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Autore: loveis4ever    04/10/2016    1 recensioni
Quali sono le conseguenze di "investire" un idol?
Quando un giorno Jade urta con la sua auto B.B. in un incidente del tutto casuale, la ragazza non può certo immaginare di aver quasi fatto fuori una star, anche se a lei del tutto sconosciuto.
La montagna di guai in cui Jade continuerà a cacciarsi, dopo questo evento, la porteranno a condividere lo stesso tetto proprio con B.B. ... anche il fato ci mette il proprio zampino, decidendo di giocare questo brutto scherzo ai due ragazzi, che non fanno altro che litigare dalla mattina alla sera, intervallati da una strana complicità che si crea tra di loro. Ma dai famosi litigi può nascere qualcosa? L'amore è alle porte oppure è destino che rimangano solo due persone che si detestano?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Break me Fix me

 
-Take me to church, I'll worship like a dog at the shrine of your lies, I'll tell you my sins and you can sharpen your knife, Offer me that deathless death, Good God, let me give you my life!- Sento da qualche parte della stanza il telefono suonare, forse è la terza volta che suona, ma la mia voglia di alzarmi è pari a zero.
Ho passato tutta la notte a bere come una spugna ed a piangere come una fontana. Il telefono continua a suonare perforandomi i timpani, e così che mi decido finalmente ad alzarmi dal letto,  mi avvio alla ricerca di quel maledetto strumento di tortura e lo trovo buttato sulla poltrona accanto alla piccola libreria della camera da letto.
–Pronto?- rispondo senza vedere chi mi chiama, e intanto cerco a terra i vestiti che ho sparso la notte precedente.
- Jade, ma dove sei finita? E’ da due ore che ti aspetto al lavoro!-  Lydia il mio capo mi parla con la voce agitata, guardo l’orologio e vedo che sono le 10:15, sono in enorme ritardo e io non sono mai in ritardo.
-Lyd arrivo subito, te lo prometto.- Prendo i jeans che sono sulla poltrona e una maglia  di colore bianca e mi avvio in fretta e furia a cambiarmi.
- Adesso che so che sei viva te la puoi prendere con comodo.- Lydia è la migliore di sempre, si preoccupa sempre di me ed è anche un buon capo.
Chiudo la telefonata e mi cambio velocemente, do uno sguardo alla camera in disordine, ci sono bottiglie di tequila e birra sparse in giro per la stanza e vestiti gettati alla rinfusa sul pavimento, alla fine,  devo mettere ordine in questa maledetta stanza.
Vado a specchiarmi e per poco non urlo dallo spavento.
Sono orribile, ho delle occhiaie che mi arrivano alla bocca, gli occhi rossi e gonfi come se mi avessero preso a pugni e i capelli come se avessi presso la scossa.
Pettino i capelli velocemente e faccio uno chignon che mi sembra decente e passo il correttore sotto le occhiaie, ma la situazione non migliora, anzi sembra che abbia accentuato il gonfiore degli occhi. Sono un tale disastro.
Inforco gli occhiali da sole, la borsa, il telefono ed esco di corsa dalla casa.
Vado alla macchina, una vecchia volvo di colore grigio che sta iniziando a corrodersi dalla ruggine, m'infilo all’interno, accendo la radio e mi avvio finalmente verso la libreria di High Bridge. Durante il tragitto non posso fare a meno di pensare a quello che è successo la notte precedente.
- Mi dispiace Jade, tra di noi le cose non possono più continuare così. Penso che dobbiamo finirla adesso!- Il mondo mi crolla di nuovo addosso, sento il mio cuore frantumarsi ancora una volta, ma so che è colpa mia.
 Dovevo capire che c’era qualcosa che non andava da quando i nostri rapporti intimi sono diventati meno frequenti, fino a scomparire del tutto.
-Hai un'altra Ryan?- Gli domando con la voce spezzata mentre guardo il mio uomo, anzi il mio ex uomo, che mi squadra con occhi freddi come se lasciarmi non lo toccasse minimamente. Alla mia domanda però abbassa gli occhi, colpevole, e lì capisco tutto.
Capisco i suoi “Mi dispiace, Jade ma devo vedere degli amici”, “Non posso Jade ho da fare”.
–Mi dispiace Jade!- La mia mano reagisce in due secondi e gli sciocco uno schiaffo che si riversa in tutta la casa, lui non si difende e io continuo a schiaffeggiarlo fino a quando non mi duole la mano.
–Mi fai schifo, anzi sai che ti dico vattene dalla tua puttanella e spero che anche lei si trovi un amante, perché lasciatelo dire mio caro, le tue abilità a letto lasciano davvero a desiderare.- Cerco di resistere dal piangere e mi faccio i complimenti per essere riuscita a parlare con voce ferma.
Lui prende il giubbotto ed esce sbattendo la porta. Fino a quando non sento la macchina allontanarsi, cerco di non crollare ma appena il rumore del motore diventa un piccolo ronzio mi piego in due a piangere.
Scuoto la testa in modo veloce per cacciare via i ricordi e faccio bene perché una macchia scura passa davanti alla macchina… e poi sento un botto.
Fermo la macchina  improvvisamente e guardo davanti a me ma non vedo niente.
“Oddio ho investito qualcuno, oddio, oddio.”  Esco in fretta dalla macchina e vado a vedere se ho davvero investito qualcuno, oppure se sia stata una mia impressione.
Davanti alla macchina c’è un ragazzo vestito di nero e dai capelli bianchi, il ragazzo è sdraiato a terra e non si muove.
“Porca miseria, adesso che faccio? Ho ucciso qualcuno! Perfetto, ora sono diventata anche un assassina oltre che cornuta.”  Mi piego a terra e scuoto il ragazzo fino a farlo girare di schiena.
Ha gli occhi chiusi e un bel bernoccolo rosso vicino all’attaccatura dei capelli, per il resto sembri che stia bene.
-Ehi tu, stai bene? Mi senti? Dimmi che non sei morto, per favore? Oltre a cornuta non voglio diventare anche un’assassina!- Tasto il petto per vedere se è ferito quando una mano mi blocca il polso.
–Sto bene!- Mi allontano dallo sconosciuto che si alza da solo, e poi mi punta i suoi occhi a mandorla addosso.
- Dovresti fare più attenzione a dove camini, potevi uccidermi.- Ha un accento straniero, quindi di sicuro non è nato qui, anche se ha una buona pronuncia.
Siamo entrambi in piedi a squadrarci fino a quando non sentiamo delle voci femminili venire dalla nostra parte. Il ragazzo fa una smorfia di disappunto e si avvia alla mia macchina, apre la portiera e si siede come se lo facesse da sempre. Continuo a guardarlo interdetta, non capisco se mi vuole denunciare o no.
“Per la miseria perché tutte a me? Che ho fatto di male nell’altra vita per meritare tutto questo?” Entro anche io in macchina ma non metto in moto, anzi , mi giro verso il ragazzo che mi guarda con gli occhi innocenti. Se vuole farmi sentire in colpa non ci riuscirà, infondo ha fatto la sua parte entrando in mezzo alla strada come un pazzo.
–Senti bellezza, cosa vuoi?- Faccio un respiro profondo e guardo il ragazzo che intanto fa un mezzo sorriso.
–Se tu mi porti via di qui, non ti denuncerò alla polizia per avermi investito. Cosa ne pensi?-
Ma che fa prende per il culo?”
Come scusa?- incrocio le braccia infastidita. - Punto primo, nemmeno ti ho toccato, perché la macchina non aveva un graffio, e secondo,  mi stai ricattando per caso?-
Le voci di prima si fanno più vicine e il ragazzo se ne accorge perché si mette in fretta il cappuccio della felpa e si mette una mano davanti alla bocca. Decisamente c’è qualcosa che non va.
–Prendila un po’ come ti pare, ma se fossi in te, mi porterei via di qui. Non hai altra scelta cappuccetto rosso.-
“Ufficiale, odio questo ragazzo.
Un gruppo di ragazzine escono da un vicolo e si avvicinano alla macchina, il bellimbusto si gira verso di me e mi fa il gesto di partire. Metto in moto la macchina solo perché sono in enorme ritardo, se avessi avuto il tempo di discutere il ragazzino capirebbe che sarebbe meglio starsene zitto.
- Jade.- Lo dico senza pensarci e il ragazzo che intanto abbassa il cappuccio rivolge la testa verso la strada e con la coda del occhio vedo che fa un mezzo sorriso.
–Come scusa?-
Fa pure il finto tonto adesso.”
– Jade, non cappuccetto rosso.- Se non stessi guidando, lo strangolerei volentieri perché il deficiente ride.  Se ce una cosa che odio è quando la gente mi mette dei soprannomi, non mi piaceva da ragazzina e non mi piace adesso. Nella macchina scende il silenzio e io accendo lo stereo della macchina mettendo la usb con tutte le mie canzoni preferite, partono gli Immagine Dragon che personalmente adoro.
 –Grazie.- Dal tono di voce non sembra molto felice della  cosa , anzi è piuttosto scocciato.
–Ti sei sprecato, comunque prego.- Il telefono prende a squillare di nuovo.
“Che palle ma che vogliono tutti oggi?”
–Ciao Gabriel!- Ora mancava solo mio fratello maggiore.- Jade, mi serve un consiglio,  devo andare a New Orleans quest’ fine settimana e non so cosa portare da vestire.-
“Respira Jade, Respira.”
- Vaffanculo Gabriel, mi chiami solo per questo? Ora chiudo se non ti dispiace.- Chiudo il cellulare e entro nel parcheggio della libreria.  Finalmente al lavoro e tra i miei adorati libri.
Scendo dalla macchina e anche il bellimbusto mi segue, chiudo la macchina e mi avvio dentro. Lydia è immersa tra le scatole dei nuovi libri, che a quanto pare dovevano arrivare oggi.
- Lyds mi dispiace tanto, non era mia intenzione fare così tardi.- Lydia si gira verso di me e mi sorride con un sorriso materno, so quanto le costa stare in libreria con una bambina piccola a casa.
 -Tranquilla.- mi guarda preoccupata. -Stai bene?  Hai una faccia da far invidia ad un cadavere.-
Un altro motivo per cui adoro questa donna è che non ha peli sulla lingua.
–Io e Ryan ci siamo lasciati, anzi quel senza palle ha lasciato me.-
 Lydia smette di tirare fuori i libri dallo scatolone e mi guarda con gli occhi sbarrati.- Oddio Jade, mi dispiace tanto. Devi essere a pezzi.-
Faccio un alzata di spalle per dirle che sto bene e mi avvio anche io ad aiutarla.- La verità e che non mi fa male il fatto che mi abbia lasciato, tanto il fatto che mi abbia tradito! Quel gran figlio di … di puttana.- Poggio la borsa al bancone e tolgo gli occhiali da sole mostrando la mia faccia da zombie.
-Jade hai fatto a pugni con qualcuno?- Alzo gli occhi al cielo, non so perché pensino che io sia una violenta, insomma ho fatto a pugni una volta con una ragazza ma da allora sono stata tranquilla.
- Questo è per aver bevuto come una spugna e per essere stata sveglia fino alle 5 del mattino buttando tutte le sue cose alla rinfusa.-
 Lydia si rimette al lavoro seguita dalla sottoscritta, ha un sorriso sulle labbra si vede che è fiera di me. -Senti neomamma perché non vai a casa dalla tua bimba, qui ci penso io.- Lydia annuisce e si avvia a prendere le sue cose quando il bellimbusto entra in libreria con aria circospetta e si incammina verso di me.
 “Cavoli mi ero dimenticato di lui.”
–Quindi lavori qui?- vedo che fa una gira volta fissando i scaffali e poi fa un sorriso di scherno.
Odio questo tipo.
- Non hai l’aria di una bibliotecaria, sembri più una stronza che giudica.-
Senti da che pulpito.”
 –Allora io vado.- Lydia si ferma in mezzo alla stanza vedendo me e bellimbusto uno di fronte all’altro.
-Lui chi è?-
Non riesco a dire una parola che il bellimbusto mi precede.- Sono il ragazzo che ha investito.-
Lo fulmino con lo sguardo e lui mi fa l’occhiolino. Facevo meglio ad investirlo per davvero.
-Cosa? Stai bene? Oddio, denuncerai Jade? Sei qui per il risarcimento?  Vuoi che ti portiamo all’ospedale?- Non credevo che una persona potesse dire tutte quelle parole senza respirare.
- Non l’ho davvero investito e lui che si e fiondato sulla mia macchina,  mi ha persino intimato di partire perché si trovava nei guai. Puoi stare tranquilla, sta bene.-
 Bellimbusto e Lydia mi fissano. La castana sorride sollevata e si mette la borsa alle spalle e va verso l’uscita solo per poi fermarsi e dire:- Bene, divertitevi ragazzi!- 
 Questa giornata avrà fine?
- Sei indisponente.- Alzo un sopracciglio e scuoto la testa, ormai ci rinuncio alla pace.
- Vaffanculo!- gli dico al ragazzo.
 Vado verso i scaffali per fare spazio per i nuovi libri ma mi fermo perché bellimbusto ride. Per essere un cretino ha una bella risata.
- Ho ragione, sei l’unica che si comporta in questo modo con me.- Lo vedo seguirmi tra i scafali e fermarsi a pochi passi da me.
- Perché gli altri ti adorano come un dio?- Lui sorride e i suoi occhi si illuminano a quanto pare a questo ragazzo piace quando si parla di sé.
- Certo, sono un Dio. Ho persino un mucchio di fan che mi inseguono.-
Inizio a spostare i libri vecchi per fare posto ai nuovi , bellimbusto mi fissa con gli occhi  in attesa, sbuffo e gli faccio la domanda che voleva.
- Perché?- Annuisce sodisfatto e si avvicina piano a me.
Aspetta che sta facendo?”  Le punte delle nostre scarpe si toccano e lui si abbassa per arrivare alla mia altezza, si avvicina alla mia bocca per poi spostarsi verso l’orecchio.
- Sono famoso.- Il suo respiro mi accarezza il collo e a questa distanza sento anche il suo profumo di menta e fumo.
Il ragazzo si allontana bruscamente, interrompendo il contatto, e con un sorriso di soddisfazione esce dagli scafali.
-Tu? Famoso?- Questa volta lo seguo io anche se devo prendere i libri.
–Sì, in Corea del sud.- Prendo i libri e mi avvio di nuovo tra gli scafali.
Bellimbusto questa volta non mi segue, si accomoda in una sedia vicino ai tavoli da studio.
- A quest’ora dovrei essere a New Orleans, invece mi trovo in questo paesino sperduto.-
Metto i libri a posto e scuoto la testa. “Questo ragazzo è pieno di sé!”
- Nessuno ti obbliga a stare qui, basta prendere l’autobus ed a New Orleans ci arrivi per mezzanotte.- Finisco i libri e ritorno di nuovo nella sala comune, lui è ancora lì con le gambe sul tavolo.
-Se sapessi come fuggire da un’orda di fan, e come pagarmi il biglietto, me ne sarei già andato.-
-Ma tu non eri famoso?-
Il bellimbusto ridacchia leggermente. –Ma non sei tu quella che mi ha investita?-  Faccio una smorfia ma a lui non fa nessun effetto.- Io. Non. Ti. Ho. Investito. E per la cronaca, sei finito a High Bridge.-
Lui annuisce e chiude gli occhi, la testa gli pende di lato e non parla più. Continuo a sistemare i libri fino all’arrivo di Miranda. - Jade!- 
Perché urlano tutti,  ho ancora i post sbornia.”
-Jade, oh, Jade, non sai chi ho visto. Mi dispiace tanto per essere io a farlo. Ryan era con un'altra donna a baciarsi, meglio, a infilarsi la lingua in gola!- La cosa non mi sorprende più di tanto, dovevo immaginarlo, mi ha fatto le corna per un anno intero, ora e libero di fare i suoi porci comodi in pieno giorno.
-Tranquilla, ormai ci siamo lasciati.- Miranda con i suoi occhi da cerbiatta mi scruta meravigliata, nessuno si aspettava questo.  Peccato per Ryan non sa cosa si è perso, che torni dalla sua amante, io mi troverò di sicuro di meglio.
La finta star comincia a russare e Miranda mi lancia un’occhiata confusa. Faccio le spallucce e ritorno a fare il mio amato mestiere.

 


 
   
 
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