Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Luine    07/05/2009    2 recensioni
La strega dell'oscurità guardò di nuovo là, dove vi era stato seduto Riven... lo Specialista continuava a fissare quel pacchetto orrendo regalatogli da Stella. Un San Valentino come tanti da festeggiare per le Winx. Tutto sembra normale, ma cosa succede se le Trix sono in libertà vigilata? E se una di loro usasse un Riven pieno di dubbi per arrivare al proprio scopo?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7


«Stella!» il grido di Bloom fece sussultare la fata del Sole e della Luna e fece vibrare la coscienza di tutte le fate che circondavano la grossa sfera nera. «Stella, ricorda il consiglio di Faragonda! Presto, espandi il tuo potere e concentralo sulla sfera! Solo tu puoi raggiungere le nostre amiche! Riesci a sentirle, vero?»

«Sì, le sento! Ma sono troppo deboli!» gridò in risposta la fata del Sole e della Luna: riusciva a sentire le loro flebili coscienze attraverso l'involucro di furore e paura di cui Faragonda aveva loro parlato.

Quelle entità maligne erano reali e sembravano avere una coscienza loro che le sfioravano e volevano divorare i loro cuori.

Esse chiamavano Stella e le sussurravano parole con le loro voci suadenti e sibilanti.

Stella, splendida fata del Sole, perché ti lasci offuscare da queste sciocche che ti porti dietro?

Sì, erano voci decisamente seducenti...

Lasciale, abbraccia l'oscurità e diverrai più bella e più ammirata che mai.

Bella e ammirata... beh, Stella lo era già. Ma diventarlo ancora più di quel che era?

Tutti gli uomini ti cadranno ai piedi. Questo continuavano a sussurrare le voci. E lei sentiva che, forse, non sarebbe stato male voltarsi al male... furore e paura non sembravano poi così cattivi, no?

«Stella!» il grido di Bloom le arrivava da lontano e le impediva di comprendere tutte le parole che le due coscienze volevano dirle.

Non farti comandare a bacchetta da Bloom! Lei vuole quello che tu hai, un grande potere e un grande fascino. Lei è invidiosa.

Stella ci pensò un attimo: Bloom era la sua migliore amica, non le aveva mai dato l'idea di essere invidiosa. Beh, magari un pochino, nell'intimo lo sarà anche stata: Stella era la fata più bella dell'intera dimensione magica, dopotutto.

E vuoi diventare la fata più bella dell'intera dimensione magica!

Lei lo era già, non aveva bisogno di diventarlo!

E la più potente, anche!

Potente... lo era già. Come poteva diventare più forte? Se fosse bastato per aiutare le sue amiche... Era davvero possibile?

Certo che è possibile! Basta che volti le spalle alle tue amiche! Basterà tagliare ogni legame con loro e allora sì che potrai dire di essere davvero potente! Solo così, bellissima fata del Sole e della Luna. E poi, dopo questo, sarai ancora più ammirata... sempre più amata. Intere schiere di sudditi si inchineranno ai tuoi piedi quando passerai, estasiati dalla tua immensa bellezza. Tutte le donne, quando ti vedranno, si strapperanno i capelli dalla rabbia e dall'invidia.

Un certo piacere comincio a formarsi alla bocca dello stomaco di Stella. Beh, dopotutto, pareva molto divertente. Tutti i suoi pensieri sulle sue amiche sparirono nei recessi della sua mente. Ora l'avidità entrava in lei e scorreva a fiumi.

«Stella!» di nuovo, il grido fastidioso di Bloom la distolse dalle sue fantasie.

Basta che lasci le tue amiche e ti unisci a noi. Dimentica Bloom. Dimentica le morenti Flora e Musa... ormai non sono che un ricordo. Non hai bisogno di loro, zavorre che ti impediscono di librarti più in alto che mai!

Flora e Musa... quell'eco la spaventò. Il ricordo di ciò che stava succedendo tornò, stupendola come una secchiata d'acqua gelida. Loro erano le sue amiche! Musa e Flora stavano morendo... e lei... lei pensava alla sua bellezza e all'invidia inesistente delle sue compagne! Sentì la rabbia montarle dentro, il disgusto per se stessa. Come poteva dirsi ancora una Winx? Ma poi sentì la tranquillità di Tecna, la pacatezza di Aisha e la solidarietà di Bloom entrare in lei e placarla.

«Le mie amiche... loro non sono arrabbiate con me!» mormorò.

Stella, tu sei più forte di loro. Puoi distruggerle!

Questo le stava dicendo la sua migliore amica, o almeno quella parte della sua coscienza che poteva toccare.

Non mollare! Queste le parole Tecna.

Noi siamo con te. E queste di Aisha.

Come poteva abbandonarle?

Le tue amiche ti considerano frivola, ti detestano. Tecna, Aisha, Bloom ti considerano un'oca senza cervello. E Flora e Musa...

«Non è vero...» Stella scosse la testa, disperata. «Loro mi vogliono bene!»

Le voci risero maligne. Povera illusa! Lascia morire Flora e Musa, tanto ti disprezzano e ti odiano!

«No, non è vero! Mi dispiace!» sbottò Stella. «Non mi lascerò abbindolare da voi! Tra me e le mie amiche c'è un rapporto di amicizia e complicità che dura da troppo tempo! Le vostre insulse parole non mi sfiorano! Salverò le mie amiche!»

E l'ammirazione che vai cercando? Nessuno ti ammirerà mai abbastanza con loro tra i piedi!

Ma Stella sbuffò. «Come si può ammirare una persona che lascia morire le sue amiche?»

La fata del Sole e della Luna chiuse gli occhi e concentrò se stessa sulla sfera sotto i suoi piedi e fu proprio da essi che fece fluire il proprio potere che somigliava molto ad oro liquido.

No. NO!

Annientò furore e paura col potere del sole che stava ricoprendo la sfera nera in tutta la sua interezza, le isolò e le rese inermi. Non avrebbero più detto menzogne, non avrebbero più tentato di farle abbracciare il male.

Ben fatto, Stella!

L'esaltazione di Bloom percorse la fata con una scossa particolarmente piacevole.


***


Faragonda, dal basso, sorrise compiaciuta.

«Sapevo che Stella avrebbe capito!» esclamò.

«Capito cosa, preside?» domandò Sky. «Può spiegare anche a noi?»

La donna si voltò verso di lui. «Vedi, la sfera di sentimenti negativi sta assorbendo i poteri di Flora e Musa... e immagino che, in un modo che non conosco neanche io, riesca a colpirle nei loro punti deboli. C'è Flora che rischia di venire uccisa dall'assenza di luce e sole, perché la sfera è oscurità pura e le piante non possono crescere senza la luce del sole. Grazie al potere di Stella, Flora sarà salva!»

«Ma, preside... e Musa?» fu la domanda preoccupata di Timmy. «Qual è il punto debole di Musa?»

La preside guardò verso l'alto. «Il silenzio...» mormorò. «Il silenzio che non può essere penetrato da alcun suono...»

«E come può salvarsi, allora?» domandò Sky, stringendo la mano intorno all'elsa della spada che teneva attaccata alla cintura.

«Ce la farà. Stella ha avvolto la sfera in un guscio di sole liquido!» spiegò la preside, ma poi guardò di nuovo gli Specialisti e Nabu e sul suo viso si sarebbe potuta vedere la preoccupazione, se tutti non fossero stati troppo presi dal problema delle Winx.

«Ho capito!» annuì il principe di Eraklyon. «Ha creato una specie di contatto tra loro e la sfera, è esatto?»

«Sì, è così!»

«Ma avrebbe potuto farlo anche Bloom, no?» chiese Timmy, passandosi timidamente una mano sulla nuca. «Sì, insomma... Bloom ha il potere del fuoco del drago, che è vita!»

Faragonda sospirò. «Non hai tutti i torti, Timmy. Ma vedi, il fuoco del drago è infinitamente più potente del sole di Stella. Purtroppo, l'Enchantix di Bloom non è ancora completo e questo le impedisce di gestire al meglio i suoi enormi poteri... avrebbe potuto distruggere la sfera e tutta Alfea, se non l'intera Magix!»

«Il potere di Bloom è veramente grandioso!» esclamò Nabu, ammirato.

Faragonda annuì. «E non va sottovalutato. Ma...» li passò in rassegna con lo sguardo. «Ditemi un po': dove sono Helia e Riven?»

Fu Brandon ad inarcare un sopracciglio e così perse per un momento l'aria accigliata. «Riven?» chiese, come se si ricordasse di aver dimenticato di portare qualcosa.

Sky si rabbuiò. «Helia è con i Templari... stanno usando una delle nostre navette trans-dimensionali per arrivare qui. Ma la quantità di magia che i Templari devono usare per tenere calma Icy, finché non le avranno fatto riavere il braccialetto, rende più lento il trasporto. Arriverà a momenti, immagino. In quanto a Riven... l'ho chiamato più volte, ma non ha mai risposto.»

La preside di Alfea si fece più preoccupata. «Hai detto Icy?»

«Sì.» confermò Sky.

«E Darcy?»

«Credevamo fosse qui ad Alfea insieme alla sorella...» spiegò il principe di Eraklyon. «Icy non sapeva che fine avessero fatto, almeno da quel che ci ha raccontato!»

«Bah!» fu il commento di Brandon. «Non ci si può fidare di quelle streghe!»

Faragonda scosse la testa. «No, hai ragione, ma Darcy e Stormy non sono insieme, purtroppo.»

«Pensa che Riven potrebbe essere nei guai?» continuò Timmy.

«Non credo!» rispose Brandon, prima che Faragonda potesse aprir bocca. «Riven sarà a Fonterossa a poltrire!»

«E allora perché non risponde?» replicò l'altro. Il ragazzo di Stella alzò le spalle.

«Cosa vuoi che ne sappia?»

«Beh, invece di stare lì a far niente...» lo rimproverò Sky. «perché non provi a rintracciarlo? Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile!»

«E perché? Tanto stanno facendo tutto le Winx!» fu la risposta dello scudiero.

Lo sguardo di Sky si fece minaccioso e fece capire a Brandon che, forse, era davvero il caso di riprovare a chiamare lo Specialista disperso.


***


La fata dei fiori continuò a scivolare verso il basso. Le ali erano troppo pesanti e non sarebbe riuscita a sbatterle nemmeno con un enorme sforzo di volontà.

I suoi piedi toccarono una superficie fredda. Stavolta non sentì nessuna scossa.

Si adagiò a terra, con gli occhi chiusi. Finalmente avrebbe potuto riposare... Stormy avrebbe aspettato. Ma forse Stormy se ne era anche andata, perché non sentiva più la sua presenza. Non sentiva più niente.

«Combatterò dopo...» sussurrò, ancora.

Qualcosa, mentre pronunciava queste parole, sfiorò il suo cuore, qualcosa che, per quanto leggero, le attraversò il corpo come una scarica elettrica. Solo che stavolta non le fece male: un calore simile a quello del sole si avvicinava a lei in modo dolce, ma deciso. Il senso di stanchezza e di spossatezza lentamente passavano.

Il calore la avvolse dalla punta dei capelli a quella dei piedi... riconosceva qualcosa in quella sensazione.

«Stella?» ebbe la forza di chiedere. Era possibile che fosse davvero lei? «Stella!»

«NO!» il grido di Stormy le perforò le orecchie e la costrinse ad aprire gli occhi. Alzò lo sguardo e vide la strega delle tempeste ancora a mezz'aria. La sua rabbia e il suo stupore erano ben visibili sul suo volto, mentre piccole scariche elettriche le uscivano dalle orecchie.

«Musa!» sussultò Flora. Si guardò intorno, alla ricerca della fata della musica. «Musa, dove sei? Stai bene?»

«Sono qui!» fu la debole risposta che ricevette.

Flora riuscì a vedere un braccio, in lontananza, che si alzava. E riconobbe il guanto bianco di Musa. Scattò nella sua direzione, con un'energia che non credeva di possedere, dopo quell'attacco di sonno che aveva avuto.

«Dannate fatine!» gridò Stormy. Lanciò un nuovo colpo, ma Musa fu più veloce: si mise seduta e riuscì a creare una barriera tra lei, Flora e la strega.

«Ho avuto la sensazione di cadere...» mormorò, non appena Flora fu abbastanza vicina da abbracciarla.

«Anch'io...» annuì l'altra. «E ho sentito la voce di Bloom! E l'energia solare di Stella!»

Musa annuì. «Sì, anch'io.»

«Cos'è successo?»

«Credo...» Musa alzò lo sguardo su Stormy che si stava dannando nel cercare di penetrare le difese delle due fate. «Credo che sia riuscita a donarci la loro energia, in qualche modo...»

«Ma come?»

Musa le fece l'occhiolino. «Ehi, la secchiona sei tu!»

Flora non ci mise molto ad arrivare alla conclusione. «Ma certo! La convergenza!»

La fata della musica annuì. «Perfetto! Direi che ci sei arrivata!»

Risero tutte e due, sciogliendo la tensione.

Stormy, però, stupefatta, continuò a lanciare nuovi attacchi, ma nessuno di essi riuscì a scalfire la barriera... le sorti si stavano rovesciando. Ancora una volta.

«No!» gridò. Nella sua voce vi era panico. «Non è possibile! Vi ho sconfitte! La mia sfera avrebbe dovuto risucchiare tutta la vostra linfa vitale! Io non capisco... perché i miei poteri non funzionano più?»

«Perché sei un'inguaribile sciocchina!»

Non solo Stormy si voltò di scatto, pure le due fate sussultarono nel sentire quella voce acuta.

«Stella!» gridarono, all'unisono.

La fata del Sole e della Luna rivolse loro una strizzatina d'occhio complice.

«E non solo!» Aisha apparve all'interno della sfera, poco distante da dove si trovavano Flora e Musa. Subito dopo arrivò Tecna, seguita da Bloom.

Flora si alzò in piedi, aiutando anche Musa. «Ma cosa ci fate qui?» chiese, piena di gioia. «Voi eravate in vacanza!»

Stella sospirò. «Non me lo ricordare! Pensa che ho dovuto anche affrontare Icy! E ho anche dovuto interrompere il mio piacevole soggiorno su Espero perché sono arrivati Bloom e Sky!»

Bloom annuì. «Sì, Helia ci ha avvertiti che le Trix erano scappate!» ma guardò Stormy che, furiosa e confusa, era rimasta impietrita a guardarle. Un'espressione risoluta apparve sul volto della custode del fuoco del drago. «Ma lasciamo a dopo le spiegazioni! Stormy, sei pronta a perdere?»

«Io non perderò, stanne certa, piccola sciocca!»

Schizzò in direzione di Bloom, un pugno alzato che aprì velocemente, rilasciando una scarica elettrica. La fata si protesse con una debole barriera di fuoco.

«Coraggio, ragazze!» gridò. «Adesso ci serve la convergenza!»

«Non vi permetterò di farlo!»

Stormy aveva capito che il suo sogno di gloria stava per finire. Era arrivata a un passo dai suoi obiettivi, ma stava capitolando. La furia le fece perdere il controllo dei propri poteri che si manifestarono sotto la forma di scariche elettriche che le uscivano dalle orecchie e le annebbiavano la vista. Si gettò in picchiata su di loro, decisa a separarle, in qualunque modo: aveva capito cosa avevano intenzione di fare e non poteva permetterglielo.

Musa creò un'altra barriera.

«Dovrebbe bastare!» esclamò. «Abbiamo tutto il tempo per creare una convergenza!»

«Ottimo lavoro, Musa!» la elogiò Bloom e le porse la mano. «Coraggio, adesso! Convergenza!»

«Convergenza!» risposero le altre all'unisono, prendendosi per mano.

La loro energia magica crebbe a dismisura, cominciarono a vorticare in un girotondo sempre più veloce e luminoso, mentre i loro poteri si fondevano in una scia compatta di polvere fatata.

Improvvisamente, un calore insopportabile si impadronì dei loro corpi, le loro mani sembravano sul punto di esplodere e l'ambiente che le circondava cominciò a pulsare ferocemente. Tutte e sei riuscivano a sentire ciò che stava succedendo, mentre Stormy, cercando di spezzare la barriera creata da Musa, urlava, resa folle da una rabbia incontenibile. Solo allora si staccarono le une dalle altre, mentre ogni fibra del loro corpo sembrava andare a fuoco.

Guardarono il centro dell'involucro che le teneva prigioniere: lì vi si stava formando una massa scura che si gonfiava sempre di più, mentre il calore aumentava ancora. Le fate sudavano e, timorose, si scambiavano occhiate, cercando nelle altre la risposta alla loro domanda: come fuggire a quell'inferno?

«Il potere di convergenza!» esclamò Tecna, avvicinandosi alla massa scura. «Dobbiamo aver creato noi questa strana materia!»

Musa sussultò, seguendola. «Cosa?»

Flora annuì. «Ricordate l'ultima lezione di Faragonda per le fate Enchantix? Ha detto che la polvere di fata spezza gli incantesimi oscuri, ma che, in un caso su un milione, se le fate ne vengono inghiottite, può succedere che la polvere e il potere oscuro si fondano, creando una bomba a orologeria!»

«Cosa?» gridò Stella. «Non è possibile! Il potere di convergenza non può fallire! Lo ha detto Faragonda!»

«Ma non hai sentito cosa ha detto Flora, poco fa?» sospirò Tecna. «La verità è che abbiamo sbagliato tattica! Ci siamo fatte giocare!»

«In che senso?» volle sapere Bloom, adocchiando preoccupata la massa scura che si stava ingrandendo.

«Nel senso che ci siamo fatte prendere dall'urgenza di essere tutte insieme! Ma dovevamo colpire sia da dentro che da fuori!» la fata della tecnologia scosse la testa. «L'avevo detto, ma furore e paura alla fine ce l'hanno fatta: ci hanno fatto avere paura di non rivedere più le nostre amiche! Hanno giocato su ognuna di noi e sulle nostre debolezze!»

L'ambiente attorno a loro cominciò a bruciare e ogni fibra del loro corpo cominciava a risentire del troppo calore. Le pareti si fecero di un colore simile all'oro mischiato al sangue. Guardandosi intorno, con voce tremante, Bloom disse: «Ti ricordi cosa bisogna fare se succede! Vero, Tecna?»

«A dire il vero, no!» rispose Tecna, sofferente. «Non riesco nemmeno a trovare una soluzione... il caldo non aiuta i miei chip a funzionare a dovere...»

«Flora!» gridò ancora Bloom.

«Era... era suonata la campanella di fine lezione... e doveva continuare lunedì!» rispose Flora, tremante, col corpo sudato per via del troppo caldo.

«Ah, allora siamo proprio a posto!» sbottò Stella.

«E cosa possiamo fare?» chiese Aisha, cercando di mantenere ancora un po' di sangue freddo.

«Abbiamo la nostra convergenza. Dobbiamo provarci!» esclamò Tecna.

«Ma... se è questa che l'ha creata...»

«Non abbiamo molta scelta!»

«Ragazze!» Bloom prese tra le mani quella di Musa e di Flora. «Dobbiamo provarci! Ha ragione Tecna: non possiamo stare qui a rimuginare!»

«Cosa c'è, stupide fatine? Avete combinato i guai e non riuscite a tirarvene fuori? Ah! Moriremo tutte insieme!» gridò Stormy, impossibilitata a compiere qualsiasi movimento al di là della barriera che, ancora, resisteva.

«Beh, tu vorrai anche morire, Stormy, ma noi no!» sbottò Musa, stringendo a sua volta le mani dell'amica.

«Vedremo chi morirà!» continuò la strega, mostrando il suo sguardo più cattivo. «Comunque vada, spero proprio che siate voi!»

Stavolta le fate la ignorarono e tornarono a guardarsi negli occhi. L'indecisione era sparita. «Per Magix, per Alfea, per le Winx!» gridarono all'unisono. Si posizionarono sopra la massa pulsante e cominciarono a girare sopra di essa.

Una luce bianca le inghiottì. Da dove venisse era un vero mistero, ma sentivano tutti i sentimenti positivi che vi erano all'interno, sentivano calore e gioia. Le sei Winx potevano la forza di quei poteri entrare in ogni fibra del loro essere. Sì, stavolta potevano farcela.

Erano consapevoli della presenza delle altre solo per via delle loro mani, perché la luce era talmente intensa che le aveva accecate.

E, improvvisamente, dal fondo del loro cuore, capirono che l'unico modo per distruggere i sentimenti negativi che componevano la sfera, uniti alla polvere di fata, era ancora polvere di fata. Polvere di fata incontaminata, quella che usciva dalle loro ali.

«Potere di convergenza!»


Allora? Com'è andata stavolta? Siamo in dirittura d'arrivo, ormai. Tra due capitoli (forse tre, ma non prometto niente) questa avventura delle Winx si concluderà. Ho dato molto spazio alle nostre fatine preferite in questo capitolo e in particolare alla mia. Che volete farci, sono un po' di parte. XD


Ma passiamo a rispondere alle recensioni. Lo scorso capitolo ho stabilito il mio record personale (il messaggio subliminale è: congratulatevi! Scherzo XD):


MUSICAL: sono felice che la mia storia ti stia piacendo, non ero molto sicura del risultato essendo il mio primo esperimento sul campo. Nuovi pareri per me sono sempre bene accetti per capire come devo muovermi. Spero che vorrai darmi il tuo anche su questo capitolo. XD


gaiaRB: beh, i giochi non sono ancora finiti. Come pensi che sia andata? La tua curiosità è stata appagata? Almeno in parte spero di no, così posso costringerti a seguirmi (scherzo, naturalmente)! XD


bellezza88: ti giuro che sono talmente stordita negli ultimi tempi (sarà la primavera?) che mi sono dimenticata Riven (sebbene ne avessi scritto fino a poche righe prima). XD Effettivamente, tra gli Specialisti, è quello più «maschio», insieme a Brandon e Helia. XD Spero di sentirti presto!


mileybest: già ti vedevo davanti al monitor con i fazzoletti! Dai, almeno non hai dovuto usarli! XD A presto!



Ringraziamento speciale per MUSICAL e LaBabi che hanno deciso di inserire la storia tra le loro “Seguite”.


Quindi, come al solito chiudo il sipario e vi do appuntamento con il prossimo capitolo.

Un bacio,

Luine.


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Luine