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Autore: Dedalus Lux    04/10/2016    1 recensioni
La soluzione sarebbe semplice - disse Marius - Arrestare Mulciber.
- Non è così semplice - ribatté Seamus - Quel ragazzo ha anche un passato complesso alle spalle, è ben visto da buona parte del mondo magico.
- Quindi se l'opinione pubblica difende una persona, non si può far nulla? - domandò Marius che si stava iniziando a scaldare.
- Calmati Marius - lo ammonì Seamus - Se mi fai finire di parlare posso spiegarti tutto. Non è una questione di opinione pubblica, ma di prove. Servono prove e testimonianze, tuttavia è sorto un problema.
- Cioè? - domandò Marius.
- Servono testimoni - rispose il cugino - Ho parlato con Neville, volevo dire il professor Paciock che vorrebbero chiedere il tuo aiuto. Non è una cosa semplice, dovrai parlare davanti ad una giuria, non è facile. Se non te la senti nessuno potrà dire niente e...
- Nessun problema! - esclamò Marius che non aspettava altro - Sono pronto a testimoniare anche domani.
***
Vi ricordate dove eravamo rimasti? Marius ha terminato il suo primo anno ad Hogwarts e, come spesso succede, ha vissuto tante esperienze ha conosciuto nuove persone e si è innamorato. Ci sono tanti nodi da sciogliere sulle reali intenzioni dell'ambiguo Mulciber, sui sentimenti di Juliet nei suoi confronti, ma non solo. Le sorprese non mancheranno...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marius Grebb - Un giovane mago 20 anni dopo Harry Potter'
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PRELUDIO AUTORE 
Il capitolo che vi apprestate a leggere fa parte della seconda storia di una serie che potrete leggere CLICCANDO QUA
Mi rendo conto che questo può bastare a scoraggiarvi e chiudere la scheda, ma se vorrete dare un'occhiata il ringraziamento è d'obbligo. 
BUONA LETTURA!

NOTA: Nel corso del capitolo, potete trovare alcune frasi sottolineate e cliccabili. Al fine di aiutare i nuovi lettori ad entrare nella storia, ho voluto linkare le parti precedenti della storia, quando vengono citate nel corso delle prossime righe. In questo modo ci sarà la possibilità di capire meglio quel che accade. Sperando di aver fatto cosa gradita, vi auguro nuovamente una buona lettura! 
 
*******


Il cuore di Marius batteva all’impazzata e la paura lo travolse. Come era possibile che il cadavere di Tonia fosse lì? Non poteva, non doveva, ma gli occhi non ingannavano. Stava succedendo qualcosa di strano, ma non capiva come potesse essere possibile una cosa del genere, sicuramente stava sognando.
- Ma è Tonia, l’amica tua? - domandò Matt preoccupato.
- È lei - rispose piano Marius - Ma non può essere, deve esserci qualcosa di strano…
Il corpo della ragazza fece uno strano movimento che fece trasalire Marius. Sentiva il cuore battere sempre più forte, non sapeva cosa fare, da un lato voleva cercare qualcuno, ma dall’altro sentiva le sue gambe ancorate al pavimento.
- Che vogliamo fare? - chiese Matt, che era sempre qualche passo dietro l’amico.
- Non lo so - borbottò Marius che, alla fine, prendendo coraggio provò ad avvicinarsi al corpo. Dopo quel movimento visto in precedenza, non aveva fatto più nulla come se fosse nuovamente senza vita, ma quando il ragazzo mise la sua mano destra sulla guancia di Tonia, notò subito che era calda. Improvvisamente, gli occhi si aprirono e la ragazza si alzò da terra. Fu un gesto che spaventò Matt.
- Direi che è meglio se andiamo -
Marius non rispose. Si sentì come incantato da Tonia e per un attimo l’euforia si impadronì di lui, come se dopo tanta sofferenza potesse tornare al suo fianco.
- Marius! - insistette Matt, ma la sua voce sembrava ormai lontanissima.
Marius sorrise a Tonia, la quale improvvisamente iniziò a sghignazzare. Lo fece per più di venti secondi e il ragazzo tornò ad avere paura. C’era qualcosa che non andava e la conferma la ebbe vedendo che Tonia stava crescendo a dismisura, diventando decisamente più alta di lui. Preso nuovamente dal panico, chiuse gli occhi, ma li riaprì dopo pochi istanti. Era cambiato tutto e davanti a lui c’era un gigantesco centauro. Sembrava lo stesso del sogno che aveva fatto la prima sera ad Hogwarts, ma c’era qualcosa di diverso: il volto era quello di Tonia.
- Cos’è quello Marius? - domandò Matt.
Ancora una volta Marius non risponde. La paura che aveva provato poco prima non era niente rispetto a quel momento, era completamente terrorizzato. Il centauro mosse un passo, avvicinandosi a lui e la reazione fu istantanea: iniziò a correre. Dimenticandosi che c’era Gloria svenuta a terra e Matt fermo, magari in pericolo, Marius cercò di mettere più distanza possibile tra sé ed il centauro. Il castello di Hogwarts era deserto, poiché tutti erano a pranzo, ma preferì comunque seguire delle strade secondarie. Scese una lunga scala a chiocciola per più di un piano e, da quanto sapeva, sarebbe giunto nei sotterranei. Dietro di sé sentiva ancora il rumore degli zoccoli e questo gli faceva capire che non era al sicuro. Giunto nei sotterranei, cercò di nascondersi dentro una stanza, ma tutte quelle che si trovavano nel corridoio in cui era sbucato erano chiuso. Cercò un altra strada, accelerando nuovamente il passo poiché anche il centauro aveva finito le scale. Alla fine trovo una piccola stanzetta con la porta socchiusa. Vi si infilò dentro, chiudendo il chiavistello.
Passarono alcuni minuti, nel corso dei quali Marius riuscì a prendere fiato. Non aveva sentito rumori di zoccoli, ed evidentemente il centauro aveva pensato che si fosse nascosto in un altro punto. Cercò di fare il punto e fu in quel momento e scoprì di essere in uno dei magazzini utilizzati per Pozioni. Mentre si guardava intorno gli tornarono in mente Gloria e Matt. Doveva andare a sincerarsi delle loro condizioni. Si alzò e spalancò la porta e davanti a sé trovò il centauro con la faccia di Tonia.
Era più furbo di quanto Marius aveva creduto: lo aveva visto chiudersi nello stanzino e aveva aspettato che uscisse, facendogli credere che aveva preso un’altra strada. Il ragazzo ci era cascato, ed ora non poteva fare più nulla. In quei sotterranei nessuno lo avrebbe sentito, era in trappola.
- Cosa vuoi da me? - domandò, cercando vanamente di tenere la voce ferma. 
Il centauro con la faccia di Tonia non rispose, limitandosi a sghignazzare. Ad un tratto Marius sentì dei passi lungo le scalette. Probabilmente stava arrivando qualcuno. Il cavallo non si era invece accorto di niente, continuando a sghignazzare e schernire il ragazzo. Ad un tratto si sentì una voce gridare:
- Riddikulus -
Immediatamente il centauro si afflosciò a terra, scomparendo in una nuvola di fumo. Marius non riusciva a credere di essersi salvato. Alzò gli occhi alla ricerca del suo salvatore, e vide che era la nuova insegnante di Incantesimi, Lilian Terry.
- Tutto bene signor Grebb? - gli chiese.
Marius si limitò a fare un cenno.
- Era un Molliccio quella roba lì - disse sbrigativa la professoressa - mi è scappato dall'ufficio.
Il ragazzo non rispose, rimanendo basito a fissare la sua salvatrice. Non riusciva, tuttavia, a capire cosa fosse successo, ma in quel momento non aveva importanza.
- Venga con me signor Grebb - proseguì la Terry - Vedo che è piuttosto scosso, ho del tè in ufficio, penso le possa far bene. Anche il signor Baston e la signorina Henderson sono lì.
Senza dire una parola, Marius seguì la sua insegnante.
Salirono fino al quarto piano, poi oltrepassarono una porta, entrando in una stanza circolare. Vedendo quell'ufficio, fu subito evidente la mano di una donna: molto più curato e pulito rispetto a quelli di Flincher e Paciock, che Marius aveva visto lo scorso anno, aveva i muri tappezzati di fotografie con qualche scaffale ricolmo di libri qua e la. Vicino alla finestra una bella scrivania in legno, piuttosto spoglia, ma con una targa d'oro che recitava sopra "Ordine di Merlino, seconda classe" e un vassoio con delle tazze. Di fronte alla scrivania sedevano Matt e Gloria, evidentemente scossi.
- Si accomodi signor Grebb - lo invitò la professoressa.
Marius prese posto al fianco di Matt. Voleva scusarsi con lui, in precedenza, preso dal panico, lo aveva lasciato solo con Gloria. Nel frattempo la professoressa Terry verso del tè nelle loro tazze e glielo offrì. Quando Marius lo bevve, iniziò a tranquillizzarsi.
- Voi lo scorso anno non avete trattato i Mollicci? - domandò la professoressa.
- No - rispose Matt.
- Immagino che il professor Savage vi abbia fatto esercitare sull'incantesimo di Disarmo e lo Schiantesimo - chiese la Terry.
- Già - continuò Matt.
- Si vede che proviene dall'ufficio Auror - disse infine la professoressa.
- Perchè? - chiese Marius incuriosito, prendendo finalmente la parola.
- Gli Auror pensano sempre prima all'azione diretta e dopo a come sfidare le creature magiche - spiegò la professoressa.
- Ed è sbagliato? - insistette Marius.
- No, è solo un modo diverso di vedere le cose - disse la Terry con un sorriso.
I quattro rimasero per qualche istante in silenzio, poi fu di nuovo la Terry a parlare.
- Mi volevo comunque scusare per il danno che vi ho fatto. Sinceramente non mi aspettavo che il Molliccio potesse fuggire da questo ufficio, ma l'avevo sottovalutato, l'importante però che nessuno si è fatto male -
- Ma non ho capito di cosa si tratta - riprese Marius.
- I Mollicci sono delle strane creature magiche - spiegò la Terry - Prendono la forma di ciò che ti fa paura. Possono essere pericolosi, anche se sono meno potenti di qualcosa di reale.
- Quindi quello che ho visto è solamente lo specchio delle mie paure? - domandò Marius, che iniziava a vergognarsi di quanto fatto.
- Già - confermò la professoressa.
- Era tutto finto… - mormorò Marius.
- Non c’è niente di cui vergognarsi signor Grebb - lo rassicurò l’insegnante, che poi si rivolse a Matt e Gloria - Voi ragazzi come vi sentite?
- Tutto bene - rispose Gloria, mentre Matti si limitò a fare un cenno di assenso.
- Se non vi dispiace, vorrei parlare un minuto con il signor Grebb - disse la Terry - Voi se volete potete andare.
Sebbene quello della professoressa fosse un invito, Matt e Gloria scattarono immediatamente su dalla sedia e, dopo essersi scambiati un cenno di assenso con Marius, lasciarono la sala. 

- Devo essere sincera - disse la professoressa Terry - Non ho mai visto una reazione del genere dinanzi ad un Molliccio.
Marius arrossì, ma non disse nulla.
- La signorina Henderson è svenuta e quello è un comportamento comune, specialmente se non te lo aspetti - proseguì - Ma il tuo sembra vero e proprio terrore.
Quelle parole lo infastidirono. Marius aveva capito di aver avuto una reazione esagerata e non c’era bisogno di rimarcare questo aspetto.
- La cosa che mi stupisce, tuttavia, è il fatto che al Ministero alcune persone ti conoscono, ma per il tuo coraggio - insistette la Terry - Mi hanno detto che lo scorso anno hai salvato una ragazza del tuo anno, affrontando uno studente più grande di te, è vero?
Marius annuì.
- E tra l’altro il professor Vitious mi aveva detto che eri uno studente piuttosto brillante - riprese - Ma i risultati di questa prima settimana non sono stati…
- È successa una cosa quest’estate - sbottò Marius - Hanno ucciso una mia amica, anzi è stato Goran Mulciber ad uccidere questa persona. E sempre lui ha rapido Leana lo scorso anno, ma mi sembra che nel suo Ministero della Magia nessuno lo abbia capito.
Questa volta fu Lilian Terry a non reagire, limitandosi a fissare Marius con i suoi profondi occhi azzurri.
- Ora è lei che non dice nulla? - domandò Marius alzando la voce - Fino a poche ore fa mi sono tormentato perché pensavo Tonia fosse morta a causa mia, ma non è così. Io ho fatto quello che dovevo, ma nessuno, da McBride al Ministero della Magia mi ha dato retta. Vi sono bastate due provette del cavolo per sparare le vostre sentenze e quello sta ancora lì in giro. E poi arriva lei che viene a prendermi in giro per la mia reazione davanti a un Molliccio… Non può capire quello che ho provato io in questi giorni, tutti a farmi domande, cose e io non potevo fare nulla.
- Mi dispiace che hai preso la mia constatazione sulla tua reazione al Molliccio come una presa in giro - lo interruppe la Terry - Però il tuo racconto mi ha permesso di capire perché tu ti sia comportato così. Un pesante shock può provocare situazioni simili.
Improvvisamente Marius si rese conto di essersi spinto un po’ oltre in quella situazione. Si trovava pur sempre di fronte ad un’insegnante.
- Ho esagerato - mormorò Marius - Mi dispiace.
- A volte fa bene sfogarsi un po’, non credi? - disse la Terry cercando di sorridere incoraggiante.
- Già - convenne Marius - E oggi non è neanche la prima volta.
- Ora però vai, non voglio trattenerti a lungo - disse la professoressa - Mi ha fatto comunque piacere parlare con te. E ricordati, purtroppo nella vita siamo chiamati ad affrontare delle prove dure, l’importante è reagire.
- Reagirò - le assicurò Marius - Grazie per l’aiuto.

Uscì dall’ufficio della Terry leggermente colpito. Non si aspettava di certo che la giornata prendesse una piega del genere, ma tutto questo non gli impedì di sentirsi più tranquillo, seppur stanco. Perso nei suoi pensieri, non si rese conto che Matt lo aveva aspettato fuori dall’ufficio.
- Ho sentito dei toni piuttosto alti da fuori - constatò Matt.
- Mi ha tirato fuori qualche considerazione di troppo - rispose Marius con un sorriso - Però diciamo che è andata bene.
- Hai fatto colpo anche sulla prof? - domandò Matt dandogli una pacca sulle spalle.
- Direi che è ora di studiare - tagliò corto Marius, che si diresse con l’amico verso la Sala Comune di Grifondoro.
 

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NOTA DELL'AUTORE 
Ciao a tutti, 
usciamo fuori dall'ennesima pausa nella pubblicazione della nostra storia, tuttavia in questo periodo non è stata solo forzata (causa lavoro), ma in parte anche voluta. La pubblicazione del nuovo capitolo della storia originale di Harry Potter mi ha portato ad una fase di blocco e, se non altro, volevo vedere come si potesse contestualizzare questo racconto a quello della Rowling. 
Alla fine ho concluso la lettura della Maledizione dell'Erede piuttosto soddisfatto, in quanto ci sono alcune cose che divergono (talvolta neanche causa mia), ma la vicenda di Albus da un certo punto di vista può considerarsi circoscritta. Al contempo non è da escludere che alcuni personaggi verranno fuori strada facendo... ma è un'idea che sto ancora coltivando. 
Nel frattempo vi lascio a questo capitolo, dandovi appuntamento alla prossima settimana. 
Buona lettura 
Dedalus Lux

  
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