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Autore: fratos    10/10/2016    2 recensioni
***primi capitoli in revisione***
Voldemort era tornato. Il trio d'oro è fuggito dal matrimonio di fuoco di Bill e Fleur. Nella antica casa Black indagano sulla ricerca degli Horcrux, trovando così R.A.B. ovvero Regulus Actarus Black, il fratello minore di Sirius. Mentre ,nella sua stanza, cercano il medaglione originale, Hemrione si imbatte in qualcosa di incredibilmente stonante.
dal testo "Hermione rileggeva la piccola nota aggiunta alla copertina del quadernino ingiallito. Lo aveva trovato in camera di Regulus mentre cercavano il medaglione che aveva preso R.A.B nella grotta. Era un quadernino rosa, dai motivi floreali e le rifiniture babbane. Stonava decisamente troppo nella stanza di un puro sangue seguace di lord Voldemord."
***
La fanfiction è ambientata un po' nel passato dei malandrini e un po' nel presente di Harry, dove è in atto la caccia degli Horcrux. Ho messo Mature perchè più avanti ci sono scene un po' forti ma in fin dei conti è molto "pudico". Essendo la prima storia che scrivo vi chiedo di avere pazienza e di farmi sapere ogni cosa che pensate. il vostro parere è importante!
Genere: Azione, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Sapevano che un altra giornata infruttuosa si era conclusa, quando videro la faccia sconsolata di Ron attraversare l'ingresso. Avendo ormai esaminato da cima affondo ogni foglio e appunto raccolto da Hermione, la riccia aveva iniziato a  interrogare un sempre più nervoso Ron così Harry propose di leggere il Diario di Aria, sperando di alleggerire la tensione. Il lato più pettegolo di loro era curioso di sapere cosa aspettava il giorno dopo alla ragazza, mentre quello più razionale rifletteva ancora sul dono misterioso, sperando dunque di trovare altri indizi. 

La luce li immerse tra i fili del passato che presero ad ondeggiare intorno a loro. La voce acuta e un po' frivola di una donna anticipò la sala da pranzo di casa Davidson, dove gli abitanti stavano consumando il pranzo. A parlare era Melanie. Era intenta a raccontare l'emozionante incontro di una sua amica con un certo Gene Kelly, grande ballerino e attore in molti Musical. Matt si dimostrava veramente interessato al racconto della madre e non mancava mai di essere gentile e servizievole. Il trio lo osservò mangiare compostamente al tavolo, elegantemente vestito e con i capelli ordinatamente pettinati, ben lontano dal ragazzino ribelle in cui si trasformava appena fuori casa. 

<<  Reynar, posso andare alla lettura del nuovo libro del professor Peck, giù in centro? Potrei portarci anche Aria, cosi che possa conoscere un uomo così  ispirante. >>

Si affrettò ad aggiungere nel vedere una leggera punta di incertezza da parte del Patrigno.

<< Oh sarebbe meraviglioso, non trovi caro?>>

Lo supportò la madre, mentre il compagno si puliva la bocca con il tovagliolo.

<< Perchè no? potrebbe essere veramente ispirante per lei>>

e lanciò un occhiata severa alla figlia che stava tagliando, forse con troppo impegno, la sua bistecca, senza però abbassare lo sguardo intrecciato con il padre. Matt gli lanciò un calcio sotto al tavolo rimanendo dolcemente sorridente. Aria subì,  trattenendo l'imprecazione che gli avrebbe detto più tardi e sorrise forzatamente.

<< Oh sarebbe davvero emozionante..>>

<< Perfetto!>>

Esordì Melanie congiungendo le mani eccitata, nemmeno dovesse andarci lei. Il perchè di tanta emozione venne colta dai ragazzi al termine del pasto, quando la videro sussurrare qualcosa al compagno, con espressione dolcemente maliziosa accompagnata da un sorriso placido del uomo. I due ragazzi non trattennero il disgusto, mentre raccoglievano i propri piatti per fuggire il prima possibile da quella scena orribile. 

Fumo.

<< allora ci vediamo sta sera! non fate tardi! >>

Melanie li salutò dalla grande porta bianca mentre loro attraversarono il vialetto per raggiungere la fermata dell'autobus, poco dopo la curva. Erano entrambi vestiti al meglio: Aria con un vestitino a gonna ampia sui toni del pervinca e cardigan bianco e Matt con una camicetta leggera allacciata da un cravattino abbinato ai  pantaloni scuri coordinati a sua volta  alla giacca che portava al braccio.

<< Allora qual'è la reale destinazione? >>

Si fermò davanti alla fermata dell'autobus sistemandosi il nastro che decorava la sua corta chioma castana. 

<<  Al Marquee Club. >>

Disse compiaciuto dell'espressione perplessa che assunse la sua accompagnatrice.

<< Il locale più invoca del momento! ci hanno suonato gruppi del calibro dei Rolling Stones, dei yardbirds ed Eric Clapton. Sei proprio fuori dal mondo! >>

Rise mentre Aria lo guardava per nulla offesa.

<< Genio, io vivo in un altro mondo se ben ti ricordi >>

Il ragazzo si azzittì per poi ghignare e sussurrare come la sorellastra.

<< Hai ragione, scusami streghetta. Se potessi fare magie fuori la scuola potresti convincermi a portarti con me. Spero tu ti sia organizzata la serata>>

Disse distrattamente mentre guardava l'orologio da polso regalato al suo 15 esimo compleanno proprio da Reyner.

<< Ma io non ho bisogno della magia per convincerti..basta ricordarti una certa fuga notturna vista da me proprio ieri>>

compiaciuta si dondolò sulle scarpe bianche, sicura di poter in quel modo ricattare il fratellastro. Aveva davvero voglia di visitare un locale dove tante celebrità avevano suonato e magari sentirne qualcuna anche dal vivo. Se il prezzo era sopportare il fratellastro e qualche suo amico, era disposta a pagare lasciando anche la mancia. 

<<  ah giusto,  il rosa ti dona >>

Aria avvampò, sperava davvero non avesse notato lo scollo della vestaglia. Non ebbe tempo di dire niente che l'autobus arrivò e  Matt ci saltò subito sopra seguito poco dopo dalla ragazza. 

<<  A-ad ogni modo lo sai che ti seguirei comunque?>>

cercò di sembrare più sicura mentre lo seguiva tra i vari passeggeri fino a raggiungere due sedili poco lontani dal fondo del mezzo.

<< Lo so, come sapevo anche che mi avresti ricattato, per questo mi sono premunito>>

Aria si accigliò mentre il ragazzo si immerse nel panorama della periferia che si stava allontanando sempre di più per raggiungere il centro di Londra. Non scesero direttamente dove avrebbero dovuto, ma qualche quartiere prima. Aria si guardò intorno cercando di capire il piano del fratellastro che aveva smesso di parlare per tutto il viaggio. 

<< Che facciamo qua?>>

gli chiese mentre si inoltravano in una via più isolata.

<< Recuperiamo i vestiti>>

Aria si fermò un secondo per poi raggiungerlo aumentando appena il passo.

<< Vestiti?>>

<< Non vorrai mica andare vestiti cosi? per favore! >>

gli disse ovvio, come se fosse stupida a non capire un concetto cosi tanto semplice. La ragazza avrebbe voluto rispondere male ma preferì lasciar perdere, alla fine non aveva tutti torti anche se temeva comunque il tipo di vestiti scelti dal ragazzo. Arrivarono davanti all'entrata di un palazzo abbastanza nascosto e Matt bussò abbastanza energicamente, come faceva di solito con lei. Un ragazzino smilzo, dalla capigliatura rossa e un paio di occhiali molto spessi aprì la porta rossa della palazzina.

<< Sei in perfetto orario >>

disse con voce nasale, passandogli uno zaino di tela abbastanza gonfio.

<< Ne dubitavi, Steve? ci sono anche quelli per la ragazza?>>

chiese mentre apriva lo zaino per controllare il contenuto.

<< Ovvio, per chi mi hai preso? allora affare fatto si? mi terrai lontano Mallary ? >>

ovvio, era un suo compagno di scuola decisamente sfigato vittima di qualche bulletto.

<< Lo sai che me lo rigiro come voglio. Tu tienimi la roba per tutta l'estate e avrai la mia protezione, siamo chiari? ci vediamo all'una.>>

Il ragazzino smilzo annui e si rintanò in casa mentre Matt fece segno ad Aria di seguirla, ignorando il suo sguardo sbigottito.

<< Ma cosa sei a scuola? un Boss mafioso?>>

sbottò alla fine scatenando le risate del moro ribelle conosciuto come Matt.

<< Più o meno, che credevi di avere solo tu dei segreti? mi farai morire prima o poi. vieni cerchiamo un vicolo per cambiarci>>

Aria lo prese per un braccio e lo obbligò a girarsi.

<< IO non mi spoglio in un vicolo, sia chiaro>>

Gli intimò abbastanza minacciosamente provocando solo un sorriso ironico sul volto del ragazzo.

<< Allora rimani pure qui. Se temi tanto il mio sguardo sarà il caso che ti tieni lontana da quel posto, non è per principessine>>

Non sapeva bene cosa fosse stato, se la provocazione di Matt , se l'idea di essere ancora considerata quella che nemmeno lei sapeva se essere o meno oppure la semplice incoscienza giovanile a convincerla, ma Aria si ritrovò a spogliarsi dietro un cassonetto mentre il fratellastro faceva da palo. 

<< Ma questa sarebbe una gonna?! è cortissima!>>

Matt rise allungando un po' lo sguardo sul corpo semi nudo della ragazza. girandosi prima che lei potesse scoprirlo.

<< Sbrigati o non starò qui tutto il giorno, forse vuoi che mi giri?>>

<>

Lo fermò con le mani mentre faceva finta di girarsi.  Quando alla fine entrambi furono pronti uscirono dal vicolo, completamente diversi da prima. Matt mostrava la canotta bianca e la giacca di pelle appoggiata alla spalla, indossando i pantaloni neri della sera prima mentre Aria aveva spettinato i capelli e indossato una gonna nera di pelle veramente corta per lei con una giacca di pelle annessa. Erano davvero una bella coppia a vederli dall'esterno mentre passeggiavano per il centro di Londra con delle pesanti scarpe in cuoio borchiato. Aria, nonostante un primo disagio, sembrava sempre più felice di quella nuova veste, come se per quella sera avesse potuto essere qualcun'altro. Raggiunsero il gruppo di Matt, poco dopo una caffetteria abbastanza spocchiosa. Gli amici di Matt iniziarono a squadrarla senza ritegno mentre la presentava. Quello più insistente fu Jacob Prince  che di nobile aveva solo il cognome. Era un tipo alto, ben piazzato e dallo sguardo scuro , viscido come i suoi capelli neri  ingelatinati. Le ragazze la guardarono in tralice per poi avvicinarsi curiose quando scoprirono che tra lei e Matt c'era solo un legame "di sangue". Hanna Luis fu quella più gentile con lei, nonostante la maschera di trucco che la invecchiava, non sembrava una brutta ragazza. Il gruppetto di una decina di ragazzi si spostò per raggiungere un supermercato che vendeva alcolici ignorando il documento falso di Martin Hobs, il più grande della comitiva. Aria rimase colpita di quanta popolarità godeva il bravo e giudizioso Matt che proprio in quel momento aveva buttato una cicca per terra ignorando i richiami del Bobby da cui si erano ritrovati a scappare improvvisamente. Era emozionante, doveva ammetterlo: infrangere le regole, fare completamente quello che si voleva era inebriante.  Quando gli passarono la bottiglia di rum, nel vicoletto nascosto in cui si erano nascosti Matt la guardò scettico, sapendo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. E Aria si sentì una stupida Grifondoro a farsi prendere da quella sfida prendendo una grossa sorsata che la fece tossire ma avendo la soddisfazione di vedere la faccia sconvolta di Matt.

<< Prima volta eh?>>

Le chiese Hanna mentre mandava quel liquido di fuoco giù per la gola come fosse acqua.

<<  Si...>>

Disse timidamente mentre gli altri ridacchiavano.

<< Dovresti portarla più spesso, Matt. >>

Gli disse Michael Jonson, un ragazzo dai capelli biondo-cenere ,gli occhi verdi, poco meno robusto di Matt a cui diede una gomitata e il ragazzo sorrise sibilando un " forse.." 

<< Adesso sei peccatrice quanto me, non potrai mai ricattarmi lo sai?>>

gli sussurrò quando rimasero indietro per uscire fuori dal vicolo e incamminarsi verso il locale.

<< Sei troppo egocentrico , Matt. Non ho pensato a te o a qualche stupido ricatto per un solo momento. Lo faccio solo perchè voglio farlo.>>

Il ragazzo serrò la mascella mentre gli occhi grigi della ragazza sfuggivano dai suoi per raggiungere la nuova amica ed abbracciarla. Era brilla. Jacob doveva averlo notato visto che si avvicinò improvvisamente alla ragazza. Una folata di fumo portò il buio del locale tanto desiderato dove i giovani si lasciavano andare alle note dei Deep Purple. Hermione si emozionò a pensare di poterli vedere dal vivo,anche se in realtà era solo un ricordo. Laurenne e Mirelle, due gemelle dalla chioma ossigenata e selvaggia, si aggiunsero alla compagnia portando altro alcol.  Aria perse poco tempo a notare come entrambe si dedicarono a strusciarsi sul suo fratellastro, per nulla scosso dalla cosa e completamente preso dalla scollatura delle loro maglie. Con un alzata di spalle si lasciò assecondare da Hanna a bere altro Wisky, perfettamente mimetizzato nella confezione di succo di mela con il quale si era presentata. La presenza di Jacob si faceva sempre più insistente ma la cosa non turbò la ragazza che ansi iniziava a ridere fin troppo sguagliatamente. Quando questi le propose di uscire a prendere una boccata d'aria fuori il locale, Aria si dedicò a una rapida ricerca di Matt, il quale ovviamente sembrava scomparso nel nulla.

<< Starà con Hanna, Loro hanno una specie di relazione sai?>>

gli disse Jacob a voce alta all'orecchio per sovrastare il volume della musica. Aria annuì leggermente ritenendosi sorpresa oppure offesa. Non ebbe tempo per pensarci che si ritrovò l'aria dell'esterno rinfrescargli il viso sudato per via del tanto ballare e bere. 

<< Sembri cosi diversa da quel giorno al parco, devo ammettere che eri adorabile>>

Aria si ricordò di lui come il ragazzone che Matt riprese poco prima di andarsene, sussultando appena quando lui gli spostò un ciocca di capelli dietro il viso.

<<  Vuoi fumare? >>

Lei negò l'offerta con un leggero movimento di testa e un sorriso appoggiandosi al muro del locale per fermare le vertigini. Aveva bevuto molto, troppo per essere la prima volta. 

<< Sei silenziosa- mentre aspirava la sua sigaretta appena accesa- e ubriaca >>

rise nel vederla barcollare appena. Lei rise con lui reggendosi la fronte e non si accorgeva di quanto il ragazzo si stesse avvicinando a lei. Quando aprì gli occhi se lo ritrovò  a pochi centimetri dalla faccia chiusa al muro dalle sue braccia. Il puzzo del fumo della sigaretta unito all'alcol, la nauseava mentre il ragazzo si avvicinava sempre più insistente al suo viso.

<< Prince!>>

La voce di Matt lo fece scattare. Poco dietro di  lui vi era Michael, decisamente accaldato e compiaciuto mentre  si avvicinò spalleggiando l'amico.

<< Non ci si approfitta delle ragazze ubriache non ti pare? è da maleducati >>

Gli disse semplicemente Matt, con un ghigno spavaldo e allargando le braccia.

<< Suvvia Matt, non ti starai davvero preoccupando?>>

Gli disse Jacob mentre Aria veniva trascinata via da Michael a cui dedicò un sorriso confuso.

<<  E tu non ti starai davvero approfittando delle mia sorellastra? >>

Il ragazzone abbozzò un sorriso e buttando via la sigaretta se ne rientrò nel locale scuotendo il capo. Matt sorrise per poi congelare i suoi occhi blu sulla sorella con uno sguardo che avrebbe bruciato tutto se ne avesse avuto la possibilità.

<< Cosa ti viene in mente? seguire cosi uno sconosciuto?>>

Le disse furente mentre si avvicinò minacciosamente alla ragazza, bloccata al petto di Michael.

<< Ansi che Michael ti ha visto e mi è venuto a chiamare! non pensavo avessi cosi tanto bisogno di un baby  sitter..>>

Aria guardò per tutto il tempo le labbra del ragazzo cercando di rimanere in piedi senza l'ausilio del giovane cavaliere che lo  aveva avvisato.

<< é rossetto quello?>>

e con l'indice indicò l'angolo destro della sua bocca, dove Matti si affrettò a passare il dorso della mano per pulirlo.

<< Andiamo a casa. Per oggi hai vissuto abbastanza>> 

Tagliò corto il ragazzo prendendo Aria per il polso e tirandosela dietro. 

<< Ciao Michael! >>

Squittì Aria mentre salutava Il ragazzo che non aveva smesso di ridere dalla battuta del rossetto e stava ricambiando il saluto anche lui con la mano. Il fumo sfumò tutto in un vicolo dove i mugolii e lamenti di Aria annunciarono la  splendida visione di lei che vomitava dietro un cassonetto con Matt che gli reggeva la fronte disgustato dall'odore del luogo. 

<< Hai voluto divertirti eh? lasciarti andare, fare la Bad Girl...oh attenta cosi ti sporchi le scarpe>>

La spostò appena mentre la rimproverava con una nota stranamente premurosa per il ragazzo.

<< Dio...che schifo...>>

disse la ragazza ribelle mentre si puliva la bocca con un fazzoletto appena offerto dal suo infermiere.

<< La prima sbornia è così...in realtà anche le altre...mala prima è traumatizzante>>

Gli spiegò mentre si portava le braccia al petto e si accertava che stesse meglio.

<< Non berrò mai più! >>

mugolò la "non più" ragazza ribelle di poco prima.

<< Dicono tutti così, stai meglio?>>

 Aria annuì stropicciandosi poi il viso  mentre lui la portava lontano da quell'orribile vicolo.

<< la prossima volta..>>

<< Non ci sarà una prossima volta! io non posso farti da Baby sitter dannazione..! >>

La interruppe bruscamente Matt prendendola per un braccio.

<< Non sei mica obbligato a farlo.>>

Ribatté offesa lei. Non si era mica preoccupato tanto quando l'ha abbandonata per seguire Hanna in uno stanzino.

<< Se tu fossi capace di badare a te stessa...>>

<< Io so badare perfettamente a me stessa. >>

diede uno strattone liberandosi dalla presa del famigliare forzato.

<< Ho visto...>>

rispose lui sarcastico.

<< Oh sei riuscito a vedere mentre infilavi la lingua nella bocca di Hanna? cavolo! il mago tra i due sei tu allora!>>

Alzò le braccia assumendo un espressione ironica quanto il tono della sua voce. Matt allora sbuffò palesamente irritato e si incamminò a passo svelto verso il vicolo dove avevano lasciato i vestiti. Rimasero in silenzio per tutto il tragitto un più furioso dell'altro. 

<< Hai fame?>>

Disse improvvisamente il ragazzo mentre si infilava la giacca del completo e  Aria si risistemava i capelli.

<< Un po'....sai ho vomitato anche l'anima>>

Matt rise seguito dalla ragazza alla quale porse la mano per aiutarla a sistemarsi una scarpa. Consegnarono il vestiario incriminato a Steve, sorpreso che per una volta il ragazzo fosse arrivato in anticipo invece che in ritardo, però senza far domande e lasciando andare i due verso una caffetteria poco lontana da li.

<< Mi hai sorpreso>>

Disse Matt difronte al suo caffè, accompagnato da un Sandwich di dubbia origine.

<< Non pensavo ti saresti lasciata trascinare cosi, voglio dire, sei sempre cosi precisa, impeccabile e...pudica>>

Aria posò la sua tazza di caffè dopo aver fatto un boccaccia per il sapore amaro della bevanda che si stava però rivelando molto utile per la sua sbornia.

<< Anche tu all'apparenza sei cosi, ti ricordo. Io mi sono stancata di essere la figlia perfetta, tanto a mio padre non vado bene lo stesso, voglio essere me stessa. Anche se non so bene ancora chi sono...quindi tanto vale provare tutto quello che ho davanti e provare a scoprirlo. non voglio più dire " no">>

Matt la fissò a lungo con i gomiti appoggiati al tavolo e le spalle morbide, leggermente incurvato verso di lei. 

<< é per tua madre?>>

Lei si irrigidì dando muta conferma al ragazzo che si stiracchiò prima di riguardarla.

<< ahhh mi sono preso un cucciolo! e va bene ti porterò ancora con me, ma alle mie regole.>>

disse alla fine con un leggero sorriso e battendo l'indice sul tavolino.

<< Ti ho detto che so badare a me stessa>>

ribadì leggermente irritata dalla poca stima che aveva verso di lei.

<< Lo so, MA sei anche molto ingenua e fuori dal mondo e, il mondo, è popolato da squali. Se vuoi provare qualsiasi cosa- e qui abbasso la voce avvicinandosi molto a lei- ci penserò io. Fidati di me, sarò la tua guida per l'infermo.>>

E con un occhiolino si ributtò di peso sulla sedia di plastica dura della caffetteria, lasciando Aria intontita ma con una leggera smorfia divertita.

il fumo raccolse di nuovo l'immagine librandosi sopra le teste del trio a formare un cielo estivo inquinato solo da qualche nuvola. Un leggero vento caldo faceva cigolare le vecchie altalene del desolato parchetto preferito di Aria. La ragazza ,infatti, era distesa dietro un cespuglio, poco lontano dal centro del parco giochi, a guardare le poche nuvole che si muovevano sopra di lei. Non si sorprese quando l'ombra di Matt le oscurò la vista.

<< Sei davvero prevedibile lo sai? >>

Disse sedendosi vicino a lei. Entrambi avevano i soliti vestiti da bravi ragazzi e un aspetto decisamente migliore del ricordo appena passato.

<< Me lo dice sempre Vin>>

Si limitò a dire senza smettere di guardare il cielo.

<< Il tuo ragazzo?>>

chiese mentre prendeva qualcosa dalla tasca.

<< Più o meno...è complicato>>

Matt ridacchiò mentre posò una scatoletta sulle sue gambe incrociate e si guardò intorno.

<< Vi siete baciati? >>

<< Si>>

Rispose accigliandosi, non capendo bene dove volesse arrivare.

<< Allora gli piaci, magari non si vuole impegnare>>

Aria rise confondendo il suo vicino che la guardò con quegli occhi blu come il cielo sopra di loro.

<< io direi più il contrario. Matt è complicata>>

Il ragazzo sospirò aprendo la scatola e armeggiando con delle cartine e un sacchettino con dentro delle inconfondibili foglie secche.

<< ahh non ci siamo, mia cara. Devi essere sincera con me, fidarti. Non potrò guidarti verso l'oblio se non tieni salda la mia mano>>

Aria si puntellò sui gomiti alzandosi leggermente per guardarlo in faccia e solo allora notò cosa stava facendo.

<< quello...quello è uno spinello?! >>

Matt annui mentre lei si portò completamente seduta a guardarlo sconvolta.

<< ah-ah, ti ho detto che se proprio devi fare qualcosa preferisco che la fai con me, cosi stai sicura che ho ottimi motivi per riportarti a casa intera e inoltre- chiuse la cartina dello spinello con la lingua-  sono in grado di non farti scoprire o farti mettere nei guai. >>

diede un ultima occhiata in giro e l'accese con un dei fiammiferi appena tirati fuori dalla stessa scatoletta da cui aveva preso il resto. Dopo un paio di tiri l'aria si impregnò di quell'odore pungente di Marijuana che saltò subito al naso di Aria.

<< Sarò custode delle tue esperienze e trasgressioni>>

disse con voce roca provocato dal fumo e gli porse lo spinello. Dopo rapide istruzioni, Aria ispirò tossendo quasi subito con il sottofondo delle risate del fratellastro.

<< é forte! >>

dopo essere riuscita a dare un paio di tiri come si deve lo ripassò a Matt, il quale si sdraiò beato sul prato. Aria lo raggiunse poco dopo, rimanendo entrambi a guardare il cielo e a fumare Marijuana.

<< Ci sta dando dentro la ragazza>>

commentò divertito Ron mentre Hermione ,accigliata, gli dava una gomitata. Harry cercava di capire cosa stesse passando per la testa di quei ragazzi.

<< é gay >>

disse improvvisamente  Aria.

<< Chi?>>

chiese quasi distrattamente Matt.  

<< Vin. io sono una copertura>>

Matt rise passando di nuovo lo spinello alla ragazza che aspirò più profondamente, riuscendo a non morire.

<< Hanna è venuta con me per ingelosire Michael, che invece, preferisce le brave ragazze...come te>>

Aria rise incredula perdendosi nel cielo.

<< é il momento delle confessioni?>>

chiese lei sempre ridendo.

<< Tanto a chi potremmo dirlo? >>

Chiese retoricamente Matt voltandosi verso di lei

<< Nessuno ci crederebbe>>

Concluse Aria voltandosi a sua volta, incrociando cosi i loro occhi. Si guardarono per un po' prima che Matt interruppe in contatto rubandogli lo spinello.

<< ti piace Michael? se tanto con questo Vin è solo una copertura...>>

<< Ma eri serio allora?>>

chiese sorpresa lei alzandosi di nuovo sui gomiti e guardarlo bene in faccia.

<< Abbiamo appena detto che io e te non ci mentiamo>>

Aria scosse il capo con un "tsk" che innervosì il ragazzo.

<< quel'è il tuo problema? pensi davvero che visto che l'unico ragazzo ad averti baciato ama il pendaglio allora tu non possa piacere a nessuno?>>

Aria rimase sorpresa di quella perdita di controllo ingiustificata del ragazzo che si ributtò su prato riprendendo controllo di se.

<< Aria, Aria...devi avere più consapevolezza di te. L'altra sera Jacob mica voleva perdersi nei tuoi bellissimi occhi color tempesta>>

disse con voce fintamente smielata e poetica scoppiando poi a ridere per l'espressione contrita della ragazza.

<< Mi stai facendo un complimento o mi stai prendendo in giro?>>

Lui la guardò sorridente con una espressione cosi rilassata e genuina che la fece arrossire.

<< Allora ti piace o no?>>

Lei distolse lo sguardo da lui, non riuscendo a calmarsi poi alzò le spalle.

<< Non lo conosco>>

<< Guardami>>

Aria guardò il suo polso avvolto dalla mano del ragazzo e percorse lentamente, con imbarazzo anche, il braccio fino a raggiungere il volto del ragazzo, più vicino di quanto si immaginava.

<< Stai arrossendo>>

Lei sgranò gli occhi arrossendo ancora di più a sentire la voce cosi bassa e intensa mentre i suoi occhi blu la scrutavano. Improvvisamente Matt lasciò andare il polso irritato e si gettò di nuovo sul prato, appoggiando la testa sulle braccia incrociate dietro la nuca.

<< ti ho detto di non mentire..>>

Aria si accigliò confusa sentendo ancora il polso andare in fiamme proprio nel punto dove prima c'erano le sue dita.

<< non sto mentendo.>>

<< parlavamo di lui e sei arrossita >>

disse secco facendo sospirare la ragazza che si buttò vicino a lui ridendo. Questa volta fu il ragazzo a guardarla perplesso e leggermente offeso.

<< sai, non sei poi cosi tanto intelligente>> 

Matt non disse nulla questa volta. Forse stava cercando di capire cosa gli fosse sfuggito, odiava non capire qualcosa. Il sospiro di Aria lo riscosse, facendolo voltare verso di lei, la quale si reggeva la fronte. Sorrise, mettendosi una mano in tasca. Aria si trovò un barretta di cioccolato davanti al naso, facendola storcere gli occhi prima di prenderla e guardare il donatore di tanta dolcezza. 

<< Ti farà stare meglio>>

Aria sorrise e la scartò addentandola. Con quel morso tutto esplose in fumo, di nuovo. 

Il trio rimase in balia di quel fumo per parecchio, illuminato da qualche lampo di luce, come tanti piccoli flash. Un immagine cercava di comporsi davanti a loro ed Hermione ebbe la sensazione di essere una cosa a lei famigliare, se solo avesse potuto vederla chiaramente. Invece quei continui lampi di luce che fendevano la nebbia lattiginosa nel quale erano completamente immersi non davano possibilità di vedere nulla. Harry stava quasi per temere che fosse successo qualcosa, un danno al diario magari, che gli avesse intrappolati in quel limbo, senza più vie di fuga. Improvvisamente il buio si palesò tutto intorno a loro e una sempre meno flebile voce maschile li richiamava alla realtà. Si ripresero improvvisamente nella stanza di Matt, seduto sul pavimento e tra le braccia una sempre più cosciente Aria.

<< Aria!>>

la scosse finché lei non lo bloccò toccandogli il petto.

<< Che succede? dio la testa>>

cercò di alzarsi ma un capogiro la riportò tra le braccia del ragazzo.

<< Ti ho trovato a girovagare nel corridoio, con gli occhi spiritati e ti ho portato qui, dove sei svenuta e hai iniziato ad avere le convulsioni. Stavo quasi per chiamare tuo padre...>>

Aria si morse il labbro, ringraziando non sa quale divinità che gli ha permesso di svegliarsi prima di farsi scoprire dal padre.

<< Non serve, se mai succedesse di nuovo non chiamare mio padre, per favore.>>

Il ragazzo la guardò accigliato mentre l'aiutava a sedersi sul proprio letto, ancora pallida e sudaticcia.

<< succedesse di nuovo? Aria che cosa ti succede cosi spesso?>>

La ragazza deglutì nervosamente, intrecciando le mani in maniera convulsa e  scappando dallo sguardo indagatore del fratellastro. Poteva dirglielo? sarebbe stato il primo a saperlo, oltre al preside. Nemmeno Vin aveva avuto questa possibilità perchè concederla a lui..eppure non aveva molta scelta o si inventava qualcosa o...

<< Dimmi la verità. Se mi menti lo scopro subito, quindi non ti sforzare nemmeno>>

  Disse con tono stizzito sedendosi accanto a lei.Si guardarono per un po', lei terrorizzata e combattuta e lui serio e imperscrutabile.  Alla fine Aria cedette come anche i suoi occhi, non riuscendo più a tenere a freno le lacrime che da un po' gli bruciavano il viso.

<< H-ho....io vedo delle cose...non è un dono comune ma ho delle percezioni, o meglio v-visioni...del futuro...>>

Ogni parola usci come lame dalla sua bocca. Non sapeva se fosse sensato, forse si era lasciata prendere troppo dalla confidenza acquisita da poco o più semplicemente voleva sfogare quel peso che aveva nel cuore. Matt non disse nulla, aspettando che lei sfogasse tutto quello che aveva trattenuto. Quando finalmente i singhiozzi cessarono lasciando solo un naso tappato e viso arrossato lui la guardò per poi dirigersi verso la finestra e voltargli le spalle.

<< Ora capisco. Hai visto cose brutte?>>

Lei si avvicinò a lui asciugandosi il volto rimanendo a guardare la sua schiena sempre più larga.

<<  Si, ma nulla di personale. Non so ancora bene come interpretare i segnali...Matt io ho promesso...>>

<< Non dirò nulla a nessuno.>> 

Poi scosse il capo iniziando a ridacchiare.

<< Sai essere davvero tonta a volte. A chi potrei dirlo? ti sei scordata che nessuno ci crederebbe mai? è questo il bello del nostro accordo...>>

si voltò donandogli un sorriso tanto spontaneo quanto amaro, cosi insolito per lui che la fece sorridere a sua volta. Solo allora si fermò a guardare il panorama dalla finestra di Matt, soffermandosi a notare che fosse meno emozionante del suo, affacciandosi proprio sopra il capanno dell'attrezzi . Si voltò di scatto verso il ragazzo, il quale si era appoggiato al telaio della finestra assumendo quel suo classico sorrisetto compiaciuto, accompagnato dall'espressione di chi sa già cosa stai per dire.

<<  A te basta saltare per finire sul capanno dell'attrezzi e svignartela...quindi il ragazzo sotto la finestra...il ladro..>>

rise mentre lei lo guarda imbarazzata e sconcertata.

<< Ce ne hai messo di tempo per capirlo. Ti ho visto spesso affacciata alla finestra e non è che tu fossi molto criptica ansi, sei di una trasparenza imbarazzante>>

disse incrociando le braccia a prendersi gioco di lei mentre gli occhi della sorellastra venivano attraversati da un altro dubbio.

<< Perchè?>>

Lui alzò le spalle voltandosi verso l'esterno, non stancandosi  però dal telaio della finestra.

<< Devi essere sincero, ricordi? niente segreti tra noi>>

Lui assunse un espressione schifata.

<< Cosi la fai sembrare più profonda di quello che è...Ad ogni modo, prima che ti offendi, tuo padre sa essere uno stronzo e se io perdessi mia madre....>>

si morse il labbro  per poi stiracchiarsi e andare a stendersi sul letto, seguito dagli occhi grigi e inteneriti di Aria. Lui si irriggidì e le dedicò uno sguardo che le fece ricordare la prima volta che lo vide senza gli adulti intorno. 

<< Non montarti la testa comunque. Ricorda che io non ho problemi a usare i tuoi segreti  e ora lasciami dormire domani ho da fare.>>

Gli fece un rapido segno con la testa di uscire e si buttò sotto le coperte non dando possibilità di ribattere. Aria per tutta risposta non aveva voglia di intrattenersi ancora con lui, ne tanto meno si era illusa in qualsiasi tipo di rapporto, sapeva bene come era realmente.  Lui aveva deciso che per quella sera era troppo, ormai lei sapeva riconoscere i cambi di personalità di quel ragazzo e i tempi o i modi giusti per parlarci, ci avrebbe riprovato l'indomani.
Il fumo raccolse di nuovo tutto per poi farlo sfumare di nuovo nel parchetto preferito dei ragazzi. L'aria umidiccia si appiccicava alla pelle rendendo il luogo poco gradevole, essendoci pochissimi angoli ombreggiati. Forse proprio per quello, e anche per le condizioni per niente ottimali del luogo stesso, rimaneva sempre deserto. Il che era perfetto per una giovane strega che voleva leggere in pace "La gazzetta del profeta" mangiando dei dolci  appena ricevute da Vin, nascosta dietro il suo fidato cespuglio. Le notizie non erano rassicuranti. Il ministero aveva sempre più difficoltà a contenere Lord Voldemort e i suoi mangiamorte che non si fermavano dal seminare terrore e morte nel regno magico. In più aumentavano le sparizioni di babbani , di strege e maghi nati babbani, il nemico del nuovo signore oscuro più potente e temuto dai tempi di Grindewall. Hogwarts sembrava ancora l'unico baluardo di speranza, in quanto voci affermavano che fosse proprio Silente l'unico mago a incutere paura a Lord Voldemort.  Addirittura si affermava che le persone iniziassero a temere anche solo di pronunciare il suo nome, in quanto ogni volta che qualcuno osasse parlarne venisse preso di mira e, nel peggiore dei casi, fatto scomparire. SI iniziava a temere più lui che il ministero, il quale aveva sempre più difficoltà a reperire informazioni e a proteggersi da spie. Era molto probabile, che questi mangiamorte, coperti da maschere d'argento, potessero essere infiltrati tra le famiglie più antiche e magari anche proprio nei membri del ministero.

<< Quella foto si sta muovendo?!>>

Aria chiuse di scatto il giornale spaventata a morte dalla comparsa improvvisa di Matt che, senza troppe cerimonie si era già seduto accanto a lei e rubato una gelatina a tutti i gusti +1.

<< Arghh che schifo! sa di merluzzo! ma che razza di gelatine sono?!>>

Aria rise divertita mentre il ragazzo sputava per togliersi il più possibile quell'orribile sapore dalla bocca.

<< Sono le gelatine tutti gusti +1, dolci da Maghi puoi trovarne anche al gusto di cerume o caccola, almeno così dicono. Non sai mai che aspettarti, mangia questo e rifatti la bocca.>>

Disse senza smettere di ridere e passandogli uno zuccotto di zucca che il ragazzo accettò mal volentieri, dubitando forse della sua bontà.

<< Che gusti strani voi maghi...uhm qfuesto non fè male. Beh che cofa è quello?>>

fece un cenno al giornale e Aria si premurò di piegarlo e metterlo via non volendo certo fargli vedere le splendide notizie che raccontava. Anche se avevano detto di non dire mai niente a nessuno delle loro confidenze, non poteva essere sicura che, visto la pericolosità della sua situazione, Matt si sarebbe fatto prendere da un atto di coscienza e comunicare al padre che forse era meglio non far tornare Aria a scuola.

<< Solo un giornale da Maghi, racconta le ultime vicende del ministero della magia, delle celebrità magiche ecc. ecc.>>

Matt annuì, per nulla stupito da quello che gli disse la sorellastra, Il trio dovette dedurre che avessero passato molto tempo in quel parco insieme, a scambiarsi segreti e raccontarsi esperienze proprie.

<< uhm mio Zio mi ha mandato un album di un gruppo Australiano molto forte, si chiamano AC/DC, ricordami di fartelo ascoltare dopo, potrebbe essere utile per il tuo gruppo.>>

Aria guardò i suoi zuccotti sparire senza che riuscisse ad assaggiarne uno , ma non disse nulla e si limitò a sorridere. 

<< Tuo zio si trova in Australia ora , vero?>>

Il ragazzo annuì tirando fuori uno spinello giù pronto dando una rapida occhiata intorno.

<<  Hanna sembra non avercela più con te per la storia con Michael. >>>

Aria si buttò all'indietro accavallando le gambe in modo da poterne dondolare una appoggiando la testa sulle braccia giunte mentre Matt iniziava a fumare.

<< Spero abbia capito che non ho interesse per quel ragazzo, anche se mi ha baciato l'altra sera, ho sentito più emozione nel bacio con Vin>>

Matt tossì battendosi con il pugno chiuso il petto facendo preoccupare la sua vicina che si alzò iniziando a dargli delle leggere pacche sulla schiena.

<< Ti ha cosa?!>>

Il viso rosso per il fumo incastrato in gola lo rendeva davvero buffo facendo ridere la ragazza che provocò cosi l'ira del ragazzo.

<< Pensavo lo sapessi...Ma è stato gentile, non come Jacob, e ammetto che io ho voluto provare. Quindi non prendertela con lui, non si è approfittato. Peccato solo che....non... non ho sentito i fuochi d'artificio>>

Il ragazzo la guardò indignato e leggermente perplesso, mentre gli passava lo spinello appena riacceso.

<< Sta tranquilla che non mi perdo in scenate, non è il mio stile...e poi, i fuochi d'artificio? >>

rise  dell'ultima affermazione non provocando però Aria che alzò il viso sicura e sorridente.

<< Si...così Jessica mi ha raccontato il suo primo Bacio>>

Matt rise di gusto buttandosi anche lui sul prato e portandosi le mani alla pancia. Aria si voltò a guardarlo male non capendo il motivo di tanta ilarità.

<< Mi stupisce che Jessica ancora si ricordi il primo Bacio, che tra parentesi lo ha dato a me>>

Disse pomposo per rispondere al dubbio che aveva letto in faccia alla compagnia di svaghi e confessioni. Questa volta fu Aria che rise di gusto guadagnandosi un occhiataccia.

<< Mi fa strano che TU ti ricorda un bacio con Jessica, e che gli abbia fatto sentire i fuochi d'artificio! >>

Matt la guardò malizioso e con un sorriso sghembo che la fece fermare.

<< IO faccio sempre sentire i fuochi d'artificio e poi, non dimentico nessuna delle mie donne>>

Lei lo guardò scettica per poi rubargli lo spinello e aspirarlo per bene. Matt socchiuse gli occhi prima di buttarsi su di lei per riprendersi ciò che gli era stato rubato. Il fumo raccolse quella dolce scena felice lasciandosi dietro solo l'eco delle loro risa . I tre spettatori si strinsero la mano prima che il vortice dei ricordi gli trasportò nel vialetto di casa Davidson. 
Era una bella serata di fine estate. Il cielo era limpido, coperto di stelle e un leggero vento accarezzava i visi della sempre più numerosa folla che popolava il quartiere. Questo era decorato a festa, con tante piccole lanterne appese tra i banchetti e gli alberi che gli donavano una aspetta romantico grazie alla loro tenue luce. Un odore dolciastro stuzzicò il naso di Ron che venne attirato subito verso a un banchetto che preparava strano batuffoli bianchi,quasi fossero nuvole, avvolgendolo attorno a un bastoncino di legno.

《 zucchero filato.》

Lo raggiunse Hermione con un sorriso dolce a decorargli il viso.

《 uhm, sembra buono. Ma cos'è questa? Una festa babbana ?》
Gli chiede guardandosi intorno e cercando e evitare la folla. Hermione sorrise, raggiunta da un curioso Harry  che continuava ad  allungare la testa sulla folla da degno erede di sua zia petunia. Quando Hermione presa fiato per rispondere alle curiosità del Rosso, venne interrotta da una voce allegra e famigliare.

《 Ah! Adoro la festa di fine estate organizzata in questo quartiere! È così romantica e piena di allegria!》

Melanie uscì dalla porta di casa avvolta in un leggero tubino azzurro che esaltava al meglio la sua giovane e nella figura. Accanto a lei, la figura austera e ben più matura di Reyner Davidoson le cingeva delicatamente il fianco.

《 Assolutamente d'accordo. È una bella festa da passare in famiglia, vero Aria?》

Matt era appena apparso dietro la figura della madre, anch'esso ben vestito di un completo casual e disgustosamente simile a quello del patrigno. Ron ed Harry arricciarono il naso, lasciandosi sfuggire  un grugnito prima di essere ripresi da Hermione. Aria era proprio accanto al fratellastro a cui regalò un sorriso tirato mentre attraversava il vialetto di casa avvolta in un vestito color pesca.

《 Si, sarà una bellissima serata in famiglia che non verrà di certo rovinata da nessuno》

Reyner non guardava la figlia, anche se lei sapeva perfettamente a chi erano rivolte quelle raccomandazioni. Si era fissata a guardare torva la schiena del padre allontanarsi piano piano,  quando ricevette una spallata da Matt.

《 attenta, non stare impalata in mezzo la strada o penseranno che sei matta.》

Gli soffiò vicino al viso guardandola con un sorrisetto ironico prima accodarsi ai genitori. Aria sorrise con un leggero torpore sulle guance per poi seguirli immergendosi  nella folla. Il trio li seguì per i viottoli della quartiere i  festa assaporando quel clima allegro e Pacifico, completamente ignari del caos che stava travagliando il mondo magico. Ron si guardava intorno estasiato, riempendo di domande i suoi amici, prestando particolare attenzione alle delizie culinarie tipiche di tali fiere. 
Hermione si era appena messa a spiegare la funzione di una calamita a forma del Palazzo reale quando Harry la richiamò. Aria e Matt si stavano allontanando dai genitori per un oretta di svago prima dei fuochi d'artificio, che avrebbero dovuto vedere tutti insieme.

《 oh che palle! Non ne potevo più...troviamo in posto tranquillo, ho bisogno di fumare》

Così dicendo fece segno ad Aria di seguirlo. Evitarono non poche persone prima di finire dietro il cammioncino di un Fish and Chips, per poi tirare dritto verso la casetta sull'albero dei Rogers.

《 odio queste stupide feste 》

Sputò fuori Matt mentre accendeva uno spinello già pronto, appoggiato al muro di legno. Aria si sedette vicino a lui, evitando la piccola finestrella che affacciava sulla strada.

《 veramente noiose ! Io poi non capisco perché mio padre deve rompere tanto, come se facessi esplodere tutto quello che mi circonda!》

Così dicendo prese la mano del ragazzo che reggeva lo spinello e l' aspiró profondamente, come Se stesse riprendendo aria.

《 beh se consideri i gufi molesti che sganciano lettere sulla moto di tuo padre e becchettano sulla finestra della cucina, è difficile nascondere la verità a mia madre.  Fortunatamente è molto ingenua...》
Aria si lasciò cadere sul muro scortecciato, lasciando tra lei e Matt solo la finestrella, facendo poi spallucce.

《 ho molti amici. Tua madre è una brava persona.》

Matt sorrise mormorando un "lo so" ,dando due ultime aspirate per poi lasciare il resto ad Aria prima di avviarsi fuori l'ingresso della casetta.

《 dove vai?》

Lei fece per alzarsi quando lui si voltò sorridendogli malizioso e gli fece l 'occhiolino, per poi sparire oltre la piccola fessura di entrata . Aria si bloccò con il viso imporporato e un dolce batticuore di sottofondo. Deglutì sfregandosi le guance e si sedette aspettando il ritorno di Matt. Hermione sospirò un "oh..." suscitando lo sguardo perplesso di Ron e il conseguente risolino di Harry. La riccia alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa, invitando i suoi amici a tornare sul ricordo. Aria aveva appena terminato lo spinello quando scattò in piedi, colpendo la testa sul soffitto basso, sentendo qualcuno arrampicarsi sulle scalette che portavano fino al suo nascondiglio.

《 ahahah! Quanto sei imbranata streghetta》

Matt entrò con due bottiglie di sherry in mano a il suo classico sorrisetto strafottente dipinti in volto.

《 Crepa!》

Aria si accarezzò la testa tornando a sedersi  notando poi le bottiglie.

《 dove le hai presa quelle? Poi.. Sherry ?! 》
Lo guardò indagatoria mentre prendeva una bottiglia studiandola bene. Matt si accomodò  ridacchiando per poi aprire la sua e berne un goccio, tutto sotto lo sguardo accogliamo della sorellastra.

《 il signor Stones ne nasconde alcune dietro la sua rimessa.  Sai sua moglie non vuole che beve..e poi non lamentarti! Apprezza il gesto》

Aria lo guardò sorpresa per poi scoppiare a ridere e concedersi quel liquore non molto amato ma funzionale. La serata andò avanti tra prese in giro e chiacchiere vacue fino ad arrivare a un placido silenzio.

《 domani me ne ritorno a scuola 》

Esclamò improvvisamente Aria, rimanendo a fissare le travi di legno inchiodate tra loro molto 
Grossolanamente. Il silenzio da piacevole divenne pesante e Matt diede una profonda sorsata. L'estate era finita e così anche quei giorni. Erano diventati una costante,un patto implicito di serenità. L'inverno sarebbe stato noioso.

《 Non dovresti bere allora》

Così il ragazzo allungò la mano sulla bottiglia che finì rapidamente sulla labbra di Aria. Rimase a guardala mandare giù lunghe sorsate per poi lasciarsi andare  espressioni sofferenti e decisamente buffe.

《 dovremmo andare..È  quasi mezzanotte》

Riuscì a dire sopra le risate dell'amico guardandolo illuminata dalla flebile luce delle lanterne che filtrava dalla piccola finestra.

《 Non voglio vederli. Rimaniamo qua.》

Disse con voce bassa incatenato gli occhi di Aria ai suoi.

《 ci cercheranno, ci metteremo nei guai se non ci presentiamo..》

Lui sorrise sicuro di se mentre lei si morse appena il labbro colpevole.

《 ci inventeremo qualcosa》

Aria lo guardò sospirando e lasciandosi sfuggire un sorriso quando si vide offrire la bottiglia di Alcol. Un boom attirò la sua attenzione. I fuochi erano iniziati e loro erano nel guai ma non gli importava. Sorrise. Matt la guardò osservare lo spettacolo pirotecnico con gli occhi illuminati da quelle esplosioni di luci. Quando lei si voltò per sorridere tutto fu chiaro. Una grande esplosione d'orata illuminó le loro labbra unite in u bacio inaspettato e desiderato. I battiti che fendevano il cielo non  erano nemmeno paragonabili a quelli che  solcavano il petto di Aria ormai totalmente insensibile a ciò che era o sarebbe stato. Il bacio prosegui sempre più affamato.Sapeva di  paura della realtà, del perdersi ma allo stesso tempo di voglia di amare, di essere felici, di essere solo loro. Nulla importava in quel momento.La scintille colorate continuavano ad illuminarli mentre si lasciavano cadere sul pavimento in legno ormai completamente immersi. Un  esplosione di luce più grande illuminó la casetta accedendo il trio del futuro. Un vortice di fumo e di luce li strappò da quel momento è lo portò alla cupa realtà di Gremmeauld Place.

************

SONO TORNATAAAAAA

chiedo scusa della mia lunga assenza ma sto passando un momento un po' particolare quindi non posso promettervi più una pubblicazione costante :(

Ad ogni modo vi ho lasciato un capitolo molto pieno ;) ehehe  

questa estate è stata molto particolare per Aria. Vive ancora il lutto della madre e, lontana dai suoi amici, trova appiglio nella figura più lontana per lei ma fondamentale, Matt. Può sembrare strano forse ma entrambi vivono questa situazione particolare ed entrambi sentono il peso della aspettative e della solitudine...si salveranno a vicenda o si distruggeranno? 

inoltre siamo ormai al 5 anno dei malandrini e sappiamo tutti cosa succede vero?? 

anche se in questi due capitoli la magia è stata un po' accantonata, vi assicuro che dal prossimo capitolo sarà fondamentale. Era giusto e necessario ( e magari anche piacevole) approfondire meglio la vita di Aria e le sue esperienze quindi spero non avervi annoiato con questo capitolo  >.< . fatemi sapere se preferite altri capitoli cosi, magari con più approfondimento su qualche personaggio o meno. Un grande bacio e abbraccio a chi continua a seguirmi ( anche in silenzio) e anche a chi mi ha appena scoperta, a presto!

Frankie <3

   
 
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