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Autore: 18Ginny18    02/10/2016    6 recensioni
[Sequel di 'Secrets']
La vita di Ginevra Andromeda Black era stata sconvolta da quella strana Creatura Oscura di cui ignorava il nome. Viveva dentro di lei, come un parassita, e pian piano cercava di prendere il controllo al suo posto.
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~The Black Chronicles~'
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Capitolo 2 - LA PROFEZIA

L'entusiasmo della ragazza svanì e per un minuto interminabile ognuno di loro restò in silenzio.
Ginevra sostenne lo sguardo del vecchio mago, chiedendosi di cosa volesse parlarle o quanti altri segreti aveva ancora da svelarle. 
- Ginevra - disse Silente, - ... la cosa è più complicata di quanto possa sembrare e potrebbe sconvolgerti, ma abbiamo deciso che è venuto il momento che tu sappia la verità. - Si fermò un attimo, lanciò una veloce occhiata a Regulus che prese la parola.
- Quando mi unì a Voldemort - pronunciare quel nome non gli costò nessuno sforzo e nessuno ne sembrò turbato, ma Ginevra non poté reprimere un brivido che le percorse tutta la spina dorsale.
Sirius lo notò e le accarezzò la schiena, con dolcezza. Lei lo apprezzò molto, ma non riusciva a capire il perché della propria reazione; non aveva mai avuto paura di pronunciare il nome del mago Oscuro e, sicuramente, quella era la prima volta che rabbrividiva nel sentirlo pronunciare da qualcuno che le stava vicino.
All’improvviso il ricordo di quel lampo verde le invase la mente. Chiuse gli occhi e si lasciò andare a un lungo e silenzioso sospiro. Quando il ricordo si attenuò fino ad assopirsi, Ginevra dedicò nuovamente la sua attenzione a Regulus.
- Avevo solo sedici anni - disse. - Non prendevo parte all’azione perché lui diceva che non ero ancora pronto e di questo credo di essergliene grato, in un certo senso. A quei tempi lui era al culmine del suo potere, ma bramava qualcosa che fosse in grado di fortificare il proprio potere ancora di più.
Si fermò e per un attimo sembrò perso nei suoi pensieri, poi, i suoi occhi si fissarono in quelli di Ginevra. Prima di proseguire esitò, era come se stesse valutando se rivelare o meno altre informazioni. Lanciò un’occhiata di sbieco a Silente, che fece un breve e impercettibile movimento di diniego con il capo.
Ginevra sembrò non notare quel breve scambio e restò in attesa che lo zio ritrovato continuasse a parlare.
- Lui avvertiva un potere al di sopra del suo. Inviava i suoi Mangiamorte alla ricerca della fonte senza mai trovarla. Ma nonostante passassero mesi, lui non si dava per vinto. Voleva quel potere, di chiunque fosse, in modo che nessuno osasse sfidarlo.
- Chi era la fonte? - chiese Ginevra e una strana sensazione si impossessò di lei. Temeva di conoscere la risposta.
Gli occhi di Regulus, che non si erano distaccati nemmeno per un secondo da quelli di lei, brillavano di una strana luce. 
- Tu - rispose. - Io facevo parte delle squadre di ricerca e fui l'unico a trovarti. Lo ricordo come se fosse ieri. Tu eri nel giardino di casa, a giocare con la terra - sorrise, perso nel ricordo. - Eri tutta sola e in quel momento ho pensato "Chi lascerebbe mai una bambina così piccola da sola? E se ingoiasse qualcosa di strano?".* 
Sirius ridacchiò. 
- Certo, prendimi in giro, fratellone. Ma sia io che tu sappiamo chi è lo sconsiderato - ribatté Regulus. 
Silente tossì leggermente e Regulus riprese il racconto. 
- Comunque, quel giorno scoprì che tu eri in grado di fare delle magie stupefacenti, fuori dal comune. Eri capace di padroneggiare gli elementi della natura; ghiaccio, fuoco, aria, terra... 
- Ma poco dopo abbiamo dovuto bloccare questi tuoi poteri - aggiunse Remus, - perché non sempre riuscivi a capire quello che facevi e la maggior parte delle volte rischiavi di attirare i Mangiamorte, che venivano allontanati da Regulus... ma, purtroppo, eri capace anche di molte altre magie. Magie terribilmente pericolose. 
- Quando credevamo di aver fermato ogni forma di pericolo, questo ha generato un potere ancora più forte. 
- Non... non credo di capire - disse Ginevra, confusa. - Cosa vuol dire "terribilmente pericolose". Ho... fatto del male a qualcuno?
Ginevra sentì Sirius stringersi nelle spalle, ma non osò voltarsi verso di lui. 
Silente trasse un profondo sospiro. - C'è stato il rischio, una volta - ammise. - In un momento di rabbia hai privato James Potter del tatto, della vista e dell'udito ma quando hai capito quello che stavi facendo ti sei spaventata e lo hai liberato dal tuo controllo.
Un brivido percorse la schiena della ragazza e per un istante sentì una leggera risata divertita nella sua mente. Scosse la testa, come per liberasi da un insetto fastidioso.
- Non devi sentirti in colpa, però - aggiunse Regulus in fretta. - Come abbiamo già detto, eri piccola e avevi qualche difficoltà a mantenere il controllo ma... non è colpa tua
La ragazza serrò gli occhi e strinse i pugni. - E allora di chi è la colpa? 
Regulus si zittì un attimo, guardando il fratello maggiore, indeciso. - Ricordi quando ti sentivi seguita o quando avvertivi di non essere proprio sola in una stanza? - Arricciò le labbra. - Be', non avevi tutti i torti. 
- Eri tu? - Ginevra era sbalordita. - Co... come? Perché? 
- Dovevo proteggerti da te stessa - sospirò sconfortato. - Bloccando i tuoi poteri abbiamo innescato qualcosa di molto più potente e sta cercando di uscire.
Il corpo della ragazza s'irrigidì un'altra volta e restò in silenzio. 
"Non potrai scappare ancora per molto", sibilò divertita quella voce irritante nella sua testa. "Hai bisogno di me". 
- Che cos'è? - la voce di Ginevra era diventata quasi un sussurro. 
- Non lo sappiamo - rispose Silente con tono greve. - Sappiamo solo che si nutre delle emozioni negative. 
Regulus si passò una mano sul viso. - Rabbia, dolore... tutto ciò la fortifica - spiegò. - Ho provato a fermarla ma...è troppo forte. L'ultima volta ti ha aizzata contro di me... Quando "Ice" è sparito era stato attaccato da te - aggiunse subito dopo aver visto l'espressione confusa della ragazza. 
A quel punto tutto iniziava ad avere un certo senso: il lupo, quella sensazione di completa energia... e la ferita al braccio che le bruciava, come in quel momento. Si portò una mano sul graffio e con la coda dell'occhio vide Remus abbassare la testa, dispiaciuto. 
- Ma questo ha anche dei lati positivi, diciamo - disse Regulus risvegliandola da quello stato catatonico. - Sei in grado di vedere il futuro o meglio, hai la possibilità di vedere degli eventi importanti, anche se a volte dolorosi.
- Non spaventarla oltre, Regulus - la voce di Andromeda rimbombò nelle orecchie dei presenti. 
Nessuno si era accorto che anche lei stava ascoltando quella storia, ma non sembravano voler dare a vedere la loro sorpresa.
- Non mi spaventa - provò a ribattere Ginevra ma la donna continuò a parlare, come se non l'avesse sentita. 
Il suo istinto di protezione era ormai attivo e non voleva che sua nipote soffrisse ancora. L'aveva vista cambiare espressioni man mano che le veniva rivelata una parte di verità e non sopportava più di continuare ad ascoltare in silenzio. 
- Tu non dici niente, Sirius? - chiese aiuto all'Animagus che restò impassibile e lei s'innervosì. - PER DIANA, È TUA FIGLIA! 
- Dromy, tesoro - tentò di dissuaderla il marito. - Ginevra ha tutto il diritto di sapere... 
- È ANCORA UNA BAMBINA! 
- NON SONO PIÙ UNA BAMBINA - gridò la ragazza scattando in piedi, con furia. - SONO STANCA DI SENTIRVI DIRE CHE NASCONDETE DEI SEGRETI! È LA MIA VITA E VOGLIO DECIDERE IO COSA È GIUSTO O SBAGLIATO PER ME! 
Andromeda annuì soltanto. - Fai come vuoi - e detto questo uscì dalla stanza. 
Quando Ginevra provò ad andarle dietro per scusarsi, Ted sospirò. - Tranquilla, tesoro. Le parlo io - e seguì la moglie. 
Dopo un po', la ragazza tornò a sedersi accanto al padre, che la tenne per mano tutto il tempo. 
- Com'è possibile che riesco a vedere il futuro? - gli chiese guardandolo dritto negli occhi. Voleva sapere e voleva che fosse suo padre a parlare. 
Sirius deglutì a vuoto e anche se l'argomento non gli andava molto a genio, si schiarì la gola e iniziò a spiegare. - Silente ha una teoria... secondo lui questa cosa che si nutre delle tue emozioni è in grado di trasmetterti una parte dei suoi poteri, una parte amplificata delle sue caratteristiche non del tutto umane, ecco. 
- Ma non si nutre solo delle emozioni, a quanto pare - disse Remus, dopo aver taciuto fino a quel momento. - Quando ti ho ferita al braccio, qualche anno fa, ho innescato un lento processo di transizione alla licantropia e se non è già successo, ti trasformerai in un lupo e probabilmente quella specie di demone cercherà di sfruttarlo a suo vantaggio - aggiunse in tono di scuse. 
Si passò una mano sul viso. Non osava guardare in faccia la sua figlioccia.  
La ragazza provò a nascondere la paura che stava provando in quel momento. Dentro di sé si era annidata una specie di demone e lei, inconsapevolmente, lo stava aiutando a uscire. 
Guardò Remus, non sapendo cosa dire davanti a quell'espressione colpevole che era dipinta sul suo volto stanco, dove erano presenti nuove cicatrici che tratteggiavano la pelle da parte a parte. 
- Mi dispiace - mormorò il lupo mannaro. - È colpa mia. Sono un mostro. 
A quel punto Ginevra scattò in piedi e si piazzò davanti a lui, prendendogli il viso tra le mani, per guardarlo dritto negli occhi. 
- Ascoltami bene, Remus John Lupin - esclamò con decisione. - Tu non sei un mostro e non devi dispiacerti di niente. Se osi soltanto dirlo un'altra volta giuro che non appena divento maggiorenne te ne faccio pentire a suon di incantesimi e fatture. Sono stata chiara? 
Cadde un breve silenzio che Sirius non perse tempo a troncare con una sua risata silenziosa. 
- Proprio non riesci a capirlo? - disse Remus, stanco di ripeterlo. - Se diventi come me è solo colpa mia! 
- Ma allora sei tu che non capisci! - sbottò Ginevra. - Non hai capito che non mi importa cosa diventerò? E anche se riuscissi a trasformarmi in un lupo? Non è mica la fine del mondo! Forse potrebbe tornarmi utile, in futuro. 
Regulus sospirò, conoscendo benissimo il senso di quelle parole perché sapeva che Ginevra aveva iniziato a familiarizzare con il suo lato da lupo senza dirlo a nessuno. 
- Non è divertente, Ginevra.
- Dico sul serio - protestò. - Vedetela come un arma segreta da poter usare contro Voldemort quando scoppierà un guerra. Basta che fate scendere me in campo e il gioco è fatto! 
Il sorriso di Sirius sparì all'istante come quello del fratello, e Remus sembrava spaventato all'idea. 
Silente, invece, sembrava l'unico a proprio agio. 
- È curioso che tu lo dica, in un certo senso. Perché c'è una profezia che parla proprio di questo - enunciò. - È stata fatta poco prima della nascita di Harry. Ed è a causa di questa profezia se Voldemort ha cercato di ucciderlo quindici anni fa, ignorando ciò che realmente conteneva. Credeva che uccidendolo avrebbe adempiuto il suo destino ma si sbagliava. E da quando Harry gli è sfuggito poche settimane fa, ha deciso di ascoltare per intero la profezia per capire come distruggerlo. 
- Ma se lo facesse - disse Sirius, - scoprirebbe l'altra metà della profezia che conosciamo in pochi. 
Silente annuì. - Io sono stato il primo ad ascoltarla e la ricordo perfettamente, ed è necessario che anche tu la conosca, Ginevra. Ma né Harry né nessun altro dovrà sapere tutto ciò. Sei pronta?
Ginevra annuì e si preparò ad ascoltare con attenzione. Il vecchio mago le parlò della profezia e tutto lasciava pensare che Harry fosse il prescelto, poi si fermò per qualche istante e la ragazza capì che era arrivato il momento critico. 
- ... il solo col potere di sconfiggere il Signore Oscuro nascerà all'estinguersi del settimo mese... Ma colei che è in grado di cambiare il fato, decreterà il trionfo, o la caduta del mondo magico. Il potere dovrà essere gestito, controllato da chi può contenere il suo stesso destino... Come l'ombra del suo immenso potere, avvolgerà l'intero mondo magico e se non controllato, porterà alla distruzione di ciò che conosciamo... 
- Questo significa che Harry è colui che sconfiggerà Voldemort, giusto? 
- Non è esatto - la corresse pacato Silente. - Lui ha grosse probabilità di riuscirci, ma solo tu sei in grado di cambiare la profezia. 





ANGOLO AUTRICE: 
Ciaaaooooo!!! 
Scommetto che vi ho confuso. Be', lo sono anch'io! 
Vi confesso che è difficile scrivere una storia del genere. Spero che i capitoli successivi vengano molto più facili da descrivere. 
Ringrazio ancora una volta M_G_Weasley e Moony1960, per aver recensito il prologo. Siete fantasticheeeee!!!! <3
Alla prossima
18Ginny18

*Questa parte proviene da una FF della serie, se vi va dategli un'occhiata ;)
  
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