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Autore: Curly_crush    08/10/2016    1 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time



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Seguendo il consiglio di Liam, Zayn aveva iniziato a concentrarsi su sé stesso, riflettendo seriamente sulla possibilità di intraprendere una carriera come cantante solista. Gli mancava tutto, di quel mondo, ad esclusione forse delle mille voci che giravano continuamente; ma quella era la sua vita, quello che voleva fare, ed era disposto ad accettarne tutti i lati, positivi e negativi, pur di tornare ad essere quello che era prima. Ricominciò a scrivere, pezzo dopo pezzo, riconoscendo senza alcun rimorso né ipocrisia che ogni verso scritto parlava di Bailey: era stata la storia più bella che avesse mai avuto, nonostante il finale, e ci teneva a raccontarla al mondo, o a chi avesse voluto ascoltarlo. Non l’aveva dimenticata, ma il fatto di fare qualcosa per lui lo aiutava a distrarsi dal dolore, lo allontanava dai ricordi, che rimanevano impressi sui vari fogli bianchi che usava per buttare giù i testi, così da liberargli la mente. Erano parole personali, erano sue, ma non avrebbe mai detto la verità se qualcuno gli avesse chiesto se quelle canzoni erano ispirate ad esperienze personali. Si sarebbe inventato qualcosa, ci avrebbe ricamato sopra, dopo cinque anni con la band aveva imparato anche quello, se non voleva parlare chiaramente di un fatto personale, un modo per deviare l’attenzione c’era sempre.
Così, ad un certo punto si era deciso e, sfruttando il buonumore che lo aveva preso quel giorno, aveva richiamato il dirigente della RCA, chiedendogli se fosse ancora interessato a lui.
“Ho qualcosa da farle vedere” Gli aveva poi annunciato, scorrendo con gli occhi le parole scritte sui fogli che teneva in mano.
Si erano accordati per la settimana successiva, e Zayn non aveva più toccato niente di ciò che aveva creato fino a quel momento, perché era sicuro che, se si fosse messo a rileggere i pezzi, ci avrebbe sicuramente trovato qualcosa che non andava e li avrebbe modificati, magari rischiando di rovinare tutto. Era soddisfatto di quello che aveva fatto, perché ripensarci?
 

Zayn osservava Fleckenstein mentre scorreva i suoi pezzi, l’espressione del viso imperturbabile, mentre Zayn non sapeva più come tenere a bada la tensione: si mordicchiava le unghie, non riusciva a tenere ferma la gamba, si mordeva le labbra ogni qualvolta la tentazione di fare domande fosse troppo forte. Quando era arrivato a casa sua era quasi rilassato, avevano parlato del più e del meno per qualche minuto, e poi il manager era andato dritto al punto, trovando Zayn pronto. Ma il ragazzo non avrebbe mai immaginato che l’americano avrebbe preso a leggere tutti i fogli, parola per parola, nota per nota; erano parecchi, e di questo passo Zayn avrebbe esaurito le unghie, consumato le suole delle scarpe e probabilmente fatto sanguinare le labbra entro la fine. Ad un tratto però, quando meno se l’aspettava, Fleckenstein parlò, senza alzare lo sguardo su di lui.
“Queste canzoni gridano Bailey Starling da ogni sillaba, lo sai vero?”
Mancò poco che Zayn cadesse dal pouf sul quale si era appoggiato. Approfittò della simulata indifferenza dell’uomo per riprendere a respirare e mettersi composto, per poi chiedere spiegazioni con tono pacato, come se non fosse il caso suo.
“Come scusi?”
“La ragazza, con cui uscivi fino a poco tempo fa, quella alta, molto carina devo dire. Questo genere di notizie arrivano in America, e noi teniamo d’occhio chi ci interessa, giusto perché tu lo sappia” Spiegò John, finalmente alzando lo sguardo ed accennando un sorriso complice.
“Oh, okay, beh noi…”
“Quanto siete stati assieme, Zayn?” Domandò l’uomo, impedendogli di raccontare una qualche bugia accampata male.
Che mi costa dirgli la verità? Non mi pare il tipo da andare a raccontarlo ai quattro venti. E poi, a che scopo? In ogni caso, tutti la pensano come vogliono, quindi tanto vale dirglielo.
“Sei mesi” Mormorò, abbassando lo sguardo.
“E da quanto sei innamorato di lei?”
“Ma le ho appena detto che la nostra storia…”
“Zayn, ho circa trent’anni  più di te, credo di sapere come funziona il mondo – Lo riprese l’uomo, interrompendolo di nuovo, cosa che Zayn trovava molto irritante – Non c’entra niente il fatto che siate stati una coppia ufficialmente per sei mesi. Da questi testi si legge che ne sei innamorato da sempre, circa”
“Diciamo che mi ha colpito subito, sì. Ma eravamo amici all’inizio” Raccontò Zayn.
“E immagino anche che lei stesse con un altro” Completò John.
Il ragazzo alzò le sopracciglia, come a chiedersi chi diavolo fosse quest’uomo che sapeva quasi più cose della sua vita privata di lui.
“Figliolo, questa raccolta racconta una storia, la vostra storia, e se non vuoi che il mondo sappia, beh, ti consiglio di chiudere in cassaforte questi testi e procedere con altro” Suggerì il manager, divertito.
“Me n’ero accorto, in realtà, ma non pensavo che un estraneo potesse capire tanto. Senza offesa” Sospirò Zayn, abbassando nuovamente la testa.
“Ehi, guarda che non è una cosa da tutti, questa: raccontare i propri sentimenti, raccontare la propria storia, i propri ricordi con la facilità e la profondità che ho letto stamattina è difficile. Solo un grande amore può renderti tutto più facile. Ed è evidente che tu ne sai qualcosa…”
“Sarà proprio necessario raccontare la verità che sta dietro a questi testi?”
 
Era l’unica cosa che lo turbava: non voleva dover affrontare delle interviste con il timore che la gente gli chiedesse di fare nomi, o di raccontare nel dettaglio cosa lo aveva ispirato a scrivere quelle canzoni. Temeva che, prima o poi, Bailey, o addirittura Harry, sarebbero comparsi improvvisamente per dirgli di smetterla, che era una storia finita e che lui non avrebbe dovuto parlarne così liberamente, che avrebbe fatto meglio a ritirarsi e rispettare la loro privacy. Non sapeva, effettivamente, se era già pronto ad affrontare situazioni del genere, Zayn, ma allo stesso modo sentiva che continuare su quella strada, rimanere chiuso in casa o comunque senza uno scopo ben definito, l’avrebbe fatto impazzire. Tanto valeva rischiare.
“Beh non devi fare nomi e cognomi – Rispose il manager, riportandolo lì – Anche se, come ti ho detto prima, è tutto molto ovvio”
Zayn annuì, di quello che avrebbe pensato la gente gli importava poco. Il problema era cosa avrebbe pensato lei.
“Insomma, la gente si prende e si lascia ogni giorno, tu e Bailey avete sempre dichiarato di essere amici e in atteggiamenti teneri io non vi ho mai visti. Quindi, se la situazione si mette male, puoi sempre continuare a negare, se pensi sia meglio – Continuò John, indovinando i pensieri di Zayn –  Pur essendo cosciente che lei non crederà assolutamente a quello che tu dirai, perché capirà che tutto questo parla di lei”
Zayn incrociò lo sguardo dell’uomo, alzando le sopracciglia in segno di resa.
“Benissimo. Io voglio che lei sappia” Dichiarò, sicuro.
Ed era vero. Voleva che Bailey ascoltasse quelle parole, sentisse le note che Zayn aveva scritto solo per lei, voleva che capisse quanto aveva significato per lui, quanto bene gli aveva fatto, quanto lui continuava ad amarla. Voleva che ricordasse tutti i momenti passati assieme, senza farla in alcun modo pentire di niente. Desiderava soltanto non dimenticare e non essere dimenticato. Ecco perché aveva deciso di mettere tutto nero su bianco, ecco perché voleva uscire di nuovo allo scoperto. Era solo per lei. Tutto era per lei.
“Un giorno mi racconterai, quando avremo più confidenza… Sono proprio curioso di sentire questa storia” Propose John, sorridendo.
Per alcuni versi, gli ricordava suo padre: lo sguardo, il modo di fare complice ed affettuoso, la poca invadenza. Sentiva che sarebbero andati d’accordo, lui e quell’uomo. Si salutarono poco dopo, con l’accordo di vedersi la settimana seguente in America per presentare Zayn al resto dello staff e lasciando il ragazzo con un’adrenalina che non sentiva da tempo addosso. Forse sarebbe riuscito ad essere di nuovo felice, questa volta grazie a se stesso.
 

La settimana in America era volata, Zayn aveva conosciuto parecchie persone importanti nel mondo dell’industria musicale e aveva potuto presentare il suo progetto ai responsabili della RCA, affiancato da Fleckenstein che sembrava averlo adottato, in un certo senso. Quasi tutti erano rimasti impressionati dalle sue capacità di solista, e non avevano avuto dubbi sulla sua acquisizione. Dopo i due giorni di meeting vari sulle condizioni, i diritti, gli sponsor e tutte le faccende burocratiche, bastò un’ora per firmare il nuovo contratto che l’avrebbe legato a quella casa discografica per un certo periodo, definendo nero su bianco gli accordi tra Zayn e la RCA, che sembravano più che convenienti. Non vedeva l’ora di dirlo alla sua famiglia, Zayn, gliene aveva già parlato prima per farsi consigliare, ma ora che tutto era realtà si sentiva, se possibile, ancora più elettrizzato.
C’erano però delle clausole che andavano in contrasto con l’accordo che aveva firmato quando aveva deciso di lasciare i One Direction, ma, essendo pur sempre un’etichetta legata alla Sony, non ci sarebbero stati grandi problemi. Zayn sarebbe comunque dovuto tornare alla casa madre, a Londra, per sistemare il tutto, ed era pronto, così che decise che ci si sarebbe recato non appena fosse tornato in Inghilterra.
Si sorprese, sul volo del ritorno, a pensare a Bailey, dopo molti giorni in cui non gli capitava. Aveva fatto davvero bene a prendersi del tempo per lui, così da allontanarsi dai mille pensieri e dall’astio che lo aveva colto nell’ultimo periodo a causa della decisione della ragazza di tornare con Harry. Era ancora arrabbiato, deluso più che altro, ma si sentiva disposto ad accantonare quei sentimenti, finalmente, che non significava dimenticare, proprio no, probabilmente si sarebbe portato dentro tutto quanto per la vita intera, ma era già un passo avanti concentrarsi su altro. Poi, quando Bailey ed Harry sarebbero usciti assieme come coppia – sapeva che sarebbe successo prima o poi – avrebbe avuto modo di avvelenarsi nuovamente il dente. Ma in quel momento non ci voleva pensare, voleva solo concentrarsi sulla piega positiva che stava prendendo la sua vita.
 
Zayn alzò lo sguardo sull’imponente palazzo che aveva di fronte, sentendosi intimidito come sempre; ci aveva passato parecchio tempo lì dentro, eppure ogni volta che vi si recava era come la prima. Aveva appuntamento con uno dei manager della Modest ed uno della Sony per le undici di quel mattino. Guardando l’orologio, vide che erano già passate da un quarto d’ora, così si affrettò verso la sala riunioni al primo piano.
“Non cambi mai, Zayn, sei in ritardo come al tuo solito” Lo riprese subito Andrew, guardandolo storto.
Anche se fosse arrivato mezzora in anticipo avrebbe trovato qualcosa da dire, tanto valeva farsi scivolare addosso i rimproveri.
“Ciao Andy, come va?” Domandò Zayn in risposta, stringendogli la mano.
“Al solito” Borbottò l’uomo.
Non era mai stato socievole, quel manager, ma Zayn immaginava che nell’ultimo periodo dovesse essere ancora più intrattabile, vista la pausa dei ragazzi e le decisioni che alcuni avevano preso. Risolse comunque per rimanervi indifferente e concludere quella faccenda al più presto.
“Eccoci qui – Salutò Stephen, il rappresentante della Sony, appena più cordiale di Andy – Allora mi pare che abbiamo delle novità, signor Malik”
“Già” Sorrise Zayn, stringendo la mano anche a lui.
“Mostraci queste carte, su, e vediamo di andare a casa presto tutti felici e contenti” Lo esortò, sedendosi alla scrivania.
Zayn posò i documenti sul tavolo, e lasciò che i due le esaminassero prima di prendere a discutere con lui delle modifiche da apportare.
 
Non era stata proprio una passeggiata. I due uomini, esperti nel settore da anni, avevano inteso che il contratto di Zayn avrebbe portato molti più risultati a lui che a loro come compagnia, ma il ragazzo non aveva ceduto ai loro compromessi, aveva tenuto una sua linea, seguendo i consigli che gli erano stati dati alla RCA, e alla fine l’aveva spuntata con un accordo finale che, di nuovo, favoriva di gran lunga lui, ma accontentava anche loro.
Stava uscendo soddisfatto dall’ala riunioni del piano, quando fu raggiunto da alcune voci, ben conosciute, che sembrava gli stessero venendo incontro. Accelerò il passo, svoltando l’angolo del corridoio e trovandosi di fronte chi si aspettava: nella sala d’attesa, o qualsiasi cosa fosse quello spazio arredato con poltroncine rosse e tavolini bassi da salotto, c’erano i suoi ex compagni di band, piuttosto allegri e rumorosi come sempre. Gli sfuggì un sorriso, ricordando quante volte, in quella sala, erano stati ripresi dai vari manager e bodyguard nel tentativo di farli stare zitti, o almeno di abbassare i toni, fallendo ogni volta e finendo per venire presi in giro da Louis, o chiunque altro dei ragazzi.
“Ciao ragazzi!” Esclamò, stupendo anche se stesso.
Liam, Niall, Harry e Louis si voltarono a turno, ognuno reagendo in modo diverso, ma tutti ugualmente sorpresi di trovarlo lì: Liam gli sorrise apertamente, entusiasta come sempre; anche Niall sembrava contento di vederlo; allo stesso modo, Louis ed Harry non reagirono negativamente, anche se in modo ovviamente molto meno caloroso.
“Che ci fai qui? Sei sparito di nuovo, sfigato!” Gli si rivolse Liam, andando ad abbracciarlo.
“Ho deciso di darti ascolto e sono venuto a sistemare alcune cose nel contratto, ti avrei chiamato presto” Spiegò Zayn, il tono di voce non troppo alto.
Era la prima volta che si ritrovavano tutti assieme, dopo il suo addio, ed era strano, forse anche un po’ imbarazzante, ma bello come Zayn non avrebbe mai pensato potesse essere. Non avrebbe sprecato quel momento, voleva recuperare i rapporti con quei quattro ragazzi che erano stati tutto per lui durante i cinque anni passati assieme, e quella giornata poteva rappresentare un punto di svolta.
“Ho deciso di provare con la strada solista, mi pare giusto dirvelo, visto che siamo qui” Annunciò, stringendosi nelle spalle.
Il suo sguardo cadde su Harry e Louis, che non avevano detto altro dopo averlo salutato: non sembravano arrabbiati con lui come durante le ultime in cui si erano incontrati. Louis pareva molto più rilassato e disposto al dialogo, Harry era sulle sue, ma non dava segni di voler mostrare astio nei confronti di Zayn. Sembrava piuttosto mogio, in realtà e, ad un esame più attento, Louis gli stava fin troppo vicino, come a volerlo proteggere. Ma da chi? Da lui magari? Era ridicolo come pensiero.
 
“Beh, congratulazioni! – Si complimentò Niall, distogliendo la sua attenzione dai due – E quando esce l’album?”
“Non lo so ancora, praticamente non ho neanche iniziato a provare i testi e gli strumenti, direi che sono in alto mare” Rispose Zayn, accennando un sorriso.
“Sei… Felice?” Azzardò Louis, lasciando Zayn interdetto per un attimo, salvo poi riprendersi e rispondere.
“Sì, direi di sì” Annuì, serio.
Liam, di fianco a lui, si schiarì la voce, come a volergli ricordare qualcosa di fin troppo ovvio.
“Grazie Liam per avermi spinto a provare” Cantilenò Zayn, voltandosi per guardarlo e ridere.
“Non c’è di che, i ringraziamenti spontanei che vengono dal cuore sono sempre i miei preferiti” Commentò Liam, alzando gli occhi al cielo e sorridendo compiaciuto.
Quel teatrino improvvisato causò la risata di Niall, che presto coinvolse tutti e cinque i ragazzi, stemperando ancor di più la leggera tensione che Zayn comunque continuava a sentire.
“E voi? Come state? Cosa state facendo?” Domandò, guardando dall’uno all’altro.
“In realtà anche noi stiamo lavorando a progetti solisti, penso siamo qui tutti per lo stesso motivo stamattina” Rivelò Harry, facendo spallucce.
“Una pausona, insomma” Ridacchiò Zayn.
“Diciamo che più che per noi era per le fan, la pausa” Accennò Niall, con sguardo furbo.
“Saranno contente, quando usciranno cinque album diversi e dovranno svenarsi – Immaginò Liam – Me i vedo già, i post disperati su Twitter”
Un’altra risata generale li coinvolse, ricreando l’atmosfera di quando erano in tour o durante le interviste o, più semplicemente, dei momenti trascorsi assieme. Forse non sarebbe stato così difficile, forse era possibile ricostruire qualcosa, anche se Zayn aveva parecchio da farsi perdonare. E magari, iniziare a parlare di qualcosa che nell’ultimo periodo era stato tabù in quel gruppo, era il primo passo veramente utile. Gli occhi di Zayn si posarono su Harry per un attimo, chiedendosi se fosse davvero il caso di tirare fuori un argomento del genere in quel momento; ma era troppo curioso, Zayn, voleva sapere, non gli avrebbe cambiato niente, ormai.
“Harry, ehm – ” Lo richiamò Zayn, tentando di passare inosservato e fallendo miseramente, tanto più che tutti e quattro i ragazzi si voltarono verso di lui, neanche quello del riccio fosse un nome comune a tutti.
“Dimmi” Lo esortò Harry, accennando un sorriso.
“Posso chiederti come va con Bailey? Ho sentito che siete tornati assieme” Sputò fuori infine, dopo attimi che parvero interminabili e la morsa allo stomaco si era fatta insopportabile.
 
L’atmosfera leggera ed allegra che c’era stata fino a quel momento parve venire spazzata via da quella semplice domanda. Liam e Niall si zittirono, prendendo a spostare gli sguardi attorno a loro o distraendosi con il cellulare, mentre Harry rimaneva a fissare Zayn con sguardo assente; Louis fu l’unico ad emettere un suono, molto simile ad una breve risata sarcastica. Il moro tentò di incrociare il suo sguardo, ma Louis teneva gli occhi ostinatamente puntati su Harry, come per tenersi pronto ad intervenire in qualsiasi momento.
“Vorresti dirmi che tu non sai niente?” Domandò Harry in risposta, evidentemente sorpreso, Zayn non avrebbe saputo dire se più dalla sua domanda o dal fatto che lui non fosse informato.
“Non so niente di cosa?!” Replicò Zayn, ancora più stupito.
Harry scambiò un’occhiata con Louis, che alzò le spalle ed accennò verso Zayn, poi guardò anche Liam, che negò con la testa; infine tornò ad incrociare lo sguardo del moro, davanti a lui.
“Io e Bailey ci siamo lasciati. Definitivamente direi – Rivelò Harry, dando a Zayn l’impressione di volersi fermare lì, ma ripensandoci subito dopo – Se ne va in America”
Niente più Harry e Bailey, e Bailey in America. Qualcosa non tornava. Sembrava tutto molto semplice, ma nella testa di Zayn in quel momento c’era un vortice confuso di informazioni, che faticavano a collegarsi tra loro. Chiuse gli occhi di scatto un momento, poi li riaprì.
“Che cosa?” Sbottò, con l’intenzione di non rimanere lì un minuto di più.
“Le hanno…”
Harry aveva iniziato a spiegare, ma Zayn aveva preso di corsa la direzione della porta, scendendo le scale precipitosamente, diretto da Bailey. Sperando non fosse troppo tardi.




Curly space
CORRI ZAYN CORRIIIIII
Ma 'ndo corri? 
Vabbè, seria. Sono tornata, wahooooooooo! Ho il piacere di annunciarvi che questo è il penultimo capitolo di questa epopea! "Piacere", insomma. Come al solito, quando finirò, piangerò per due mesi e mi mancheranno per sempre i personaggi, ma vista la piega fin troppo lunga che ha preso ultimamente la storia sarò anche un po' sollevata, almeno per voi, che non dovrete più aspettare mesi per vedere un capitolo ^-^"

Comunque, torniamo alla storia. Zayn si dà finalmente una svegliata, mettendo da parte (parrebbe) Bailey per un po'... Poi però arrivano quei guastafeste dei suoi ex compagni di band a rovinare tutto, UFFA. (sto scherzando ovviamente)
Voi cosa dite? Farà in tempo ad arrivare da Bailey o lei sarà già partita da mo'? (sono veneta, non ho capito questa verve meridionale stasera aha)
E poi, se riuscisse a raggiungerla? Cosa succederebbe? 
SCATENATEVI con le fantasie e fatemele sapere, sono curiosa ;) (tranquille che il capitolo so già come farlo, no problem)

A voi, ora: grazie mille a Blinking Liam e Niall Horan ti adoro per le recensioni allo scorso capitolo :) Grazie anche a Pandina_pengui_cangaroo, SilviaBeth e harrymylife per aver aggiunto la storia alle preferite :)

A presto, spero

Curly xx 

 
  
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