggiò nel vialetto e vedendomi sorrise, io ricambiai. Si fermò e una volta sceso si precipitò ad aiutare sua padre, paralizzato. Tirò fuori la sedia a rotelle e lo aiutò a sedercisi.


Ciao Bella!”

Esclamò poi guardandomi e mostrandomi un sorriso a trentadue denti.


Ciao!”

Esclamai allo stesso modo. Quel ragazzo aveva l'innata capacità di 'contagiare' con la sua spontaneità chiunque gli fosse vicino.

Ci conoscevamo da sempre, da piccoli giocavamo sempre assieme, mentre negli ultimi anni le nostre vite avevano preso ovviamente strade e amicizie differenti, ma vederlo era sempre un piacere per me.


Bella.”

Mi salutò Billy con un'espressione insolitamente seria.


Ehm, ciao Billy.”

Risposi io sforzandomi di sorridere, sembrava quasi ce l'avesse con me, ma non aveva motivo, almeno

per quanto ne sapevo io.


Vidi Jake al suo fianco grattarsi la testa come imbarazzato, per poi alzare gli occhi al cielo.

Era una strana situazione, fortunatamente in quello stesso momento arrivò Charlie, che parcheggiò veloce la volante e si diresse immediatamente a salutare il suo amicone di vecchia data.


Billy! Puntuale come un orologio!”

Esclamò mio padre stringendogli affettuosamente la mano.


Ovviamente, ti pare che mi perderei gli spot degli sponsor?”

rispose ironico ricambiando la stretta.


Charlie rise.

Allora che aspettiamo? entriamo!”

Affermò poi guidandolo in casa.


Io rimasi indietro con Jacob che camminava a testa bassa, non intenzionato a guardarmi negli occhi.


Jake. Che ti succede? Stai male?”

Gli chiesi vedendolo così innaturale. Insomma quello non era certo lo stesso Jacob di sempre.


Non mi rispose nulla, si limitò a farmi un gesto con un dito, facendomi capire che me lo avrebbe detto dopo.

Io continuavo a non capire. Che stava succedendo?


Non appena dentro papà e Billy si piazzarono davanti alla televisione.

Tesoro perdonami ti dispiacerebbe portarci un paio di birre?”

Mi chiese poi cortese.


Sbuffai. Non mi aveva nemmeno salutato e la prima cosa che mi chiedeva era di portargli da bere??

Era proprio vero che se si parla di sport non sentono più nient'altro.


Gliele presi e con foga le poggiai sul tavolino di fianco al divano facendoli sobbalzare entrambi,

poi mi girai offesa tornando in cucina.

Alle mie spalle sentii una risatina, mi voltai, era Jake che si tratteneva appena.


Lo guardai inarcando un sopracciglio.

Be.. che c'è?”

domandai infastidita.


Niente, scusa. E' solo che.. sei troppo una forza!”

esclamò poi scoppiando in una fragorosa risata.


Ancora una volta riuscii a coinvolgermi e scoppiai anche io, seguendolo a ruota.


Ma scusa, io non sono la cameriera di nessuno! Nemmeno sapevo che mio padre sarebbe tornato a casa prima!”

Mi bloccai per un momento, e ringraziai di essere tornata così presto, altrimenti sarei finita in guai grossi!

A proposito...”

continuai poi.

Che dovevi dirmi di così 'segreto' ?”

Domandai ponendo quell'ultima parola tra le virgolette.


Anche la sua risata cessò e il suo viso tornò serio. Si voltò un attimo indietro e diede un'occhiata

in salotto. Probabilmente per accertarsi che suo padre non sentisse.

Ok. Vedi, il fatto è che papà è più che convinto di aver visto una macchina andar via mentre stavamo arrivando...”

Si interruppe guardandomi di sottecchi come in attesa di una conferma.


Be, si, in effetti è così.”

Mi voltai verso il lavandino cominciando a sistemare i piatti nell'apposito mobile sopra il lavello.

Un mio compagno mi ha dato un passaggio fino a casa.”

Continuai sempre evitando di guardarlo in faccia.


Il vecchio Pick Up ha qualche problema?”

Mi chiese lui con forzata preoccupazione.


Ehm, no, in effetti no, oggi ho semplicemente cambiato un po'.”

Mi limitai a rispondere cercando di tagliare corto, non mi andava di raccontare proprio a lui

determinate cose, e comunque non capivo dove stava il problema, insomma, qual'era il punto della questione?


Alla guida di quell'auto non c'era .. Edward Cullen, vero?”

mi domandò poi quasi sperando che non fosse così.


Per un momento rimasi zitta, non sapevo cosa rispondere, poi riflettei e mi chiesi come faceva lui a conoscere Edward, così infine optai per la verità, forse poteva portarmi delle risposte.


Veramente... si, era proprio lui.”

Ammisi e subito dopo lo sentii sospirare e prendere posto su una sedia. Mi voltai per osservarlo in viso.

Aveva la testa poggiata su una mano, con alcune dita tra i capelli che si muovevano nervosamente.


Be? Dove sta il problema?”

domandai io non vedendolo intenzionato a continuare, mostrandogli un sorrisetto forzato e timoroso nello stesso tempo.


No, non è niente, non ti devi preoccupare Bella.”

Mi rispose cercando di essere convincente e rassicurante, ma lui era proprio come la sottoscritta,

incapace di mentire a meno che obbligato.


Jake..”

Lo chiamai con tono di rimprovero, lui sbuffò.


Ma... riguarda quella leggenda dei Quileute, sai quella per i quali noi discendiamo dai lupi...”

Ah si, quella in cui si parla di antenati Licantropi che si trasformavano solo quando sentivano ci fosse del pericolo nelle loro terre.”

Affermai, anche se non molto convinta.


Si esatto, più o meno è quella. Be sai, il pericolo appunto, come lo chiami tu, per i Licantropi è

rappresentata da un'altra determinata specie...”


Cioè?”

dovetti incoraggiarlo io. Per farlo parlare dovevo estorcergli le parole di bocca!


Cioè... Dai.. Freddi.”

Affermò lui cercando di rimanere sul vago e mantenendo un tono di voce basso.


Mi accigliai pensierosa, non sapevo per quale motivo ma ero convinta di sapere già questo particolare, solo che non mi era stato detto da Jacob ma da...

Improvvisamente cominciai a sentire un'intensa fitta alla testa che mi provocò vertigini facendomi perdere momentaneamente l'equilibrio, dovetti reggermi al bordo del lavandino per non cadere.


Bella! Che hai?”

Jake mi si avvicinò subito, preoccupato, e facendomi appoggiare a lui mi aiutò a sedermi su una sedia, senza però lasciarmi.

Il dolore ora era passato, anche se sentivo ancora come un fastidioso ronzio nelle orecchie, che man mano andava a diminuire.

Aspetta chiamo tuo padre!”

Mi disse poi cercando di farmi poggiare delicatamente al tavolo prima di allontanarsi, ma io

lo fermai tirandolo per la maglietta, ora stavo meglio e l'ultima cosa che desideravo era ricevere le attenzioni opprimenti di Charlie che si manifestavano in quelle situazioni.


E' passato tranquillo Jake, lascia perdere.”

Gli dissi guardandolo con occhi imploranti per convincerlo.


Lui sospirò. “E va bene.”

disse rassegnato riprendendo posto al mio fianco.

Fino a quel momento non me ne ero resa conto ma mi stava tenendo stretta la mano tremando leggermente.

La sua presa a differenza di quella di Edward era estremamente calorosa, la sua mano grande e accogliente, solo ora mi soffermai su quanto Jacob fosse esteticamente cambiato da quando eravamo più piccoli, ora aveva il fisico di un uomo.


La sua pelle color ruggine in apparenza così liscia e levigata, un viso bellissimo e regolare con zigomi

sporgenti e il mento un po' arrotondato, che li da l'aria ancora da bambino.

Gli occhi scuri ed intensi, i suoi capelli di un nero lucido più o meno lunghi raccolti in un 'ordinata coda di cavallo e un'altezza, non indifferente, di un metro e ottantacinque circa.

Già, era proprio... diverso.


Bella?”

Mi chiamò riportandomi alla realtà.

Non appena mi accorsi dell'intensità con la quale lo stavo osservando scossi la testa per riprendermi, imbarazzata. Anche lui lo era, potevo chiaramente vedere sulle sue gote del rossore,

e non so per quale motivo ma di conseguenza arrossii anche io.


Be, comunque... dicevamo?”

cercai id interrompere quel momento di totale vergogna, mostrando un sorriso forzato.


Ehm , ecco, vediamo... Ah si dei .. Freddi!”

Esclamò lui ad alta voce, e subito lo vidi preoccupato tapparsi da solo la bocca e voltarsi veloce verso il salotto. Fortunatamente erano ancora seduti tranquilli sul divano, a bere birra e a lamentarsi se la loro squadra sbagliava.

Jake tirò un sospiro di sollievo e io mi lasciai scappare una sottile risatina che per tutta risposta

provocò da parte sua una linguaccia scherzosa.


E quindi tutto ciò che cosa ha a che fare con Edward?”

Gli chiesi ancora col sorriso sulle labbra.


Be, secondo la Leggenda..”

riprese con il suo precedente tono di voce cauto.

I Cullen appunto sono stati coloro che hanno provocato una nuova trasformazione ai tempi di mio nonno...”

Cercò di spiegarsi al meglio, se pur nel suo tono poteva scorgersi la diffidenza che provava per tale storia.


Ma scusa, i Cullen se non sbaglio, sono arrivati qui due o tre anni fa, non di più.”

Ero confusa, c'era qualcosa che mi sfuggiva ma che non riuscivo a cogliere.


O forse sono RITORNATI.”

Affermò serio accigliandosi.


Io lo guardavo con occhi sgranati, come era possibile?

Poi Jacob scoppiò a ridere divertito.

Che faccia Bella! Ma dai non ci crederai sul serio!”

Esclamò senza smettere prendendomi in giro.


Sul mio viso comparve un sorriso, certo era una leggenda in fin dei conti, ma allora perché

non mi sembrava così ridicolo?


Comunque mio padre teme per te che li stai frequentando, tutto qui.”

Concluse poi sempre sorridendo.


Dici che dirà qualcosa a Charlie?”

Gli domandai preoccupata.


Non credo in verità, è più probabile che prima o poi ne parlerà con te.”

Mi rispose tranquillo e non curante.


Tirai un sospiro di sollievo, questa volta fu Jake a ridere a quel mio gesto e la linguaccia

partii da parte mia.


Dovevo parlare al più presto con Edward.



Casa Cullen.


Quindi ora lo sa.”

Edward era seduto sul divano, in compagnia di Alice e Carlisle, tutti e tre con espressione preoccupata.


Esatto, Ed.”

Si limitò a rispondere Alice, senza alzare lo sguardo.


Figliolo doveva andare così, se lo avesse scoperto da sola come la prima volta il ricordo non sarebbe cambiato e rimanendo lo stesso in seguito sarebbe... stata male. Ora l'unica cosa che devi fare è impedire che Bella te lo dica nello stesso luogo in cui è avvenuto in precedenza, la situazione deve essere diversa.”

Cercò di rassicurarlo Carlisle in maniera razionale, come era suo solito fare.


Lo so Carlisle, ma non posso fare a meno di temere per la sua incolumità. Io sto cercando di ricostruire insieme a lei un percorso nuovo, l'ho portata in un posto dove non eravamo mai stati,

ma ho sempre paura di poter sbagliare e di far provare a lei le conseguenze.

Sono stato così stupido!”

Nella voce di Edward c'era disperazione, nel pronunciare quell'ultima frase si prese stretta la testa tra le mani.


Fratellone, vedrai che ce la farai. Ricorda che per fortuna, se così si può dire, non avete passato molto tempo assieme, in quanto tu hai preso la decisione di... farle dimenticare non appena ha scoperto la tua vera identità e ti ha detto che pur di rimanere per sempre con te avrebbe rinunciato alla...

sua vita. Per cui creare nuovi ricordi non sarà complicato, devi solo stare attento a non ripercorrere gli stessi attimi.

Quindi se ragioniamo il fatto che lei ora ci arrivi attraverso la Leggenda dei Quileute è assolutamente positivo, questo cambierà il corso degli eventi, ed è proprio ciò che deve accadere!”

Alice aveva iniziato a parlare con tono triste e un po' scoraggiato, ma assieme al suo discorso aveva poi preso anche lei una piega positiva, rendendosi conto quanto fosse vero ciò da lei appena detto.

Così si voltò verso Edward con un sorriso di soddisfazione.


E' proprio così Edward, se le cose procederanno in tale maniera, Bella presto sarà fuori pericolo.”

Concluse Carlisle sostenendo la tesi di sua figlia e riuscendo a farlo sorridere convinto.


Avete ragione, se mi arrendo ora finirò solo per sbagliare. Io ce la farò, non lascerò che le accada nulla di male.”

Affermò quindi deciso.


E noi ti aiuteremo fratellone!”

Esclamò Alice dandogli una pacca sulla spalla scherzosa.


Certamente, la tua famiglia è a tua completa disposizione.”

Concluse Carlisle sorridendogli rassicurante.


Lo so.”





E così le cose sembra si stiano sistemando. Mi dispiace mio caro Edward, ma non lascerò

che la tua umana scampi così il pericolo. Tu devi soffrire esattamente come ho sofferto io, solo allora la mia vendetta sarà compiuta.”

Purtroppo non tutti si rendono disponibili ad aiutarlo, qualcuno brama contro di lui, Jean Paul cela una verità, una verità che presto verrà allo scoperto.



RINGRAZIAMENTI:

*Grazie Bibina_88! Prima di tutto mi scuso ancora con te e spero tanto ora ti sia un po' più chiaro!

Sono comunque contenta che la mia ff ti piaccia e spero di cuore continuerai a seguirla!

*Grazie Confusina_94! Anche Jacob vedo non vi sta molto simpatico! Ahahah! Spero ti sia piaciuto!

*Grazie barbyemarco! Sono contenta che ti sia piaciuto il precedente, grazie! Spero ti piaccia anche questo!

*Grazie Bellas! Meno male, mi fa piacere ti sia piaciuto il romanticismo, spero sia lo stesso per questo!

*Grazie Nessie93! Come hai potuto leggere infatti l'ha aiutata per fortuna e non poco! Sono felice il capitolo undici ti sia piaciuto e hai ragione dovrebbero essere teneri più spesso! Hihi! Spero ti piacerà anche questo dodicesimo!

  
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