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Autore: RandAlSorna    09/10/2016    0 recensioni
In un mondo dilaniato dalla guerra tra i figli degli dei. 3 Ragazzi sono costretti ad assistere all'evento piu drammatico del loro regno. Sapranno affrontare le menzogne delle 4 grandi chiese e la venuta delle grandi ordalie del male? Troveranno la via in un mondo che vorrà ingurgitarli? Quali sono i segreti dietro la creazione del mondo e delle varie razze che lo abbattano?
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Lyon si sveglio dopo aver sentito il solito gallo malefico intonare quel suo canto infernale. (Non ne posso piu', domani gli spezzo il colo, GIURO). Alzandosi di mala voglia scese le scale per arrivare in cucina dove trovo la madre e la sorella Giasmin di 8 anni preparare la colazione. Non appena quest’ultime lo videro la madre parlo con tono divertito: << mattiniero come sempre vedo >> il ragazzo non la degno di una risposta acida ma bensì decise di compiere un elaborato inchino alle due. Cosa che fece divertire la sorella. Una volta seduto a tavola inizio a mangiare la sua carne secca con le uova. Al mattino non aveva mai fame, quindi si limito solamente ad mordicchiare la carne e giocare con le uova strapazzate. << Lyon Vermilion, non sapevo che domani tu compissi 8 anni. Smettila di giocare con il cibo e mangia, sennò non diventerai mai come il tuo amico Ren. >> Un po’ stizzito il giovane rispose con una scrollata di spalle. Sapeva perfettamente di non poter mai diventare come Ren. Lui aveva dei cappelli neri lunghi e folti perennemente spettinati che ora arrivavano fino alle spalle. Occhi marroni che non avevano nulla di speciale, in quanto ad altezza era nella media per gli standard di Rugram. L’unica cosa che lo distingueva dai suoi coetanei era la sua mancanza di voglia di avventura. << Mamma lo sai bene che non mi frega nulla d’apparire come Ren, anzi sono felice di non farlo. Lo sai quanti problemi ha quel ragazzo con i genitori di quelle povere donzelle? >> La madre scoppio a ridere a quella battuta, mentre la sorello lo guardava con fare interrogativo. << Intendi far visita al tempio dopo? >> ah già, il tempio. In teoria ogni ragazzo che stava per compiere 18 anni, andava al tempio per pregare il dio Xanus. Tutti lo facevano perché volevano ottenere un aiuto per il test del sangue che avrebbero fatto il giorno dopo. Lyon la trovava una scemenza, perché pregare un dio morto? E poi perché farlo per quella cretinata? Perciò rispose alla madre:<< Ovviamente madre, non vedo l’ora d’andare a pregare una statua d’ossidiana raffigurante un dio morto su cui, lo giuro, giusto ieri ho visto un cane pisciarci sopra. E per Xanus quello non è stato fulminato! >> La madre sospirò e si preoccupo di raccogliere i piatti sporchi. << Intendi andare a scuola o rimanere a casa a forviare tua sorella? >> chiese la madre con un sorriso. << No, no. Forviare la mia sorellina, io? Dopo andrò al tempio e giuro che pulirò quella vecchia statua. >> disse alla madre facendo l’occhiolino alla sorella, la quasi gli sorrise. Decise quindi di prendere la sua roba e correre in piazza, dove avrebbe dovuto incontrare Ren. Uscito di casa dopo aver salutato la madre e la sorella si diresse in piazza, dove come al solito, ad attenderlo c’era un Ren, spazientito e attorniato da 2 ragazze. Era divertente vedere quelle povere ragazze cercare d’attirare la sua attenzione inutilmente. Anche se la cosa più divertente era vedere Ren rosso in volto cercare di mandarle via. Avvicinandosi si soffermo ad analizzare l’amico. Alto, muscoloso con una voce gentile. Ad apparire erano soprattutto i suoi capelli perennemente bianchi e quei occhi più bianchi che grigi. Una cosa davvero strana per la razza umana. Si sapeva di elfi con i capelli bianchi, ma un umano? La cosa era davvero strana. A Lyon non importava di che colore erano i capelli dell’amico, lui era semplicemente Ren, il suo migliore amico. Differentemente da ora, da piccolo fu per tanto tempo vittima di bullismo da parte dei loro coetanei, per via dei suoi capelli. Ma tutto sommato non lo vide mai piangere o deprimersi, finché un giorno semplicemente si difese e spezzo un braccio a quello stronzo di Bulek. Ovviamente poi salvo pure Lyon. Non gli chiese mai dove trovasse la forza. Lui era semplicemente fatto così. Nel nottarlo avvicinarsi, finalmente riuscì a liberarsi delle due ragazze e corrergli incontro. << Dove diavolo sei sparito? Ti stavo aspettando da oltre 5 minuti! >> Lyon cerco di mostrarsi dispiaciuto e colpevole per evitare il pungo alla spalla, ma non ci riuscì.<< ahio. Eri in buona compagnia, mica da solo! >> l’amico lo guardo accigliato<< Lo sai che mi trovo in imbarazzo con le ragazze che provano ad catturarmi come un topo >> Lyon scoppio a ridere << Il povero, grande e grosso topo Ren. Cosi inerme nei confronti di quella progenie malefica >> Tale affermazione gli costo un altro pungo. << E basta dai, stavo scherzando. Comunque ora sbrighiamoci siamo in ritardo. >> l’amico rispose << E di chi pensi sia la colpa? >>. Arrivarono giusto in tempo, davanti all’aula incontrarono Min. Ela quando li vide fece un gestaccio ad Ren e corse dentro l’aula. << Cosa hai fatto questa volta a quella povera ragazza? >> chiese Lyon. L’amico sospiro ed entro in classe. Lyon non si spiegava come l’amico riuscisse a rifiutare una ragazza come Min. Era davvero bella; Un corpo sinuoso, forme non troppo abbondati e dolci. Occhi azzurri da far perdere il fiato, e quei capelli che sembravano seta. Lyon sospirò a sua volta ed entro in classe. Poco dopo essersi seduto entro il professore Kait. Maestro di spada. Ad differenza delle ore pratiche, quest’oggi ci sarebbe stata la lezione di attualità. Un resoconto più che una lezione. La guerra contro la progenie di Fraamp, continuava da millenni e probabilmente non avrebbe mai avuto fine. Lyon lo sapeva e non voleva assolutamente prendervi parte. Il maestro inizio:<< La guerra imperversa al fronte nord, ci è giunta voce dell’avvistamento di ben 2 Orpis. >> A sentire quel nome Ren drizzo le orecchie, nel vederlo Lyon sogghignò. Sfortunatamente lo noto il professore. << la cosa ti fa ridere Lyon? >> (ora sono nei guai)… << No professore, ero solo stupito >>allorché il prof sembrò prenderla davvero male: << quindi tra tutti, tu ti metti a ridere e poi inventi scuse del cavolo?? Lo sai quanti dei nostri fratelli muoiono là? Lo sai quanti non rivedono le loro famiglie? Ti chiedi mai perché un ragazzo negato come te può fare una così bella vita? >> la classe si fecce di colpa silenziosa. << No professore. >> lo sguardo ghiacciale che senti su di se lo fece abbassare lo sguardo. Continuo allora il professore: << come dicevo: Non appena sono stati avvistati, un quintetto maghi ha contattato i cavalieri dei draghi >> I cavalieri dei draghi. I leggendari cavalieri che guidano in simbiosi le creature perdette di Arima. Non appena qualcuno nominava i cavalieri, ad Ren s’illuminavano gli occhi. Solo lui sapeva che l’amico agognava potersi sottoporre alla prova del Drago.Ad Lyon invece non importava nulla di tali sogni romantici. Lui voleva soltanto vivere una vita tranquilla. L’unico posto al mondo dove lo poteva fare era la citta di Luxia. Luxia era la citta perfetta, non perché fosse bella o chissà cosa, semplicemente era la più lontana dal fronte sud. Mentre a Nord la citta era “schermata” dai monti Alba. Una catena montuosa che divideva il loro regno dall’oceano. Nessuno, neppure i nani furono capaci di creare un passaggio tra l’oceano e la loro città. Se non lo fanno loro chi lo può fare? Penso tra se. Siamo al sicuro. Il professore fini il racconto parlando dello stato delle nostre truppe e del rapporto con nani, elfi e donne serpente. Quest’ultime erano sempre più restie a fornire aiuto agli uomini ed ai nani. Finita l’ora il prof ricordo che tra due giorni lui, Min e Ren si sarebbero dovuti sottoporre al test del sangue. Le ore successive furono uno strazio: Prima l’allenamento con la lancia poi quello della spada e alla fine, l’unico in cui Lyon andava bene, l’arco. Non amava combattere e per questo motivo non usava quasi mai ne spada ne lancia. L’unica cosa che gli piaceva era usare l’arco per cacciare. Non era scarso e non era neppure bravo me se la cavava. Alla fine della giornata si riunì all’amico e assieme andarono a mangiare fuori. << Dunque intendi ancora mollare tutto e andare a fare il test del drago? >> a quelle parole Ren quasi si strozzo. << Non ne parlare qui! >> disse l’amico con tono fermo. << Tra due settimane partirò per sottopormi alla prova >> tocco a Lyon strozzarsi questa volta << Vuoi partire adesso?? >> L’amico lo guardo e gli disse ciò che oramai sapeva da anni. << E’ giunta l’ora, io diventerò un cavalieri dei draghi, lo so, me lo sento nelle viscere >> lo disse come se stesse affermando che il giorno dopo ci sarebbe stato il sole. Lyon invidiava la forza d’animo dell’ amico, ma sapeva che non c’era umano più adatto di lui per quel compito. << tu vuoi sempre la tua vita tranquilla? >> senza pensarci Lyon rispose : << Ovviamente, non sono mica un pazzo come te! >> I due amici finirono di mangiare. Nella via di ritorno si fermarono al tempio del dio. << Secondo te perché il nostro dio è stato tradito da suo fratello? >> confuso Lyon disse: << Perché probabilmente non c’era nessun amore fraterno >> detto ciò senti un pizzico sulla spalla sinistra, era Min. << Idiota, Fraamp amava il fratello, ma il odio per gli altri superava l’amore >>. Min era la futura sacerdotessa del dio, e per questo ogni volta che si parlava di teologia la vedevi spuntare come una mosca sul miele. << Non mi va di parlare di cavolate del genere >> Scandalizzata la futura sacerdotessa rispose: << MA..ma cosa dici??! Perché non credi nei nostri dei? >> a quel punto si intromise Ren << Lascia perder Min, non gli farai cambiare idea. >> lei lo guardo male e disse: << con te non ci parlo >>. L’amico sospiro ma per fortuna l’argomento cadde li. Sebbene non lo sembrassero, loro 3 erano grandi amici. Insieme divisero da piccoli le lor “grandi avventure” come dare fuoco alla casa di quella oca in fondo alla strada. Cosa che causo loro un grosso numero di guai. Min era incavolata con Ren perché lui aveva rifiutato una cara amica di Min, Alea. Dopo un po’ parlo Min: << Io voglio essere la sacerdotessa, e perciò il mio sangue deve avere una predisposizione con il dio Xanus >>. Gli uomini erano le uniche creature, che furono create da tutti e quatto gli dei. Perciò ogni uomo possedeva una prima predisposizione, cioè un po’ dell’essenza di uno degli dei e poi una seconda predisposizione, in minima parte c’era l’essenza di un altro dio. Avere una predisposizione significa ottenere l’accesso ad una della quattro fonti: Oscurità, Luce, Tempo ed Essenza. << Io vorrei tanto poter andare a dormire >>.
   
 
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